mercoledì 21 aprile 2021

Per quelli che "oggi le AMT non sono più insegnate come cento anni fa"

Ho scoperto il canale YouTube di questo personaggio che è molto interessante perché propone video e situazioni altrimenti non facilmente reperibili in Occidente, essendo il tizio cinese importato negli USA.
Non entro troppo nel merito di chi sia o cosa faccia lui, o quanto siano opinabili i suoi punti di vista (che comunque sono abbastanza in linea con i miei), perché ad esempio ha anche postato un video di defacing di alcune tecniche di "autodifesa" provate con una sua amica e che manifestano una poca conoscenza dei princìpi di funzionamento di suddette tecniche (oddio, l' ho detto...).
No ragazzi, se no si cade nel medesimo errore di M.Wong e compagnia bella che pretendono di smontare la validità delle tecniche funzionali facendole eseguire da chi non ne abbia la minima competenza.

Ma quello di cui voglio parlare è altro, e più precisamente della serie di video come questo in cui si possa finalmente ammirare l' abilità "superiore" dei praticanti di svariate decine di anni fa, nei loro paesi, ben prima della diffusione di massa delle arti marziali con tutte le conseguenze del caso.
Sono cose che io già immaginavo da anni e ho provato a descrivere nel blog ma è davvero importante che sia possibile visionare certi filmati e giudicarli al di sopra di equivoci ed interpretazioni.
Diciamolo senza peli sulla lingua:

I praticanti di AMT di una volta erano degli incapaci pazzeschi.

Novantadue minuti di applausi.

Perché c'è gente che vuole convincerti che in antichità ci si allenava dieci volte più duramente di oggi e si era in grado di fare cose oggi impossibili.
Ma non è in grado di capire che la scienza dell' allenamento, la conoscenza dei meccanismi del corpo umano e persino quella che oggi è cultura popolare rendono un qualsiasi praticante odierno, anche di AMT, dieci volte dieci migliore di un pincopallino che si allenava nei campi con il compagno di merende.

Ti dicono che una volta i marzialisti si allenavano per uccidere, e io ho contestato a più riprese di come la gente si uccidesse sì, ma con le lame, non a cazzotti e calci volanti; E poi vedi come facevano a cazzotti col kung fu e il livello è quello dei bambini alla Festina dello Sport di paese con le mammine che sorridono emozionate nel vedere i monelli mimare colpi a cazzo.

Senti sempre dire di come i veri maestri dell' antichità fossero mortali macchine di morte, tipo quello stronzo di Pai Mei che se non ti inchinavi al suo passaggio poi veniva a sterminare te, la tua famiglia e la regione intera; E vedi che praticamente un pugile debuttante moderno avrebbe falcidiato tutto l' Impero Cinese tanto è evidente l' incompetenza pugilistica espressa allora.

Vedi cinesi che fanno forme, forme e ancora forme. Che detto per inciso è esattamente quello che fanno da secoli, spacciandole per una qualche modalità di addestramento al combattimento; Ma persino quelle io medesimo le facevo meglio, per non parlare di altri interpreti che conosco.
E non venitemi a dire che un praticante moderno di WuShu, che è la quintessenza delle forme fini a sè stesse, non potesse competere con gli ancestrali mitologici super maestroni: è un livello nemmeno classificabile di differenza.

Esemplare la parte riguardante la Savate francese, con l' istruttore medio-man panciuto che mi ricorda quei tizi che vengono per la prima volta ad allenarsi e si protendono in avanti per parare i calci con le mani (!!!), solo che finiscono a pararli con il naso; Oppure come quelle attrici che mimano calci circolari pensando che il concetto sia solo muovere le gambe, non certo imprimere una forza d' impatto.
Non parliamo dei pugni, una roba che se la vedi oggi prendi il tizio, gli rimetti la roba nella borsa griffata e lo rispedisci a casa a giocare col Playstation. Peccato che anche sul Playstation Kazuya si muova meglio.

Persino le esibizioni di Judo o Jujutsu, intrinsecamente più pragmatici, evidenziano quanto il livello dei praticanti fosse osceno rispetto ad oggi, a corredo di una generalizzata mancanza di preparazione persino espositiva: ho visto fare di meglio nel corso di difesa femminile con le ragazzine timide o le casalinghe di sessant'anni.

Senza voler considerare questo video una pietra miliare a tutti i costi penso che comunque sia un esempio molto esplicito di quanto la preparazione media al combattimento anche tra i praticanti fosse carente per non dire ridicola.
Se questo era il livello allora diventa chiaro quanto fosse facile sembrare dei guerrieri sub-umani con un' abilità appena superiore alla media, e allora vai di leggende di maestroni invincibili e fortissimi...
E se andiamo a ripescare i noti video dell' Innominabile fai presto a capire quanto non ci volesse poi molto a spiccare tra un branco di mediocri; Il bello è che poi arrivano quelli convinti che dovesse essere un vero mostro del combattimento perché gli amici come Chuck Norris, che è stato campione di qualcosa per davvero, presero lezioni da lui: solo che questo era il livello di Chuck Norris, al che appare ancora più evidente quanto le cose siano cambiate anche solo nella concezione di cosa significhi combattere.

Gli sprovveduti oggi ancora raccontano di come il modo di allenarsi e le tecniche stesse delle AMT non siano mutati nel tempo (sai, loro sono "originali 100%" ahahah!), io posso testimoniare di come invece le cose siano cambiate persino rispetto a quando ero bambino, e in maniera drammatica.
Oggi la vita del marzialista tradizionale è facile o difficile a seconda del livello di paraculaggine: ci sono quelli ormai rassegnati a rappresentare poco più che un circolo di cosplay e rievocazione storica, e quelli che invece si riempiono la bocca di cose che non riguardano nè hanno mai riguardato il loro stile "antico".

Questi video andrebbero proiettati nei corsi di AMT al pari delle videocassette di propaganda anni '90, così forse sarebbe più semplice far capire che certi stili non sono più gli stessi da un bel pò... Solo che oggi si fa di gran lunga meglio.

Ed è tutto dire...

90 commenti:

  1. Interessanti i video, il problema è che le persone spesso tendono a mitizzare il passato, soprattutto le culture antiche e dei paesi lontani, colpa delle leggende e magari anche della cinematografia e della cultura "new age", si tende a immaginare i "guerrieri" del passato come portatori di chissà quale verità andata perduta sul combattimento umano, senza invece considerare l'evoluzione che c'è stata negli ultimi anni, tra la sportivizzazione delle AM, l'evoluzione della scienza dell'allenamento, ecc.. E infatti mi fanno ridere quei sistemi di rievocazione di una qualche disciplina X del passato, dove i maestroni si vanno a rifare a foto, video, raffigurazioni antiche di metodologie di allenamento, condizionamento e tipi di tecniche portate in un certo modo 100, 200, 1000 anni fà... e magari millantano anche una certa superiorità alla "bocs moderna e alle Emmemmeaaa!" perchè l'allenamento moderno, le protezioni o le regole hanno viziato i fighters... AHAHAHAH Alla fine non capisco se sia ignoranza, stupidità o grandi trovate di marketing : o tutte e 3 le cose insieme! ;D

    - Ryu

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  2. Più che altro, parlano del passato come se l'anatomia e la biomeccanica del corpo umano una volta fossero diverse : se guardi una disciplina tipo il bjj moderno, noti subito che tutte le leve, strangolamenti, compressioni, chiavi, pressione dolorose e compagnia cantante, vanno ad agire proprio sui punti vulnerabili del corpo; forse in passato ce n'erano altri che non conosciamo?A parte testicoli, occhi e gola intendo.

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  3. Penso che la conclusione (in passato i praticanti di amt erano degli incapaci) sia sbagliata semplicemente perchè si parte da un assunto rivedibile, ossia quello che una volta (magari quando c'era lvi) gli allenamenti erano più duri: non è vero, erano diversi. Magari più pericolosi a causa di un'attenzione alla sicurezza piuttosto trascurata, quello sì, ma non trovo ci sia motivo per mitizzare il passato.
    Trovo però che sia necessario fare delle considerazioni in più, anche perchè "amt" vuol dire tutto come non vuol dire nulla:

    - Distinzioni tra Cina e Giappone: per la prima, in realtà non ho mai avuto un giudizio troppo diverso dal tuo...non simpatizzo particolarmente, non conosco le loro discipline marziali ma mi hanno sempre suscitato una certa diffidenza.
    Per le discipline giapponesi, si è notato che il livello medio dei praticanti è inferiore rispetto a quello attuale: estremamente probabile, ma guardiamo video di un epoca in cui: a) judo e jujitsu (moderno) erano discipline giovani, con un passato importante alle spalle ma codificate da poco; b)le arti marziali si sono riformate con un nuovo scopo e non sono più praticate solo da un'elite militare per usarle quando si rendono necessarie; c) le condizioni fisiche erano certamente inferiori anche per un diverso grado di benessere rispetto ai tempi attuali.
    Questo non diminuisce il valore di judo e jujitsu perchè, ad oggi, al netto dell'evolversi dei tempi, le tecniche continuano a funzionare. Che poi alla fine è questo il discrimine, il resto è attinente a diversi problemi.

    - vero, una volta le persone si ammazzavano con le lame, ma dubito che avresti una percezione molto diversa delle discipline armate.
    e comunque mantengo sempre un certo grado di scetticismo verso le discipline cinesi armate che sono arrivate a noi come tali.

    - quello che caratterizza le arti marziali """tradizionali""" non sono le forme: o almeno, se le si identificano per quello, qualcosa è andato storto

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  4. Ciao, potrei chiederti un parere su un particolare stile di karate :
    Kenpokaikan ... dovrebbe essere un ibrido tra kyokushin e shidokan (quest'ultimo a sua volta comprende anche muay thai e grappling) . . che ne pensi? Grazie

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    1. Allora, posto che non conoscevo questo ennesimo stile fino a quando non me l' hai scritto tu, sono andato a fare una veloce ricerca e trovo (su quello che presumo essere il sito ufficiale dello stile):
      - video di Kata (AUGH!!! male male...)
      - armature samurai sparse (AUGH!!! male malissimo...)
      - uso di armi del Kobudo (AUGH!!!! sempre peggio, ma che cazzo te ne fai oggi?!)
      - video di tavolette rotte (e ridaje...)
      - cerco info sul fondatore e si scopre che è esperto di tutto e ci tiene a dirlo (persino wushu, krav maga e... systema AUUUUGHHHHH!!!!)
      - vedo sta roba (https://youtu.be/JBAL5vPiSm0) e mi viene da ridere, spero non sia il maestro.
      - (https://youtu.be/kc6aQa-zWZ0) ma cosa cazzo è sta roba?!?!?
      - (https://youtu.be/GvpqRukP6-M) questo mi sembra Kudo, e come qualsiasi altro stile di Karate "pratico" vedi sempre le stesse identiche cose, che andrebbero allenate come MMA e basta, altro che cazzabubboli di tecniche militari, no touch, kata, armi di plastica, difesa per minorati e merdaccia annessa e connessa...

      Insomma, a me pare l' ennesimo minestrone di un tizio che si è stufato di pagare gli altri e si è inventato il proprio stile "troppo-più-il-migliore che nessuno aveva inventato prima", anzi mi correggo, si è inventato l' ennesima ASSOCIAZIONE per prenderli tutti lui i soldi e porsi come messia carismatico (???) per infilare le hot pants girls.
      Praticamente un MCDOJO con la presunzione di avere origini credibili nel Kyokushin ma ovviamente... "migliorato"...
      Come da consuetudine poi ci saranno anche tizi forti e capaci (perché fanno o derivano da altro...), ma ovunque si perda tempo con cazzate come quelle viste nei video si avrà a che fare con fuffa e settarismo da AMT.

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  5. Di questo che ne pensi ?
    A volte mi dà l'impressione che quello di MMA non sa bene che dire...

    https://youtu.be/a3GLwalsgHE

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    1. Ciao,
      non ero sicuro di voler vedere tutto il video, non amo perdere tempo in cose che già di partenza mi infastidiscono, tipo:
      Video professionale di propaganda di un sistema commerciale
      Personaggio con parlantina molto agile che deve fare propaganda
      Personaggio grande grosso e palestrato che fa propaganda di Krav Maga
      No ragazzi, la propaganda dei SdD la accetterò solo quando ci saranno una ragazza media, una signorotta o un omino paperino che riescano a neutralizzare QUESTO tipo di personaggi grazie a quanto appreso, e non credo di dire un' eresia visto che sono i "deboli" a dover trarre vantaggio dalla pratica, mica Conan il Barbaro.
      Ma veniamo al video (sigh):
      Le cose dette riguardo all' "attaccabrighe" le condivido e spezzo una lancia proprio a favore di chi si pone anche il problema dei danni fisici (o rischi legati all' ambiente circostante, rischi per L' ALTRO), queste sono proprio quel genere di cose che ha senso apprendere studiando... ehm... "corpo a corpo fuori dal contesto sportivo", così non dico la parola infame.
      Purtroppo, come sempre, è solo un esempio delle mille possibili situazioni che possano accadere quella volta ma che comunque ha senso elaborare in palestra, se no andiamo avanti a "eh ma se...".

