martedì 10 settembre 2019

La pratica rende duri, o i duri riescono nella pratica?

Mi trovavo a riflettere su questa considerazione, osservando chi pratica arti marziali da tempo e chi si avvicina ad esse per la prima volta:

E' davvero la pratica delle arti marziali a trasformare una persona in un "duro", oppure certi praticanti di livello erano già dei "duri" che hanno solo esaltato le proprie caratteristiche?

Vediamo prima di tutto di definire meglio di cosa stia parlando: per duro non parlo solo delle abilità nel combattimento ma anche dell' atteggiamento determinato e sicurezza nell' affrontare la vita e le situazioni.
Tutte quelle qualità positive che, a leggere libri e volantini o vedere film anni '80, dovrebbero in teoria essere apprese grazie a queste pratiche.
Sapete già di come io sostenga che in realtà qualsiasi pratica sportiva possa in misure variabili apportare questo tipo di benefici, ma per ora concentriamoci sulle arti marziali.

Prenderò me stesso come esempio.
Ho fatto un pò di autocritica per valutare quanto la pratica delle arti marziali abbia influito sul mio carattere, personalità e atteggiamento nella vita in generale, ricordando che per la maggior parte del tempo io abbia praticato un' AMT (o presunta tale...), iniziando solo più tardi con gli stili funzionali al combattimento reale.
E' vero che io abbia iniziato da bambino, quindi non potrei stabilire in maniera significativa come fossi "prima e dopo": posso solo provare ad immaginare quanto le esperienze e l' allenamento specifico abbiano influito su di me nel corso degli anni, facendo magari un parallelo con amici che al contrario non praticavano nulla.

Tanto per cominciare, per me le arti marziali erano una parte essenziale della mia vita, del mio essere: non potevo immaginare un me stesso non-praticante, non mi sono mai visto che ne so, calciatore o nuotatore.
E se hai il cervello saturo di stronzate metafisiche misticheggianti sui poteri dei cinesini, inevitabilmente questo influenza il tuo atteggiamento.
Non so cosa provi nella testa un bambino che gioca a calcio, probabilmente oggi sogna di diventare un arricchito coglione come quel Cristiano, più che divertirsi in un bel gioco; Fatto sta che un bambino come me plagiato da anni di filmetti e cartoni sui cinesini saggi, i cinesini veloci, i cinesini che col colpo del dragone scassano il Truzzominchia Porcoddue©, i cinesini gentili ed educati con il mondo intero (AHAHAHAH!!!!), si sentiva un piccolo guerriero della giustizia.
Peccato che di guerriero non stessi imparando nulla se non le grida al vento e le facce imbronciate, ma vabbè...

Eh già, il senso di sicurezza che la conoscenza del combattimento corpo a corpo dovrebbe darti.
Ho già discusso più volte di come nelle AMT, e in generale nei corsi di difesa, la gente presto o tardi si senta convinta di avere capacità superiori che si riflettono su questo senso di autostima, pur non avendo mai combattuto nè avendo la più pallida idea di cosa significhi farlo anche per gioco.
Però è un dato di fatto, e in un certo senso non è nemmeno una cosa brutta se può aiutare qualcuno a migliorare sè stesso, a patto di non finire alle mani mai nella vita...

Ti autoconvinci di essere forte, qualunque cosa questo significhi, ti senti un pò più figo del macaco réso medio perché tu "ti alleni a combattere" (AHAHAHH!!) e qualche ingenua pulzella ti considera persino un pò più appetibile per l' atto riproduttivo.
+1 per la pratica.

Ma se sei un mollaccione sfigatello?
Beh, ne ho vista e conosciuta di gente dalla consistenza fisica e mentale di un blob di muco a mollo, magari erano veri eroi sul lato umano o avevano salvato l' Africa con il volontariato, ma in sostanza smettevano nel giro di un paio di mesi massimo, giusto il tempo di capire che qualsiasi attività fisica per quanto blanda fosse troppo faticosa.
Ne ho dedotto che se sei uno smidollato che rifugge la violenza e il sudore difficilmente cambierai (a meno che una pulzella di qualità Premium ti consideri un appetibile riproduttore se fai o' caratè).
+1 per l' attitudine innata

