lunedì 31 agosto 2020

La fabbrica delle cazzate marziali - Parte 2: nei videogiochi

Questa volta andiamo a trattare con il solito spirito quanto la percezione sbagliata delle arti marziali sia stata promossa e alimentata da videogiochi dalle licenze creative un pò troppo spinte (più che comprensibili, sia chiaro, ma i pecoroni ne hanno fatto scienza).

STREET FIGHTER 2, 3, 4, 10, TURBO, MINCHIA, POWER, CHAMPION, ULTRA PAMPERS, TOTAL, EXTRA, HYPER, JUMBO, CAZZINCUL', A'SORRATA, DEFINITIVE, SECOND STRIKE, FIRST SPARE, THIRD DEGREE, [... ...] EDITION

Capostipite per popolarità di un genere che nasceva con i più genuini presupposti (torneo di botte per stabilire chi sia il più forte, fine della storia) e che invece ha inaugurato la pletora di cazzate immonde ormai tipiche di qualsiasi beat' em up a incontri, con storielle ridicole che farebbero invidia a Tempesta d' Amore.
In estrema sintesi una roba del tipo "per conquistare il mondo devo far scazzottare amici e parenti!".
Ma va a cagare va!
Andiamo ad analizzare un pò i suoi stereotipi nel contesto del blog (mi limito a questo perché su tutto il resto ci sarebbe da farne un trattato):


Struttura fisica del marzialista medio...
RYU: Uno pensa che siccome sia un Karateka giapponese (che però non si lava mai e va in giro a piedi nudi nei parchi tra siringhe e merde di cane a terra) ed è il protagonista assoluto della serie, probabilmente il Karate sia di riflesso la più concreta delle arti marziali, se non fosse che il nostro ha dei bicipiti grossi come alberi e probabilmente vincerebbe anche a sole sberle tipo Bud Spencer.

Le famose gambe di Cannavaro







CHUN LI: All' origine dei sospetti sul doping di testosterone delle atlete cinesi, ma si sa l' illegalità per loro è norma.

Fa almeno 800KG alla pressa ma come tutti i cinesi attribuisce questo potere ai balletti allenati nel Kung Fu.

DHALSIM: Non si è mai capito bene che cazzo c' entrasse lo Yoga con il combattimento, ma dalla sua comparsa c'è stato un boom di iscritti nelle palestre nella speranza di imparare ad allungare "parti del corpo".

SAGAT: Anche con lui è stato creato un equivoco fondamentale, cioè dai, dove mai lo si è visto un thailandese di due metri e venti, bianco pallido e pelato?

Tipica fisionomia Thai

Non contenti hanno poi inventato ADON, altra attendibilissima rappresentazione del tipico thailandese.

ZANGIEF: Va beh che erano gli anni '80 e lo stereotipo prevedeva che i Russi fossero solo dei bestioni intenti a bere Vodka e scazzottare orsi ma è triste considerare che la tradizione lottatoria russa sia stata ridicolizzata ideando un lottatore di... Show Wrestling? Ma quella non era una roba per i bimbi americani? Con la pettinatura Mohawk poi?!?
E poi era lento, ridicolo e in pratica poteva piacere solo ai bimbi americani con in testa lo stereotipo americano sulla Russia.
Del resto non potevano mettere Emelianenko perché la superiorità sugli altri sarebbe stata esagerata :)

FEI LONG: Di chi sia il clone lo sappiamo tutti, la cosa ridicola è che persino il suo sprite nel gioco cozzava con gli altri perché più sottile, così i bimbi fanatici hanno continuato a credere che il tal personaggio nonostante pesasse quanto un sacco di orsetti gommosi lassativi potesse vedersela ad armi pari con gli altri bisonti anabolizzati.
Giustificato in parte dalla presenza nel gioco di una miriade di ragazzine rachitiche in hot pants dagli occhioni grandi grandi®, ma vabbè.
Altro segno caratteristico i suoi "wataaa!!" gay, c'è gente che ha imitato anche questi pensando di averne un vantaggio in combattimento.


Le africane secondo i giapponesi
ELENA: Siccome metterci un negrone di 150 Kg campione di lotta senegalese avrebbe indispettito i bavosi otaku, ecco servita sul piatto l' ennesima tizia mezza nuda che in teoria dovrebbe portare la Capoeira nel mondo di Street Fighter, ridotta ovviamente ad una catena di piroette del cazzo e pirlate luminose.
Autentico stereotipo dell' africana media: occhi azzurri e capelli bianchi. Di nome Elena.






