Riprendo a scrivere dopo tempo incalcolabile preso da conati di vomito per aver visto in tv l' ennesimo servizio Merd@set sulla difesa personale femminile in quel di Milano.
E' mia convinzione che le intenzioni in sè siano sempre buone ma mi duole riconoscere che al 2024 lo stato di questi corsi non sia cambiato affatto.
Il servizio riguardava questa iniziativa del Comune di Milano, ops, intendevo dire il Califfato di Milano, dove due istruttici donne insegnavano le classiche improbabili tecniche di autodifesa a ragazzine, ragazze e signore con in comune solo il numero di tatuaggi sparsi sul corpo.
Davvero, c' erano più tatuaggi in quella sala che in un carcere di Caracas, ma tant' è che oggi piace così, boh...
Il fatto di avere due istruttici donne (una indicata come "campionessa mondiale di Kick Boxing e Muay Thai") dovrebbe far pensare ad un approccio più intelligente e soprattutto credibile rispetto ai classici corsi di Krav Maga in cui culturisti assassini pretendono di spiegare tecniche "alla portata di tutti": e invece a parte che di testosterone lì non ne mancava di certo, ciò che veniva mostrato erano le solite tecniche ancora più inutili derivate dai corsi anni '90 di Jujitsu.
Roba tipo difesa da presa al collo, difesa da strangolamento e via via verso l' immaginario medio di quello che viene percepito accada durante le aggressioni quotidiane e regolarmente non c' azzecca una fava.
E come solito a provare ci sono le ragazze tra di loro, che ridono, ridono e ridono, simulano aggressioni mortali con il sorriso tra le labbra, la concentrazione da corso di aerobica e l' intenzione di chi ha schifo persino a toccare altre persone.
E non è che queste due istruttrici abbiano mostrato niente di diverso dai colleghi maschietti esagitati, senza contare che, ahimè, ha ancora meno senso simulare di difendersi da una ragazza, seppur in "allenamento".
Nota di merito però per questo campione di Thai (sic) che si mette a spiegare come uscire dal CLINCH, tipica situazione da cui una ragazza debba difendersi durante l 'aggressione di un magrebino infoiato!
Soliti esercizi da Fit Boxing con jab diretto nell' aria, gomitate tirate alla in teoria se ti prendo ti ammazzo, simulazioni tra le allieve, nessuna paura, nessun senso di disagio, tutto bello e in ordine per il bel servizio di Culo Aperto che mostra come il Comune ci pensi a far qualcosa per le sue signorine tranne eradicare la spazzatura umana a spasso per le strade...
La violenza urbana ha ormai assunto caratteristiche ben diverse da quelle in cui i corsi di autodifesa sono nati: non è più questione di difendersi da cazzotti, strangolamenti o brutte parolacce; Le minacce sono rappresentate da bande di bimbiminchia armati, ex-fidanzati armati, ladri in casa armati per non parlare delle cosidette "risorse" che chissà come mai hanno sempre "probabili problemi psichiatrici" (il cui nome scientifico è Islam, ma fermiamoci qui).
E hai voglia ad insegnare alle ragazzette in hot pants a difendersi da coltellacci e invasati vari con le mosse di Crab Magra (e per inciso nemmeno di Muay Thai), roba che neanche The Rock se la caverebbe.
E' notizia di ieri l' aggressione mortale a Sydney da parte del solito dannato bastardo che per fortuna ha ottenuto l' unica pena efficace, e io mi chiedo cosa avrebbero saputo fare le ragazze che tipicamente partecipano a questi corsi se si fossero trovate là; Anzi, mi chiedo cosa avrebbero saputo fare i loro istruttori, tralasciando i soliti mostri omicidi guerrafondai di cui ho sempre parlato.
Queste cose accadono, e accadono anche in modi assurdi come questo con un tizio che passeggia per un centro commerciale e si mette ad accoltellare gente a caso, così, tanto per fare qualcosa.
Sarebbe bello che nei corsi di autodifesa venissero presentati casi reali e non baggianate pseudo sportive o pseudo militari, che la gente è di quelle situazioni che vuole avere una risposta.
Ma scoprirebbe sulla propria pelle che mettersi ad emulare Liam Neeson con le amichette le farebbe solo morire prima, e peggio.
Diffidate da queste cazzate marziali e militari, la situazione è persino peggiore di prima.