Nelle AMT poi c'è questa cosa delle pirlate perle di saggezza elargite dal maestrone per dare un tono alla pratica di ginnastica, massime di vita e buonsenso che potresti leggere sul calendario di frate cappuccino ma che ovviamente vengono vendute come profondissime verità patrimonio della saggezza cinese.
Ricordo di come ai tempi dovessi studiare manualetti redatti dal maestrone sulla medicina cinese e stronzate annesse, con tanto di interrogazioni che neanche ai tempi delle medie.
I dieci comandamenti ragazzi... C' erano i dieci comandamenti da studiare e sapere a memoria, dio cristo...
Magari ciò che dico suonerà impopolare, e sapete che io non ami esattamente i burini privi di sale in zucca, ma questo tipo di approccio finiva per far contente solo le persone con il mito dell' Oriente mentre scazzava di brutto tutti gli altri che credevano di imparare a far andare le mani.
Oserei dire che in un certo senso rammolliva, magari non tanto perché fossero emerite baggianate (almeno per me e un miliardo di altre persone) piuttosto perché in fondo facevano perdere tempo all' allenamento fisico.
E mi arrischio persino a sostenere che questa sorta di educazione civica sgangherata (ahahahah educazione civica dai cinesi!!!) finisca per condizionare verso la passività i soggetti più sensibili, tipo me.
Eh già, io per primo per anni mi sono autoconvinto di avere un potenziale omicida nelle mani che però fosse assolutamente proibito mettere in pratica nel nome del rispetto, dell' illuminazione, della saggezza, della cultura Hippie, dell' anima de rimortacci tua...
Posso invece affermare con certezza che dopo il mio passaggio agli sport da combattimento la consapevolezza di cosa sapessi fare o meno, ma per davvero, abbia cambiato nella sostanza il mio atteggiamento: se devo finire alle mani so di potermela giocare e come potermela giocare, ma è davvero meglio lasciar perdere perché anche un Paolino Cotechino potrebbe essere un esperto migliore di quanto appaia (e il mezzouomo palestrato con gli scarabocchi sulle braccia magari le prende ma poi in un impeto di nobiltà d' animo ti verrà a cercare con la Wehrmacht a supporto).
+1 per la pratica di stili funzionali

Adesso provo ad immaginare la differenza tra un omino pacifico buontempone e un pò sfigatello ed un ragazzotto truce con l' argento vivo addosso che inizino la stessa pratica:

AMT:
Per l' omino mansueto questo è un ambiente confortevole, gli viene assicurato fin dalla prima lezione che non debba preoccuparsi se non riesca a fare cinque piegamenti, ognuno deve fare quello che riesce (leggi: frega un cazzo di migliorare).
E' un modo subdolo per mantenere tanti allievi nascosto dietro alle solite idiozie sulla filosofia profonda delle arti marziali volte al "miglioramento dell' uomo", con una buona farcitura di giustizia sociale liberale: tipo "siamo tutti uguali, i difetti ti rendono "speciale", se sei una vescica di merda non devi risolvere un problema, va benissimo così e sono gli altri a doverti accettare, brutti schifosi nazi-fascisti bulli e tamarri!".
E' una pecorella addomesticata che va nel recinto dei coniglietti fuffosi morbidosi con l' idea di diventare la Bestia del Gévaudan...
Questo non cambierà di una virgola il suo carattere, al contrario rischia di rammollirlo ancora di più.

Il ragazzo trucido inizia e capisce immediatamente di essere il gallo nel pollaio, in sostanza per lui questo ambiente è ancora più confortevole perché dannatamente facile: se ha un fisico buono, magari perché fa pesistica e segue una dieta per i cazzi suoi, magicamente si racconterà in giro che lo sia grazie alla pratica di AMT;
Tira calci al vento e urla più forte degli altri senza doversi mai confrontare con nessuno e questo lo renderà l' esempio di riferimento per tutti i mollaccioni (ciccioni scurreggioni, come direbbe qualcuno ahahha).
Le hot pants girls diventano facile preda, con la scusa della gerarchia non possono fancularlo spietatamente e devono lasciarsi toccacciare.
Se è abbastanza viscido e faccia da culo come un tizio che ho conosciuto si costruirà addosso l' aura di saggio guerriero delle AMT, pronto a bullizzare i più deboli e allo stesso tempo porsi come padre misericordioso maestro di vita, tutto questo solo in virtù di una personalità più forte degli altri.
Il vero problema è che per quanto faccia il leone lo stia facendo nella cesta dei micetti, e man mano che il tempo passa la sua posizione e reputazione crescono, e questo finirà per metterlo nella condizione di non potersi più mettere in gioco pena il rischio di essere deriso a vita.
Indistintamente finirà per raccontare a tutti di come l' AMT lo abbia forgiato, spesso denigrando chi faccia "solo" sport da combattimento.


