lunedì 15 aprile 2024

Difendersi oggi

Riprendo a scrivere dopo tempo incalcolabile preso da conati di vomito per aver visto in tv l' ennesimo servizio Merd@set sulla difesa personale femminile in quel di Milano.

E' mia convinzione che le intenzioni in sè siano sempre buone ma mi duole riconoscere che al 2024 lo stato di questi corsi non sia cambiato affatto.
Il servizio riguardava questa iniziativa del Comune di Milano, ops, intendevo dire il Califfato di Milano, dove due istruttici donne insegnavano le classiche improbabili tecniche di autodifesa a ragazzine, ragazze e signore con in comune solo il numero di tatuaggi sparsi sul corpo.
Davvero, c' erano più tatuaggi in quella sala che in un carcere di Caracas, ma tant' è che oggi piace così, boh...

Il fatto di avere due istruttici donne (una indicata come "campionessa mondiale di Kick Boxing e Muay Thai") dovrebbe far pensare ad un approccio più intelligente e soprattutto credibile rispetto ai classici corsi di Krav Maga in cui culturisti assassini pretendono di spiegare tecniche "alla portata di tutti": e invece a parte che di testosterone lì non ne mancava di certo, ciò che veniva mostrato erano le solite tecniche ancora più inutili derivate dai corsi anni '90 di Jujitsu.

Roba tipo difesa da presa al collo, difesa da strangolamento e via via verso l' immaginario medio di quello che viene percepito accada durante le aggressioni quotidiane e regolarmente non c' azzecca una fava.
E come solito a provare ci sono le ragazze tra di loro, che ridono, ridono e ridono, simulano aggressioni mortali con il sorriso tra le labbra, la concentrazione da corso di aerobica e l' intenzione di chi ha schifo persino a toccare altre persone.

E non è che queste due istruttrici abbiano mostrato niente di diverso dai colleghi maschietti esagitati, senza contare che, ahimè, ha ancora meno senso simulare di difendersi da una ragazza, seppur in "allenamento".
Nota di merito però per questo campione di Thai (sic) che si mette a spiegare come uscire dal CLINCH, tipica situazione da cui una ragazza debba difendersi durante l 'aggressione di un magrebino infoiato!

Soliti esercizi da Fit Boxing con jab diretto nell' aria, gomitate tirate alla in teoria se ti prendo ti ammazzo, simulazioni tra le allieve, nessuna paura, nessun senso di disagio, tutto bello e in ordine per il bel servizio di Culo Aperto che mostra come il Comune ci pensi a far qualcosa per le sue signorine tranne eradicare la spazzatura umana a spasso per le strade...

La violenza urbana ha ormai assunto caratteristiche ben diverse da quelle in cui i corsi di autodifesa sono nati: non è più questione di difendersi da cazzotti, strangolamenti o brutte parolacce; Le minacce sono rappresentate da bande di bimbiminchia armati, ex-fidanzati armati, ladri in casa armati per non parlare delle cosidette "risorse" che chissà come mai hanno sempre "probabili problemi psichiatrici" (il cui nome scientifico è Islam, ma fermiamoci qui).

E hai voglia ad insegnare alle ragazzette in hot pants a difendersi da coltellacci e invasati vari con le mosse di Crab Magra (e per inciso nemmeno di Muay Thai), roba che neanche The Rock se la caverebbe.

E' notizia di ieri l' aggressione mortale a Sydney da parte del solito dannato bastardo che per fortuna ha ottenuto l' unica pena efficace, e io mi chiedo cosa avrebbero saputo fare le ragazze che tipicamente partecipano a questi corsi se si fossero trovate là; Anzi, mi chiedo cosa avrebbero saputo fare i loro istruttori, tralasciando i soliti mostri omicidi guerrafondai di cui ho sempre parlato.
Queste cose accadono, e accadono anche in modi assurdi come questo con un tizio che passeggia per un centro commerciale e si mette ad accoltellare gente a caso, così, tanto per fare qualcosa.

Sarebbe bello che nei corsi di autodifesa venissero presentati casi reali e non baggianate pseudo sportive o pseudo militari, che la gente è di quelle situazioni che vuole avere una risposta.

Ma scoprirebbe sulla propria pelle che mettersi ad emulare Liam Neeson con le amichette le farebbe solo morire prima, e peggio.

Diffidate da queste cazzate marziali e militari, la situazione è persino peggiore di prima.

8 commenti:

  1. È un piacere risentirti AM e spero continuerai a scrivere qui

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  2. Ben tornato Arte, spero continuerai a scrivere!

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  3. Che bello rivederti attivoo