      - La protezione e la chiusura della distanza da un cazzotto telefonato è certamente una buona idea, semplificando la PRIMA cosa e PIU' IMPORTANTE in generale è proteggere la testa.
      Lo alleni in qualsiasi sport di striking serio.
      La chiusura invece è più specifica ma purtroppo siamo già nel campo delle casistiche, ci sono mille ragioni per cui potresti non aver modo di chiudere in tempo, soprattutto perché l' altro ormai è già partito.
      Che me lo faccia un rinoceronte barbuto scusa ma non lo ritengo indicativo di validità, io voglio che funzioni per la ragazzina Instagram e Woody Allen.
      Detto per inciso, avete idea di quanto CAZZO di allenamento ci voglia per rendere una simile tecnica istintiva e proficua? Siam sempre lì, se sei un appassionato di aggressione personale sei, fondamentalmente, un appassionato di combattimento con esperienze variegate, altro che "faccio Krav Maga"... dai su.

      - Equilibrio: eh, e non è la base della base della base di QUALSIASI SdC? Rompere l' equilibrio è qualcosa di speciale che apprendi solo facendo Krav Maga? Non mi pare proprio, anzi...

      - Finire a terra: sul fatto che sia meglio non finirci per strada siamo d' accordo da anni; Sul fatto che non sia vero che ci siano sempre gli amici a sfondarti, lo spero; Io da quando so lottare a terra ho aumentato di un gigalione di volte la mia capacità di combattimento, e ho già detto in passato che dovesse capitarmi ora di "difendermi" non avrei dubbi su dove portarmi per avere un vantaggio anche contro gente più grossa.
      Qui mostrano la peggiore delle situazioni, ground & pound dalla monta, e sono incline a credere che senza un costante allenamento di BJJ o MMA col cazzo che te la cavi, non hai proprio il mindset.
      Figuriamoci se sotto alla monta ci è finita la signorina di 50Kg contro l' islandese di 90Kg arrapati. Dai su.
      La tecnica mostrata dall' istruttore è buona sì... voglio vederti a farla riuscire con percentuale positiva di riuscita mentre uno ti prende a cazzotti da sopra.
      Persino se fai MMA tutte le sere mica ti viene "la tecnica per uscire da sotto alla monta", come fai a credere che venga perché fai KM? Boh, misteri, tanto vale andare a fare MMA allora.

      - Attacco di coltello: sai come la penso a riguardo, sono cazzate invereconde chiunque le dica, non perché sia sbagliata la strategia (che è giusta) ma perché non sono cose allenabili in modo realistico e chi dice di conoscerle è un fanatico probabilmente pericoloso più lui che gli altri.

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    2. L'insegnante di KM del video è relativamente serio, rispetto alla media, il suo problema è che in primis finge che le cose che riescono a lui, uomo in grande forma fisica e nettamente sopra la media, debbano riuscire anche ad un donnino di 50 kg, in secundis tende sempre a tirare acqua al suo mulino.
      Mi spiego meglio, laddove una tecnica di MMA, ad esempio, si rivela più efficare delle sue (vedi il TD di Scat fatto all'inizio) tira in ballo il rischio di fare troppo male all'avversario; io gli ho visto applicare delle tecniche dove si infilavano le dita negli occhi per cavare i bulbi oculari : li, inspiegabilmente, andava tutto bene :-)
      Se fate caso, quando Scat eseguo il ribaltamento dalla monta con controllo e a seguire mostra il gnp, lui pare infastidito perchè, in quel caso, non può contestare in nessun modo quel modo di agire :)

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  6. Buongiorno a tutti,
    È da tanto che non ritornavo sul blog.
    Ogni tanto leggo o vedo qualcosa che mi fa ripensare alle cagate marziali ed al tempo perso e ritorno qui per vedere se ci sono nuovi post.
    Vi lascio un video che sposa completamente la linea e l'ironia del blog. Lo stesso autore ha fatto altri video interessanti e molto divertenti... Buona visione

    https://youtu.be/3EgEyi_Z99I

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    1. Ciao,
      sì conosco i video di Cicalone e li trovo molto divertenti, in questo video ribadisce il concetto che purtroppo non entra in testa a certi zucconi "ciccioni scurreggioni".
      Ultimamente mi è pure capitato di vedere un video di un noto praticante (che peraltro ho conosciuto anni fa) che contesta certe sue posizioni riguardo alla difesa personale che serva a poco o nulla, sostenendo che stia dicendo cazzate perché non conosce la realtà, che la difesa personale serve eccome e ogni giorno tante persone si trovano in situazioni di pericolo.
      Toh, indovina un pò da che pulpito viene la predica, da una persona che dedica la sua vita al combattimento, grande, grosso e cattivo, pluridecorato di qui e di là, etc. etc. e che insegna "difesa personale", naturalmente tra virgolette perché il concetto che traspare dai suoi racconti è "devi sapere FARE A BOTTE per strada".
      AAAAAH BEH... Sai Ca., ricorda che TU sei l' ultimo degli ultimi a poter fare il paladino della funzionalità dell' autodifesa, a te GRAZIE AL CAZZO che funziona, soprattutto se si tratta di "fare a pugni".
      E' come se Batman spiegasse l' importanza di sapersi "difendere" come lui a Candy Candy, ma dai...

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    2. Cicalone piace pure a me ma resto perplesso quando, in caso di risse in cui vengono coinvolte persone che fanno discipline di combattimento, lui afferma che bisogna prendersela con i singoli e non con la disciplina in sé...
      Vero, ma non del tutto...
      Mi sa che oggi, soprattutto negli SdC, boxe e DP (con internet e le notizie che si diffondono penso ce ne siano di meno nelle AMT al giorno d'oggi) le palestre siano abbestanza piene di "brutta gente" che va solo per imparare a picchiare meglio il prossimo...
      Sbaglio ?

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    3. E' un pò il vecchio discorso che cambia prospettiva in base a chi lo sostenga, vedi con la questione delle armi da fuoco: è colpa della pistola o di chi la usa?
      Se ci sono incidenti mortali è colpa dell' automobile che va ai 200 all' ora o dell' imbecille al volante?
      Etc. etc.
      E' difficile dare una risposta che non penda da una parte o dall' altra, l' unica cosa certa è che non sia colpa di una "disciplina" ma al limite del modo, ambiente, contesto e scopo con cui venga insegnata, al che anche le AMT non sono certo esenti da critiche.
      Mi risulta che negli anni '70 vari praticanti nostrani di Karate andassero in giro a provocare per finire a cazzotti e bullarsi delle proprie abilità, ad esempio.
      E' altrettanto vero che oggi la maggior diffusione degli SdC abbia messo nelle mani di orde di coglioni gli strumenti per fare davvero del male, purtroppo alla fine è sempre colpa del totale disinteresse per l' educazione vecchio stile e la stradannata propaganda americana fatta di violenza, sopraffazione, prevaricazione, culto del più forte e arrogante, ridicolizzazione del senso civico, spettacolarizzazione della violenza, etc. etc. etc.
      E lungi da me fare il bacchettone eh, solo che a me pare qualcosa di evidente negli atteggiamenti dei bimbiminchia di cui parliamo.
      Prendi le MMA: per molti sono state la rivelazione finale del combattimento vero, il traguardo inseguito da sempre e che era stato imprigionato in decenni di cazzate marziali in pigiama, poi vedi l' UFC e capisci che sia rappresentato da un branco di protocoglioni esaltati osannati quando sono ancora meno sportivi o moderati.
      Mescola con il cervello di paramecio della gioventù media e ottieni sicuramente un risultato poco edificante per la società.
      Le AMT si stanno scremando sempre più ma per i motivi ben descritti, ormai si stanno trasformando in circoli new age per bambini di 5 anni, signorotte over 60 e tutto il range di personaggi che rifuggerebbero la violenza anche se si trovassero a Mogadiscio durante l' apocalisse Zombie.

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    4. Prendi le MMA: per molti sono state la rivelazione finale del combattimento vero, il traguardo inseguito da sempre e che era stato imprigionato in decenni di cazzate marziali in pigiama mi è piaciuto veramente questo discorso chi si è fatto vecchio purtroppo, perché si può praticare wt o wc a qualsiasi età ma non si può praticare mma a 40 anni per lo meno a firenze. eppure è la migliore risposta alla domanda"saper lottate" ma è costellata da una manica di improvvisati/esaltati (ultimo ricordo che voglio avere è quando vidi il bjj di turno allenarsi per il Pistoia challenger con la musica di Ricky........)che ritengono mma uguale a ufc. E non ad accaparrarsi una grande fetta di chi vorrebbe imparerò a lottare lasciando ad altri le varie self defence del cazz tipo la bliz defender del wt (,mi raccomando sistema leon tieng) perché e inutile pigliarsi per il culo se fai sparring non condizionato a ogni allenamento sia in piedi che che a terra,se dopo due combinazioni di pugni non vai in affanno varrà sempre di più dei soliti calci spettacolari tirato sempre e solamente all'aria. Grazie arte continua così.

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  7. Con "brutta gente" non intendo il ragazzetto che si sente tanto Briuuuus Lee a tirare calci volanti o tanto Khabib a saper lottare a terra, per poi vantarsene con gli amici ottenendone rispetto e le amiche in hot pants che gli danno ammirazione (e non solo, magari)...
    Questi ci saranno sempre e lo trovo pure normale in una certa misura...
    Parlo proprio di quelli "delinquenti dentro", che presto o tardi finiranno per beccarsi denunce per lesioni o altri crimini e, in casi eccezionali per fortuna, ammazzeranno un povero disgraziato come è successo mesi fa ad un ragazzo di colore

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    1. Sì avevo inteso, nelle mia esperienza ci sono stati almeno un paio di personaggi che in palestra sembravano giusto un pò sopra le righe, poi capitarono episodi di risse e altre stronzate del genere e si capì che tipi fossero.
      Non sono situazioni semplici da gestire, nel mio caso gli venne fatto capire che non era il loro ambiente e se ne andarono altrove; So però anche di palestre in cui sia l' istruttore per primo ad essere un delinquente, ed è chiaro che la sua clientela sarà fatta da gente dello stesso "spessore".
      Se uno è delinquente dentro lo sarà sempre e comunque.
      Dare la colpa della sua violenza al fatto che pratichi uno SdC è però un modo molto superficiale di analizzare il problema, tanto caro ai giornalisti di Culo Aperto; Potrei fare un sacco di esempi dell' inconsistenza (o problematica) di questo tipo di argomentazioni, purtroppo la mentalità mainstream deve cercare un colpevole unico e facile da identificare.
      E, detto per inciso, tanto alla fine non cambia niente...

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  8. Concordo in pieno.
    il problema sta all'origine ma non è facile da risolvere....mi spiego.
    Come detto piu' volte...dal kung fu praticato per quasi due decenni, sono passato in contemporanea al full contact (chi è giovane non sa neanche di che cosa parlo)...gli esaltati ci sono sempre stati, ma i maestri della mia epoca, dietro la favoletta vera o falsa che sia della filosofia marziale, riuscivano un pochino a placare gli animi.
    Adesso, posso dire (per esperienza attuale e non per sentito dire) che nella maggior parte delle palestre ci sono ragazzotti che vanno li non per fare sport-disciplina, ma solo per imparare a fare a cazzotti...ovvio contro chi non sa difendersi (vedi il ragazzo di colore ucciso di cui sopra).
    I cosiddetti Maestri di SDC sarebbero i primi da prendere a calci in culo da quanto sono esaltati.
    Non ho figli maschi grandi (ho una bimba di 10 anni)...ma se li avessi, entrando in una di queste palestre (anche quella dove sono io), vedendo che tipo di gente ci bazzica dentro...non lo farei neanche entrare dalla porta.
    e questo è un peccato, perche' gli SDC sono una grande cosa.
    E' vero, la colpa e' della pistola o di chi la impugna?
    Io non ho armi...ma ho due amici esaltati che vanno al poligono e si sentono callaghan o il giustiziere della notte.....uno è esaltato, fa la guardia giurata perche dopo mille concorsi non è riuscito ad entrare in polizia, l'altro, stesso motivo ed in piu' e' stato pure scartato al militare all' epoca.
    quando nasci perdente, o per colpa della società o della famiglia (non parlo di soldi ma di educazione)...cerchi un modo per riscattarti...ma in questo caso nel modo piu' sbagliato...facendo a cazzotti o atteggiandoti a poliziotto....col rischio di andare in galera .
    Chiudo....con una conclusione...se mi si presentasse un esaltato in palestra o al poligono (e ce l'hanno scritto in faccia che lo sono esaltati)....sarebbero da allontanare all' istante....ma il gestore della palestra deve campare...se poi questi delinquenti uccidono a calci un mingherlino di colore o sparano per sbaglio alla sorellina piccola....vabbe' il destino.
    Ma vaff...(scusate).

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  9. Boh non penso che un tempo i praticanti fossero dei "brocchi" come si dice dalle mie parti. Credo che vada tutto contestualizzato. Questo video ad esempio era una dimostrazione, come molti video che ha mostrato quel tizio: https://www.youtube.com/watch?v=TFFGo14oSxg&list=PLtdbPxlsaM_kv3Hl5Uhn6n5mbXy0z0gRz&index=4
    E mostra come in effetti quelle tecniche fossero valide, tanto che sono usate ancora oggi...
    Consideriamo anche la cosa che in occidente tutto questo era uno spettacolo esotico. Dalle nostre parti si conosceva un tipo di combattimento, efficace, ma molto diverso.