SdC:
L' omino paperino inizia la pratica e capisce immediatamente di essere il pulcino bagnato a Tana delle Tigri, alla prima lezione gli dicono di fermarsi senza problemi se ne senta il bisogno, ma poi sono un pò cazzi suoi: sta a lui adattarsi al ritmo, non certo all' istruttore adeguarsi.
E questo è il primo grande insegnamento che può forgiare il carattere di una persona, la benzina che può alimentare un focherello o al contrario farlo esplodere.
Puoi capire letteralmente di che pasta sia fatta una persona osservando come si approcci ad una situazione nuova, difficile e dove sia richiesto sacrificio per raggiungere un risultato.
Ovviamente il grosso dei paperini fugge a gambe levate per approdare ai corsi di TurboKillaPowaMothafucka Israeli-Palestini-Atlantidea Crab Fightin' Defense System, o a quelli di Cin Ciun Chao Kata Kao in varie salse dove probabilmente racconteranno di "aver fatto Muay Thai con i campioni in passato" oppure di "aver provato la Muay Thai ma lì sono tutti muratori buzzurri, un gentleman illuminato come me non può mischiarsi con certa feccia".


L' omino che abbia deciso di faticare umilmente verrà spronato dall' ambiente stesso a fare sempre di più e migliorarsi, e sono testimone di cambiamenti così tangibili da non doversi nascondere dietro ad alcuna stupida leggenda di cinesini millenari: conosci una persona prima, la rivedi dopo un annetto (uno eh, mica dieci) e solo a guardarla capisci che sia cambiata. E che sia probabilmente in grado di farti il culo a paiolo.
Il cambiamento riguarda il fisico, l' atteggiamento e ovviamente la capacità reale di combattimento.
Questo come lo sai?
Perchè tipicamente vi inviterete ad un allenamento insieme, in cui come consuetudine si farà sparring laddove se praticaste AMT vi invitereste ad un allenamento per fare le fotografie da mettere sul gruppo "Chinese Samurai Ninja best champions" su Fessbuc.
+1 per la pratica di stili funzionali


Il Trucido è già sicuro di sè e magari pure avvezzo alle botte, fatto sta che in uno SDC finisce per essere preso a calci in culo ridimensionandosi oppure per incanalare queste sue caratteristiche in un modo più produttivo.
Non ho detto che diventi un bravo ragazzo e cittadino modello, anzi, non è raro che da pezzo di merda sconclusionato rischi di diventare pezzo di merda pericoloso per gli altri, ma questo è.
Nella mia esperienza chi era già tosto prima lo è diventato ancora di più, e solo il cervello in dotazione ne ha determinato uno sbocco in positivo o negativo a livello diciamo civile.
Quel che è certo è che la direzione fosse univoca, nel senso che non ho mai visto praticanti di SDC rammollirsi diventando paperini sfigati, anche dopo aver smesso di praticare.

Nota: vorrei precisare che praticante per me è uno che si allena costantemente per almeno qualche anno, non uno che si iscrive e va una volta a settimana raccontando in giro di fare questo o quello stile; Questo vale sia per le AMT che per gli SdC che per tutto il resto.
Io ho una reflex con accessori di alto valore, varie volte ho girato con treppiedi, zaino e cannone zoom innestato e faceva molto fotografo giapponese anni 80 e la gente diceva "ooooh è arrivato o' professionista!", ma mi guardo bene dal dire in giro di essere un fotografo.

Per quanto mi riguarda quando ero bambino ricordo di essermi spesso sentito un "debole", ricordo di come in testa avessi proprio questa costante definizione di "debole" contrapposta ai bulletti gradassi che parlavano il dialetto, prendevano per il culo i deboli e sapevano fare a botte.
E vivevo questa cosa con evidente frustrazione e rabbia, anche per questo per me era così importante essere un karateka... Solo che a botte non ci avevo mai fatto, e quindi era tutta una sorta di panacea mentale per sentirmi in qualche misura capace di reagire senza doverlo fare.
Ero più piccolo della media, mi prendevano spesso in giro per questo, e io mi incazzavo alla brutta, e quando un bambino si incazza lo prendono per il culo il triplo.
In questa fase per me il lavaggio del cervello da AMT era totale, ero davvero convinto di avere un ruolo sul pianeta che fosse non usare mai le arti marziali se non come extrema ratio e solo per difesa.
Ma diamine, ero un bambinetto che guardava ancora i film di Briuuuuuus Liiiiiii...

