lunedì 11 maggio 2020

Risposta 13 - Allenarsi per niente

Rispondo al commento di Spy Pilo (vedi link) relativamente al senso di allenarsi per anni, in metodi "che funzionano", per poi quel giorno finire ammazzati da uno o più coglioni privi della stessa preparazione.
Il mio post di riferimento è questo ("E il caso del campione di MMA ucciso per una rissa...") e naturalmente invito a leggerlo perché in fondo ho già espresso quello che penso, però basta cercare per trovarne altri di episodi simili, quindi la domanda resta.

Prima di tutto direi di partire dall' assunto fondamentale, che forse non è così scontato come dovrebbe: che il tizio fosse un campione o solo un dilettante non cambia la sostanza, allenare tecniche di combattimento non è una garanzia di sapersela cavare. FULL STOP, FINE DELLA STORIA.
Crederlo significa avere una visione ancora distorta della realtà, ingenua, sognatrice: lo capisco benissimo ma è qualcosa per cui mettersi il cuore in pace e bon.
In verità qualsiasi cosa tu possa studiare, praticare ed allenare a livello altissimo non garantisce affatto di poter affrontare tutte le situazioni altrimenti non esisterebbero incidenti nelle corse, crolli di ponti, virus usciti dai laboratori (ahahaha), etc...
Figuriamoci cavarsela contro varie persone determinate a pestarti, e nel post avevo sottolineato con forza come nemmeno i sedicenti esperti di autodifesa se la potrebbero cavare meglio.

La seconda cosa che mi è venuta in mente nel leggere il commento è la motivazione stessa della pratica, altra cosa su cui vale la pena riflettere: ognuno ha le proprie ragioni ma a mio avviso studiare il combattimento con in testa l' autodifesa (in generale) è sbagliato. Cerco di spiegarmi meglio.
Nella mia esperienza ho attraversato varie fasi motivazionali che mi spingevano a spendere soldi, tempo, fatica e energie mentali per andare in palestra regolarmente e metterci l' anima: quando ero piccolo era soprattutto qualcosa di "figo" e volevo emulare qualche coglione visto in tv o diventare come Ryu di Street Fighter, la spinta era soprattutto fare scena imparando evoluzioni e piroette;
Nel tempo ho attraversato la fase settaria (diventare un' autorità nel gruppetto per divulgare la cazzo di scuola cinesoide), la fase spaventata (imparare a difendermi dai milioni di pericoli quotidiani dati dai negri rumeni assassini che brulicano come zombies e ti minacciano ogni minuto e venti secondi), la fase nazista (imparare ad ammazzare di botte chiunque non la pensi come me e rappresenti una "minaccia" alla mia libertà... uhm, forse oggi andrebbe chiamata "fase liberal-comunista" ma vabbè), la fase agonistica (allenarsi e spendere tutti i miei soldi, tempo, energie per vincere un match e fare felici il coach e l' orgoglio personale), la fase di ricerca (fare tutto e tutto diverso perché se non sai tutto oggi non sei nessuno e non puoi aprire bocca), la fase da forumista (la peggiore, lo scopo, tanto caro in quest' era digitale, è guadagnare consensi nel circolo degli Orsetti del Cuore scrivendo cose il più politicalmente corrette possibili, a meno che tu non sia già il leader e quindi puoi al contrario sparare cazzate arroganti e saccenti e tutti ad applaudirti) e così via.
Per fortuna da anni vivo la mia fase del frega-n-cazzo, che è una vera pacchia perché finalmente puoi fare una cosa perché ti piace e basta, senza menate di torno e con la piena consapevolezza di quale sia la dimensione in cui calare tutto questo.

Lo dico perché la fissa di imparare a combattere nell' eventualità di uno scontro mortale a me è passata da anni ma l' ho vissuta e quindi la capisco; E una volta chiarito a te stesso, con l' esperienza e lo spirito critico, che saper menare le mani non significhi affatto poterlo fare contro tutti, figuriamoci nelle situazioni sfavorevoli, si vive molto meglio.

Purtroppo il mio limite è non sapere spiegare abbastanza tutti i dettagli che ormai a me sono chiari quando discuto di certi episodi o riflessioni generali.
Le variabili in gioco sono troppe e non si può ridurre il tutto a "un campione di MMA dovrebbe poter stendere tutti perché si allena a farlo per anni".
Campione chi? Quando? Dove?
Anche io sono stato campione nazionale, anni fa: ero quindi invincibile?
MMA come?
Oggigiorno miriadi di kungfu-cosi si considerano praticanti di MMA, a fine lezione giocano a lottare come i gattini e si sentono nere di BJJ, tirano due ciabattate al sacco e si sentono nak muay...
Stendere chi?
Dieci paperini li stendo anche io a gruppi di tre, due ceffi con la cazzimma abbruttita, una mazza da baseball e un pangolino infetto tra le mani, dubito. Ma magari sì, quel giorno sono abbruttito io e c' ho un sacchetto di calabroni a portata da lanciargli tipo hadoken, insomma non lo puoi stabilire mentre parliamo.
Si allena come? Da quanti anni, con che intensità, con che convinzione, con che metodologia, con che obiettivi, etc. etc. etc.

E, lo ribadisco perché per me è fondamentale, quelli che invece si sbattono per anni a studiare l' autodifesa dagli ESERCITI di criminali tutti insieme, quelli che risultati mirabolanti ottengono?

Il terzo punto che voglio discutere riguarda le presunte capacità, o meno, dei cosidetti aggressori.
Per adesso non consideriamo eventuali aggressori con esperienza di arti marziali anche perché oggi tantissima gente ha praticato arti marziali per qualche mese e questo non significa affatto che le sappiano applicare... Sai quanti zii e padri ciccioni ho conosciuto che me la menavano con la loro brutale esperienza nel "caràte" (pronunciato in modo sbagliato) nell' esilarante tentativo di apparire più temibili?
Il paperino tipico è un uomo senza alcuna esperienza di combattimento, ma per davvero: è quello che vede le scazzottate nei film, dice col tono serio che se gli girano i cinque minuti fa una strage, nelle serate con le coppiette di amici dice che se pure Godzilla gli toccasse il bambino lo squarterebbe e tutte cose di questo tono.
Il paperino è uno che prenderebbe cazzotti brutti anche dal praticante di Tai Shit, ed è la ragione per cui tanti praticanti di AMT si sentano dei guerrieri da strada.
Il problema comincia a nascere se il paperino è supportato da altri, e magari sono pure armati di qualcosa, al che basta poco a finire pestati, che basta un colpo giusto a segno per sgangherarti tutta la strategia e abilità da "fighter"...

Figuriamoci quando invece che con le paperelle te la devi vedere con un branco di cazzoni alimentati da decenni di educativi media sul "rispetto del prossimo" (leggi: american lifestyle).

Inoltre togliamoci dalla testa questo stereotipo per cui se sei un pugile te ne vai in giro come M.Bison con i guantoni, la vita vera è fatta di contesti diversi che mettono in stati mentali diversi e i rapporti con le persone non sono fatti dal mettersi in guardia o meno.
Saper tirare cazzotti è un' abilità, e fine della storia: come e dove utilizzarla e con quali risultati è un altro paio di maniche e di certo l' obiettivo di questa pratica non deve essere la scazzottata, se no torniamo dalle parti dei fanatici dell' autodifesa con l' esaurimento nervoso (e altrettanta incertezza di perdere tempo).

Ultima cosa, nel tuo commento dici che tanto vale mollare tutto e diventare un rissaiolo criminale, che tanto alla fine l' hanno vinta loro.
Ribadisco di nuovo: uno contro uno, le abilità apprese con una pratica corretta e costante ti danno un vantaggio esagerato contro chi non faccia altrettanto, al netto di coltelli, aliens, scorregge tossiche e via dicendo; Ti danno un vantaggio anche contro il praticante medio di AMT, e spiego da anni il perché.
Uno contro due comincia già ad essere un confronto fortemente sbilanciato ma in cui la competenza nel combattimento fa ancora la differenza tra il prenderle sicuramente e il cavarsela.
Uno contro molti, nei contesti di cui si è parlato, è una questione di culo immondo se ne vieni fuori, e sia che te la cavi tipo Bruce Lee o che finisci all' altro mondo le abilità nel combattimento hanno un' importanza nell' esito che non può essere parametrizzata: troppe considerazioni da fare, ogni caso andrebbe analizzato e ancora non avremmo una risposta realistica.
Senza contare il nocciolo di tutta la questione: quanto è davvero importante nella vita sapersi difendere, quanto è fondamentale saper fare a botte?
Ci sono MILIARDI di persone che vivono tutta la loro esistenza senza mai finire alle mani nè trovarsi in chissà quali pericoli per cui il saper menare faccia la differenza.
Questo lungo tutta la storia dell' UMANITA'... Quindi vediamo di dare la giusta collocazione ed importanza alle cose.

