giovedì 20 febbraio 2020

Cronaca di difesa personale mortale

Episodio di qualche giorno fa.

Vado in città per delle commissioni, terrorizzato all' idea di dover girare per quarti d' ora in cerca di un parcheggio.
La zona in cui devo recarmi non è esattamente delle più felici, diciamo che è il regno degli spacciatori.
Percorro lentamente la via e incredibilmente c'è un unico posto libero per parcheggiare, a pagamento si intende: solo che esattamente in quel punto stanno sostando numero cinque, o sei, o sette "risorse", non li ho contati.
Io parcheggio, devo andare lì vicino per pochi minuti e poi andarmene, è giorno e poi vaffanculo, sono nella mia città e oggi non mi va di fare la pecora spaurita.
Esco dall' auto, tiro pure fuori il portafogli per pagare.
Sono pure vestito in modo un pò fighetto diciamo, loro sembrano rapper-gangsta-mothafucka misto R.U.F.
Me ne fotto e vado per la mia strada.

Una volta finito quello che dovevo fare torno indietro e mentre mi avvicino noto che una delle "risorse" è... appoggiata alla mia auto.
La persona che è con me rallenta ed inizia a sudare freddo ed io ho un flash, immaginando cosa farebbe ora il super esperto di Crab Magrà, il uinciuncoso, insomma il super studioso fanatico di aggressione personale: questo è pane per i suoi denti, questa è una di quelle situazioni a rischio che si addestra ad affrontare in anni ed anni (e centinaia di euro) di allenamento!

Certo, lo so, ho sbagliato tutto dannazione!
Non avrei dovuto parcheggiare vicino a pericolosissimi criminali.
La mia vita vale un chilometro a piedi in più.
Perchè rischiare il portafogli in quel modo?
La persona che era con me è stata messa a rischio della vita, e tutto per una mia insensata ed arrogante forma di machismo.
Avrei dovuto vestirmi come un disgraziato esodato, chiaramente mi sono posto come vittima sacrificale indossando vestiti di valore superiore ai cinque euro.
Non ho contato con precisione il numero di potenziali assassini prima di parcheggiare.
Non ho effettuato spostamenti tattici (piccoli movimenti astuti, per i palati fini...) per trovarmi sempre in una posizione utile a difendere il mio spazio vitale.
Non ho fatto lo scan psicologico agli aggressori prima di avvicinarmi.

Cosa diavolo posso fare ora?! La mia vita è a rischio, un branco di pericolose "risorse" dalla pelle diversamente colorata mi sta aspettando e vuole ovviamente attaccare briga invadendo una mia proprietà privata!
Mumble mumble...
Potrei fare il pulcino spaurito e andarmene via aspettando che se ne vadano; Oppure chiamare la Polizia, o meglio l' esercito israeliano per intimarli ad allontanarsi...
O al contrario potrei affrontare la situazione da vero Guerriero delle MMA, cazzo io so combattere, io spacco la faccia a tutti, io conosco gli stili funzionali Che Funzionano©, mica quelle cagate cinesi!
Adesso vado lì a fissarli con lo sguardo trucido e gli faccio capire io che non è aria, che io sono un Lupo, che io a sti coglioni drogati gli faccio il culo a paiolo con Jab-Diretto-Bajana-Flying Armbar!
(Come cazzo faccia a fare bajana>flying armbar non lo so, ma tanto io mi alleno nello sparring libero e glielo saprò fare!)...

Dico alla persona che è con me di stare indietro e prendo la mia decisione: affronterò i malintenzionati come un vero maschio Alpha. Eccheccazzo!

Mi avvicino ai mostri delinquenti e sorridendo dico al tizio appoggiato all' auto che me ne devo andare.
E quello si scusa ridendo e va avanti a parlare coi suoi compari.
Ho persino agio per perdere tempo a rovistare nella tasca perché non trovo le chiavi, ma alla fine apro e me ne vado.
E non è successo proprio un bel cavolo.


Ho riportato questo stupido episodio per ragionare su qualche concetto.