Durante l' adolescenza ho continuato a praticare AMT e le cose non sono cambiate di tanto: gli amici sapevano della mia lunga pratica, ero pure piuttosto bravino a tirare calci all' aria e urlare molto molto forte, quindi qualcuno mi riteneva un guerriero micidiale.
E intanto dentro di me cresceva l' autostima pericolosa di chi si illude di saper fare qualcosa senza averla mai messa in pratica.
Quando poi sono successi vari e differenti episodi raccontati nel blog, tutte le mie certezze sono crollate disastrosamente. Tutte.
Non è solo questione di saper vincere un combattimento, è il fatto di rendersi conto di aver allenato cazzate per anni, supportate da cazzate di teorie e storie inventate da altrettanti maestroni cazzari tutta forma e niente sostanza.
Alla fine credevo di essere un duro perché i duri non li avevo mai incontrati per davvero, e sotto sotto ne avevo ancora una gran paura.

Non voglio dire che la pratica di AMT non mi abbia dato nulla, sarebbe ingiusto, ma la sensazione è che se invece di fare le forme di formaggio avessi da subito intrapreso l' allenamento di stili funzionali al combattimento, le mie qualità sia fisiche che attitudinali ne avrebbero giovato molto di più e molto prima.
Il senso di sicurezza sarebbe stato supportato da qualcosa di misurabile, non da sensazioni personali o complimenti per la foto col calcio volante.
La determinazione sarebbe arrivata molto prima per via dell' abitudine ad allenarsi duramente, non per via di eventi personali esterni.
Magari sarei pure diventato forte e conosciuto nel panorama sportivo, chi lo sa.

La mia conclusione è che aldilà della pratica, di qualsiasi pratica, da qualche parte dentro di noi debba già esserci una predisposizione caratteriale da alimentare nel modo giusto per diventare persone mature, forti e determinate.
Non è necessario essere delle tigri: l' importante è non essere pecorelle impaurite e remissive.
E lasciatemi dire, oggi di pecorelle impaurite ce ne sono troppe e i risultati nella società sono sotto gli occhi di tutti.

34 commenti:

  1. Completamente d'accordo e ti dirò di più, ho vissuto proprio sulla mia pelle come possano essere deleterie le AMT per il carattere di un ragazzo.
    Da giovanissimo, fino ai 15 anni, ho subìto bullismo anche piuttosto violento. Lì non si scappa, se sei un coniglio, lo rimani oppure tiri fuori le unghie.
    Fortunatamente ho anche tirato fuori le unghie e ho potuto vivere sulla mia pelle cosa fosse il combattimento vero, quello che tanti non hanno mai nemmeno visto (fortuna loro) ma che le AMT dicono di poter insegnare a gestire.
    Causa moda del momento, dannati anni novanta, mi iscrissi ad una AMT ma mi sentii quasi subito una cacca, tutti quanti riuscivano a fare quei movimenti da ballerini mentre io, reduce da vere aggressioni, non capivo nemmeno come spostare un piede e il motivo di tutto questo. Era colpa mia?
    Fu traumatico, mi sentii veramente come quando pensi di saper giocare a calcio ma ti scartano tutti, insomma non mi sentii per niente portato e il mio carattere ne risentì pesantemente.
    Questo fino a pochi anni fa, purtroppo solo da pochi anni mi sono svegliato e ho capito che era tutta una finzione ma mi resterà sempre il rammarico di:
    - aver lasciato perdere per tanti anni la condizione fisica che secondo le AMT non era importantissima e io non la sentivo fondamentale, come dici tu ero paperino nell'indole e non certo un truzzo palestrato
    - non aver praticato fin da giovane uno sport funzionale, tipo Judo che anzi snobbavo alla grande perchè non aveva i "colpi", ora sarei più forte sia fisicamente che mentalmente
    - non aver conosciuto qualcuno che avesse svegliato prima, non sono vecchio ma mi fossi allenato adesso non crollerei dopo una lezione
    - aver creduto per tanti anni che i tizi atletici che facevano i fighi lo fossero grazie agli anni di AMT e non all'indole personale (e l'abbonamento alla palestra vera in tasca)
    Che sia più portato per SDC/AMT la classica "testa calda" fisicamente messo bene è un dato di fatto che deriva dagli albori marzialistici, in campo militare il galletto dal fisico perfetto è sempre stato il massimo.
    Mettici poi il fatto che non lo possa mai dimostrare davvero... le hot pants sono fatte (letteralmente) ;-)