Per concludere quindi io cerco sempre di farla semplice: pratica per tuo interesse personale, se ce l' hai e se è autentico. Avere competenza forse un giorno ti salverà la pelle, forse no. Tra l' avere una chance e non averla, tra il fare attività fisica e non farla, tra l' avere uno stile di vita sano e l' essere un ubriacone criminale, tra il vivere serenamente e il vivere nella paura dei bruti, tra il fare e il perdere tempo a chiedersi se farlo, tra il sapere cosa sai fare e l' ipotizzarlo... passa un mondo di differenza.
E per me, infine, vale la pena.



70 commenti:

  1. Concordo su tutto, purtroppo ogni qual volta un pugile/fighter ecc... le prende per strada (come il caso del pugile accoltellato dai rom qualche settimana fà) c'è sempre chi, sopratutto i maestroni di AMT o di suicidio personale, se ne esce con "la prova" dell' "inutilità" degli SDC nella realtà dello scontro da strada! Il punto è questo, uno dovrebbe praticare per passione e piacere personale, per salute, per sport, per confrontarsi e tanti altri motivi, ma davvero, basta con sta fissa delle risse e degli accoltellamenti da buzzurri, manco vivessimo nel Bronx... La differenza tra SDC e AMT/DP stà che nel primo caso, seppur con le "regoline", impari a menare davvero, gente altrettanto forte e allenata e sopratutto migliori le capacità/abilità motorie, ti confronti ecc... Quindi, in una scazzottata POTRESTI (attenzione) anche avere la meglio dal punto di vista tecnico o anche solo perchè hai il fiato per sostenere una fuga, e qualche cazzotto, ben assestato, in più del pincopallo medio non allenato, a differenza del uinchunner kravmagico 50enne con la panza che millanta dita negli occhi e robe varie e poi prende le padellate anche dalla moglie isterica se torna a casa troppo tardi dalla palestra! Ahahah! Ma, non esiste Superman, è questo che non si vuol capire o accettare, puoi essere anche Tyson ai tempi d'oro, ma se vieni aggredito, all'improvviso (e magari non sei nemmeno nel mindset giusto nella situazione), o da gente armata, con amici mezzi mafiosi, gente che non ha nulla da perdere che vive di risse giornaliere e altre creature mitologiche simili che tanto piacciono immaginare ai marzialisti, le possibilità di sopravvivere si abbassano notevolmente, ci son stati pugili/fighters ecc... che l'hanno scampata "per strada" come tanti no, stop! E' una questione di onestà e di essere realisti... Però bho, magari per qualcuno di noi ormai tutto questo è scontato e anche complicato da far capire a chi ha ancora in testa idee fantasiose sul combattimento...

    - RS

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  2. Ma che menate ti fai? Se fai MMA non è che devi per forza andare in giro a fare risse con zingari, Negri, tossici e balordi vari, ti fai i cazzi tuoi e nessuno ti rompe i coglioni..

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  3. Mia modesta opinione....quello che manca il piu' delle volte e' quella che si chiama cazzimm....avere le palle.da vero praticante (mai pensato di essere paperino) che faceva i balletti in palestra e i veri combattimenti poi a contatto pieno, ho assistito a gente che sul ring menava forte, ma per strada si difendeva e basta.Ma attenzione...non perche' avesse il pugno atomico micidiale e non volesse fare male....ma perche' in quanto sportivo atleta ecc...aveva il buon senso di una brava persona.
    Quando poi capitava ogni tanto qualche casino (zona centocelle per chi è di Roma), a volte ci beccava gli schiaffi perche' il cafone/coatto buzzurro non si faceva problemi...lui si faceva mille pippe mentali e si beccava gli schiaffi.
    la gente normale, anche se campioni, purtroppo hanno (abbiamo) il limite di avere tutto da perdere..anzi...se al coatto gli fai male, poi il giudice ti da eccesso di difesa solo perche tu sei praticante di qualcosa quindi un "arma letale".
    Il segreto è la prevenzione...non vado alle due di notte alle stazioni ferroviarie...non passo in mezzo a dei ragazzotti guardando male la gente credendo di far paura.
    so di sapermi difendere...di non aver paura di ricevere un pugno in faccia...e di saperli dare...ma cammino tranquillo, anzi se succede di passare in mezzo ai ragazzotti di cui sopra, chiedo permesso e passo, e nessuno mi cerca.
    Concludendo, cazzim e' anche essere al di sopra, non aver nulla da dimostrare o andarsele a cercare...si vive molto meglio.

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  4. Non conosco la vicenda che ha generato questo articolo ma secondo me basta ragionare per probabilità e matematica.
    La vita vera è un insieme di variabili talmente "vario" che è impossibile riuscire a prepararsi al 100% per difendersi da tutto. Anche se ti alleni a combattere mma 24 ore al giorno.
    Ovvio, se lo fai hai enormi probabilità di cavartela in più rispetto a chi non lo fa ma non hai la certezza di cavartela sempre, non esiste.
    Anzi, paradossalmente potrebbe succedere che per pura, chiamiamola sfortuna, quel giorno tu abbia la mente poco lucida oppure perdi l'equilibrio oppure semplicemente ti becchi un crogno in faccia da un paperino che però pesa 200 kili.
    La vita è questo e secondo me fare questi discorsi significa aver veramente le idee confuse anche riguardo al mondo in cui viviamo.

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  5. Guardate questa, pratica Silat, sostanzialmente è un attrice ma si riempie la bocca con concetti come "combattimenti reali" e "realtà della strada".
    Il punto è che su un ring non ci è mai salita, i suoi video sono finti e per strada non ha mai lottato.
    Mah.

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  6. Scusate, sono un cretino, ho scordato di postare il link della tipa in oggetto :

    https://www.youtube.com/channel/UC80lqfQnLKNqE51N_E5QtYw

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    1. Oddio ho retto 1 minuto il video "self defense", poi ho avuto un rigurgito di questo tipo: https://www.youtube.com/watch?v=rFGrckYXRHg

      Quante cazzo di esibizioni dello stesso tono ho fatto... E come già dissi ormai non riesco a togliere gli occhi dai poveri interpreti che devono """aggredire""", facendo scenate da Oscar mentre la sbarbina fa la faccia cattiva...
      Ci fosse un colpo UNO che dia anche solo la PARVENZA di essere POTENZIALMENTE dannoso, al che la scenetta la potrei anche provare a digerire, ma queste cose francamente le conosco
      fin troppo bene, la fuffa fatta di colpi al fulmicotone ALL' ARIA, i calci speciali, i colpi di taglio tipo Uomo Tigre e tutto il palcoscenico di minchiate delle AMT...
      Credere alla difesa femminile è già un suicidio, credere che abbia successo con i calci al viso e i colpetti di una di 40kg è aldilà del comico.
      Provo compassione per i compari che la devono supportare in queste pagliacciate, poi alla prima occasione che litigano le tirano uno sganassone che buonanotte. Bah.

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    2. Ti allego anche il video pubblicato da questa dove commenta il fatto che Maiquel Falcao e Kaue Mena, due MMA fighters, si sono trovati a soccombere in un'aggressione multipla, il che porta al risultato che le MMA non servono, mentre invece il silat si.La signorina si prende la briga di parlare di una situazione nella quale lei avrebbe sconfitto 4 persone da sola, perchè per strada non ci sono regole.
      Nel mentre in merito a lei si trovano solo video dove gli avversari perdono per copione, risse da strada nessuna e match ufficiali menchemeno.

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    3. Ma guarda, non vale nemmeno la pena spendere altre parole per un personaggio del genere, chiaramente fa propaganda per avere visibilità su YouTube (=soldi) sfruttando l' ignoranza della gente che purtroppo ancora sogna di potercela fare a suon di cazzate marziali.
      Non voglio nemmeno dubitare del fatto che ci creda davvero, spesso questa gente è meno "furba" di quanto si sospetti e vive per davvero in quella dimensione.
      E' davvero buffo che esista persino una pischella di 40kg a fare certa propaganda, di solito sono psicopatici del CinCiun e compagnia cantante, questa non ha evidentemente mai affrontato nessuno aldilà degli amici.
      E' una situazione molto comune, lei sfrutta il suo carisma, la sua (indubbia) abilità scenica e il mero fatto di essere vagino-munita, il che porta gli uomini vicini a "proteggerla" e non metterla mai davanti alla dura realtà.
      Conosco una "maestra" di AMT che si è costruita un' immagine di esperta pur avendo il culo di un ippopotamo e nessuna (NESSUNA) capacità di combattere nemmeno di light, però faceva un sacco di formine e scenette di autodifesa con le grida gridanti!
      E' tutta gente che il Test del pugno non lo ha mai nemmeno preso in considerazione, salire su di un ring li fa cagare molle ma guai a dubitare di come possano sgominare una gang di zingari!
      Tutto già visto, tutto già vissuto. Beati loro che si divertono (e fanno soldi, io posso solo comprare i biscotti al gatto, se li trovo in offerta).