È un piacere risentirti AM e spero continuerai a scrivere qui
RispondiEliminaBen tornato Arte, spero continuerai a scrivere!
RispondiEliminaChe bello rivederti attivoo
RispondiEliminaCiao ho una storia molto simile alla tua, ho scoperto il blog poco tempo fa e ho letto tantissimo, che dire sono d'accordo su tutto. Io vengo da una palestra di karate shotokan settaria dove il rispetto dell'istruttore, le forme e i kata (con bunkai impraticabili) erano i principi di base... addirittura delle volte si vedeva la difesa da bastone e da coltello contro avversari multipli (!!). Sono arrivato a cintura nera ed ero considerato uno dei più forti della palestra anche se ormai già da tempo avevo iniziato ad aprire gli occhi grazie anche a internet. Diciamo che avevo preso la brutta abitudine di sfidare gli altri allievi in spogliatoio lontano dagli occhi del maestro a rifare le tecniche provate a lezione ma sta volra mostrandomi non collaborativo... beh non è mai riuscito nulla a nessuno nemmeno le parate classiche tradizonali del karate, ho anche simulato accoltellamenti con bottigliette di plastica schiacciate al posto del coltello e nessuno è mai riuscito a fare nulla. Aggiungo che il maestro era poi super critico contro le altre discipline e nello specifico contro gli sport da combattimento "loro usano i low kick non servono a nulla!" "Noi abbiamo la tecnica che ti rende forte sempre anche da anziano invece la forza sparisce" "eh ma se si fa sul serio noi usiamo le mani aperte sulla gola in strada" "eh ma i pugili si nascondono dietro i guantoni per strada il loro modo di bloccare non funziona". Il maestro inoltre si arrabbiata moltissimo se qualcuno osava provare un'altra disciplina e quando un nostro compagno iniziò a fare kick boxing non ti dico quante "frecciatine" (leggasi attacchi diretti) si beccata ad ogni lezione tanto che poi abbandonò. Il punto di rottura si ebbe quando per qualche motivo il maestro decise (contraddicendosi), di fare degli allenamenti insieme a quelli della kick... quindi guantoni caschetto e sparring alla fine... sembrava una scena da film tutti col karate-gi bianco intorno a me (che appunto ero visto come uno dei più forti essendo cintura nera e praticante da 9 anni), contro un ragazzo della kick in pantaloncini e praticante da pochi mesi. Inutile dire quante botte io abbia preso sotto gli occhi di coloro che pensavano io avessi il tocco micidiale in quanto cintura nera... tante di quelle botte che mi causarono un infortunio per cui non mi potei presentare a lezione per diverse settimane, periodo nel quale ricevetti una chiamata dal maestro che mi riferì di essere venuto a conoscenza (so chi è stato), del fatto che io criticavo le sue tecniche e mi disse che non ero più gradito al suo corso (sono stato bannato!). Non mi è dispiaciuto alla fine me ne sarei comunque andato (9 anni di amt per prenderle da uno che fa kick da pochi mesi).Vabbè inutile dire che ora faccio muay thai e non c'è paragone con la preparazione fisica , col livello degli altri praticanti e con il fatto che ora io mi renda conto di cosa voglia dire combattere. Il tuo blog è stato un toccasana, sapere che qualcuno ha vissuto le mie stesse cose mi da conforto. (Ps ho provato a chiedere a qualcuno del vecchio corso con cui sono rimasto in contatto di fare sparring ma per qualche motivo non accetta nessuno😂).
RispondiEliminaLa cosa più significativa è che la tua storia, come la mia, è quasi uguale identica per moltissime altre persone: parti facendo AMT e credendo di essere pure forte, cominci a dubitare e hai voglia di metterti in gioco, vedi cosa fanno gli altri e invece di criticare provi ad imparare, la cosa non viene gradita nel corso di AMT e finisce che te ne vai e scopri come funziona il mondo reale.
EliminaE sì, tipicamente i vecchi compagni di corso si rifiutano di fare sparring quando li rivedi.
Il fattore comune di cui essere fieri è quel seme del dubbio dato dalla voglia di capire davvero, quel barlume di intelligenza *normale* che ti fa fare delle domande, e dimostra quanto quegli ambienti siano in sostanza *anormali*.