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    1. Il punto non riguarda la validità delle tecniche in sè, anche milioni di anni fa se un dinosauro ti centrava con un destro faceva molto male (tranne il tirannosauro, lui aveva le braccine); Posto che le esibizioni non siano molto indicative per loro stessa natura, io sto dicendo che i progressi nella conoscenza tutta, nei metodi di allenamento e nella validità media di un praticante moderno rendano il confronto con questa gente decisamente favorevole ai primi.
      Non è molto diverso dal paragonare le prestazioni e in genere la preparazione di un atleta degli anni '40 rispetto a quelli moderni, già solo per fisicità sarebbe una strage.
      Poi va beh sono tutte ipotesi, è anche per questo che io preferisco di gran lunga parlare delle persone che puoi incontrare di persona e non di personaggi storici o mitizzati.
      Ce l' ho soprattutto con quelli che hanno in testa il film dei "monaci Shaolin" che trecento anni fa erano più forti di One Punch Man ma oggi sono poco più che saltimbanchi a cui tirare le monetine... Perchè in effetti quello sono e sono sempre stati.

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    2. Su questo punto non ci piove. Concordo pienamente sull'aspetto "spettacolo". Come hai giustamente detto però per coerenza non dovremmo giudicare quello che non conosciamo.
      Non abbiamo vissuto quel contesto storico, non sappiamo cosa volesse dire vivere in quel periodo e soprattutto non conosciamo cosa avessero davvero visto e fatto quei marzialisti.
      Possiamo solo basarci sui pochi documenti storici che abbiamo tra i quali questi filmati.
      Probabilmente in quel periodo non c'erano atleti al livello dei top MMA di oggi ma è anche vero che "non ne abbiamo idea" perché ti basi su supposizioni. Io non farei di tutta un'erba un fascio, anche l'aspetto psicologico e mentale è molto importante e varia molto dal contesto storico. Al giorno d'oggi siamo abituati alla mentalità del 2021, immagina di tornare, con un gioco di parole, proprio all'epoca del "fascio" anni '20: non ti saresti trovato davanti il muscoloso atleta che fa crossfit dalle 6 della mattina ma uno sconosciuto che nonostante il fisico meno pompato non si sarebbe fatto scrupoli nello spezzarti il collo perché... avrebbe saputo davvero farlo. Il mondo di 100 anni fa era senza ogni minimo dubbio più violento, la gente era più avvezza alla violenza. I nostri nonni (e questa è una cosa che non dice mai nessuno) erano abituati a vedere la gente picchiata e impiccata in piazza. Sinceramente tu ti sentiresti tranquillo a vivere in quel mondo pur essendo magari un atleta iper allenato? Io no. Quando giudichiamo il passato non possiamo farlo con i mezzi del presente.

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    3. Fermo restando che si stia facendo congetture e nemmeno troppo importanti per le ragioni che ho già spiegato, direi che si possa affermare con sufficiente sicurezza che non esistevano atleti del livello di quelli odierni e non credo si possa dubitare di questo, per ragioni che vanno aldilà del contesto specifico delle arti marziali.
      Attenzione, non vuol dire che fossero tutti gigioni mollaccioni eh: sto parlando di media e di livello tecnico.
      Veniamo alla seconda questione: posto che io non stia ASSOLUTAMENTE parlando di "atleti che fanno crossfit (!!!) dalle 6 di mattina" (il cielo ce ne scampi dal Crossfit...) ma di gente che studia ed applica tecniche di combattimento a mani nude, fosse anche cicciona scurreggiona: cosa c' entra il fattore violenza media?
      Senza scomodare i periodi brutti del passato ci sono tanti, tantissimi posti pericolosi nel mondo del 2021, posti in cui la vita degli altri è importante come la merda molle, e in cui che tu sia preparato o no, muscoloso o no, cattivo o no, se ti vogliono fare la pelle te la fanno alla faccia di qualsiasi preparazione moderna o antica.
      Ma non si sta parlando di questo, io mi limito all' ambito specifico delle "tecniche di combattimento corpo a corpo senza armi".
      E continuo a sostenere la mia congettura per cui un moderno atleta farebbe, mediamente, il culo a paiolo a qualsiasi SS nazista, partigiano comunista, alieno di Roswell, monaco scivolin, contadino giapponese "che si difendeva dai Samurai con la pala", etc... IN UN COMBATTIMENTO A MANI NUDE.
      Mi sbaglierò, ma non credo sia molto importante :)

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    4. Vabbè ovvio che ci staremo sbagliando, si fa per parlare (pour parler si diceva una volta).
      Non stiamo discutendo su chi ha ragione o no anche se ti sembra strano (vero? non fa molto anni > 2010 questo modo di porsi).
      L'unico appunto che volevo aggiungere era l'aspetto mentale e psicologico che mi sembrava trascurassi nel tuo post iniziale, giustamente constatando che il livello tecnico e fisico degli atleti del passato era molto diverso da adesso.
      Volevo solamente ampliare il discorso perché molto spesso lo metti come condizione a prescindere, che al giorno d'oggi siamo più preparati di un tempo, vero, ma tralasci sempre e forse volutamente (perché ti avranno scartavetrato i maroni quando facevi AMT e lo vorrai rimuovere) l'aspetto mentale. Che però non puoi farci niente è altrettanto importante.

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    5. Sì per carità, si stanno facendo ipotesi.
      Solo che continuo a non capire il tuo punto di vista relativamente all' aspetto mentale, quello che sto interpretando è che a tuo avviso "un tempo" (definizione che purtroppo abbraccia un range temporale troppo ampio, a meno di voler specificare meglio) la gente era più predisposta alla violenza e/o comunque all' idea che un combattimento fosse qualcosa di molto più estremo rispetto ad oggi, pertanto le arti marziali praticate allora erano più "pericolose" diciamo.
      E' così? Se sto capendo male per favore spiegami meglio.

      Quello che invece dico io è che se è vero come è vero che "un tempo" il senso civico e di rispetto per la vita era meno diffuso, è anche vero che la stragrande maggioranza della popolazione di Homo Sapiens nemmeno sapeva cosa fossero le arti marziali; E chi le conosceva dubito che avesse tutte le nozioni e modalità di formazione attuali.
      Ne DEDUCO che per quanti ominidi tosti e abbruttiti esistessero, IN UNO SCONTRO A MANI NUDE sarebbero stati piuttosto svantaggiati rispetto ad un ATLETA odierno.
      E bada bene, non sto chiamando in causa i famigerati scontri per la vita a suon di morsi alle palle, occhi cavati e kungfu-cose varie che fanno bagnare i sostenitori delle AMT come se siano il punto chiave per vincere, che allora un pitbull è meglio di qualsiasi AMT...
      Non riesco ad intendere questa cosa dell' aspetto mentale: se oggi esci di casa e trovi qualcuno infuriato che ti vuole mettere le mani addosso per farti davvero male, lo trovi uguale, e non è che sia più mansueto o meno pericoloso del pincopallino di 300 anni fa.
      Il praticante di 300 anni fa, se il suo livello tecnico e conoscenza generale sono quelli visti, non lo vedo più pericoloso di un praticante moderno altrettanto incattivito.
      E ripeto, mi sto limitando al concetto di combattimento libero, non tentativi di omicidio in varie salse.

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    6. Cercherò di spiegarmi meglio.
      Parliamo di sistemi di combattimento, io non le ho volutamente chiamate AMT perché in realtà mi riferisco proprio all'addestramento per vincere in uno scontro con un avversario.
      Quando quei video venivano diffusi il loro intento era pubblicizzare l'arte di combattimento (nel mio caso giapponese) per far sì che venisse integrata nell'addestramento occidentale. Contesto storico: prima e seconda guerra mondiale. Hitler stesso volle integrare lo judo che non era ancora sportivo nell'addestramento dei soldati, per capirci.
      Capisci bene che il contesto è ben diverso dal mondo di adesso.
      Ci si allenava per andare a morire, chi si allenava lo doveva fare per sopravvivere, ci si faceva tanto male in palestra (basti vedere il libro di Kawaishi sul Kappo, pratica di autosoccorso che evidentemente in passato veniva applicato spesso).
      Sebbene non fossero all'altezza, fisicamente parlando, dei campioni di oggi la loro preparazione mentale e determinazione era ben diversa da quella del praticante medio.
      E' questa la differenza.
      Non che le arti marziali fossero più estreme, grosso modo quelle funzionali erano le stesse, è la mentalità con la quale le si praticava che è diversa.
      Magari non erano degli atleti di alto livello fisico ma si prendevano di quelle legnate e ferite anche gravi che adesso ti chiuderebbero la palestra con tanto di denuncia penale, ed erano "abituati" a farlo. Come quando tu dici che devi sperimentare un pugno per capire davvero cosa voglia dire, pensa che loro sperimentavano strozzamenti, slogature, non c'era assolutamente l'idea di sport che abbiamo oggi.
      E questo andrebbe tenuto in considerazione quando giudichiamo gli aspetti del passato.
      Spero di essere stato chiaro e se non lo sono ancora mi dispiace.

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    7. Va bene, prendo atto della tua convinzione sugli allenamenti con "ferite gravi" e praticanti che si allenavano per uccidere mentre oggi stanno tutti giocando e non saprebbero fare di più.

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    8. Mi sembra di parlare con un praticante di AMT :D
      Non ho mai detto questo! Perché rispondi con la tecnica passivo aggressiva?
      Un campione di mma di oggi distruggerebbe sicuramente molta gente meno atletica e preparata, questo è sicuro. Sono un'enormità rispetto al passato. Vero. Ma il mondo di oggi è lo stesso del passato? No.
      Una volta si andava in guerra, ci si addestrava a fare il militare, non l'agonista.
      Ci sono libri su libri sulla pratica del Kappo che evidentemente capitava di praticare, gli infortuni c'erano e molto spesso visto che era considerata una pratica specifica. E sto parlando di Judo, non di chin chun chao e tecnica dell'airone d'acqua di Nanto (Vi).

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    9. Ascolta Anonimo, non me ne volere e lungi da me banalizzare sulla questione, ma qui chi sta prendendo le parti del praticante di AMT non sono io :)
      Citi questa cosa del Kappo, che non avevo mai sentito prima, ignoranza mia, in sostanza per autenticare quanto fossero adusi alla violenza "vera" i praticanti di n anni/secoli/millenni fa, e io ti rispondo: eh, e allora?
      Dovrebbe essere un indizio di maggiore pericolosità?
      Di maggiore padronanza tecnica, aggressività, etc.?
      Sei tu che riporti la storia della gente che "andava in guerra", che "si addestrava a fare il militare, non l' agonista", scusa ma questo è uno dei capisaldi assoluti dei fanatici delle AMT quali sistema di combattimento migliore possibile e che "un tempo" erano mortali mentre oggi sono fuffa perché la gente è fuffosa morbidosa.
      E io dissento, e tanto, non perché pensi che sia il contrario, ma perché sono anni che ripeto come basterebbe leggere qualche libro di storia "non di parte" per rendersi conto di come i militari, la gente che andava in guerra, erano tutto meno che navy seals pluriaddestrati o mezzi criminali esperti di *qualunque cosa*.
      Primo, la gente che andava in guerra NON SI PRENDEVA A BOTTE, CAZZO! :)
      Secondo, ad andare in guerra erano uomini giovani tutt' altro che ben addestrati, carne da cannone, ragazzini che uccidevano o venivano uccisi, alla disperata.
      Ma se vogliamo proprio parlare di esperti di arti marziali, quindi ci spostiamo sui dannati "campi di battaglia orientali" o qualunque altro contesto di 200-300 anni fa da quelle parti, vedi che i praticanti erano un' elite che ammazzava liberamente poveracci che avevano tutto a cui pensare tranne che "allenarsi".
      Se invece ci spostiamo un pò più avanti nel tempo, diciamo ai tempo del filmato incriminato, per quale ragione dovrei credere che uno di quei "maestri" dovesse essere tanto mortale?
      In guerra non ci andava, la vita nel posto brutto e cattivo la sperimenti anche oggi, i militari lasciamoli al loro contesto... stiamo parlando di gente che si allenava nel corpo a corpo, solo che peccava di TUTTA la competenza in QUALSIASI campo che oggi è invece disponibile pressochè a chiunque, ANCHE GRAZIE A LORO.
      Vedi i video dei fantomatici Beimo tra supermaestri cinesi depositari dello stile vero et absoluto ed erano qualcosa a livello della Babydance all' asilo; Vedi i micidiali scontri di Briuuus Liiii e io con il braccio ingessato facevo meglio; Vedi i "leggendari" match di Karate degli anni '60 e al torneino interstile di Ladispoli tirano con più tecnica...
      Boh, io non la vedo tutta questa superiorità data dalla "cazzimma", e ribadisco, per favore, I MILITARI E LA GENTE CHE SI AMMAZZA LASCIAMOLA STARE, che non c' entra davvero nulla con quanto stia dicendo sebbene abbia capito cosa tu intenda.
      Ma si sta parlando di combattimento a mani nude e della PRESUNTA abilità di un praticante MEDIO del passato rispetto ad oggi.