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    4. Che poi, sempre in analogia con questi discorsi, mi viene da ridere nel constatare che perfino i soldati americani dei corpi speciali, i navy seals, alla fine si allenano in stili funzionali, come muay thai, pugilato, mma, bjj e free style wrestling.Eppure loro di "reale" dovrebbero intendersene parecchio.
      Testimonianza di seal : https://www.youtube.com/watch?v=SGpDVCkhtD4

      Un membro dei corpi speciali che viene spento da Carlo Condit, ex campione dei pesi welter Strikerforce :
      https://www.youtube.com/watch?v=yufJ5eiIb6Q

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    5. Leggeteli, vi prego :-)

      https://www.facebook.com/groups/1478158842432524/permalink/2680873112161085/

      https://www.facebook.com/groups/1478158842432524/permalink/2680449008870162/

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    6. Leggerei, ma è un gruppo chiuso... Puoi riportare cosa si dice?

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    7. Cavolo, mi spiace!Non puoi iscriverti e leggere?Sono due post deliranti su Lee, uno di uno suo fan, l'altro di un detrattore, dove ci sono una quantità di commenti da far accapponare le palle.
      Riassumerli sarebbe un lavoro esagerato, se hai piacere iscriverti e leggerli, anche per piacere personale, poi mi dai un opinione :-)

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    8. No, a parte che non uso Fessbuc, a dirla tutta posso già immaginare il tono della discussione e non ho voglia di avere il mal di pancia a quest' ora...
      Soprattutto quando si parla di Briuslii, il mio interesse è ormai pari ad una puntata di Masha e orso.

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    9. Capisco perfettamente, cmq, per darti un assaggio, ci sono vari utenti che ne sostengono l'invincibilità a fronte del fatto che dei campioni di karate, negli anni 70 (ahahah) dicevano di avere fatto sparring con lui e che fosse forte.

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    10. Tanto per gradire, i combattimenti sui tetti di Hong Kong di Lee.
      https://www.youtube.com/watch?v=Sgcjd38DMCQ

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  7. Cosa ne pensi di questo articolo?
    Ad oggi mi stupisce che ci sia gente che ancora crede che i giapponesi, nemmeno 200 anni, uccidessero la gente a mani sfondando il cranio delle persone con colpi portati alla fronte con la nocca del dito medio, o che il maestro Oyama uccidesse tori a mani nude :

    https://www.yiquancenter.com/2016/08/

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    1. Sai cosa, stavo rispondendo con l' ennesima demolizione punto per punto di tutte le cagate che stavo leggendo, a partire dall' emblematica foto di apertura che mi ha fatto vacillare per la sboronaggine e infantilità ben tipica dei fanatici di AMT; Poi mi sono reso conto che ripetere tutte le volte le stesse cose è noioso, nonchè una grossa perdita di tempo.
      Il tizio è chiaramente calato nel suo personaggio con le sue convinzioni, che per me sono sbagliate in assoluto; Io il mio viaggio da fanatico delle AMT al combattimento reale l' ho fatto, gli altri continuino a credere a ciò che più li aggrada, tanto non è che cambi nulla nel mondo.

      Lo spunto interessante al limite è un altro: mi metto nei panni di un neofita che non sa nulla di arti marziali e comincia a leggere qui e là, incappa nel mio blog e in quello di questo tipo: cosa ne può dedurre?
      Oggettivamente ognuno argomenta a proprio modo un punto di vista diametralmente opposto, quindi a chi dare ragione?
      Al tizio "deluso dalle arti tradizionali" o a quello "sicuro che siano la massima espressione letale del combattimento"?
      E' una bella domanda, ci farei una ricerca psicologica da tesi di laurea, dico sul serio.
      Siccome a me piace andare al sodo e semplificare, chiedo al neofita di spendere un mese nell' ambiente degli SdC e un mese in quello degli stili cinesoidi, con tanto di sparring, confronti full contact (i cinesoidi siano pure liberi di portare i "colpi mortali", se ci riescono), metodologia di allenamento, etc.
      Parla con le persone di uno e dell' altro gruppo, ognuno cerca di convincerlo del proprio punto di vista.
      Da una parte glielo dimostrano. Dall' altra gliene "parlano".
      Fine della storia triste.

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  8. Eh eh, sai, non c'è bisogno di convincere me.
    Il punto è che i fanatici delle AMT, posto che non riescono a contraddire il fatto che, oggi come oggi, gli stili tradizionali poco possanon contro gli SDC, fanno riferimento a periodi storici nei quali i contadini giapponesi affrontavano combattimenti per la vita in strada, risolvendoli con tecniche come, ad esempio, un colpo con la nocca del dito medio alla fronte; che poi una tecnica del genere, che sicuramente fa male a chi la subisce, dovrebbe portare la persona che la esegue a rompersi la suddetta nocca, con buona pace del buon Oyama, il quale combatteva con i tori (drogati).
    E niente, costoro avrebbero ammazzato qualsiasi pugile/fighter senza problemi

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    1. Infatti è per questo che per me queste dichiarazioni sono prive di valore, di attendibilità e di interesse, giacché vivo nel 2020 e anche se un tempo i cinesi sbaragliavano le tempeste a scorregge non è che cambi nulla per me, adesso.
      Un marzialista ti può ammazzare con il colpo specialo che "alleni" soltanto nell' arte marziale Chun Cyan Fock? Certo che è possibile, e ci mancherebbe, il combattimento vero è fatto di mille variabili.
      Fammi però dire che allora anche se scivoli sulla merda di un chihuahua rischi di cadere male e fratturarti le unghie, perciò di che stiamo parlando?
      E aggiungo, anche ammesso (e non concesso) che diavolo, sì, con i miei 10 anni di Fuk Chun Li riesca davvero a diventare una macchina di morte, uno capace di spappolare organismi a suon di colpi mortali, cosa cazzo me ne faccio di queste abilità?
      Cioè, la gente deve stare attenta a come mi guarda perché ammazzo tutti?
      Vado sui ring a fare i mortal kombat ammazzando tutti gli atleti per dimostrare che sono mortale e Fuk Chun Li è la cosa definitiva da fare?
      Non è che, sotto sotto, sia tutta una grossa questione di seghe mentali di persone mentalmente labili che vogliano sentirsi più macho?
      Cioè capito, il maestro illuminato con le sue arti marziali cinesoidi fatte di bontà, tradizione, ricerca dell' equilibrio Celeste e cazzabbubboli vari si scopre essere il vero sborone della situazione, quello che vuole sentirsi il maschio alpha, ma per favore...
      Oppure è tutta coda di paglia, rendendosi conto di essere ormai derisi da chi il combattimento lo applica, e sapendo di non avere LE PALLE per fare altrettanto, la buttano sul confronto impossibile e non dimostrabile, alchè anche le tartarughe ninja sono più forti di Kenshiro.
      Che si parli di esperienze vere e personali, non di ipotesi.

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  9. Che poi, è qui chiudo, fermo restandò l'assurdità di pensare a gente che girava per strada uccidendosi a mani nude, rimane il fatto che ci sono persone che continuano a credere a l'utilizzo di tecniche che, per ovvie ragioni, non si potevano provare in allenamento (leggi colpi con le nocche alla gola), menchemeno in un periodo dove gli strumenti per allenarsi in sicurezza (guantoni, caschetti ecc.ecc.) non c'erano.

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    1. Per come la vedo io il punto non è il dover testare un colpo alla gola per allenarlo o credere che possa essere letale, non è nemmeno necessario che lo sia "al primo colpo"; Ci credo per buonsenso e per la stessa ragione per cui credo che un armbar spezzi un braccio (in realtà, per la cronaca, ho visto un simpatico video in cui viene rotta una mazza da baseball con la tecnica usata per i leglocks, non che ne dubitassi).
      Il problema è pontificare sul fatto che queste tecniche, certamente invalidanti o persino letali, siano la risorsa che faccia delle AMT qualcosa di superiore IN TOTO rispetto agli stupidi stili sportivi, che in realtà non sono più efficaci per una questione di tecniche, piuttosto per una questione di MODALITA' DI APPLICAZIONE E ALLENAMENTO.
      Tanto per fare un esempio banale, io ho iniziato ad allenare i calci da bambino, nel senso che conoscevo la tecnica fondamentale da anni ed anni, ma solo quando sono passato agli SdC ho iniziato ad allenarla per essere incisiva, non perché fosse "esteticamente perfetta".
      C'è un' enorme differenza nell' allenare una cosa per usarla nel libero e farlo per usarla nelle forme.
      Non vuol dire che il calcio imparato nelle AMT fosse completamente inutile, solo non lo avevo MAI testato contro un ominide intenzionato a difendersi e attaccarmi per mandarmi KO... Cavolo se fa differenza.
      Con un calcio circolare in pieno viso, che tu faccia Tai Shit o King Kobra MMA uno lo puoi mandare al creatore lo stesso, non è quello il discorso: è tutto quello che ti fa arrivare a centrarlo in viso con probabilità statistica che rappresenta il vantaggio di un metodo rispetto all' altro.
      Soprattutto quando l' altro è altrettanto capace, e lì cascano le leggende degli Uomini Straodinari che hanno sconfitto migliaia di pincopallini, ma ancora ne parlano oggi come se fossero chissà che mostri di bravura...