Sono passati 13 anni da quando ho iniziato a scrivere questo blog e forse comincia ad essere obsoleto, ormai i ragazzini sono perlopiù consapevoli delle cazzate marziali e se le scelgono è perché comunque vogliono così (e va benissimo), ma fa sempre piacere sapere che altri abbiano fatto lo stesso percorso, se non altro a dimostrazione che non ero io ad essere uno "che non ha capito"!
Sono d'accordo, dobbiamo essere fieri di esserci messi in dubbio e di aver voluto perseguire la verità. Non è semplice rinunciare a una posizione "elevata" nella gerarchia delle palestre di amt e ammettere di aver pensato cose errate per anni. Tuttavia non penso che il blog sia obsoleto e non lo dico solo perchè mi fa piacere leggerti, ma penso che ci siano sempre persone ingenue che grazie alle tue parole potrebbero aprire gli occhi. Comunque vorrei aggiungere un'ultima cosa della mia esperienza e cioè che quando frequentavo il corso di amt parlare male delle altre discipline era la norma e screditare gli "odiatissimi e buzzurrissimi" sport da combattimento era altrettanto normale poiché si sa gli sport da combattimento secondo la logica delle amt sono composti solo da bulli odiatori delle amt stesse. Peccato che da quando io faccia thai non abbia MAI sentito una volta parlare male di qualche altra disciplina che dia amt o un'altra sport da combattimento ( spesso facciamo sparring insieme ai ragazzi della boxe o della kick), e quando parlo del mio passato da katateka non solo nessuno non ha mai detto qualcosa di negativo ma anzi ho ricevuto anche degli apprezzamenti sul karate.
EliminaA distanza di millenni (anni 90) , ancora mi chiedo perche' facevamo forme su forme su forme (praticavo uno stile di kung fu), e poi quando facevamo le gare (Sanda) due mesi prima ci allenavamo a contatto pieno (come in gara)...la ginnastica, streching etc. la capivo, ma le forme tutt'ora..ed anche allora le ritenevo una cazzata madornale. Perche' sprecare tempo.???
RispondiEliminaBellissimo articolo e ottima descrizione della realtà d'oggi, bravissimo!
RispondiEliminaMi associo ai complimenti. Volevo segnalare questo video in cui mi sono imbattuto. Con tutti i limiti che può avere, mi sembra interessante e soprattutto ha a mio avviso lo spirito giusto. https://youtu.be/IVfgt9qzYlk?si=1AHu0rtJ8z6yULyw
RispondiEliminaChe bello rileggere i tuoi articoli.
RispondiEliminaPurtroppo ho verificato la stessa cosa. Continuano a impazzare corsi di difesa con contenuti discutibili, tenute da persone altrettanto discutibili, che non fanno che gonfiare il proprio ego. Il risultato migliore e' una perdita di tempo. Quello peggiore e' un falso senso di sicurezza in chi frequenta questi corsi, le cui conseguenze possono essere terribili.
Ciao Arte è sempre un piacere leggerti! È vero, le strade son piene di esagitati, specie le periferie purtroppo. È vero che spesso nelle risse ci si mena alla c***o di cane e che non sono tutti allenati; ma non si sottovaluta forse in questi corsi il fattore Adrenalina che pare renda le persone quasi fossero inarrestabili e insensibili (lí per lí) al dolore, ? Tu cosa ne pensi?
RispondiEliminaCiao, sicuramente si sottovaluta in tutti quegli pseudo corsi di difesa personale come quello descritto; Nei corsi più onesti di Krav Maga e sistemi di difesa affini questa cosa invece è sempre sottolineata, il problema sta poi a comprenderla e soprattutto studiare cosa fare di conseguenza.
EliminaSe devo dire la mia mi preoccupa MOLTO di più lo stato di shock da adrenalina di chi viene aggredito rispetto a quella dell' aggressore, mi spiego meglio: un aggressore può essere freddo od infuriato ma la sua è un' adrenalina "utile" per il suo scopo di sopraffare l 'aggredito: non sente dolore e quindi infierisce.
Nel caso dell' aggredito invece l' adrenalina provoca shock e completa inabilità a muoversi in modo coordinato, dimentica all' istante qualsiasi pirlata cinesoide imparata per "10 anni" e regredisce allo stato mentale di un ratto che deve fuggire da un dinosauro.