LAURA: Più recentemente serviva fare lo stesso con l' ormai popolare Brazilian Jiu Jitsu, e quando i designer sono degli imbecilli che devono produrre pattume per imbecilli cosa ne può venire fuori?
Le brasiliane secondo i giapponesi...

Lo stereotipo degli stereotipi: somma "Brasile" e "Lotta" e il risultato sarà un puttanone da Brazzers che la metà basta.
Senza contare che il BJJ non sia proprio pervenuto, secondo me non avevano nemmeno idea di cosa fosse, del resto i Beat' em up si sono ormai "evoluti" in bambinate nerd i cui "combattimenti" sono come girare in tondo in una strada di Las Vegas con 200cc di metanfetamina nel sangue.


TEKKEN nelle varie, disgustose, salse

Anche la serie di Tekken è diventata tristemente famosa per essersi trasformata da divertente "simulatore di combattimento" (...) a "patetica sfilata di pagliacciate otaku", con le sbarbine di 30Kg che ammazzano di botte balenottere azzurre di muscoli.
Nei primi 2/3 episodi ci si trovava qualche tentativo di simulare tecniche quantomeno credibili, poi è andato tutto in merda come al solito.
Anche su Tekken andrebbe scritto un trattato, mi limiterò di nuovo a sottolinearne gli stereotipi errati che hanno influenzato l' ignoranza mondiale sulle arti marziali.

YOSHIMITSU: Cioè capito, gli altri si prendono a calci, pugni e porconi poi arriva sto imbecille con le spade, è normale?
Come per tutti i personaggi simili di qualsiasi altra serie a me la cosa che ha sempre fatto ridere è l' associazione al Ninjutsu, identificato in una serie di piroette volteggiose e tecniche cazzare che in confronto persino Hatsumi era un banale kickboxer.
Leggendaria la tecnica in cui si sedeva a fare niente, che poi è in realtà ciò che fanno i Ninja al giorno d' oggi appena si trovano a menare le mani.

Il primo vero Marshall Law...

MARSHALL LAW
: Un altro clone dell' Innominato, ma io appena lo vidi pensai: "ma come cazzo si fa a chiamare un personaggio MARSHALL LAW?!".
E' uno dei nomi più brutti mai inventati nella storia, sembra tipo un telefilm.
...e l' adattamento Netflix

Rischiava di diventare divertente da usare se solo avessero completato l' opera imitando davvero le movenze di Briusliii, peccato che i suoi colpi ed animazioni fossero spiacevoli alla vista a dir poco.

 
 
WANG JINREI: Inserisco questo giusto perchè è un pò l' archetipo della cultura malata ed ignorante che vede un nonno cinese di un metro e trenta (con i tacchi) ma esperto di Kung Fu quale guerriero formidabile.
Purtroppo per quanto possa sembrare un accanimento tenendo conto dello scopo leggero e fantasioso di un videogioco, questa credenza è ancora molto radicata nei Fanatici dell' Oriente.
Sappiamo tutti che fine abbia fatto il Kiai Master.

BRUCE IRVIN: Era decisamente il personaggio che preferivo, almeno aveva una parvenza di Nak Muay vestito da Nak Muay e non con ridicoli costumi da carnevale.
Peccato che alla fine le capriolette e cazzate annesse le abbiano rifilate pure a lui.

Riguardo agli stereotipi
sulle brasiliane...

EDDY GORDO: Che, rendiamoci conto, suona "Edoardo il Ciccione", aveva il pregio di essere quanto di più simile ad un Jugador si fosse mai visto prima.
Poi i giapponesi hanno riassociato "Brasile+Lotta" ricordandosi che il risultato è "Puttanone da Brazzers" e hanno creato CHRISTIE MONTEIRO, ponendo l' accento sulla divaricazione delle gambe nelle tecniche della Capoeira.