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  10. Aggiungo una cosa - che tu hai detto mille volte - ovvero che, oltre al metodo di allenamento, che è determinante, è una questione di tecniche funzionali.
    Nella boxe si portano i pugni in quel modo - e non in quello del kung fu - perché quella catena cinetica è quella che meglio si adatta alla biomeccanica umana; idem il modo in cui si eseguono le proiezioni nella lotta libera o le leve nel bjj.
    Poi sentire parlare di tecniche mortali fa ridere, neanche nello sport non ci fossero tecniche mortali o invalidanti; un mataleao blocca l'afflusso di sangue al cervello e uccide, così come un semplice circolare alla testa può essere fatale.

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  11. Potremmo stare qua giorni a scriverne libri, ma tagliamo corto. Video numero 1.
    https://www.corriere.it/video-articoli/2017/05/03/thai-chi-contro-karate-sfida-umiliante-finisce-10-secondi/9135c7ba-2fda-11e7-a298-52518e2719d0.shtml

    Se il concetto non è ancora chiaro parto col video numero 2. (noterete che anche qua chi sfida il kung fu non è questo mostro di bravura, eppure...)

    Segue il video 3 come extra per annichilire le convinzioni superstite. A questo giro ammetto di essermi sentito sinceramente dispiaciuto per il protagonista.
    https://www.youtube.com/watch?v=Ob0Ta49vx5o

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  12. @Anonimo, credi, non devi convincere me :-)
    Il punto, come detto ad Arte Mortale prima, è che i sostenitori delle arti marziali tradizionali, di fronte all'evidenza che, attualmente, le AMT soccombono agli stili nati per il combattimento sportivo, tirano in ballo situazioni vecchie di 1 secolo o 2, tempi ai quali le loro discipline venivano praticate senza limitazioni, ovvero erano liberi di colpire occhi, gola e testicoli, il che li rendeva invincibili.
    Il tutto basato sula inverosimile convinzione che, 100-200 anni fa, in Giappone la gente si affrontasse per strada a botte e non con le armi, e che mirare a quei bersagli sia una cosa, in ultima analisi, così funzionale in una rissa; tanto per dirne una, guarda quante risse da strada finiscono a cazzottoni, e quante con i sopraddetti colpi sporchi.

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  13. Ciao Francesco,
    i video erano per farci due risate, non ti avevo preso come interlocutore (nessun dubbio su quale sia la tua posizione, tanto meno quella di Arte).
    I punti sono molto chiari, molto ben discussi nei post del blog e in tutte le discussioni nei commenti. Tempo fa io stesso ebbi ispirazione dal blog e riuscii a fare una valutazione globale sulle mie attività marziali.
    Questo perché avevo già iniziato ad avere forti dubbi su quello che stavo facendo da anni, sui suoi risultati e sull’enorme discrepanza con le premesse e gli obiettivi quelle discipline si prefiggevano.
    Nei primi anni però di dubbi non ne avevo, la mia fiducia nella mia arte marziale era cieca, così come l’assoluta certezza della sua efficacia (vendutami dai vari “Maestri”). Quando qualcuno mi sollevava dei dubbi sull’effettiva applicabilità della disciplina io rispondevo con forza propinando tutte argomentazioni già note (se praticata bene conferisce bla bla… troppo pericolosa per contesto sportivo…).
    Il mio pensiero è che se da una parte sia importantissimo sviscerare gli argomenti come viene fatto in questo blog (che Dio lo benedica, un piccolo baluardo contro un impero di cazzate), dall’altro solamente la giusta maturità del lettore può permettere a questi di far breccia. Se avessi letto questo blog una decina di anni fa avrei finito a prendermi a parole con l’autore o gli utenti, ora invece ci ridiamo insieme.
    La verità è che quando leggo post come quello del ragazzo che hai linkato sopra, ho quasi tenerezza perché vedo una persona che vive nel mondo delle fiabe nonostante abbia iniziato quel percorso per capirci meglio e perché sinceramente interessato.
    Saluti,
    Luigi

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    1. Sì Luigi, scusa, mi sono spiegato male; non intendevo dire che tu ti stessi specificamente rivolgendo a me come persona da "convincere", ma chè, al contrario, le nostre posizioni sull'argomento sono identiche.
      La descrizione del tuo percorso marziale oltretutto incarna tutto ciò che passa nella testa della gente che inizia una AMT, solo che nel tuo caso hai visto la luce, altri, come il ragazzo del post da me linkato, preferiscono credere che in passato la gente si ammazzasse per strada a mani nude e che, con quelle tecniche e al giorno d'oggi, si potrebbe fare a pezzi qualsiasi campione di sport da ring.

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    2. Il punto è che finché ci sono palestre che insegnano questo tipo di cose:
      https://www.youtube.com/watch?v=qWJlooO_4jQ

      Cioè che è possibile combattere attraverso il solo uso delle forme "se A allora B" continueranno ad esserci persone che in buona fede saranno ingannate, illuse e ingenuamente truffate.
      Purtroppo la maggior parte, non tutte sia chiaro ma un 80% delle AMT è così.
      Il maestro viene venerato perché è un ottimo coreografo, così come le cinture nere, in pratica dei ballerini mascherati da cattivoni.
      E il povero cintura bianca entra nel tunnel.

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    3. Posto che il video che hai condiviso tratta di Krav Maga e non di AMT, che è di principio molto meglio;
      Toh! Ma guarda un pò, non l' avevo mai considerato... un giovane bisteccone palestrato, chiaramente appassionato di combattimento, nel pieno delle sue forze e aggressività, alto, grande e grosso che va a spiegare come A LUI vengano così facili tutte queste cose!
      Il colpo di grazia (sì, stavolta ho davvero visto tutti il video, sto perdendo colpi) arriva alla fine "[...] se sono una ragazzina di 40kg contro un uomo di 100 anche se è sbilanciato faccio fatica".
      Giuro non ho parole. Adesso affrontate la situazione vera, l' istruttore fa lo stupratore e una delle ragazze che assistono prova a "sbilanciarlo", a "deviarlo" e soprattutto a "portarlo a terra" (occhio al cervelletto!!! si spappola come un melone!!!) mentre prova a spingerla per davvero, ma mica in modo dichiarato per far tutti contenti, prima le mette paura, poi le da uno spintone e poi... vabbè dai.
      Io dubito di sapermi difendere da questo istruttore se dovessi finirci alle mani, e mi basta guardarlo per capirlo: e no, non è perché conosce il Krav Maga, quello è proprio ciò che rende lo scontro impari, io sono più leggero, più basso e sicuramente meno desideroso di venire alle mani a suon di dita negli orifizi e morsi alle palle.
      Li adoro questi istruttori, ancora sto aspettando la donna o l' omino di 40kg che mi dimostrino come le stesse tecniche "reality based" funzionino A LORO...

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    4. Ho preso come esempio questo video perché mi sembra emblematico del concetto che volevo riportare, che vale anche per le AMT (in questo caso è lo stesso).
      Cioè quello che, come hai detto, uno che solo grazie al fisico potrebbe tenere testa ad un 70% della popolazione esistente, va a spiegare a delle ragazzine (tra l'altro veramente presenti tra gli allievi) che potrebbero cavarsela SE riescono a schivare una spinta spostandosi di lato in tempo.
      E grazie al C!!! Scusate il francese, il problema è che purtroppo tantissime AMT usano questo approccio.
      E tu che sei il paperino che assiste che non ha mai preso a pugni manco gigino all'asilo come fai anche solo a fare delle domande allo Swarznegger di turno? Non le fai e rispondi al massimo SISSIGNORE!

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    5. Già, e le suddette ragazzine, oltre ad evitare la spinta, riescono anche a portarsi alle spalle dell'aggressore, afferrarlo per la testa (magari lui è 190 cm e loro 160 ma fa nulla) e metterlo a terra.