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    10. Il solo fatto che ripeti le stesse cose che dici agli adoratori del chin chun chao fa un po' cascare il discorso e sinceramente mi dispiace che il mio pensiero non sia passato e che non si riesca ad intavolare una discussione normale che non sia "tu hai ragione perché sei il creatore del blog e io anonimo devo dire cavolate se non la penso come te".
      Mi avevi chiesto il contesto? Io te l'ho dato, non parlo di millenni fa, parlo di primi 40 anni del 1900. Contesto preciso.
      Non parlavamo dei poveri contadini della romagna mandati a morire in trincea ma di gente Giapponese che aveva ricevuto un certo tipo di addestramento e che mostrava quel tipo di addestramento in video che poi sono passati all'occidente, insomma le BASI dell'arte marziale che pratichi pure tu, il BJJ. Stiamo parlando dell'epoca di Maeda per intenderci.
      Non occorre essere ultra conoscitori di storia, basta leggere un po' di libri sull'argomento per capire come l'arte si sia sviluppata e come in quegli anni elementi militari l'abbiano notata perché nei combattimenti corpo a corpo, se pur come dici tu rari, sembrava essere vincente.
      Ti ho riportato pure un esempio del fatto che in quell'epoca l'allenamento era piuttosto duro, tanto che c'erano delle tecniche specializzate proprio per rianimare la gente che si allenava, quelle regole non avrebbero mai avuto senso di esistere se non fossero servite, no? Ho praticato tanti anni Judo eppure non ho mai avuto bisogno di essere rianimato.
      Non sto enfatizzando il fatto che un tempo le arti marziali fossero micidiali e assassine, sto solo dicendo che il contesto storico è importante, così come è importante capire a cosa servissero quei video.
      Riassumendo: tu pensi che quei video dimostrino che nel passato il livello generale dei praticanti fosse molto basso e che non è vero niente che l'allenamento delle arti marziali nel passato fosse più duro di adesso, insomma tutte baggianate.
      Io dico che è un pensiero troppo da 2021. Tornassimo indietro, dato che abbiamo le prove che esistevano scuole per recuperare la gente infortunata, secondo me il discorso che stai facendo è superficiale e, ancora peggio, tendenzioso perché teso a favorire le tue argomentazioni ignorando perfino la storia della realtà che stai praticando.

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    11. Primo, e mettitelo bene in testa per cortesia, io non voglio avere ragione a tutti i costi, nè ho detto che tu stia dicendo cavolate.
      Però se mi accusi di essere tendenzioso per sostenere per forza le mie idee, permettimi di dire che tu stia facendo lo stesso nell' altro senso, perché il messaggio che io percepisco da quanto scrivi è che in sostanza i praticanti degli anni '40 circa, visti nel video, probabilmente erano FORTI, molto forti, abituati ad ammazzarsi di botte tanto da dover più o meno regolarmente ricorrere a pratiche di rianimazione.
      E scusami tanto ma questo è IL mantra dei fanatici di AMT di cui discuto da anni, i quali sostengono che ai tempi la gente si allenasse tipo tana delle tigri mentre oggi tutto questo è andato perso E DI CONSEGUENZA ecco spiegata la maggiore efficacia degli SPORT da combattimento (e ricordo che io preferisco parlare di metodi funzionali al combattimento, non di sport nello specifico).
      Io non lo so come si allenassero ai tempi e luoghi, posso solo giudicare un video con tutte le variabili del caso, sulle quali CERCO di non pontificare: ma che si "ammazzassero di botte", che praticassero insomma come animali da combattimento lo stai egualmente IPOTIZZANDO tu.
      Tra l' altro per me bisogna pure essere tonti per "allenarsi" fino a farsi male, ricorda molto l' altra branca di fanatici dei sistemi militari che se non si sfregiano per loro non è realistico. Ma vabbè.
      I militari li hai chiamati in causa tu, e io continuo a dissentire con forza perché posto che le tecniche di combattimento funzionali sono più che dimostrate e applicabili a qualsiasi latitudine, certamente anche da un cinesino di 1000 anni fa (e ci mancherebbe), voglio che si smetta di parlare di validità di questo o quello chiamando in causa un contesto che NULLA ha a che vedere con ciò di cui parlo io.
      Lo rispisego e poi basta perché tanto è solo una perdita di tempo: chi osanna i praticanti del passato e SUPPONE che fossero così forti e preparati rispetto ad oggi, sta prendendo un granchio più di quanto stia facendo io, ed è lì da vedere.

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    12. @Arte Mortale, quello che mi fa ridere è che c'è gente che continua a credere che farsi male in allenamento (venire messi KO, venire strangolati fino a perdere i sensi, subire distorsioni/slogature ecc.ecc.) servi a temprare l'individuo.
      Ricorda quei film dove facevano vedere marzialisti orientali del passato che si infliggevano privazioni esagerate per temprarsi...e ancora mi chiedo : ma nel giappone di 500 anni fa, a parte i samurai - che cmq combattevano armati - chi è che aveva tempo per allenarsi nelle arti marziali, specie a mani nude?

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    13. Forse a forza di andare contro certe persone ormai hai preso il mantra e non vedi una via di mezzo.
      Non credo assolutamente che un tempo ci fossero personaggi eccezionali come non credo che la pratica degli inizi sia identica alla pratica di adesso, anzi che la pratica di adesso (parlo quella degli SDC) sia identica a come veniva praticato ad esempio il Judo di fine 1800.
      Una via di mezzo esiste... capisco che combatti contro gente che pensa che esistessero eroi e che ci si lanciasse l'onda energetica ma non è questo il mio caso e te l'ho ripetuto allo sfinimento. Mi sembra di essere stato sempre molto preciso, specifico, mai generalista.
      Non ho mai glorificato nessuna antica pratica marziale, ho solo detto che la realtà è fatta di sfumature, non è o tutta nera o tutta bianca, soprattutto quando parliamo di fatti che non possiamo conoscere del tutto.
      Il discorso dell'essere tonti per farsi male la trovo una frase strana detta da uno che fa BJJ, ci si fa male eccome se ci si allena poco sportivamente. Molte pratiche erano proprio per rianimare chi aveva subito uno strangolamento per troppo tempo ed era svenuto, oppure per fermare sangue o lussazioni.
      Vuol dire che i giapponesi di fine '800 erano dei pazzi esaltati? O che semplicemente ci si allenava diversamente ponendo meno attenzione su aspetti come salute ed etica?

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  11. Mi chiedo come ancora sia possibile?...Ancora non si è capito il contesto di questo blog.
    La domanda e'....ma davvero in combattimento reale, ci sta qualcuno che ancora pensa che con tutta la cazzimma "guerriera" dell' epoca, un pugno dato da un karateka con il braccio di fianco (Gyaku-zuki)poteva avere efficacia??? ....ma avete mai provato a fare una cosa del genere?...no dico siete seri??? Ma vi è mai arrivata una papagna (come dicono dalle parti mie) in faccia per davvero?.
    Voglio vedere se vi mettete in posizione del cavaliere e magari gridate pure un bel kiai.
    la cazzimma non te la da l'allenamento...fatti un giro a piedi nei quartieri spagnoli a Napoli.....e prova a guardare di traverso qualcuno...vediamo la cazzimma.
    Per la cronaca, ho un mio amico che ci abita e ci sono andato un milione di volte, mai avuto problemi perche' mi sono sempre fatto i cavoli miei e non andavo a sfidare con lo sguardo nessuno.
    Qui si parla che un atleta preparato di oggi...farebbe il culo a qualsiasi maestrone dell' epoca....IP Man compreso.
    P.s.
    Uno dei miei maestri di full contact, oltre a massimo Liberati, e' stato il maestro Bruno Campiglia (100 kg di tenerezza muscolare)...mio carissimo amico nonche' collega di lavoro.
    Ebbene. lui proveniva dallo shotokan...dimenticavo ha vinto il mondiale di full contact nei super massimi una decina di volte (e nel full i pugni fanno davvero male)...dicevo, ogni tanto fa delle reunion con ex suoi maestri....questi, se il combattimento fosse fatto per davvero, non vedrebbero neanche da che parte arrivano i colpi.
    Nel link che vi ho messo, si vede chiaramente che campiglia gioca al gatto col topo...se facessero seriamente....ahahah...mi verrebbe troppo da ridere

    https://www.youtube.com/watch?v=Uirf1GUlLxc
    Oddio scusate...ho bestemmiato scusatemi. :)

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    1. Sono l'anonimo al quale probabilmente ti riferisci. Anche tu non hai capito un'acca del mio discorso.
      Boh, comincio a pensare davvero che le arti marziali siano un ambiente malsano a prescindere, dove è impossibile discutere senza dover per forza dare dell'idiota all'altro.
      La cazzimma non c'entra una mazza e quella parola l'ha usata Arte Mortale per rispondere ad una mia questione molto semplice: il fatto che lo Judo dei primi del 1900 veniva insegnato senza i crismi moderni che tengono conto della salute e dell'etica dell'individuo. Tanto che appunto si insegnava nelle scuole dei metodi per recuperare gli infortunati.
      Non sia mai che abbia posto questo argomento di fronte al dogma che avete che "al giorno d'oggi siamo superiori in tutto", sì è probabile, nessuno dice il contrario, ma quando si giudicano delle cose del passato bisogna guardare tutto e non prendere solo quello che fa più comodo.
      Ah e per la cronaca io sono un appassionato di Kudo e Sambo, per favore basta tirare fuori IP Man che per me significa uomo del protocollo internet (scusate battuta da nerd)...

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  12. Salve Arte Mortale, intanto complimenti veri per il blog, trovo che sia uno strumento veramente utile. Ho seguito un percorso molto simile al tuo, se non identico in alcuni punti.
    Ammiro come tu sia riuscito comunque a tirare fuori qualcosa di positivo da questa storia.

    Io ho praticato per molti anni e in realtà molti anni anche dopo il mio "risveglio". Dopo 5 anni di intensa pratica di uno stile tradizionale cinese decisi di andare in giro per qualche palestra romana dove si svolgevano incontri interstile. Inutile dire come andò a finire.

    Ero uno dei migliori del corso eppure ne presi così tante che mi fece male la testa per giorni.
    Continuai ad allenarmi ormai con questa consapevolezza solo perchè in fondo mi dispiaceva lasciare quel gruppo di amici.

    Devo dire che rispetto alla tua storia, almeno da punto di vista umano sono stato molto più fortunato.

    Ora cercando di entrare in topic. Capisco perchè queste persone continuano a credere a queste "favole". Lo capisco ora che ho smesso di crederci.
    In fondo c'è sempre una parte di me che ricorda con grande affetto quel periodo. Credevo ciecamente in quello che facevo, mi allenavo con grande dedizione e pensavo veramente di potere diventare un guerriero.
    Ora mi fa sorridere, ma ricordo quella sensazione e capisco perchè molti abbiano difficoltà a separarsene.

    Non credo sia molto diverso da una vera e propria fede. La cosa ancora più triste è che se mai un giorno trovassi conferma di questi racconti fantasy in fondo in fondo sarei contento.
    Mi sento come Cypher di Matrix. In fondo essere risvegliato non è così bello come pensavo. XD

    Dall'altra parte mi chiedo come sarebbe andata allenandomi fin da subito con uno stile funzionale, ma ormai ho "sofferto" così tanto per il distacco ( e l'idea del tempo perso) che ho deciso di abbandonare completamente le arti marziali.

    Spero che il tuo blog aiuti tanta gente a non sprecare tempo e non cadere nella "trappola".

    Un saluto

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  13. Salve Arte, fatta domenica scorsa la mia prima gara di grappling e sai qual è stata la cosa che mi ha colpito di più di questa esperienza??

    L'assurda, fottuta disorganizzazione, ecco la cosa che mi è rimasta impressa...

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    1. Eh beh, ho visto cose...
      Detto tra noi quello è uno dei motivi per cui dopo alcune esperienze io ho rinunciato a competere, anche ai tempi delle AMT.
      E per il resto invece ne hai tratto qualcosa di buono?

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    2. Tratto qualcosa si, non saprei dire se buono :)

      Premetto che non ho fatto faville, mi sono fermato al terzo avversario.

      Più che altro, ho capito cosa significa andare lì e cercare di sopraffare un avversario.

      Prima di questa gara tanti mi hanno detto più o meno le stesse cose : "vacci tranquillo, non prenderla sul serio, lucido, non arrabbiato" e simili.


      Posso esser sincero? Per quel che ho provato io, mi sono sentito meglio vivendola nel modo opposto.

      Era un open certo, ed io sono un amatore... Ma si trattava pur sempre di una competizione. Prenderla alla leggera non mi avrebbe dato quel guizzo, quell'impeto con cui poter continuare anche se alla fine ho perso.

      Stesso discorso per quanto riguarda la "cattiveria ", o meglio quella rabbia gelida, sorda con cui cerchi di marcare stretto il tuo avversario. Anche lì se fossi stato calmo mi sarei sentito con il freno a mano tirato...

      Secondo me la calma è un "lusso" che ci si può permettere quando si ha esperienza, ma con uno agli inizi può essere, oserei dire, un intralcio.

      Queste sono solo mie considerazioni personali.