RAVEN: Tralasciando il ridicolo mix tra Wesley Snipes e Sailor Moon, ancora una volta si dice che il suo stile sia il Ninjutsu.
Sobrio costume da ninja
Oh ragazzi, c' abbiamo er Ninja afroamericano, una cosa avanti persino a Micheal Dudikoff!
Poi guardi come sono i praticanti di Ninjutsu nelle palestre e capisci che tanto valeva andare a fare body building.
C'è da dire che in quanto a invisibilità non lo batte nessun altro ninja, nero, col vestito nero, con gli occhialini neri, praticamente meglio di un Buondì al cioccolato.
Quello che lo frega è la massa pari ad un minivan.


LA SERIE UFC
A suo tempo ricordo di aver comprato la Playstation proprio per poter giocare ad uno degli episodi, rarissimo caso di videogioco di combattimento senza personaggi e colpi idioti, se non fosse che anche qui tra gli stili da apprendere ti ritrovavi sto cazzo di Ninjutsu con annesse tecniche "acrobatiche".
E nel suo piccolo la dice lunga su quale sia la cultura di massa a riguardo.
Che poi il problema non sono certo gli autentici Ninja del passato, in sostanza è stata creata un' idea completamente nuova e diversa attorno al Ninjutsu: il problema è che gente ignorante con questa idea e concezione davvero crede di studiare l' autentico Ninjutsu o qualunque cosa fosse.
E ogni tanto capita qui per fare la voce grossa pretendendo di essere presa sul serio...


In tutto questo quello che veramente fa specie è l' assenza pressoché totale, escludendo la serie UFC con tutti i suoi limiti, di un singolo videogioco di livello dedicato ad altri sport da combattimento.
Per esempio non esiste alcun gioco serio dedicato alla Kick o alla Thai, non parliamo poi degli sport lottatori (che in effetti risultano difficili da riproporre in termini di giocabilità), mentre abbondano tutte le bambinate fatte di pornodonne mezzenude, guerrieri frociosessuali vestiti per la sfilata, robottini, animaletti, oggetti a caso, etc che combattono come manichini a suon di magie magicose.
Non è una sorpresa se poi la media della gente crede ancora nei poteri delle AMT...

15 commenti:

  1. Guarda ricordo che da bambino mi ponevo interrogativi simili; considera che sìcon SF e Tekken ci sono cresciuto :-)
    Sapevo che esistevano gli sport da combattimento e sapevo che c'erano le categorie di peso, nella mia testa cominciava già a farsi strada il concetto secondo qui un cinesino di 60 kg molto difficilmente potesse avere la meglio contro un cristone di 100, oltretutto bravo a lottare.
    Poi arriva SF e io a chiedermi "ma come cazzo fa una ragazza cinese di 50 kg a vincere contro un russo di 130, che oltretutto sa pure combattere?".
    In età ancora più avanzata è arrivato Tekken e li c'era uno dei miei personaggi preferiti, ovvero Steve, campione del mondo di pugilato dei pesi medi; e io anche li a chiedermi "ma come cazzo possono pensare che un pugile, anche se campione dei pesi medi, possa vincere con un kickboxer di 110 kg?O contro un orso (Kuma)?E lasciando perdere Christie Monteiro, che oltretutto vinceva con la capoeira :-)
    Ti allego un video con le combo di Steve :

    https://www.youtube.com/watch?v=CQziDX3lQAQ

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  2. Manca all'appello Mortal Kombat, forse il più divertente e Killer Instinct, forse il videogioco più "realistico" (se così possiamo dire) l'unico in cui appariva chiaro che se uno ti stramazza di botte e perdi i sensi, non c'è scampo e finisci per morire.
    A parte (brutti) giochi di boxe, in effetti hai ragione, gli sport da combattimento non sono stati rappresentati, la costante era il filone dei film anni '80 in cui le AMT erano sinonimo di tecniche speciali, anzi mosse speciali, vi ricordate quando da piccoli vi chiedevano di fare la "mossa" di karate? Quanto odiavo quella parola.
    E comunque credo che Zangief non piacesse proprio a nessuno, manco ai bimbi yankee!

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    1. Aggiungo poi che è chiaro che i SDC non siano stati rappresentati... tra fare un Hadooken e fare un incontro (magari a punti!) di kick reale, quale avreste scelto?
      Altro che "ammazza che mazza"... spero abbiate colto la citazione.