- Molte delle situazioni che accadono nella vita non sono per niente rischiose come i fanatici della Paura Personale vorrebbero farvi credere;
Non è che non ci siano situazioni a rischio, ma spesso basta usare il buonsenso e un sorriso.

- Quando ero particolarmente interessato ai sistemi di difesa ed ogni settimana vivevo le lezioni volte ad instillare il senso di pericolo imminente, ero molto più vigile e concentrato a valutare tutto intorno a me... al punto che in pratica vedevo situazioni a rischio anche dove non ce ne fossero, oppure le percepivo ad un livello di gravità superiore alla realtà.
Esatto, la mia realtà era distorta, era come se ogni giorno stessi percorrendo un campo minato.

- Va da sè che se ho raccontato tutti quei dettagli "che ho sbagliato" è perché in realtà... li avevo valutati.
E ho stabilito che in effetti non ci fosse tutto questo rischio.
E se anche ci fosse stato un rischio, lo avrei saputo gestire. Probabilmente senza violenza alcuna.
E se per qualche ragione la violenza fosse arrivata (ma perchè?!?), avrei saputo come giocarmela, ed è così perché oggi so come combattere per davvero, non picchiare l' aria con le formine, i calci frustati o le palmate in faccia.

- Mi immagino due tipi di approcci "limite", quello del Remissivo e quello dell' Aggressivo, entrambi potenzialmente causa di una escalation pericolosa.
Il Remissivo è quello che va là e a momenti si scusa, lascia intravedere la propria paura, rimane a distanza e lascia percepire di essere sotto stress emotivo.
E magari il tizio appoggiato all' auto non vuole far vedere agli amici che un Omino Paurìno abbia potere di farlo spostare solo a parole, e decide di fare il bullo con tutto quello che ne consegue.
L' Aggressivo al contrario è quello che magari proprio in virtù della sua presunzione da esperto combattente, o per un eccesso di sicurezza, o per un eccesso di emotività, o per frustrazione personale, o per razzismo represso, o perché glielo hanno insegnato al corso di Crab Magra di cui non ha capito un cazzo, si avvicina con la faccia incarognita e il tono feroce intimando di togliere quel culo di merda dalla mia cazzo di macchina!!!
E non ci vuole un genio per capire che per fare il bullo contro più persone che non siano dei Papaboys o sei Haggar di Final Fight, o ti ritrovi come Piper Perry nel celebre meme...
(oppure fai Wing Chun: sai, lì ti insegnano come stendere aggressori multipli in un secondo coi pugni a catena ahahah!).

- In questo preciso momento lo studioso di difesa personale sta facendo la faccia indignata, o schifata, pronto a commentare che io sia stato un pirla a prescindere meritandomi il peggio, oppure che questo episodio fosse chiaramente innocuo e ci stia ricamando sopra.
Beh, in verità quello che voglio dire è che l' aver studiato l' argomento difesa personale mi ha aiutato molto a valutare le situazioni con occhio attento, ma a conti fatti sia solo la parte che NON contempla lo scontro ad averlo fatto.
Lo dico per ribadire il punto che la difesa personale sia questo, NON l' addestramento in improbabili mosse e strategie di combattimento.
La sicurezza di saper combattere, se proprio capita, l' ho guadagnata grazie all' allenamento negli stili funzionali, ammesso e non concesso che questo potesse fare la differenza contro cinque o sei ominidi, magari armati, magari addestrati, magari delinquenti...
O magari solo dei ragazzi che stavano parlando dei cazzi loro e se butti giù il primo in modo brutto si impauriscono, non ha molto senso star qui a disquisirne ora.
Il problema è il sapere di saperne buttare giù uno in modo brutto, non so se mi spiego...

Certo che se fosse stata sera tarda, in una zona più isolata e trafficata e tutto il resto, non avrei mai parcheggiato proprio lì.
La domanda da farsi però è: c' era bisogno di studiare difesa personale per capirlo?
Ascoltate di più la nonna, va là...