      Per il resto come ho scritto, ero più preoccupato per la disorganizzazione della gara che per gli avversari che ho avuto davanti

      P. S. - Considerare il grappling una disciplina light è da folli... 5 persone sono state portate fuori in barella per infortunio 😆

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    3. Giusto perché "farsi male negli SDC è da tonti" :D

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  14. Buongiorno Arte,
    da circa un anno leggo il tuo blog, non perché praticante (ho 43 anni e sono un ex-pallavolista di discreto livello, ma niente che abbia mai avuto a che fare con arti marziali o sport da combattimento) ma per curiosità (ho un amico che ha fatto boxe a livello agonistico, e mi ha sempre detto che molte delle arti marziali sono "coreografia" e non "combattimento").

    Ti scrivo perché avrei bisogno di un consiglio: mio figlio di 11 anni vorrebbe iniziare a praticare un'arte marziale, un po' perché alcuni suoi amici lo fanno, un po' perché secondo me essendo fisicamente più piccolino e mingherlino degli altri (non ha preso da me...) vorrebbe acquisire un po' di fiducia in sé stesso nel caso qualche bulletto gli rompa le scatole.

    Seguendo un po' la filosofia del blog, vorrei evitare che si metta a fare coreografia o danza ma al contempo vorrei anche evitare che dopo tre lezioni resti "traumatizzato" e non voglia fare più niente.

    Per questo ti chiedevo qualche consiglio su qualche disciplina per farlo iniziare: secondo te il Judo o il Jujitsu tradizionale potrebbero essere un buon compromesso? Sul bjj avevo qualche dubbio legato al fatto che cmq richiede già di avere fisicità, magari è un punto di arrivo.
    Vorrei che si appassionasse pian piano acquisendo al contempo quella autostima derivante dal sapersela cavare con il solito bulletto di scuola.

    Spero di essere stato chiaro, e ti ringrazio in anticipo per la cortesia della tua risposta (o degli altri utenti del blog)

    Grazie

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    1. Buonasera Unknown,
      per come la vedo io 11 anni sono una buona età per iniziare a praticare sport in maniera più seria ma è comunque un' età in cui una cosa o ti piace o ti annoi subito; Non ha alcuna importanza l' imparare "a difendersi", "lo stile quello giusto che funziona", che tanto basta un ragazzino un pò più grande per vanificare lo studio di un' arte marziale.
      Molto più importante è allenare la coordinazione, la propriocezione e tutte le abilità generali del movimento.
      Detto questo se gli piace va bene pure il CinChunChao a patto che contempli questo tipo di allenamento soprattutto riguardo alla mobilità; Escluderei invece il Wing Chun che è l' apoteosi dell' immobilismo e dell' atrofizzazione umana.
      Judo? Assolutamente sì, sempre e comunque. Il Judo è un eccellente sport, metodo didattico e occasione di socializzazione. E naturalmente anche uno stile funzionale al combattimento.
      Jujutsu "tradizionale"? Mmmm... La differenza dal Judo è A B I S S A L E, anche perché molto dipende dall' associazione specifica con programma annesso.
      Io ho praticato Jujutsu da ragazzino e anche in seguito ed essenzialmente perdevo un sacco di tempo a mimare tecniche anche valide ma fuori contesto, tolti i concetti mi restava solo un gran rompimento di palle perché le tecniche che volevo imparare erano esclusive dei gradi superiori.
      Il BJJ al contrario è un carnevale del divertimento, della funzionalità, della crescita esponenziale sotto ogni aspetto...
      Non è assolutamente vero che richieda già fisicità, al contrario è una delle RARISSIME arti marziali in cui abbia visto gente mingherlina finalizzare bestioni con la pura tecnica.
      Senza contare che la fisicità lì la sviluppi per davvero e non a suon di pirlate come "gli allenamenti antichi", personalmente sono fisicamente cambiato solo dopo averne iniziato la pratica, e intendo in senso letterale, e venivo da 20 anni di AMT cazzone...
      Se trovi un corso di BJJ dove ci siano anche ragazzini sei a bolla, questo almeno è il mio consiglio spassionato.
      Saluti

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    2. Buongiorno Arte,
      scusa la tardiva risposta.

      Grazie per i consigli, molto preziosi.
      Volevo correggere quanto ho scritto l'altra volta sul bjj, in effetti dire che "richiede già fisicità" era una mia pura impressione da totale non addetto ai lavori.

      Nei prossimi giorni verifico nella mia zona quali palestre hanno dei corsi di Judo o BJJ per ragazzini principianti.

      Molte grazie per i consigli e complimenti per il blog.

      Saluti

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  15. Ciao Arte Mortale, è un po' di tempo che seguo il tuo blog, e lo trovo molto interessante. A questo proposito volevo portare la tua attenzione questo video che ho trovato su YouTube (forse lo avrei anche già visto e postato, c'è così tanta roba nel tuo blog che non sono ancora riuscito a leggere tutto): https://www.youtube.com/watch?v=Yqn09yaGpOc&t=489s
    Lo trovo interessante perché dimostra ulteriormente quello che tu già affermati e cioè che ben prima della cosiddetta sportivizzazione delle arti marziali, i maestri cosiddetti "tradizionali" avevano un livello paragonabile a una rissa tra bambini della scuola dell'infanzia, dall'altro perché dimostra chiaramente che l'applicazione pratica di un'arte marziale è ben diversa da quello che viene mostrato nelle forme dell'arte stessa, o nelle esibizioni.

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    1. Buongiorno Roberto, sì è un video piuttosto noto anche se personalmente faccio fatica a credere che i protagonisti fossero davvero degli esperti di arti marziali.
      Mostrano qualcosa che non è assimilabile nemmeno ad una zuffa tra lombrichi, perciò i casi sono due: o erano solo due coglioni saliti sul ring del torneo senza essere praticanti di alcunché, o le micidiali arti cinesi sono state ampiamente migliorate una volta venute in contatto con la cultura occidentale, il che sarebbe tutto da ridere.
      In generale io sostengo che le capacità di combattimento della gente di 100 anni fa erano molto inferiori a quelle attuali, per metodi di allenamento, conoscenza generale, etc. e che un praticante odierno di ChunKanChenFu, che va in palestra due volte a settimana dopo una tappa al McDonnell, è probabilmente già al livello di un mega maestro pluriosannato cinese di quei tempi.

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    2. Hai ragione! Effettivamente mi sono reso conto di questo perché anche io ho fatto un percorso simile al tuo per quanto riguarda le ATM. Nel lontano 2003/2004 frequentai per un periodo l'associazione di un noto maestro di kung-fu marchigiano (rileggendo molti dei tuoi post peraltro rivedo in lui le caratteristiche di cui tu parli, più che una scuola sembrava una setta;anche dal punto di vista dell'impegno economico). Ricordo bene che uno dei "postulati" che cercava di far passare era che "ciò che è antico è migliore e più è antico più è migliore" perdona la grammatica. Per qualche anno c'ho creduto, ricordo bene il ribrezzo che provavo per gli stili funzionali negli sport da combattimento, dato che li consideravo paccottiglia moderna. Poi fortunatamente ho iniziato a frequentare l'università e sono venuto a contatto con laureati in scienze motorie i quali mi hanno fatto capire che le conoscenze che abbiamo oggi di biomeccanica e di anatomia permettono allenamenti molto più efficaci e molto meno usuranti. Può sembrare una banalità ma e come voler paragonare la medicina di 150 anni fa con quella di oggi e considerarla migliore perché più antica, immagino la faccia che farebbe chiunque se il suo medico gli proponesse di curarsi coi salassi di sanguisughe perché così si faceva una volta. Purtroppo mi sono reso conto che la nostra mente tende a considerare il passato come migliore rispetto al presente, è un classico byas cognitivo che è presente in ognuno di noi. Purtroppo però su questo molti lucrano, anche nel settore,ovviamente, delle arti marziali. Oltre a proporre fantomatiche tecniche ancestrali, propongono anche metodi di allenamento arcaici, dove l'arcaico viene considerato un valore aggiunto e i loro allievi anche se ne vantano che loro si allenano "all'antica". Non si rendono conto che oltre ad ottenere risultati e prestazioni inferiori rischiano anche di subire pericolosi infortuni, ma quando glielo fai notare e gli proponi metodi di allenamento moderni, ti considerano come uno che ha abbandonato l'autentica tradizione Marziale, qualunque cosa voglia dire, a favore dello sport e niente, fa già ridere così.

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  16. domanda seria, non serissima, ma seria
    secondo te esistono delle arti marziali tradizionali che consentono ai praticanti almeno di non crollare miseramente sotto gli schiaffi di antonino cannavacciuolo?

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    1. Beh partiamo da un presupposto universale: un buon pugno o un calcio a segno possono mandarti KO sia che tu li abbia appresi nel QuinChonDo che nella Muay Thai.
      Il problema è che per via di questa verità poi chiunque si sente autorizzato a decantare la validità del proprio metodo, il che in sè non è sbagliato ma per l' appunto è molto tendenzioso: allora anche Giggi il Bullo senza un minuto di allenamento potrebbe mandare qualcuno al tappeto con uno sganassone a cazzo, mi spiego?

      Quindi la domanda diventa: posto che un Omino Paperino senza nozioni lo mandi al tappeto anche facendo ChinChun, vale lo stesso anche contro Antonino Cannavacciuolo?
      Come lo mandi al tappeto Antonino Cannavacciuolo che ha la mole di un Ursus Spelaeus?
      Ed è lì che entrano in gioco le differenze sostanziali di allenamento, specializzazione e funzionalità di uno stile specifico, motivo per cui l' arte marziale "tradizionale" insegnata canonicamente fallisce, essendo improntata più sulla forma che sulla sostanza.
      Le AMT hanno tutto, ma dico tutto per poter essere funzionali; Basta allenarle con... i metodi degli stili funzionali! Il che, a quel punto, le rendono... stili funzionali.
      Non è un gioco di parole: se Marcellino Pizzapasta va a fare kung fu dove il sommo maestro gli fa perdere anni a perfezionare la forma del Cane in Calore, ma poi a casa per i cazzi propri fa functional training, sfonda il sacco a pestoni e gioca a picchiarsi con gli amici al parco, mi sento di dire che diventerà molto più preparato del kungfu-coso medio; Ha molte più probabilità di non finire schiacciato da Antonino.
      Verrebbe da dire che quindi tutti gli stili siano buoni, che sia solo un problema di preparazione fisica e di sparring, e invece no: la preparazione la puoi risolvere per fatti tuoi (cosa che tipicamente non avviene tra i cultori di AMT) ma lo sparring è un GROSSO problema, laddove le AMT per loro definizione non lo contemplano o non possono contemplarlo proprio a causa delle loro peculiarità tecniche (tipicamente allenano cose iper-codificate ma se fanno sparring finiscono tutti per fare la Simil-Kick).
      Come lo fai uno sparring di Wing Chun, al corso di Wing Chun? Smanacciate come canguri, e non puoi usare i three-wonders occhi-palle-gola o finisci al pronto soccorso una sera sì e l' altra pure).
      Come lo fai uno sparring di Tai Chi? Un gioco di nonni a darsi le spinte simulando Hadoken?
      E di Ninjutsu (AHAHAHAH!!!)?

      C'è chi sostiene che il Kyokushin sia uno stile tradizionale, il che è opinabile perché allora mettiamo i kata nel BJJ, qualche stronzata pseudo-filosofica ed è lo stesso (e scommetto che qualcuno lo faccia davvero...).
      Alla fine la mia risposta è deludente: l' unica, vera, autentica AMT che spacca il culo ai passeri e pure al povero cuoco si chiama Muay Thai.
      Inutile prendere un colosso aggressivo che pratichi AMT e sostenere che a lui non lo picchi nessuno, grazie ar cazzo... Devi prendere un omino di 60kg e vedere se il suo allenamento faccia la differenza.
      Ora vai in Thailandia a rompere le palle ad un Nak Muay di 60kg e apprezza il risultato...

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    2. Questo mi ricorda un commento che lessi una volta confrontando Muay Thai e Krav Maga...

      Scenario 1: un tizio in discoteca vuole dichiaratamente menarti e il Muay Thai lo gonfia
      Scenario 2: un tizio in discoteca vuole dichiaratamente menarti e il Krav Maga lo gonfia
      Scenario 3: un rapinatore ti assalta all'improvviso e il Muay Thai soccombe
      Scenario 4: un rapinatore ti assalta all'improvviso e il Krav Maga lo gonfia
      Scenario 5: il Krav Maga e il Muay Thai si incontrano sul ring dove uscirà solo uno con le proprie gambe, ed esce il Muay Thai

      Si parla di gente che non pratica da ieri e di risultati statistici...

      Penso sia abbastanza vero, con delle perplessità sullo scenario 4...

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    3. A tutt'oggi non sono mai riuscito a vedere uno sparring fatto con tecniche di un arte marziale tradizionale. O non fanno veramente sparing, ma una sorta di khion kumite, che non è sparring; oppure fanno sparring ma quello che si vede non è più l'arte marziale tradizionale bensì una sorta di kick boxing. Forse in futuro arriverà qualcuno che riuscirà a fare uno sparring per esempio con il Kung fu tuttavia per il momento io, come dicevo all'inizio, non ne ho mai visto nessuno.