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  3. Ho passato tutta la sera ha leggere il tuo blog e l'ho trovato estremamente interessante. Mio figlio (10 anni) ha iniziato da poche settimane a fare wing-chun e si è molto appassionato all'attività. Ho capito che ritieni questa attività assolutamente inefficace alla preparazione al combattimento, ma la cosa mi interessa fino ad un certo punto visto che non vogliamo menare a nessuno. Quello che però mi interessa è una tua opinione sull'attività fisica in sè. Ci si mette in forma? Si rinforza il fisico e la mente? Aiuta (o quanto meno non danneggia) lo sviluppo del bambino? Almeno dal punto di vista fisico/atletico serve a qualcosa?

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    1. Buongiorno Nessuno, la mia opinione è che a 10 anni l' unica cosa importante è fare una cosa che appassioni e del movimento fisico, e se tuo figlio si diverte e gli piace il Wing Chun va benissimo così.
      A quell' età è fondamentale curare la coordinazione e propriocezione più che la "prestazione atletica", non so se mi spiego.
      L' unico vero sospetto lo avrei sulla tipologia di allenamento, perché se vedi come e in che cosa si allenano TIPICAMENTE i wingchun-cosi, si focalizzano tantissimo sulla tecnica ma pochissimo sullo sviluppo del corpo.
      Non sto dicendo che non lo facciano del tutto ma per la natura stessa di quello stile non viene certo incoraggiato un allenamento mirato allo sviluppo della forza, della mobilità, etc.
      Detto in parole povere sono come birilli, se uno non ha un input esterno o personale ad esercitare il proprio fisico e agilità finisce per non fare altro che il pinocchietto e convincersi che "tanto non serve sviluppare altre cose, sono come Bruce Lee e posso mangiare le patatine sul divano".
      Solo che Bruce Lee al contrario era ossessionato dalla preparazione fisica, e non l' ha conseguita certo a forme o chi sao...

      Danneggiare, a patto di non gli insegnino cazzate come "gli allenamenti originali cinesi", direi di no; Dal punto di vista fisico/atletico serve a poco più che niente, meglio integrare con qualsiasi altra attività anche ludica.
      Secondo me serve giusto alla coordinazione ma comunque limitata dalla sua natura...
      Poi oh, io preferisco 1000 volte un bambino che vada con impegno a praticare Wing Chun che non uno che stia con impegno a giocare alla playstation.

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    2. Ti ringrazio per la risposta esaustiva. Siamo all'inizio, vediamo come si sviluppa la cosa. Purtroppo nella nostra zona non c'è molta scelta nell'ambito delle arti marziali o degli sport da combattimento. Ma se male non fa, va bene così.

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  4. ciao arte volevo condividere con te un pensiero(magari sè parlato e riparlato di questa cosa) stavo rivedendo le puntate di SAMURAI itto ogami, la puntata n°20 "un degno discepolo" nel dialogo il discepolo gli dice"nobile ogami io amo l'arte della spada(quindi il combattimento all'ultimo sangue non tagliare le canne di bamboo!)ma ho ancora molto da imparare...mi prenda come suo allievo" Itto ogami " devi capire NOOB che non si puo imparare l'arte della spada se non si conoscere prima se stessi"..............allora la mia domanda è questa: perche non provare a fare finta che,si a fare finta che quello che si dice sia da considerarsi verita,non interpretandola,ora un rotto in culo occidentale si metterebbe sotto una cascata completamente nudo a gennaio,si farebbe un tempietto in casa con la statua di budda e altre porcate del genere,
    ma un uomo normale capirebbe in pieno il senso della cosa, e cioè che bisogna esserer consapevoli ce si puo perdere la vita in ogni combattimento,si puo rimanere menomati,sfregiati, e che bisogna allenarsi duramente per diventare sempre piu forti. questo penso sia il significato di conoscere se stessi.è la stessa cosa se un ragazzo va da un mastro di pugilato,il maestro gli dira come prima cosa che la boxe è sacrificio sei disposto a farlo? (conosci te stesso? sarai in grado di farli i sacrifici? ) quindi secondo te arte come mai la trasposizione da oriente a occidente ha avuto degli sviluppi cosi nefasti? con i kungfumanche che diventano taoisti che sono dei maghi del Feng shui e credano che la forza del pugno deriva dal chi o ki, è stato un problema di traduzione o è solo marketing?