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    6. @Anonimo 17:56: infatti quando immaginavo l' esercizio mi riferivo proprio alle ragazze del video, io ne ho viste a iosa di scene del genere nei corsi di difesa/etc. da qualche parte ho citato l' episodio di una mia amica di 145cm che si trovò a dover replicare la tecnica appena spiegata contro un compagno di almeno 180cm, la cosa è stata MORTIFICANTE... Ma come da copione il clima era rilassato e ai sue comprensibili dubbi è stato risposto che "eh, nel tuo caso devi trovare un' altra soluzione e sfruttare i suoi punti deboli", che è la frase paraculo degli istruttori.
      Ad un certo punto si stavano vedendo delle situazioni a terra e lei fisicamente non aveva la possibilità di eseguire certi movimenti, in senso che la sua struttura non glielo permetteva, non era questione di abilità tecnica, e io vedevo questi grossi punti interrogativi sulla testa delle altre ragazze, e tutti che nella testa si dicevano "ok, ce sta a 'nsegnà na cazzata".
      Personalmente ho smesso di dare consigli tecnici alle ragazze, spesso non ci si rende conto di quanto anche il solo gap fisico faccia differenza contro chi sia veramente più grande e grosso, figuriamoci un bisteccone praticante di aggressione personale.
      Chiaro, non è che adesso gli istruttori siano i criminali tipici, parlo della struttura fisica considerando che se sei piccolino aumenta il numero di persone più grandi e grosse di te.

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    7. Infatti (e qua forse starai storcendo il naso), in moltissimi casi ha senso l'approccio Aikidoistico del "cerca di evitare e se proprio non puoi, deviare tenendo la distanza".
      Insomma la parte iniziale del video ha un minimo di senso, chiaro devi avere tanta fortuna e riflessi ma se la ragazza riesce a schivare diciamo che ha delle possibilità di salvarsi.
      Fossi una ragazza la prima cosa che vorrei fare sarebbe scappare via più veloce possibile.
      Ho visto i video della Gracie Academy di difesa femminile, giustamente non trattano quasi mai di BJJ al suolo ma di tecniche base per svincolarsi.
      Secondo me è l'unica cosa che puoi insegnare ad una donna, il resto è fantasia.

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    8. Ho praticato aikido tanti anni. La mobilità è sicuramente importante, ma non è quella enfatizzata da "tai sabaki" che vedi nel video o nelle forme dell'aikido. Sembra funzionare molto bene, ma solo perché l'opponente fa un unico attacco rettilineo come fosse un toro, non curante della reazione di chi si sposta. In un contesto libero a spostamento di uno segue quello dell'altro, non ci sono movimenti così stereotipati.

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    9. Ciao Luigi,
      anche io ho praticato Aikido per molti anni, adesso pratico SDC e ho capito bene quello che intendi. Ma anche nel contesto funzionale le regole base valgono, è solo che devi farlo con tempi molto ma molto ridotti! Forse è questa la difficoltà che ci vedi tu.
      In un contesto libero riesco lo stesso ad applicare gli spostamenti laterali, chiamali tai sabaki, addirittura durante un incontro di Judo ho applicato un irimi tenkan e mi son trovato in una posizione simile al tizio del video. Mica perché li ho allenati ad Aikido, perché ho capito sul campo come applicare in pratica la teoria. Però la teoria resta ed è giusta!

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    10. Nonostante l'aikido si fregi della peculiarità di spostarsi dalla linea d'attacco, è una consuetudine praticata ovunque, nella boxe si studia come footwork. Non è la teoria ad essere sbagliata, è la pratica. Lo spostamento mostrato nel video, lo stesso poi studiato in aikido, è sufficientemente lungo per permettere all'altra persona di girarsi col tronco con un movimento molto più ergonomico e quindi con un risparmio di tempo. Immaginati schivare così un aggressore molto deciso. Vieni travolto. Questo perché il comportamento dell'aggressore non sarebbe ordinato come quello che vedi nel video.
      Son sicuro che tu riesca con la giusta strategia ad applicare footwork durante i tuoi sparring, ma sono altrettanto sicuro che i tuoi spostamenti non assomiglierebbero a come nel video vengono teorizzati, insegnati, allenati e suggerito di applicare durante un'aggressione.

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    11. Certo, io parlo di footwork e schivate, ho nominato Aikido solo perché ricordo che le sue regole base sono simili a quello che volevo dire per la ragazza: stare a distanza, schivare e scappare. Non volevo discutere sull'Aikido che non c'entra una mazza :-)
      La tua critica verso l'Aikido la trovo comprensibile, non dimentichiamoci che in realtà quell'arte è basata sulla scherma, per questo vedevi quei movimenti rigidi e innaturali, in realtà non stavi colpendo con le mani e non stavi praticando un'arte funzionale (spero te l'avessero detto quando lo praticavi).
      Ciao!

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    12. Le forme dall'aikido nascono principalmente dallo studio del daito ryu jujutsu e dal kito ryu. A questo viene integrato uno stile di kenjutsu ("spada" per chi legge e pensa che sia posseduto dal demonio) e uno di jojutsu (bastone). Il tutto viene combinato per dare una risposta globale a molte situazioni di difesa, ma la pratica di taijutsu (corpo libero) è stata pensata al corpo a corpo esattamente come qualsiasi altro stile di jujitsu, con o senza spada.
      Molti insegnanti, accorgendosi che molte cose che non tornavano (come l'attacco di taglio della mano sulla fronte, l'osso più duro del corpo umano) hanno iniziato a raccontare le storie più disparate, come il fatto che in aikido in realtà la mano sia da considerare come una lama. Inspiegabile già tutti sono dotati di spada e coltello di legno e che quelle tecniche sono insegnate aggiungendo varianti.Ogni stile ai suoi racconti e teorie prese da non si sa dove.
      I movimenti rigidi innaturali (nell'aikido, come nel karate o semplicemente nel video di cui stiamo parlando) sono legati ad uno studio molto formale che non da spazio all'applicazione.

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    13. Luigi, il punto è che se certe tecniche dele AMT, a vopresto vecchie di centinaia di anni, sono arrivate a noi inalterate, vuole dire che nessuno le ha mai messe in discussione testandole in un combattimento non collaborativo.
      Basti pensare che il sanda, che prevede tecniche simil kickboxing, è venuto fuori quando hanno testato il kung fu in combattimenti veri, vedendo che certi modi di colpire non sono funzionali per nulla.

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    14. Una volta non si combatteva a mani nude, le koryu avevano "anche" la parte corpo a corpo ma principalmente erano scuole di armi perché in guerra ti ammazzavi con le armi.
      L'Aikido, come dice il nome, deriva dalla scuola che prediligeva l'uso del principio Aiki che significa fondamentalmente "controllare quello che accade", tradotto nella pratica vuol dire tendere a direzionare la forza facendo movimenti circolari, perché usava questo principio? Perché era una scuola di armi, la Daito Ryu come l'ha voluta chiamare Takeda. Ecco il motivo degli attacchi strani che non stanno ne in cielo ne in terra ma che assumono senso se ho un'arma in mano.
      Studiando la scherma studiavi le sue forme che poi si applicavano o meglio, tentavano di applicare al combattimento senza armi (secondo me un po' una forzatura).
      La kito ryu c'entra poco, Ueshiba era principalmente legato a Takeda.
      Per il resto si studiano come hai detto "forme" che poi sta ad ognuno di noi aver l'abilità e la capacità di poter portare nella pratica quando serve.
      Se vogliamo parlare di cose più funzionali al combattimento corpo a corpo il principio Ju del Judo è sicuramente più efficace per sottomettere un avversario.

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    15. Questo punto potrebbe essere di interesse storico in quanto legato all'origine di queste discipline marziali. E' una cosa che a suo tempo avevo cercato di capire. Nei vecchi video sembrano meno interessati di oggi ai vari angoli e finezze tecniche e più attenti al risultato (nonostante non risulti esserci mai stata una pratica come lo sparring). In ogni caso la penso come Arte scrisse in qualche post o in qualche discussione dei commenti: oggi la scienza del combattimento corpo a corpo ha un livello che in passato non esisteva. Si chiama evoluzione.

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    16. @Anonimo17:25
      Su quello che hai scritto ci sono diverse imprecisioni, alcune tue personali interpretazioni. In ogni caso non ho reale interesse nel dibatterle (puoi trovare i riferimenti al kito da fonti ufficiali).
      Sulla frase "si studiano come hai detto "forme" che poi sta ad ognuno di noi aver l'abilità e la capacità di poter portare nella pratica quando serve" si basa questo blog.
      Concordo sull'ultima frase.

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    17. Ecco, voi che siete più informati di me avete tirato in ballo una cosa che molti scordano.
      Ai tempi dei samurai - tanto per dire - la gente si sbudellava con le katane, o, con la proibizione dell'uso delle armi, con oggetti di fortuna tramutati in armi.
      Qualcuno crede davvero che in passato la gente si ammazzasse per strada a mani nude.