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  17. Ciao a tutti!
    Ho trovato interessante il fatto che si sia menzionato il ruolo delle "lame" negli scontri del passato: i pugni passano in secondo piano con uno strumento studiato per fare male in mano!
    E' possibile che le ATM che prevedono lo studio delle armi siano di fatto dei sistemi non ottimizzati per uno scontro a mani nude, quindi fallimentari rispetto ai sistemi orientati solo al combattimento disarmato. A questo punto, se uno è interessato al combattimento disarmato è assurdo, in termini di efficacia, che prenda in considerazione una ATM o anche un SDC che preveda lo studio delle armi: se il tuo kung fu prevede catene, doppi coltelli, bastoni e affini, la parte disarmata va letta in relazione a questi strumenti.
    Perché?
    Perché la parte disarmata in un sistema armato ti serve per guadagnare un vantaggio, è di supporto. Diversamente, in un sistema disarmato devi imparare a sfruttare i tuoi arti per fare quello che prima faceva uno strumento.
    Ha poco senso paragonare la boxe al kung fu, in quanto vengono da contesti diversi e affermare che i praticanti di ATM del passato fossero scarsi è una forzatura: a menare le mani, certo, erano più scarsi, ma andavano in giro armati e questo cambia le regole del gioco. Con il progresso scientifico e l'esperienza è chiaro che abbiamo metodi di allenamento migliori del passato, dieta migliore, assistenza medica migliore: oggi abbiamo il lusso di poter fare sparring e portarci a casa infortuni che nell'antichità sarebbero stati dei drammi.

    Un saluto!
    AF

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    1. Ciao AF,
      qualche osservazione sparsa:

      - Lo studio del combattimento armato è una cosa; quello del combattimento disarmato è un' altra cosa.
      Tecniche, strategie, obiettivi sono diversi, al massimo simili per ovvie ragioni di biomeccanica.

      - Per quanto ne so non esistono, o non sono rilevanti a livello di diffusione e di discussione in questo blog, AMT denominabili "Kung Fu" che studino SOLO il combattimento armato, mentre è vero il contrario (nel senso che tipicamente si fa mani nude E parte armata).
      Ne consegue che una tipica scuola di "Kung Fu" distingua bene quello che è lo studio della parte armata da quella a mani nude, che quindi non può essere "meno ottimizzata" semplicemente perché i contesti sono già differenziati.

      - Lo voglio sottolineare con estrema forza per chi non fosse avvezzo: lo studio delle armi nel kung fu è fantascienza cinestetica folcloristica, non prevede alcuna applicazione in sparring libero e di conseguenza alcuna acquisizione di reali abilità parametrizzabili; Senza contare che trovo del tutto anacronistico perdere tempo a studiare l' uso di una spada o di una lancia (di carta).
      Un pò diverso il discorso per i bastoni corti, certo sono ancora qui a chiedermi chi diavolo se ne vada in giro con dei bastoni "nel caso capitasse di essere aggrediti", manco in Final Fight...

      - prima verità: studiare oggi AMT "armate" è più inutile di giocare al superenalotto.

      - il paragone Boxe-Kung Fu ha moltissimo senso nel mondo reale in cui confronti le abilità di combattimento apprese, statisticamente, da un ragazzo che pratica Boxe contro uno che pratica Kung Fu. OGGI.
      I risultati sono dimostrati e dimostrabili da chiunque, ovunque, in qualsiasi momento, OGGI.
      Cosa avvenisse nel passato non ha importanza, come ovviamente non ha senso voler confrontare un pugile contro uno armato: se ad uno piace giocare al cosplay o è affascinato dalla rievocazione storica fine a sè stessa, sta bene; Se vuole apprendere "abilità di combattimento attivo" nel mondo in cui vive ogni giorno, ha più senso che si dedichi a qualcosa di dimostrato e utilizzabile concretamente.
      Io non trovo alcuna soddisfazione nè miglioramento personale nel PRESUMERE che 100 anni fa il cinese che praticava [lo-stile-che-sto-facendo-anche-io] fosse una macchina di morte: se oggi il kugufucoso medio è un combattente incapace proprio per colpa delle cose che allena, e più sono "antiche" e più lo rendono incapace, forse è il caso di aprire gli occhi e vivere la realtà attuale...

      - Lo sparring è solo un metodo di allenamento per testare quanto allenato con le dovute limitazioni, non è mica un' esclusiva dei sistemi funzionali.
      Anche la partitella di calcio pre-match è in fondo una forma di sparring.
      La differenza sta solo nel fatto che i sistemi funzionali consentono di farlo nel miglior modo possibile per la natura stessa delle tecniche, strategie, etc. e questo ha una relazione diretta nel miglioramento delle capacità effettive (dimostrabile).
      Come e se facessero "sparring" gli antichi cinesi poco importa, figuriamoci se poi parliamo di sparring armato: in sostanza vincere era più una questione di culo che altro, dal momento che bastava un singolo colpo (di culo) a segno di Pierino Cinesino al primo giorno di allenamento per sbudellare Pai Mei... E lasciamo perdere la cultura di massa a riguardo illustrata in film e cartoni animati, con gli allievi che si confrontano in coreografie di 10 minuti.

      - Grazie al cielo non ci sono SDC che studino il combattimento armato, magari tra criminali si divertono così :)

      Mia opinione.
      Saluti

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    2. Ciao! Grazie per la repentina risposta!

      Allora, il kung fu è chiaramente armato e disarmato, pensavo fosse scontato.
      Non sono d'accordo sul fatto che la parte armata sia svincolata da quella disarmata, vedi stile XingYiQuan e il suo rapporto con la lancia. (Te la faccio breve: lo striking riprende le traiettorie della lancia)

      Visto che ci focalizziamo sul presente, un presente tendenzialmente privo di armi, allora rispondo dicendoti che mi ritrovo sul fatto che non ha senso, in ottica di utilità, studiare AMT/SDC armati. Dirò di più, non ha proprio senso prendere in considerazione le AMT che non prevedono esercizi/pratiche non collaborative. Bisogna tirare per imparare a tirare, questo lo diamo per assodato.

      Mi dispiace che non riconosci la scherma come riferimento per il combattimento armato, chiaramente ci vanno dietro anche i Dog Brothers, le Hema, BoTN e Bohurt(non so se i filippini fanno sparring, mi sembra di no, nel dubbio non li metto). In sostanza, sul fatto che non ci sono SDC per l'armato non mi trovi d'accordo.

      Poi che armato contro pugile sia assurdo e grottesco lo condivido in pieno; che il vecchio(cinese!) sulla montagna del secolo scorso le prenda da quello nuovo che fa boxe mi trova d'accordo. Il discorso sul funzionale è inoppugnabile, non si discute, però è difficile affrontare il perché esistono ancora le AMT senza fare i conti con il passato e la geografia(probabilmente il kung fu era, all'epoca, il miglior sistema a disposizione).

      La questione interessante è: come mai si sono diffuse le AMT in occidente dove c'erano già degli ottimi sistemi? Fascinazione? Esotismo? Credo proprio di sì. Le AMT si sono diffuse per soddisfare curiosità culturali, più che altro. La boxe c'è da tempo immemorabile, uno non si iscrive a kung fu per imparare a combattere, sarebbe andato a boxe, ecco perché secondo me il confronto non ha senso.

      Un saluto!
      AF

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  18. Il Kung Fu lo si inizia per combattere sul serio....Ma.....il Ma è come viene insegnato.
    Ho piu' volte detto che ho praticato per anni il Kung fu per poi passare al Full Contact (bei tempi).
    La differenza era come veniva insegnato.
    Il mio stile era il Lam Kiun pak toi......e che cavolo e'???
    è uno stile inventato da una famiglia Malese trasferitasi in cina....
    L'ultimo discendente dell' epoca...il mio maestro Choo kang sing...per gli amici Kenzi....in palestra ci faceva pestare tra noi come fabbri....
    La palestra fiamma Yamato di Roma era temuta perche quando si facevano le gare, noi allievi puntavamo al K.O. non a farci le pugnette del karate, fermando il colpo a mezzo metro e vincendo.
    Andatevi a cercare le foto dell' epoca della fiamma Yamato...
    crescendo divenni allievo di uno degli istruttori piu' anziani dell' epoca...qui la questione si evolse...praticamente in palestra facevamo forme e sparring...ma sabato e domenica, andavamo tutti ad un parco vicino centocelle (per chi è di roma) e con le protezioni ci davamo giu di brutto.
    dopo tutta questa filippica...qual'e' il punto???
    il Kung fu puo' essere ottimo, se insegnato concretamente (prendersi a pugni sul serio)....dire ad un pischello di 12 anni che entra in palestra e che sapra' sconfiggere cannavacciuolo con le cinque dita della rondine asiatica in volo...e' solo prenderlo per i fondelli.
    P.s.
    non contento degli occhi neri presi settimanalmente (non carezze)...sono passato al Full....e li ...ci si scambiano bacetti :)....provate...poi ne parliamo.

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    1. Ciao Stefano,
      la questione l' ho ripetuta mille volte: non è che se ci si prende a cazzotti o si "mira al KO" automaticamente lo stile di kung fu diventi funzionale, men che meno acquistano valore le migliaia di amenità pseudo-storiche, psico-filosofiche, meta-subliminali che vi si raccontano.
      Il punto è COME ci si prende a cazzotti, perché già se mi parli di competizioni mi viene in mente solo il semi o light-contact dell' epoca (che poi a voler vedere se tiravi da KO ti squalificavano subito, quindi che era?) e quindi tutto era meno che quello che si vede nei corsi di kung fu.
      Sempre se non vogliamo tornare sulla questione che "un middle kick è un middle kick", e allora pazienza, tutte le AMT sono buone, e non è vero...
      Pestarsi come fabbri non ha alcuna valenza, nei termini che discuto qui, se a lezione studi le tecniche fiorite, i colpi intercettati al volo, le combinazioni che terminano lo scontro in 1 secondo. le posizioni antiche che racchiudono i misteri del sapere e poi al parco o al torneo metti le protezioni (?!?) e fai Simil-Kick©...

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    2. Mi permetto solo di contraddirti sul fatto che le armi nel Kung Fu siano fantascienza cinestetica folkloristica e non abbiano applicazioni in combattimento reale , pratico Jkd-Kali-Silat dai tempi del vecchio Seal Program di Faraone anni 90 ,poi 20 anni di sicurezza in discoteca, qualcosina di lame ne so,

      un po di anni fa per mio arricchimento e curiosità ho iniziato a fare anche Wing Chun, un lineage di un maestro francese, sistema non convenzionale non tradizionale, diciamo piu moderno votato al combattimento free fight con elementi anche di BJJ.

      In 3 anni ho finito il sistema, la Baat Cham Dao la forma dei doppi coltelli a farfalla é secondo me è la parte piu bella, un arte nell'arte,
      molto più pericolosa del Kali e del Silat.

      impari in maniera nuova meccaniche e dinamiche del combattimento armato reale,
      riscontri e utilità in scontri reali ci possono essere eccome mia opinione, poi sono 40 cm, ci stanno nei jeans dietro,
      poi se parli di altre armi palo lungo o quelli del Wushu spadoni, lance, sciabole, tridenti
      allora ti do ragione non han senso

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    3. @Anonimo 15:33
      faccio le mie solite osservazioni rompipalle :)
      - punto fondamentale: sì, mi riferisco in particolare alle armi come spade, lance e amenità varie, che erano SICURAMENTE armi da battaglia ma il cui apprendimento per l' uso pratico altrettanto SICURAMENTE non passava dalle forme di WuShu e altre cazzate osannate nei film e... nelle palestre di mezzo mondo.

      - chiarito questo, un' osservazione sulla tua esperienza: parli di Wing Chun con:
      maestro francese,
      non convenzionale,
      non tradizionale,
      votato al combattimento "free fight" (che non ho capito cosa significhi ma vabbè),
      con ELEMENTI DI BJJ (!!!!)

      che per me, tradotto, significa: non facevo AFFATTO Wing Chun ma una cosa con quel nome. E sono stato buono...
      Non per l' eventuale validità di quanto appreso eh, è solo per la solita manfrina del Wing Chun "che funziona" solo che poi chissà perché non è mai "Wing Chun"...

      - io non so cosa voglia dire "finire un sistema". Mi rifiuto proprio anche solo di concepire come qualcuno possa aver ideato questo concetto per un' arte marziale.
      E' come dire "io ho finito il sistema del gioco del calcio": ma che vuol dire, che hai appreso tutti i dribbling? Che sai fare tutti i tiri? Boh.

      - dici "più pericolosa del Kali e del Silat". Boh. Per me suona un pò come dire "la 44 Magnum è più pericolosa dell' AK47". Boh. A me pare che se ti inseriscono un proiettile (uno) nel corpo, muori uguale, ma vabbè.

      - "...poi [i coltelli a farfalla] sono 40 cm, ci stanno nei jeans dietro". Cristo dio...
      A parte che le tue tasche devono essere davvero grandi, tipo nemico nella prima serie di Kenshiro, mi vuoi dire che tu giri con i coltelli in tasca "perché là fuori non si sa mai"? Boh.
      Non è per fare il verginello buonista bla bla bla, solo che nella migliore delle ipotesi allontani qualsiasi persona normale dal tuo circolo di conoscenze, nella media ipotesi ti arrestano per detenzione di armi illegali, nella peggiore finisci ammazzato o ammazzi qualcuno.
      Oppure sei un criminale e questo è normale, vabbè.