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    1. Interessante pensiero, ma io ti dico la mia verità: personalmente non mi faccio più domande del genere perchè quello che ho imparato è che la quasi totalità dei marzialisti hanno la testa satura di idiozie new age e aforismi citati più per fare sensazione che altro, ai quali però finiscono per crederci come se avessero scoperto chissà quale segreto profondo.
      E il punto è che, manco a dirlo, ognuno è assolutamente convinto di aver colto un senso esclusivo in certe frasi.
      Che cosa dovrebbe voler dire "[...] devi conoscere te stesso"?
      No, non lasciamo spazio alle interpretazioni personali, perchè a seconda della cultura e predisposizione individuale ognuno può trovarci un senso diverso.
      Quindi? Quindi niente, è una frase fatta, non vuol dire un bel cazzo di nulla elevato a zero.
      Non aiuta nessuno, non sprona nessuno, non fornisce indicazioni di niente e in definitiva suona più come Itto Ogami che dice al noob "lascia perdere, non ti insegno perché mi stai sulle palle". Faceva più bella figura.
      Quante volte senti dire questa cosa del "conoscere sè stessi"?
      Tante, praticamente qualsiasi esperto di qualcosa te la può propinare per suonare saggio e introspettivo, ma il cosa voglia dire è lasciato all' interpretazione.
      Io potrei dire di aver imparato qualcosa di me stesso quella volta che mi è entrato un ladro in casa (ne ho parlato varie volte), ma ancora non mi sembra di poterlo spiegare a qualcun altro, nè questa esperienza mi ha fatto imparare a pugnare meglio, non so se mi spiego.
      Stessa cosa per l' esempio che fai della Boxe, come fai a sapere se tu sia disposto a fare quei sacrifici se PRIMA non... inizi ad allenarti?
      Il noob che ne sa se sia consapevole di farsi la bua se non prova e... si fa la bua?
      Eheheh e torniamo lì, schiere di marzialisti convinti di saper combattere e che crollano come bimbi al primo sparring serio.
      Poi però sono proprio loro a fare i guerrieri navigati a suon di aforismi...

      Detto questo io propendo per un mix tra marketing (solo più recentemente), interpretazione volontaria di appassionati new age e soprattutto furbizia dei vari maestroni orientali non appena hanno conosciuto le grazie delle allieve di etnia diversa, se mi spiego :)
      Prendi un appassionato di kick e vedrai uno che vuole imparare a fare a botte; Prendi un appassionato di CinCiunCion e vedrai uno in cerca di baggianate pseudo-filosofiche morali ed esotiche.
      Penso sia chiaro nell' esperienza di tutti, non solo di chi ha bazzicato l' ambiente.

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  5. beh su i marzialisti pieni di baggianate ti do ragione proprio ieri sera un ragazzo ha postato il pezzo di bruce lee dove fa la finta a norris in basso per poi colpirlo sopra, li al colosseo cominciando a dire dei 5 modi per attaccare (che io anche se grazie a bruce lee mi sono appassionato alle AM non ho la minima intenzione di vederle,tanto detto tra noi le conoscevano anche i pugilatori di santorini) asserendo che è stato il piu grande combattente di tutti i tempi.............al che io gli ho risposto dicendo: che bruce lee ha instillato la passione per le AM a marzialisti e lottatori di mma di tutto il mondo e che la sua leggenda di icona del guarriero durera fino al finire dei tempi,ma che secondo me avrebbe perso miseramente contro un lottatore o un buon amatore di pugilato con un 20ina di incontri sulla groppa,perche nella realta non ha mai dimostrato nulla,e anticipandolo sul fatto dei combattimenti mortali e clandestini gli ho detto che il piccolo helio combatteva di vale tudo già nel 1955
    davanti a migliaia di persone. la reazione di questo uomo/ragazzo te la puoi immaginare vero? :) penso che se aveva una pistola mi sparava in testa per essere stato cosi blasfemo :o . per i discorsi di ogami ( la colpa è mia che scrivo da cani) era una situazione dove i due marzialisti o combattenti lo sanno molto bene cosa sono le botte la( bua )si tratta dello step successivo,nell'esempio del pugilato il ragazzo le ha date e prese di cazzotti in paletra
    ora vuole misurarsi con un avversario, sarà coerente con quello che vuole fare? conosce davvero
    se stesso, se è disposto ad allenarsi 2 volte il giorno invece che 2 volte a settimana?
    sull'appassionato di kick dici bene vuole imparare a fare a botte,sul ciuciun ti sbagli il kick boxer vuole imparare a fare a manate il winciuista vuole imparare ( o è convinto) a uccidere e questo lo sai benissimo e pure io che per 4 anni ho praticato il wt sistema leong tie. mamma mia che versi si faceva, il trauma piu grande quando il maestro ci riuni in cerchio dicendoci: se entra una persona dicendo "qui si impara a combattere!?" noi gli urliamo " si noi qui facciamo wing tsun!" eravamo un gran gruppo di rottinculo, pero l'ambiente non era troppo fanatico no no macche.......... ti auguro buon anno arte continua cosi .