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  14. A me fa ridere il fatto che il tizio in questione ha chiaramente nozioni di pugilato; eh no, la boxe non diventa kravmaga solo perché è inserita all'interno di un corso di krav, se stendo un tizio con un destro non l'ho steso grazie al krav, ma grazie alla boxe.
    Mi sono preso la briga di leggere qualche commento sotto il video e ci sono cose agghiaccianti, una tra tutte è il solito concetto secondo cui un ubriaco che ti attacca per strada diventa un mostro invincibile che richiede secoli di allenamento per essere sconfitto (ma non dovrebbe essere più o meno pericoloso come una persona della stessa stazza e privo di capacità marziali?) e che allenarsi nelle MMA non serve perché la paura (di un ubriaco) ti fa perdere la capacità di combattere.
    Si vede che tutte le volte che un fighter per strada ha preso a calci qualcuno me le sarò sognate😂😂😂

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  15. A mio avviso il problema e' sempre lo stesso....avere un minimo di esperienza di strada e l'applicazione di cio' che serve.
    Mi spiego meglio...come ho forse piu volte ribadito, posso essere un pugile allenato, un vincitore, ma in mezzo alla strada ...dove ci sono persone brutte e cattive :) ci sta il rischio di bloccarsi e subire.
    Perche?...Perche' io magari sono si un atleta, ma anche una brava persona che non si vuole mettere nei guai con le proprie mani. Quello che non capiscono questi istruttori e' che non si puo' insegnare ad uccidere al rag. fantozzi...perche' se ci riuscisse davvero finirebbe in galera.
    se non si è un praticante (sottolineo assiduo) di SDC....bisognerebbe insegnare la prevenzione come si fa con gli uomini della scorta.
    prevenire il pericolo...non mettersi nei casini...guardare dove si cammina...vedere il tipo di persone dove passeremo.
    Questo perche',una volta che ti trovi in mezzo..puoi essere anche kenshiro...ma finirà sicuramente male.
    Non dico di essere paranoici e vedere gli assalitori ovunque...ma evitare atteggiamenti di pericolo.
    Sono di roma e per anni ho abitato vicino alla stazione Termini.Mai subito agressioni o qualcuno che mi ha dato fastidio ma premetto che, il posto è veramente pericoloso...specie dopo le dieci di sera.
    io semplicemente quando la sera parcheggiavo, per andare a casa mi guardavo le spalle....guardavo in avanti eventuali strane persone....insomma mi facevo i beati cavoli miei.
    Non sono un paperino....sono 1,80 per quasi 90 kg....non sono un fuscello, ma non mi metterei mai nei guai.Vorrei tanto vedere questo signore in una reale situazione di pericolo...ma reale non con gli zombie dei videogiochi o con le cucciolotte in hot pants

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    1. Credo che il signore messo nella situazione di pericolo reale sia uno di quelli che abbia buone probabilità di cavarsela (ovviamente non sto parlando di pistole, squadroni della morte o branchi di elefanti), ma per le ragioni che fanno esclamare Grazie al Cazzo e che ho già elencato.
      Questa gente non vede l' ora di "difendersi": attenzione non ho detto di attaccar briga, lungi da me asserire che siano mezzi delinquenti! Ma li conosco gli istruttori di SdD di quello stampo e non aspettano altro che dimostrare la propria superiorità in "combattimento" a suon di dita negli occhi e sporcizie varie, soprattutto se possano farlo contro un praticante di SdC (così da rimarcare la superiorità dei propri studi, che è un pò come sparare al pallone per dimostrare che non riescano a farti goal).
      Onestamente io non denigro i SdD in quanto tali, visto che trattano un contesto ben specifico, li ho studiati e continuo ad interessarmene.
      Però mettiamo i puntini sulle i, E' LA RAGAZZINA CHE MI DEVE DIMOSTRARE DI CAVARSELA, non il bisteccone paramilitare infoiato di violenza e sicuramente aduso al contatto!
      DEVI FARMI VEDERE LA RAGAZZINA O L' OMINO CHE CON IL KRAV MAGA SI DIFENDE DA... TE!!!!

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  16. Che poi il bisteccone del video, e lo so perché mi sono documentato, pratica anche sport da combattimento, in particolare MMA.
    Hai voglia che sappia eseguire una schivata e una combinazione di pugilato...LUI!Ma la ragazzina di 40 kg?

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  17. Per la vostra gioia vi linko uno sparring di wing chun, con la convinzione che chi li pratica, vedendolo, obbietterebbe che, 500 anni fa, non fosse così.
    E già, perché nelle AMT 500 anni fa si faceva sparring, e, nonostante questo, sono arrivate a noi tecniche che non hanno nulla di funzionale😂

    https://youtu.be/vWd94oL_p1E

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    1. Mia opinione: primo step- molto positivo quando la gente decide di fare finalmente sparring per mettere in pratica quanto allenato, contro qualcuno che non debba solo recitare la scenetta; Ricordiamoci che nella stragrande maggioranza delle palestre non si fa nemmeno questo.
      Secondo step- mi immagino essere uno dei due, anzi in pratica lo sono stato, in quella situazione di libero in cui cerchi disperatamente di FAR RIUSCIRE le cose che hai allenato per anni, sentendoti miserabilmente ingabbiato in precetti e posizioni, e ti incazzi con te stesso perché NON RIESCI A FAR RIUSCIRE LA TUA ARTE MARZIALE... sai, probabilmente "non hai ancora capito, devi allenarti di più nelle forme, ci vogliono altri 10 anni", bla bla
      Terzo step- cominci a studiare il combattimento funzionale e ti sembra di essere un leone liberato dalla gabbietta, finalmente puoi concentrarti su tutte le vere abilità e non sulla "tua arte marziale da far riuscire", non te ne frega più niente del pugno così o cosà: ti muovi come un essere umano.
      Quarto step- hai digerito un bel pò di combattimenti e conosci come funzionano, torni a vedere queste cose e vedi tanti di quei buchi, sbrodolamenti, cose del tutto non funzionali allo scopo, etc. da farti quasi tenerezza.
      Nel mio caso, che ho il ruolo di rompicoglioni, in particolare enfatizzo il mitico stile che dovrebbe risolvere queste cose in 3 secondi, sai, per la strada mica hai tempo da perdere! Minchia, in 1 minuto ci fosse stato un colpo buono...
      Comunque si comincia così, io dopo uno sparring del genere avrei mollato tutto rendendomi conto della falsità di quanto stia allenando.

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    2. E poi, per i più ostinati, c'è il voler pensare che, come nel caso del karate e delle arti marziali di okinawa - sempre di derivazione cinese - oggi questi stili soccombano agli SDC, ma 150 anni fa avrebbero rotto il culo a tutti.
      Cosa cambiava 150 anni fa?Facevano forse sparring e il loro stile era funzionale, per poi involversi, divenendo com'è attualmente?
      No, semagicamente...colpi alla gola/palle/occhi, mai provati, per ovvie ragioni, in palestra, ma sempre mortali.

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  18. @ Arte mortale, avevi già fatto un focus sul jiu jitsu tradizionale?
    Perché che quello attuale sia abbastanza inefficace rispetto al suo parente brasiliano - e direi anche al judo - è abbastanza chiaro; però, anche solo leggendone su Wikipedia, sembra che, secoli or sono, fosse una roba che tutte le leve/strangolamenti/proiezioni/chiavi/compressioni/pressioni dolorose ecc.ecc., presenti in altre discipline lottatorie levatevi proprio.
    Dice che un praticante di una vera scuola di tradizionale non può combattere perché dovrebbe limitare le proprie tecniche, al che mi chiedo come possa anche solo allenarsi, dato che anche in allenamento sussisterebbe lo stesso problema di doversi limitare, no?

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    1. Ciao Francesco,
      ti rispondo sul Jiu Jutsu tradizionale, facendo una premessa: NON esiste. Attualmente quello che vedi in giro e senti praticare con quel nome altro non è che una rielaborazione del Judo dei primi del 1900, cioè la parte di difesa personale che piano piano si andava a staccare dalla parte orientata al combattimento sportivo. Tutti i video, le prove scritte, tutto, risale agli studi che aveva fatto Kano nel tentativo di salvare e riscattare le vecchie koryu assorbendone molte compresi i maestri dell'epoca.
      Detto questo, il Jiu Jitsu che vedi ora è quella parte, rielaborata in maniera fantasiosa, a volte mischiata con altri stili (Aiki), che però manca totalmente dell'aspetto funzionale, cioè di sparring. Ecco spiegata l'attuale inefficacia del jujitsu tradizionale (in realtà: moderno) rispetto al judo che viene erroneamente inteso solo come sport da combattimento (ma tale non è, leggiti i libri di Kawaishi sulla difesa personale nel judo, ci scoprirai il vero jujitsu delle origini).

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  19. Hai proprio ragione sul Karate....proprio ieri leggevo delle cose ed ho trovato che funakoshi aborriva il combattimento libero.il cosidetto Kumite lo si deve al figlio.
    Cioè....come dire insegno a mip figlio a sciare dentro casa senza mai andare sulla neve.....alla faccia dell' arte guerriera.

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  20. Ciao! Dopo un paio di mesi, ho preso la mia decisione: ho trovato una palestra che mi permette di combinare sala pesi e un paio di allenamenti alla settimana di kick boxing - anche se da settembre, quando ricominceranno i corsi di arti marziali, potrebbero propormi qualche novità in termini di AM/SDC.