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  4. Ciao ho una storia molto simile alla tua, ho scoperto il blog poco tempo fa e ho letto tantissimo, che dire sono d'accordo su tutto. Io vengo da una palestra di karate shotokan settaria dove il rispetto dell'istruttore, le forme e i kata (con bunkai impraticabili) erano i principi di base... addirittura delle volte si vedeva la difesa da bastone e da coltello contro avversari multipli (!!). Sono arrivato a cintura nera ed ero considerato uno dei più forti della palestra anche se ormai già da tempo avevo iniziato ad aprire gli occhi grazie anche a internet. Diciamo che avevo preso la brutta abitudine di sfidare gli altri allievi in spogliatoio lontano dagli occhi del maestro a rifare le tecniche provate a lezione ma sta volra mostrandomi non collaborativo... beh non è mai riuscito nulla a nessuno nemmeno le parate classiche tradizonali del karate, ho anche simulato accoltellamenti con bottigliette di plastica schiacciate al posto del coltello e nessuno è mai riuscito a fare nulla. Aggiungo che il maestro era poi super critico contro le altre discipline e nello specifico contro gli sport da combattimento "loro usano i low kick non servono a nulla!" "Noi abbiamo la tecnica che ti rende forte sempre anche da anziano invece la forza sparisce" "eh ma se si fa sul serio noi usiamo le mani aperte sulla gola in strada" "eh ma i pugili si nascondono dietro i guantoni per strada il loro modo di bloccare non funziona". Il maestro inoltre si arrabbiata moltissimo se qualcuno osava provare un'altra disciplina e quando un nostro compagno iniziò a fare kick boxing non ti dico quante "frecciatine" (leggasi attacchi diretti) si beccata ad ogni lezione tanto che poi abbandonò. Il punto di rottura si ebbe quando per qualche motivo il maestro decise (contraddicendosi), di fare degli allenamenti insieme a quelli della kick... quindi guantoni caschetto e sparring alla fine... sembrava una scena da film tutti col karate-gi bianco intorno a me (che appunto ero visto come uno dei più forti essendo cintura nera e praticante da 9 anni), contro un ragazzo della kick in pantaloncini e praticante da pochi mesi. Inutile dire quante botte io abbia preso sotto gli occhi di coloro che pensavano io avessi il tocco micidiale in quanto cintura nera... tante di quelle botte che mi causarono un infortunio per cui non mi potei presentare a lezione per diverse settimane, periodo nel quale ricevetti una chiamata dal maestro che mi riferì di essere venuto a conoscenza (so chi è stato), del fatto che io criticavo le sue tecniche e mi disse che non ero più gradito al suo corso (sono stato bannato!). Non mi è dispiaciuto alla fine me ne sarei comunque andato (9 anni di amt per prenderle da uno che fa kick da pochi mesi).Vabbè inutile dire che ora faccio muay thai e non c'è paragone con la preparazione fisica , col livello degli altri praticanti e con il fatto che ora io mi renda conto di cosa voglia dire combattere. Il tuo blog è stato un toccasana, sapere che qualcuno ha vissuto le mie stesse cose mi da conforto. (Ps ho provato a chiedere a qualcuno del vecchio corso con cui sono rimasto in contatto di fare sparring ma per qualche motivo non accetta nessuno😂).

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    1. La cosa più significativa è che la tua storia, come la mia, è quasi uguale identica per moltissime altre persone: parti facendo AMT e credendo di essere pure forte, cominci a dubitare e hai voglia di metterti in gioco, vedi cosa fanno gli altri e invece di criticare provi ad imparare, la cosa non viene gradita nel corso di AMT e finisce che te ne vai e scopri come funziona il mondo reale.
      E sì, tipicamente i vecchi compagni di corso si rifiutano di fare sparring quando li rivedi.

      Il fattore comune di cui essere fieri è quel seme del dubbio dato dalla voglia di capire davvero, quel barlume di intelligenza *normale* che ti fa fare delle domande, e dimostra quanto quegli ambienti siano in sostanza *anormali*.
      Sono passati 13 anni da quando ho iniziato a scrivere questo blog e forse comincia ad essere obsoleto, ormai i ragazzini sono perlopiù consapevoli delle cazzate marziali e se le scelgono è perché comunque vogliono così (e va benissimo), ma fa sempre piacere sapere che altri abbiano fatto lo stesso percorso, se non altro a dimostrazione che non ero io ad essere uno "che non ha capito"!

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    2. Sono d'accordo, dobbiamo essere fieri di esserci messi in dubbio e di aver voluto perseguire la verità. Non è semplice rinunciare a una posizione "elevata" nella gerarchia delle palestre di amt e ammettere di aver pensato cose errate per anni. Tuttavia non penso che il blog sia obsoleto e non lo dico solo perchè mi fa piacere leggerti, ma penso che ci siano sempre persone ingenue che grazie alle tue parole potrebbero aprire gli occhi. Comunque vorrei aggiungere un'ultima cosa della mia esperienza e cioè che quando frequentavo il corso di amt parlare male delle altre discipline era la norma e screditare gli "odiatissimi e buzzurrissimi" sport da combattimento era altrettanto normale poiché si sa gli sport da combattimento secondo la logica delle amt sono composti solo da bulli odiatori delle amt stesse. Peccato che da quando io faccia thai non abbia MAI sentito una volta parlare male di qualche altra disciplina che dia amt o un'altra sport da combattimento ( spesso facciamo sparring insieme ai ragazzi della boxe o della kick), e quando parlo del mio passato da katateka non solo nessuno non ha mai detto qualcosa di negativo ma anzi ho ricevuto anche degli apprezzamenti sul karate.

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  5. A distanza di millenni (anni 90) , ancora mi chiedo perche' facevamo forme su forme su forme (praticavo uno stile di kung fu), e poi quando facevamo le gare (Sanda) due mesi prima ci allenavamo a contatto pieno (come in gara)...la ginnastica, streching etc. la capivo, ma le forme tutt'ora..ed anche allora le ritenevo una cazzata madornale. Perche' sprecare tempo.???

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  6. Bellissimo articolo e ottima descrizione della realtà d'oggi, bravissimo!

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