      Si fa per ridere eh!
      Ciao

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    4. Dunque per chiarire le tue perplessità:ho praticato Wing Chun all'interno di un'organizzazione che fa capo come ti ho detto a un maestro francese che é anche nera di BJJ, la scuola è divisa in 2 branch: Wing Chun o BJJ, si può praticare uno, l'altro o entrambi, però ovviamente il Wing Chun che viene divulgato risente delle sue esperienze in altri ambiti (in questo caso MMA e BJJ).
      Per Free Fight intendo combattimento reale da strada senza regole.
      Per me comunque è stato solo un capitolo e un periodo di cambiamento e ricerca personale, non mi interessa fare il portabandiera del Wing Chun.
      Sul fatto che il Wing Chun tradizionale da solo non funzionerebbe nelle MMA o contro Boxe, Thai, Submission Fighting, BJJ é ovvio e scontato.
      Finire il sistema nel senso di aver visto tutto il programma tecnico, di per se non significa niente.
      Più pericoloso semplicemente perchė i doppi coltelli a farfalla te li puoi portare dietro tranquillamente a differenza della espada y daga filippina e delle spade thai del krabi krabong.
      Non si mettono in tasca, per chi fa sicurezza, mestieri a rischio o per chi vuole
      esistono delle toppe a fodera apposta per modificare i jeans o i pantaloni internamente e metterci qualsiasi cosa anche una mitraglietta.

      Li porto dietro solo ogni tanto, ad esempio quando vado al ristorante cinese di un mio amico che è maestro di Wing Chun, i suoi avi impararono direttamente da Leung Bik, (maestro di Yip Man)
      Se a fine serata non c'è più nessuno in sala ci alleniamo sul retro

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    5. Tipo Briuuus Lee nel "il furore della cina colpisce anche l'Occidente"...
      Forse ricordo male, ma per sicurezza in certi casi puoi avere una pistola (e porto d'arma) ma non i coltelli a farfalla, molto pericolosi (e tanto meno puoi fare toppe ai jeans)

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    6. Ciao Alex

      Ricordi male, per la sicurezza non si può portare nessuna arma ne da taglio ne da fuoco nemmeno col porto d'armi a meno che non sei una Guardia Giurata,e questo sia prima che dopo la legge sul patentino e iscrizione in prefettura obbligatori.

      Si i coltelli a farfalla sono molto pericolosi, per chi non li sa usare.

      Sul fatto che sei convinto che non esistono modifiche per jeans o pantaloni che consentano di occultare armi...
      scusa ma se sei dell'87,io facevo già sicurezza quando tu facevi le medie, non venire a insegnarmi, ho lavorato in locali da 5000 persone a sera, ci mettevamo conchiglia, paratibie, e guanti in metallo antilama-antitaglio o in pelle con le nocche piombate.

      La battuta su Bruce Lee, non so se l'hai fatta per prendermi per il culo o per scherzo...in ogni caso Bruce Lee secondo me non era ne un fenomeno ne un mostro del combattimento, tantomeno invincibile, anzi probabilmente era una persona normalissima con discrete abilità, che però magari gli sarebbero bastate per rompere il culo a tanti ragazzotti sfigati che oggi lo deridono.

      Saluti

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    7. No 87 non è il mio anno di nascita, sono nato assai prima...
      Il fatto di andare nel retro ad allenarsi lo trovo un pò comico, alla Bruce Lee nel film, ma magari coltellacci vari al parco non te li porti e ti alleni nel retro...
      Non intendevo dire che non si possano fare modifiche ai jeans nel senso letterale, ma in senso giuridico, perchè a farti dei vani nascosti nei jeans per metterci coltellacci si rischia brutto se ti becca la polizia dato che non si possono portare, tanto meno occultati in quel modo che saresti subito denunciato
      Perché i coltelli a farfalla sono pericolosi per chi non li sa usare, e per chi li sa usare ancora di più...
      ...se ti trovi dalla parte della lama 😂

      Più chiaro, ora ?

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  19. eravamo ovviamente vestiti di nero...ma le regole erano quelle del Sanda attuale.mai piu di tre pugni di fila (pena squalifica)il K.O. era ammesso (non esistevano ancora il light o semi contact...quelle arrivarono a fine anni 80...qui ti parlo esattamente del 1983)dicevo ...calci senza restrizioni (non alle palle ovvio) e proiezioni.il maestro all' epoca (io ero ragazzino) ci insegnava per vincere praticamente ad essere dei fulmini col diretto dato come una molla verso il mento (avevamo i guantini da karate)...e funzionava.
    Tu sai e te l'ho piu volte detto che la penso come te (senno non sarei passato al full)...ma quando io parlo di dare pugni veri, lo ribadisco perche' forse (ma non l'ho mai praticato) anche le pugnette dei pugni a catena del wing chun, forse se date per davvero, avrebbero efficacia.Invece come tu dici sembrano dei gatti che smanacciano.....mi fanno morire dal ridere.
    bisogna bagnarsi per saper nuotare...(non è mia ovviamente)

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  20. Ciao Arte, seguo il blog con molto piacere e interesse, ti faccio davvero molti complimenti perché quanto posti è spunto di riflessione. Sono in sintonia con il tuo pensiero anche perché credo di aver fatto un percorso simile al tuo,infatti ho iniziato con le AMT per poi spostare il mio interesse verso gli SdC o come spesso li definisci tu stili funzionali. Io però a volte penso che il vero problema delle AMT sia stato quello di voler far credere ad ogni costo che siano per tutti,alla portata di tutti e che chiunque praticandole potesse imparare a difendersi efficacemente in uno scontro reale. Ecco allora che i corsi di queste discipline si svolgono praticando una pseudo ginnastica al termine della quale non si è nemmeno sudato,ripetizioni all'infinito di tecniche a vuoto, zero condizionamento, pratica assidua di forme senza ricavarne alcun senso applicativo e ovviamente combattimento no touch laddove lo si studia. Il risultato è che la maggior parte di questi corsi sono frequentati da bambini, signore e signori attempati che in molti casi sembrano più cultori della buona tavola piuttosto che di discipline marziali, e adolescenti nerd che non hanno mai fatto dei piegamenti sulle braccia. Ma non credo sia stato sempre così,almeno fino a quando la pratica delle AMT non era considerata per tutti ma solo per chi era disposto a fare sacrifici in termini di fatica e dolore. Ad esempio il karate era giunto in Italia verso la fine degli anni 60, al di la del valore tecnico di questa disciplina era comunque molto fisica e contundente. Gli stessi maestri che oggi sono anziani ma che allora erano dei giovani allievi, ammettono tranquillamente che il modo di praticare oggi sia completamente diverso e molto più blando dal punto di vista fisico. Da quello che so, molti dovevano farsi km per allenarsi nell'unica palestra presente a Milano dal noto padre del Karate italiano che qui non voglio citare, allenamenti duri ed estenuanti, non certo alla portata del grande pubblico. Ora non voglio dire che un tempo le amt fossero micidiali sistemi di combattimento ma che il vero problema in ambito marziale sia la diffusione di massa,questo secondo me impoverisce qualsiasi disciplina al fine di renderla accessibile a chiunque ad ogni costo.Anche nei corsi amatoriali di SdC si può osservare una spinta per renderli alla portata di tutti, dalla sciura Maria al papino impiegato che non ha mai preso in mano un bilanciere, assomigliando più ad un corso di aerobica. Quello che penso in sintesi è che sia la mercificazione della disciplina a svilirla,in tutti gli ambiti. Ciao e spero di leggere presto dei nuovi post.

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    1. Ciao MB,
      di questo ho parlato diffusamente nel blog: se le arti marziali sono state inventate è per effettive esigenze della gente dell' epoca e non c'è ragione di credere che "non funzionassero", ma di certo non erano materiale da corso in palestra e di certo non erano allenate con i metodi attuali, nel bene e nel male.
      Secondo me, ma è una mia congettura, quelle orientali tanto decantate come antike et invinciblis (non so che cazzo abbia scritto) sono in realtà state AMPIAMENTE "migliorate" negli ultimi 100 anni diciamo, per ovvie influenze di altri metodi dimostratisi ben più pratici e concreti.
      Anche io conosco le storie dei karateka anni 60/70 che si spaccavano, e non ho motivo di credere il contrario: per come la vedo io però andiamo sempre a parare lì: preparazione fisica presa più seriamente, cazzimma, impari un pugno e un calcio di quelli funzionali (e il Karate non ne è certo privo) e grazie al cazzo che menavano a destra e a sinistra.
      In sostanza facevano un Karate FUNZIONALE AL COMBATTIMENTO, di cui probabilmente la parte di Kata e pirlate "filosofiche" era relegata alle lezioni extra, esattamente il contrario di quanto avvenga oggi.
      Poi solito discorso, chi erano questi picchiatori del Karate?
      Perchè a quel punto pure Boztepe nei '90 si era ricavato la fama di "picchiatore dell' invincibile Wing Chun", peccato che fosse un burino palestrato ed aggressivo che andava a pestare nonni o ciccioni scurreggioni, mica gli atleti del Lumpinee.
      Vorrei anche ricordare che negli anni 60/70 la stragrande maggioranza della gente nemmeno CONCEPIVA che esistessero le arti marziali, la conoscenza media di un ominide riguardo il combattimento corpo a corpo era pari a quella della fisica quantistica e ritengo che fosse assai facile pestare come un polpo sullo scoglio un pò chiunque, con due nozioni di "lotta giapponese"...

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  21. Ciao Arte...nel caso tu non l'avessi ancora fatto (anche se ne dubito fortemente),ti invito a visionare il video in questione: https://youtu.be/Jw8NEKHOdkA
    Sarei proprio curioso di sapere che cosa ne pensi ahahahah

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    1. Buonasera Alberto,
      è un video molto divertente in cui un cinesone un pò gigione a cui hanno fatto mettere dei guantoni per creare "il kickboxer" (???) affronta un gatto impazzito con le movenze tipiche del kung fu, perché appare sempre più evidente che il kung fu nella sua massima espressione sia essenzialmente "avanzare in modo aggressivo mulinando pacche nella speranza di colpire gli occhi del malcapitato".
      Che poi, detto tra noi, in effetti funziona pure: se ti arriva una ditata in un occhio rischi di non riuscire a proseguire lo scontro!
      Il bello è che pure contro un MANICHINO del tutto inattivo mica lo ha messo KO... E di nuovo si palesano le millenarie sacre conoscenze dei cinesi per cui devi allenarti una vita: per mulinare pacche a cazzo come un cretino.

      Farebbe la felicità di qualsiasi lottatore, che prende uno di quegli schiaffi ridicoli per poi slammarlo come un sacco di merda, ma in effetti anche un muratore incazzato con un pestone Made in Bergamo al kung fu coso ritengo che lo sbriciolerebbe senza tante storie.
      Ennesima storia triste dei frustrati del kung fu.

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  22. Buongiorno,
    innanzitutto complimenti per il bellissimo blog, di cui condivido tutto.
    Volevo mostrare un video di "propaganda" di qualche anno fa fatto in Cina. Un leggendario maestro di tai chi (quindi buono), va in una palestra di judo (quindi cattivi) e fa una sfida con uno di loro: il judoka deve riuscire a metterlo a terra e il maestro di tai chi deve resistere e rimanere in piedi. È palese che il judoka ci vada piano... https://youtu.be/ZlhH0PAsaZI Sarebbe stato interessante se il judoka fosse stato un Riner, un Adams o un Nastula, ovviamente facendo sul serio.

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    1. Buongiorno Emanuele,
      in questo video si vede l' ennesima pagliacciata confezionata ad-hoc per far sembrare il maestrone di Tai Shit dotato di poteri speciali rispetto a chi si fa il culo per anni a suon di allenamenti sfiancanti e confronto attivo.
      Allenare il "radicamento" (che è padronanza dell' equilibrio, non una cazzata mistica) è una bella cosa e porta sicuramente ad essere più difficili da sbilanciare, ma il punto è che il Judo non è certo una prova di resistenza ad UNA tecnica di atterramento.
      Le finte e le combinazioni esistono per questo e in quel video è evidente che il judoka non abbia alcuna intenzione di andare fino in fondo (ricordiamoci che è uno show televisivo e non certo un match).
      Non serve essere judoka di livello, francamente lo avrei portato giù anche io.

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    2. Grazie della cortese risposta, Arte Mortale.
      Hai mai fatto caso che nei film, i buoni fanno sempre arti cinesi e sono molto informali (niente gradi, niente agonismo, spirituali ecc.) mentre i cattivi sono spesso praticanti di arti nipponiche, con le cinture, gradi e agonismo (quindi materialisti, formali, burocrati)? L'origine, secondo me, nasce dal film Dalla Cina con furore, in cui i cattivi erano judoka e karateka nipponici.
      Nel 1979 uscì il film Shaolin sfida ninja (Heroes form the East), in cui un cinese si sposa con una giapponese e spesso discutono per la diversità di culture. Arrivano gli amici di lei (ovviamente cattivi e praticanti di karate, kobudo, judo, ninjitsu ecc.) per picchiare il marito cinese e devo dire che alcuni scontri sono interessanti (senza cazzate come energie spirituali, salti di 4 metri ecc.) eccetto qualche licenza come bastoni di legno che fanno suoni metallici. Lo scontro col judoka invece è comico, ed è tutto un insieme di scorrettezze del cinese e di derisione del judo.