    Ebbene sì, nella mia zona non è così facile trovare sale dove si può fare sia pesi/funzionale/etc. che arti marziali.

    Ho fatto questa scelta perché le palestre di AM fanno solo... AM e quindi l'allenamento fisico temo sia simile a quello di cui parli spesso tu (un po' di corsetta, due addominali cagate, 10 piegamenti fatti male...) e perché dopo aver fatto JKD e Krav Maga (in questo periodo seguo lezioni ma online, ahinoi) non ho voglia di andare in palestre dove mi impostano diversamente da come ormai sono impostato.

    Tra l'altro farò un po' di tecnica e sparring leggero, anche perché essendo molto miope e avendo quasi quarant'anni non c'ho molta voglia di distruggermi.

    Alla fine, è come dici tu: pratichiamo per il gusto di fare arti marziali, sdc e basta con le pippe mentali su letalità/aggressioni/supermosse/hadukeeen!

    A presto!

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  21. Ma infatti Funakoshi in parte ha rovinato il karate,che se portato con il metodo “precedente”probabilmente ora avremmo competizioni di kumite un pochino più a contatto(a okinawa ormai fanno molto randori come nel judo).
    Invece abbiamo competizioni point fight e di kata,(esclusi pochi stili).
    Vorrei terminare con una cosa che non riguarda questo discorso;provengo da anni di karate,prima facevo kumite point fight e poi sono passato a uno più a contatto,tuttavia per la quasi mancanza di competizioni in Italia non posso fare gare,quindi volevo iniziare ad abbinarci il judo per rimettermi in carreggiata e magari fare qualche garetta,alla veneranda età di 26 anni je la posso fare secondo voi?
    Lo so che è una domanda sciocca ma vorrei avere il parere di qualcuno che pratica judo,grazie.

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  22. Salve ragazzi io volevo sapere com'è secondo voi il jujitsu sportivo lo vorrei fare praticare a mio figlio di 5 anni all'inizio ero propenso per uno sport da combattimento tipo boxe, ma poi ho pensato che ancora è un po' piccolo per questo tipo di sport non lo vorrei traumatizzare ��. Comunque a livello di sport fisico e motorio va bene o gli fanno fare solo balletti e correografie inutili? Non vorrei che poi mi diventa come i soggetti descritti da voi ��

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    1. Ho poca dimestichezza con l' ambiente del "Jujitsu sportivo", potrebbe anche andar bene ma il mio personale suggerimento è di optare per il Judo (più collaudato e con corsi per bambini ovunque) oppure *udite udite* qualsiasi arte cinesoide fatta di capriolette e piciotate varie, se gli piace.
      Perchè ad essere sinceri la mia conclusione è che le AMT sono spesso perfette per i bambini, alla fine un bambino deve fare prima di tutto ginnastica e allenare la coordinazione generale, non "imparare a combattere"; Al contrario i "valori morali" imposti per contratto da queste pratiche, per quanto ovviamente anacronistici e travisati, in un bambino aiutano a sviluppare un pò di rispetto e autocontrollo in più.
      Preferisco un bambino con più senso civico "perché lo ha detto il saggio maestro" che uno capace di fare quelle tristissime e squallidissime esibizioni del "karate artistico" americano...
      https://www.youtube.com/watch?v=STwk4z257iU
      Una pena da far vomitare.
      Tra l' altro a quell' età i bambini non hanno giustamente alcun interesse al cosa sia meglio, e cambiano idea anche quando una cosa gli piace, non è il momento per indirizzarli.
      Certo evita il Tai Shit e cagate cinesoidi new age di quello stampo, lì sì che fanno roba inutile persino a livello di movimento...
      I bambini devono correre cavolo, CORRERE E SALTARE!

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  23. Ciao Arte, volevo condividere con te questo video https://www.youtube.com/watch?v=_EPp2VBdv3A dove un simpatico maestro di Karate fa debunking anche sulle armi, il mito delle armi nelle arti marziali che sarebbero (nella fantasia) derivate da strumenti di lavoro dei contadini, storiella usata per dare ancora più importanza alle AMT e per comprovare la loro efficacia.
    Personalmente credo che l'unica vera arma che potevano avere i contadini fosse il bastone anche se credo che, se fosse esistita una forma di arte marziale col bastone di campagna,sicuro non penso sia stata tramandata fino a noi. Tutte quelle più simili al bastone credo derivino da lance o picche e non le usavano certo i poveracci.

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    1. Ciao, io parto sempre da un presupposto psicologico e sociale: la gente cerca su Internet le risposte che CONFERMINO quello che GIA' crede, è meno disposta ad ascoltare altri punti di vista; Aggiungiamoci che su Internet chiunque (me compreso) può scrivere qualsiasi cosa e sembrare sufficientemente credibile da fare proseliti.
      Guarda cosa è successo con le religioni... vabbè.

      Detto questo, proprio per cercare di essere un pò più vicino alla verità cerco di ragionare in modo semplice e privo di convinzioni.
      E allora la domanda banale da farsi è proprio quella: come fai a credere che un contadino che si ammazza di lavoro tutto il giorno, tutti i giorni, abbia anche solo il TEMPO di dedicarsi a studi rigorosi e raffinati di tecniche di combattimento?
      Chi lo pensa non ha mai lavorato sul serio in vita propria.
      E senza scomodare i Giapponesi basta chiedere ai nonni.
      Ma poi per cosa, per... difendersi dai Samurai? Soldati addestrati e armati?
      Immagina che un contadino del 1800 ammazzi un Samurai ad Hadoken e calci volanti, tempo un' ora e arrivano in venti a farne una poltiglia che i Los Zetas se la sognano.
      A volte basta proprio il buonsenso. Anzi, è proprio quello che manca...

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    2. Lo so che dal punto di vista attuale è ridicolo ma prova a pensare a quando per la prima volta ti sei approcciato alle AMT, quante volte hai sentito queste storie?
      Io è dai tempi delle tartarughe ninja degli anni novanta che sento circolare questa leggenda!
      Poi per carità, per restare privi di convinzioni occorre contestualizzare, non è così strano che un'arte marziale possa nascere in un contesto duro e povero ma che necessiti di sapersi difendere, guarda la boxe francese "savate", nata nei porti genovesi, oppure le arti marziali "italiane" del 1500, epoca in cui ti ammazzavano per strada quindi qualcosa per difenderti la dovevi sapere...
      Molto ben diverso però dal dire castronerie (o voglio credere ingenua ignoranza) delle AMT degli anni 90, che su ste cose ci han romanzato meglio di harry potter.

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    3. Certo, tutto il mio blog racconta il mio passaggio da boccalone di queste storie a ominide con QI nella norma.
      No, io non credo a nessuna evoluzione di arti marziali in contesti duri e poveri, la gente povera FA LA FAME, lavora tutto il giorno ammesso che abbia un lavoro, non ha tempo nè voglia di mettersi a fare a pugni, e anche ammesso e non concesso che lo impari (in modo sistematico e organizzato, che è quello di cui stiamo parlando) come si può pensare che questo abbia come obiettivo il "difendersi dai ricchi e nobili usurpatori"?
      Alla meglio potrebbe servire a pestare altra povera gente tua pari, i soldati, i negrieri, i nobili, etc. dopo il primo episodio ammazzano tutta la tua stirpe con spade, fucili o privazioni.
      Tanto per rimanere nel contesto del video, come avrebbe fatto il Giappone ad annettere Okinawa/regno di Ryukyu se quelli conoscevano O' Carate per difendersi proprio dai bruti?

      Va tenuto poi da conto un principio fondamentale riguardo al contesto: noi oggi pensiamo allo studio delle arti marziali inteso come corso nella palestra Chin Chon Fu aperta a tutti "dai 0 ai 90 anni", mentre la storia ci dice che nel passato era qualcosa di limitato a piccoli gruppi.
      Un conto è dire "gli abitanti di Okinawa conoscevano il Karate", un altro è dire "a Okinawa ALCUNI allenavano il Karate".
      La Savate sarà anche nata nei porti genovesi, sì ma da chi? E chi la praticava? I "Genovesi"? Eh no, non funziona così.
      Un conto è aver visto e mettersi ogni tanto a tirare calci e magari finire per usare queste cose in una scazzottata, altra cosa è Studiarla e Allenarla magari nel famoso "percorso che dura tutta la vita", roba da fanatici con tanto tempo a disposizione.
      Perchè ricordiamoci che anche oggi, che di corsi e palestre ce ne sono a migliaia anche nei paesini sperduti, e tantissima gente ha prima o dopo praticato arti marziali in qualche declinazione, se guardi per strada non vedi tutti sti guerrieri micidiali capaci di difendersi a mani nude dai Samurai...
      Figuriamoci cento anni fa.