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  6. arte mi raccomando stasera dopo worker tecxas ranger su iris ce the dragon la vera storia di brusli, li combatte veramente contro un thai boxer ( fratello di uno che ha combattuto davvero contro bruce ed è finito all'ospedale) e alla fine quando lo batte,mentre con un pugno rompe blocchi di ghiaccio( ed è vero perche si dice che lui aveva le gobbe del cammello) alla fine quando batte il thai boxer cosa fa? distrugge il filmato di questo combattimento! ( chissa perche) vai arte continua cosi.

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  7. Tornando al titolo.......Io mi trovo benissimo copiando le mosse di "International Karate" del Commodore 64.....sono imbattibile....ahahahahahah :)

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  8. Un altro videogioco di arti marziali molto bello, anche se poco conosciuto, è Virtua Fighter; ricordo che il mio preferito era Kagemaru il ninja.
    In Street Fighter, come rappresentate degli SdC ci sarebbe Balrog il pugile. E poi diversi anni fa esistevano videogiochi dedicati al pugilato (Knockout Kings) con veri professionisti.
    Semmai notavo che il grande assente nei videogiochi è il ju jitsu; non ho mai visto un personaggio che praticasse il ju jitsu giapponese, di karateka, ninja, capoeristi, thai boxer, judoka, wrestler invece è pieno.
    Concludo citando una frase di questa pagina: "LA SERIE UFC
    A suo tempo ricordo di aver comprato la Playstation proprio per poter giocare ad uno degli episodi, rarissimo caso di videogioco di combattimento senza personaggi e colpi idioti, se non fosse che anche qui tra gli stili da apprendere ti ritrovavi sto cazzo di Ninjutsu con annesse tecniche "acrobatiche"." Penso che sia stato fatto per via di un praticante di ninjitsu che vinse l'UFC 3 e partecipò a un paio di successive edizioni, l'americano Steve Jennum, 3° dan di ninjitsu.
    Sarebbe stato fantastico uno scontro col judoka Christophe Leininger.

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    1. Riguado al jujitsu in realtà è super presente nei videogiochi, dipende da cosa intendi.
      Basti pensare a Mortal Kombat, quasi tutti i personaggi hanno tecniche base prese dal jujitsu giapponese. Secondo me l'unico gioco dell'infanzia che si è avvicinato di più al combattimento reale in generale è stato Tekken 3. Infatti all'epoca lo consideravo lento e a tratti pure noioso :)

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    2. @Anonimo 12:36 : Oddio, dire che in Mortal Kombat ci siano rappresentazioni [qualsiasi] di stili reali è un' affermazione piuttosto azzardata...
      A quei tempi andavano di moda i picchiaduro a incontri e leggere le storie dei personaggi era esilarante, il mostricciattolo che faceva pugilato, la zoccolona campionessa di Tai Shit, il camelopardo che faceva Jeet Kune Do, l' indiano che faceva Kung Fu (da generazioni magari...).
      Se stiamo a guardare queste cose allora è tutto "Jujutsu giapponese", basta fare una leva articolare...
      Tekken 3 ci ha provato e non ci è riuscito perché alla fine era più importante ficcarci dentro orsetti del cazzo, bambine di 3 kg che pestavano come fabbri e in generale odiosi manichini riempiti di elio che volavano sprigionando scorregge luminose.
      L' involuzione dei videogiochi di "combattimento" è proporzionale all' idiotica velocità del gameplay studiato per i bimbiminchia moderni, con buona pace della lotta all' epilessia! :)

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    3. Esatto Arte mortale.
      Nelle schede dei personaggi dei vari videogiochi, troviamo karateka, kungfuteka, kickboxer, thai boxer, ninja, capoeristi; ma mai ho trovato la dicitura "ju jitsu".

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