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    3. Beh oddio, ho dato un' occhiata a dei video in giro e tutto mi sembra tranne che scontri interessanti, almeno per me.
      Quando avevo 7 anni li avrei guardati con gli occhioni lucidi, ora mi disgusta già il fatto che esistano.
      Si impara di più sul sesso vero guardando un porno che non di combattimento guardando un film, qualsiasi.

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  23. Che ne pensi dell'incontro e di questo Dk Yoo, AM ?
    Osservazioni aggiuntive a quelle di cicalone ?
    https://youtu.be/Ouw5BNLTqQU

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    1. Penso che Cicalone abbia già detto tutto: onore a chi il culo sul ring ce lo porta, soprattutto se consapevole di giocarsi una parte di credibilità (una parte eh, perché poi figurati come ci ricamerà sopra "io col mio stile non sono stato messo KO dal massimo fighter dell' Universo!").
      Non ho capito perché hanno fatto un incontro di boxe, in cui entrambi in pratica non potevano usare il proprio bagaglio tecnico specifico.
      Personalmente detesto alla morte i guantoni perché mi sento come l' uomo che interpretava Gojira dentro al costume di gomma.

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    2. E cosa ne pensi Arte di questo youtuber che mette KO campioni UFC in incontri di Boxe? Parlo di Jake Paul. Cambia molto nell'incassare lo stesso colpo da un guantone di 4 once come quello delle MMA o uno da 8 o 10 once come la boxe?

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    3. Leggo su wikipedia che è stato professionista di pugilato...
      Non c'è quindi sorpresa che in un incontro di boxe batta atleti di MMA che saranno più completi in generale, ma necessariamente non nella boxe che è la sua specialità (Jake Paul allena solo la boxe, gli altri devono allenare "tutto" quindi non sono bravi nella boxe come lui. è normale)
      Fagli fare un incontro con le regole MMA con 20 professionisti e vediamo quanti ne batte..

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    4. Anzi, come dice giustamente AM, prendiamo 20 professionisti di boxe e 20 di MMa con le regole di quest'ultima
      Sarebbe abbastanza insensato no ?
      Così come Jake Paul che combatte nella sua specialità e con le "sue" regole contro chi è preparato per tutt'altro tipo di combattimento...

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    5. Ragazzi, attenzione, Jake Paul è pro di pugilato per modo di dire : mi spiego meglio, da un po' di tempo a questa parte è scoppiata la modo di organizzare match di pugilato inserendovi personaggi di grande rilevanza mediatica; Paul, essendo uno youtuber, rientra nella categoria.
      Se guardate i primi 2 avversari che ha battuto, 1 era un altro youtuber e l'altro un ex giocatore di basket, poi Askren - un mma fighters che effettivamente non sapeva quasi boxare, essendo un olimpionico di lotta libera - e Woodley, che ho seri dubbi si sia venduto i 2 match.
      Senza parlare di match con pugili puri, provassero a mettergli contro uno come Dustin Poirier, un top mma fighter, in un match di boxe, vedrete come cambia la musica.

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    6. Il campione di MMA era un dilettante di basso rango nel boxare. Lo youtubber nella boxe batte anche l'italiano che sta in UFC e pure il campione nigeriano dei welter. Se fosse un match di MMA potrebbero fare pure la lotta e allora sarebbe proprio un'altra cosa

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    7. Amico ti rispondo io dato che non hai avuto risposta da chi gestisce il blog. Ti parlo da ex discreto pugile dilettante. In un incontro di boxe l'avrei battuto anche io un campione di MMA. Ma loro fanno un'altro sport, un altro sport dove c'è PURE la boxe. Questi con un pugile vero in un incontro di MMA non stanno in piedi a tirare come fanno tra loro. Per la domanda sui guantoni ti dico che se il colpo arriva forte 4 o 10 once cambia poco

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    8. Francesco anche Poirier le busca nella boxe da Jake. È più leggero e non è un boxer puro. Jake nella boxe li mena tutti a questi macellai in gabbia

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    9. Ma Jake Paul è quello del mondo di Patty?

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    10. Per avere successo nelle MMA non è obbligatoriamente necessario essere bravi a boxare, visto che se sei bravo nel grappling hai la possibilità di chiudere la distanza, afferrare l'avversario, portarlo a terra e sottometterlo anzichè essere costretti a restare in piedi e fare a pugni, e che a parità di altri fattori portare l'avversario a terra senza essere colpiti è 1000 volte più semplice che mandare KO qualcuno senza farsi prima afferrare.
      Jake Paul ha battuto dei fighter di MMA dotati di buon grappling ma scarsi nello striking in piedi, che però in un incontro di MMA (cosiccome in uno scontro 1 vs 1 senza regole da disarmati, se a qualcuno dovesse interessare come scenario ipotetico) lo porterebbero a terra e finalizzerebbero senza alcuna difficoltà.

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    11. Ha mandato a dormire anche il brasiliano altro campione di mma. Jake sta umiliando il covo di pupazzi della ufc.

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    12. Rispondo ora perché sinceramente mi era sfuggito lo scambio riguardo a sto tizio, anche se la risposta è già stata data in pratica dall' anonimo 25 gennaio: non sapevo neanche chi fosse sto Jake Paul (e spero che questo faccia capire una volta di più quanto me ne freghi di Mondo vs MMA, youtube e cazzate annesse), quando ho letto "youtuber" mi sono immaginato un ragazzino grassoccio che gioca a Tekken e si fa le seghe su SailorMoon e va sui ring a pestare a sangue i cattivoni delle emmemmei, poi vado a cercare e decisamente non mi pare di averci azzeccato.
      Quindi?
      Quindi tutto questo non fa che confermare, come se ce ne fosse bisogno, quello che sostengo qui.
      Questo qui è un tizio allenato nel PUGILATO.
      Potrei già finire qui, visto che io da un decennio parlo della differenza abissale che passi tra chi alleni le cazzate circensi marziali con maestroni e colpi segreti annessi, mica di un PUGILE che riesca a vincere degli incontri di botte...
      Poi che abbia vinto o meno, legittimamente o meno, contro chi o cosa assume un' importanza secondaria, soprattutto se da quanto ho capito ha fatto match di boxe pura.
      Al massimo faccio notare una volta di più quanto essere fisicamente portati e dotati faccia una bella differenza (non mi sembra esattamente uno scricciolo d' uomo questo Jake), alla faccia di chi vuole la cinesina di 40Kg pestare a sangue gente di questa stazza a suon di pugni a catena o "piccoli movimenti astuti".

      Detto questo non ho capito l' ultimo commento dell' anonimo, da quello che leggo non ha "mandato a dormire" Anderson Silva ma ha vinto ai punti; Sarei tentato di dire di fare un match al rovescio di BJJ e vedere cosa succeda, ma francamente a me non frega davvero nulla, boh!
      Sul "covo di pupazzi della ufc" invece non ho capito, intendi forse dire che non siano combattenti ma tutti fake?
      Boh, stai a vedere che finisce che il contratto in ufc lo fanno pure a Jake Paul, così pure lui diventa un pupazzo ahahah!

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    13. Anonimo
      Un pugile in un match di pugilato usa il 100% di quello che sa fare, uno di mma non può usare calci, ginocchiate, gomitate, proiezioni, leve, strangolamenti ecc...
      Ovvio che il pugile sia migliore nel pugilato, allena solo quello!
      Fai fare a Jack Paul un incontro con chi usa le regole e le tecniche di mma e vediamo se sono pupazzi...

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    14. Lo youtubber non ha nessun passato nella boxe. Nessun match nei dilettanti e nei pro un fight con un altro youtubber e un giocatore di pallacanestro prima di fare con i pupazzi della ufc

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    15. Bah, le cose sono due per come la vedo io...
      O Jake Paul è un talento innato nel pugilato (e allenato da professionisti), oppure i lottatori della ufc sono pupazzi...
      Nel secondo caso perchè non ti alleni nella boxe e combatti in ufc ?
      Conor McGregor ci è diventato multimilionario, ti fanno tanto schifo i soldi ?

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    16. @Alex87a: ma guarda, non è che uno possa fare affermazioni solo se sia in grado di pestare a sangue tutti, altrimenti daremmo ragione a quelli che negli anni mi hanno sfidato in improbabili duelli a sostegno di quello che dico.
      Quello che stona è il tono, definire dei "pupazzi" dei lottatori professionisti del campionato di mma più importante del mondo non ho capito a cosa dovrebbe alludere, che siano delle pippe nel combattimento?
      Beh, di certo, al netto di incontri truccati o chissà che altro, contro questo Jake non ci hanno fatto una bella figura; Solo che nel mondo del combattimento sportivo questa cosa ci può stare, che un pugile allenato possa vincere un match di PUGILATO contro uno che fa anche pugilato...
      E' cosa ben diversa dal maestrone cinesoide che con il TaiShit vada a fare la stessa cosa, spero che questo sia chiaro. MOLTO diversa.
      Se invece è solo una reazione frustrata di chi odia i praticanti di mma a prescindere, passo.
      Sarebbe interessante sapere se l' anonimo pratichi qualcosa, perché se fa AMT e gode nel vedere il pugile che picchia i brutti mma-cosi stai pure tranquillo che ai praticanti della sua disciplina li farebbe piangere proprio.
      Antipatici, boriosi, arroganti, esaltati, costruiti per lo show, sì, a me poi stanno abbastanza sulle palle tutti; Ma "pupazzi" mi guarderei bene dal dirlo, che il più scrauso fighter dell' UFC mi ridurrebbe in poltiglia al primo round.

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    17. Siamo all'incirca sulla stessa lunghezza d'onda AM...
      La mia era una affermazione ironica, perchè per me l'anonimo intendeva proprio dire che i lottatori mma siano pippe...
      Oddio, io pure posso mettere il sacco in garage e allenarmi al pugilato...
      Mi aspetto che questo Jake Paul sia allenato bene da professionisti altrimenti rimarrei piuttosto deluso dal fatto che un lottatore mma perda, capisco che facciano pure altro ma sono professionisti Che perdano contro il primo autodidatta farebbe venire dubbi pure a me...

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    18. Jake Paul si allena con alcuni dei migliori preparatori atletici e coach del mondo della boxe e con diversi campioni mondiali di pugilato. Allenandosi da anni specificamente nel pugilato ha tutta una serie di automatismi della pura boxe che un professionista di MMA evidentemente non possiede o o almeno non al livello di un pugile.

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    19. Allora ci sta che il "pugile" vinca in un incontro di pugilato, in un incontro con le regole MMA vincerebbe il lottatore di MMA

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  24. Per quanto riguarda il passato vs presente nelle arti marziali e sport da combattimento, posso dire che secondo me, varia molto da disciplina a disciplina; mi spiego meglio.
    Se noi vedessimo una gara di karate anni '60 (come quella di Norris indicata qui) e una gara di karate di oggi, non vi sarebbe paragone! All'epoca si muovevano al rallentatore e davano un colpo ogni 5 minuti. Nello Olimpiadi di Tokyo 2020, si è visto (in teoria) la massima espressione del karate kumite e la differenza con 55 anni prima era abissale. Idem il calcio, se guardiamo un mondiale, un europeo o una Champions league del 1982, rimarremmo impressionati di come i giocatori fossero meno "fisicati" e più lenti di oggi; questo perché l'alimentazione, la preparazione ecc. hanno avuto delle evoluzioni.
    Se prendiamo il pugilato del secolo scorso idem, però se prendiamo il pugilato pro di oggi, ci accorgiamo che rispetto a Muhammad Ali, Frazier, Foreman, Tyson che c'è stata una involuzione, tecnicamente si è tornati indietro; infatti non è raro nei forum di pugilato rimpiangere i campioni anni '70/80.
    Idem nel judo, se prendiamo il video anni '20 dei judoka che fanno i kata, ci accorgiamo della scarsa tecnica rispetto a oggi; se però prendessimo i video di Yamashita, Koga, Ruska, Saito, Parisi, Van de Walle, Adams e li paragonassimo con i judoka di oggi, anche qui ci accorgeremo di come siamo andati indietro e non è un caso che i judoka che ho citato siano molto rimpianti nel settore. Idem nella lotta, il livello di oggi è calato rispetto a un Baumgartner, un Taymazov o un Karelin.
    Nelle MMA (quindi molto più giovani, essendo ufficialmente nate nel 1993) invece l'evoluzione è costante, se prendessimo i primi UFC resteremmo meravigliati di come i partecipanti sembrassero dei dilettanti se paragonati ai praticanti di MMA di oggi. Ogni settore è un caso a sé.

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  25. Esperienza simile alla tua (faccio parte del gruppo dei "potrei averlo scritto io").

    Tanti anni di coreografie e rituali assurdi per poi rendermi conto di non essere nemmeno in grado di tenere una qualsivoglia guardia.

    Recentemente mi hanno aggiunto al gruppo degli ex allievi della palestra, dove occasionalmente postano esercizi, saggi di fine anno e quant'altro. Quello che più mi ha colpito stato constatare come gli esercizi di riscaldamento siano, dopo anni, ancora totalmente IDENTICI, come se 3 decadi di studio delle scienze motorie e del funzionamento del corpo e del miglior modo per allenarlo fossero passati completamente in vano.



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