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    4. Ecco, questo è un altro punto che mi ha sempre fatto morire dal ridere, tornando alla famosa questione delle "arti marziali che erano nate per uccidere" e che quindi erano immensamente più efficaci degli attuali sport da combattimento; ovviamente queste arti marziali si sono magicamente perse, ma si sa per certo che sono esistite e guai al mondo se uno di quelli che le praticava avesse incontrato un combattente moderno.
      Ma quello che mi chiedo è questo : dal momento che non nella civiltà cinese/giapponese non risulta essere mai esistita una pratica simile allo sparring (il randori del judo è nato con Jigoro Kano, prima il jujutsu giapponese era basato sulle forme), come potevano parlare di tecniche mortali?Come le provavano?Con le forme?
      Per chiudere : a quei tempi chi combatteva per strada lo faceva armato, ed erano ben pochi a combattere, principalmente i samurai, che però ti sbudellavano con le loro katana, altro che combattere a mani nude.

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    5. Mi sa è una battaglia persa https://youtu.be/ZTukwDbHZnQ

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    6. Ciao Francesco, non è vero che lo sparring (randori) lo ha inventato Kano, le scuole di jujitsu che aveva frequentato già avevano un metodo simile al randori, cioè tecniche libere. Kano ha avuto l'enorme pregio di capirne la fondamentale importanza e plasmare il Judo per poter essere allenato in questo modo.
      Tutte le arti marziali "vere" del passato sono state allenate anche o quasi esclusivamente a corpo libero, un esempio su tutte la scherma.
      Anche il fatto che il ju jitsu fosse tutto basato su kata quindi è una leggenda.. secondo me portata avanti per confermare il "faccio cose pericolosissime quindi non posso fare sparring".

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    7. Anonimo30 agosto 2020 23:42; io ho letto diversamente; in merito a Kano ho letto che la quasi totalità delle scuole di JJ che aveva frequentato si occupavano esclusivamente di kata e che aveva fatto fatica a trovarne una che si occupasse di combattimento libero, al punto tale da dover essere lui a crearne una forma di randori davvero fruibile.
      Andando indietro nel tempo le notizie sulla presenza o meno di una forma di combattimento libero sono abbastanza fumose, ricordiamoci però due cose :
      1) all'epoca i contadini, che lavoravano tutto il giorno la terra, avevano altro a cui pensare che andare ad allenarsi nelle arti marziali e se fossero mai stati aggrediti da qualcuno non sarebbero sicuramente stati in grado di farlo fuori a mani nude.
      2) le uniche persone che potevano allenarsi concretamente in un'arte marziale erano le persone ricche o i guerrieri di professione (samurai), quest'ultimi se dovevano combattere qualcuno lo sbudellavano con una katana, non cercavano di colpirlo alla gola, palle oppure occhi.
      Posso immaginare che in passato le arti marziali a mani nude potessero avere un'utilità e che esistesse anche il modo di allenarle (in pochi casi e per poche persone) con pratiche simili allo sparring moderno, ma l'immagine di letalità che ne viene trasmessa è totalmente distorta e alimentata da gente a cui piace l'immagine del giapponese di 150 cm per 40 kg che ti ammazza con due dita.

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    8. E' chiaro che chi si allenava non erano certo i contadini. Ma anche da noi in Italia, mercenari, soldati e nobilità praticavano le "arti marziali", mica il popolo.
      Al massimo i contadini avrebbero potuto imbracciare un forcone o appunto, un bastone, usandolo però con l'esperienza e la forza allenate sul campo di grano.
      Detto questo però non pensare che sia tutto fuffa solo perché purtroppo te l'hanno presentato così, Kano era estremamente scientifico ed intelligente, ha saputo infatti selezionare le scuole per lui migliori anche per questi punti di vista.
      Chiaro che abbia poi creato il randori come lo intendiamo oggi, quello delle scuole che ha frequentato era diverso, credo fosse più un "combattete e cercate di non ammazzarvi", quasi come ci si allenava nella boxe nei primi del novecento.

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    9. Posto che non ho fatto ricerche approfondite e quindi potrei anche dire una falsità storica; Ho imparato, in questo mondo marcio delle AMT, che spesso la gente VUOLE A TUTTI I COSTI credere in qualcosa di superiore/misterioso/affascinante/riservato a pochi/ etc etc etc. a seconda delle proprie personalissime vocazioni ed esigenze di onanismo.
      Ad esempio credo che troppi abbiano un' immagine romanzata di come vivesse la gente in luoghi e tempi lontani, nel caso specifico magari credono alla scuola nel villaggio Pincopallo in cui il super maestro guerriero formidabile insegna nel Dojo privato ad un gruppo di studenti tutti belli nel logo Gi, e magari in gran segreto insegna al Prescelto Successore della Scuola di Hok.. ahem, al figlio, il segreto vero di come tirare un pugno o un calcio (gli altri un pugno o un calcio non lo sanno tirare perché gli ha insegnato "sbagliato"...); E via via con cose simili.
      Troppa gente ancora proietta a quei tempi e luoghi l' immagine della vita, cultura e conoscenze attuali, dandole praticamente per scontate quando al contrario fanno UN SACCO di differenza, ma tanta tanta.
      Così come mi sembra chiaro che ai tempo non fossero esattamente dei cazzari (presumo sempre che un cazzaro lo avrebbero ammazzato, non preso per il culo sui forum...), mi pare altrettanto chiaro che quello che facevano, chi lo faceva, come lo faceva, non aveva niente a che vedere con NIENTE di quanto si faccia oggi.
      E continuo a supporre che un moderno marzialista da contatto pieno avrebbe fatto sfracelli di decantati maestri leggendari, sempre al netto dei favolosi colpi proibiti al che torniamo sempre lì: cazzo le studi a fare le arti marziali se tanto poi te la cavi a ditate negli occhi?

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    10. Anonimo31 agosto 2020 10:01, se la metti su questo piano siamo d'accordo.
      Quello che voglio dire io, in linea con quando sostiene Arte Mortale, grosso modo è questo :
      La biomeccanica del corpo umano è sempre stata la stessa, ok?I punti vulnerabili quelli sono e tutti li conosciamo anche senza bisogno di avere praticato DP, AMT e SDC.Tralasciando i punti di pressione, che esistono, ma a meno che uno non sia un paziente sdraiato su un lettino, nessuno può colpirli; per il resto rimangono occhi, gola e palle, bersagli alla portata di tutti, anche di gente che non ha mai praticato nulla, e che non necessitano un allenamento specifico per essere colpiti.
      Tolto questo, negli sport da combattimento/da tatami moderni esiste già tutto ciò che serve per fare fuori - e sottolineo fuori - una persona, solo si è trovato il modo di allenarlo senza doversi per forza ammazzare o menomare permanentemente, e inoltre lo si allena in maniera funzionale.
      Esempi?Con una ghigliottina/mataleao puoi comodamente uccidere una persona soffocandolo, impedendo che le arrivi sangue al cervello o, addirittura, spezzandole il collo; con un soccer kick puoi spaccarle la testa.Tutto questo senza menzionare tecniche statisticamente meno mortali, ma mostruosamente invalidanti, come una banale proiezioni di judo/lotta che ti porti a cadere graziosamente sull'asfalto e non su un tatami, una leva alla caviglia/ginocchio applicata in velocità e senza dare tempo all'avversario di battere, ecc.ecc.
      Tutto questo pippone per dire che andare a pensare che nel passato esistesse qualcosa di più letale di quanto ho appena menzionato è fantasia pura non sostenuta da nessun dato storico.
      Concludo dicendo che già nel sesto secolo prima di Cristo in grecia si allenavano nella lotta libera, pugilato e pancrazio, arrivando ad ammazzarsi in combattimento, e, guarda un po', le metodologia di allenamento che usavano erano le stesse identiche degli SDC moderni.

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  24. Ciao Arte,
    Il blog è ormai pieno di articoli e forse ne hai già parlato, ma io non me ne ricordo (se non accenni qua è là, ma non ricordo uno specifico post al riguardo)
    Mi riferisco agli esaltati delle arti marziali, con eccessiva aggressività e a volte violenza
    Quanto sono pericolosi ?
    Io ho la sensazione che i fanatici delle AMT siano dopotutto i meno pericolosi con tutte le loro pippe mentali sull'uomo reso migliore e colpi mortali (che non funzionano)
    Mi sono reso conto invece che i fanatici ci sono anche negli SdC e nella DP, e quelli sanno menare sul serio...
    Ora ci sono casi limite come quei lottatori di MMA che hanno ammazzato un ragazzo di colore fuori dalla discoteca, ma in generale direi che con internet e il diffondersi delle informazioni gli esaltati si stiano spostando dalle AMT alle altre discipline...
    Tu che ne pensi ?

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    Risposte
    1. Ciao, degli esaltati ne ho parlato nei primissimi post, ma ovviamente mi riferivo nello specifico all' ambiente delle AMT con tutti i suoi patetici esponenti.
      Dell' esaltazione che alimenta il pericolo invece vedo di parlarne in un articolo, grazie per il suggerimento.

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