Ci sono varie tecniche per neutralizzare un tizio esagitato a prescindere dalla sua cazzimma (ho visto un video di un tizio che per difendere un cagnetto ha fatto una mata leao ad un cazzo di Pitbull fino a renderlo molle, pura poesia) mentre c'è veramente poco o niente per prepararti allo shock dell' essere aggrediti fisicamente o verbalmente, soprattutto per le persone più buone e pacate.
Che guarda caso sono i clienti tipici di questi corsi...
Ed è per questo che io insisto sul ritenere la difesa personale qualcosa di diverso dall' azione corpo a corpo, tanta gente è carne da cannone dall' inizio, tanti si sentono dei fighter e poi si cagano sotto al momento della verità (e io ho raccontato un mio aneddoto a riguardo) mentre quelli che se la cavano davvero o sono già preparati per mille altre ragioni personali oppure sono i soliti coglioni militaroni bistecconi assassini...
Confermo!
EliminaMi successe parecchi anni fa, qusnfo da ragazzetto testosteronico mi sentivo figo a fare Thai Boxe (fatta ab cazzum, mesi dopo ce ne andammo tutti)...
Facevamo anche pesi e io, alto e grosso, fisicamente ero più forte di molti altri...
Ma in un allenamento leggero a due , forse non volendo misi troppa forza e il mio patner la prese male e mi tirò un improvviso pugno in faccia (seguito da altri molto veloci chd non mi presero)
Non sentii dolore ma sorpresa, però in quell'istante mi bloccai...
Alla lezione dopo venni ben deciso a rifarmi con gli interessi, ma lui non venne, poi l'arrabbiatura mi passò...
È vero, sono un tipo mite di mio e quindi carne da cannone...
A meno che qualcuno non tocchi il mio gatto che amo come un figlio 🤣
Ci sono un sacco di casi di cronaca di ragazze normali (nel senso non di campionesse agoniste o altro) che si sono difese con successo da aggressori uomini usando il BJJ, probabilmente è l'unica arte marziale davvero utile per una ragazza fisicamente nella media.
RispondiEliminaConcordo e i dati parlano, fa abbastanza ridere che sia più comune sentire, leggere o vedere una ragazza del BJJ che abbia neutralizzato un aggressore (vero) mentre quando senti che lo ha fatto col Krav Maga si percepisce come in sostanza fosse un bisticcio risolto con una borsettata e un vaffanculo...
EliminaAlla faccia del "eh ma per strada non ci sono regole, se vai a terra arrivano in quaranta a pestarti e poi ti graffi le ginocchia sui vetri e gli orsetti gommosi e poi mio zio che è puggile lo picchia al tuo, gnè gnè!".
Secondo te perchè nel 2024 il 99% delle persone rifiutano ancora di accettare la realtà che colpire e stendere un grappler anche solo decente senza prima essere afferrato ed atterrato è estremamente improbabile (seppur ovviamente non del tutto impossibile) perfino per un pugile professionista, figurarsi per un picchiatore da strada random?
EliminaNoto proprio un rigetto irrazionale da parte di molti verso questo semplice concetto.
Penso che a dirlo siano quelle persone che non hanno mai praticato o sperimentato per davvero il grappling, o al limite lo hanno fatto contro amatori paperini.
EliminaIo ricordo che già ai tempi delle AMT c' era un compagno di corso che parlò dei lottatori di greco-romana come dei mostri mitologici "che ti fanno volare", e io da buona pecora assuefatta ai colpi cinesi non ci credevo, dentro di me pensavo "figuriamoci se uno in tutina frocia che fa roba occidentale possa vincere contro le sacre arti marziali cinesoidi!".
Molti anni dopo ho avuto il piacere di fare qualche sessione con un agonista di livello di greco-romana, dico solo che non puoi semplicemente avere idea di cosa voglia dire fino a che non ti ci trovi, è gente abituata ad un altro livello di intensità, esplosività e tecnica...
Poi va detto che non tutti sono agonisti di livello e quindi sì, il colpo buono può riuscire sicuramente ma è statisticamente dimostrato e dimostrabile quanto sia più facile chiudere la distanza senza finire KO.
Devo però dire che anche i Jiujiteri puri a volte siano troppo confidenti delle proprie possibilità, forse anche loro un destro, una gomitata o una ginocchiata sul naso veri non li hanno sperimentati!