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  2. Una delle cose che succede a chi legge il tuo blog è constatare quante similitudini ci siano con la propria storia. Come me, immagino che tu abbia investito la maggior parte del tempo/energie/soldi che avevi nella pratica, impegnandoti nel quotidiano nel miglioramento delle tue capacità e avendo di base un carattere riflessivo e introspettivo.
    Io ricordo a quanto spazio abbia dato alla pratica in periodo universitario, cercando non solo di presenziare ad ogni evento, ma partecipando alla “vita da dojo” (legato alla preparazione di eventi, pulizie della palestra comunale, colazioni, cene, compleanni…) che ti veniva venduta come parte integrante ed essenziale di quel percorso che ti avrebbe portato al progresso marziale e personale.
    Da quando ho smesso di credere nella disciplina così concepita a quando ho poi abbandonato il mondo delle arti marziali son passati circa tre anni. Tre anni in cui ho continuato la mia pratica cambiando più posti e ricercando da un lato luoghi che mi garantissero una pratica più vicina a quella che io consideravo essere propria di una disciplina marziale, dall’altro quel fuoco che mi sembrava aver perso non sentendo più tanto quel mondo come il mio.
    Come scrissi la prima volta in un commento sotto ad un tuo post, leggere il tuo blog fu una grandissima spinta nell’iniziare la pratica degli sport da combattimento. In un primo momento frequentai entrambi i corsi: AMT e SDC. Sebbene conscio che avrei gradualmente smesso la prima, avendo però ogni tanto piccoli ripensamenti, avevo cercato di apprezzare e distinguere cosa mi dava ciascuna delle due attività. Non avevo un pensiero razionale definito, però vedevo ancora qualcosa di importante nella pratica delle AMT, un sentimento forse anche legato a quel senso di sicurezza che dà qualcosa che è stato tuo per anni.
    Se penso oggi di unirmi ad una lezione di AMT di qualsiasi tipo, mi viene un attacco d’ansia; molto difficilmente succederà. Anche a me è capitato di immaginarmi un universo alternativo in cui un me stesso ragazzo si approccia agli sport da combattimento in modo aperto e libero dai pregiudizi che per anni ho avuto. Mi viene da pensare che senz’altro avrei avuto una forma fisica migliore e forse meno preconcetti in generale legati a quella saggezza marziale infusa prima, e fatta mia dopo per qualche anno.
    Però in fondo va bene così, sono quel che sono grazie al percorso che ho fatto. Mi viene a volte un po’ il nervoso al pensiero delle cagate che mi sono bevuto negli anni, come quando il Maestro (sempre sia lodato) diceva che fare potenziamento muscolare era roba inutile in quanto la forza necessaria all’applicazione delle arti marziali doveva essere pari a quella nel sollevare una mela. E io non feci esercizi di muscolazione per anni pensando che la pratica di tecniche fosse sufficiente ad uno sviluppo corporeo adeguato!! Inutile dire che nonostante lui si muovesse in modo coordinato per quello che faceva (una ginnastica dolce), la sua forma fisica era estremamente carente.
    Ricordo che l’unica volta che era stato sfidato da un suo ex allievo ragazzino, nel frattempo passato al Taekwondo, si era preso una quantità sensazionale di calci. Lo stesso ragazzino lo misi poi io a sedere, senza però ricevere i complimenti del Maestro (sempre sia lodato). Si limitò semplicemente a descrivere il contesto affermando che quella fine fosse scontata considerato l’attacco e la mia reazione (???).
    E infine tutte le ore perse a sentire discorsi arzigogolati buoni solo a gonfiare l’autostima di un uomo a cui piaceva un po’ troppo ascoltare le proprie menate, con connessioni che non centravano nulla con la disciplina, passando dalla medicina alla psicologia alla chimica (ovviamente tutto privo di senso e con nessuna competenza in nessuno di questi campi).
    [CONTINUA...]

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  3. [PARTE 2]
    Ti saluto Arte, mi fa sempre piacere leggerti e spero che il tuo sforzo in questo blog continui ad aiutare le persone come me a riflettere e trovare qualcosa di più simile a quello che ceravano. Con questo non dico che i corsi di AMT debbano chiudere, ma di essere chiari nelle loro finalità e nel loro target, senza illudere chi si vuole allenare sul serio provando ad esprimere il proprio potenziale.

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    1. Grazie mille, se il mio blog riesce a far riflettere altre persone prima di perdere tempo in cose astruse, non posso che esserne felice.
      So benissimo cosa significhi dedicare tantissime energie, tempo e soldi in qualcosa e poi trovarsene delusi in seguito... io ci ho messo quasi una ventina d' anni!
      Tanti mi dicono che in realtà è giusto così perché vuol dire che ai tempi mi stava bene e mi piaceva, ma a me queste scuse non vanno giù: nella realtà alternativa potevo essere un atleta di grande livello, un vero esperto, con tutti gli annessi e connessi.
      Anche io non ritengo giusto "chiudere" i corsi di AMT, io voglio solo che la gente sia onesta con sè stessa e consapevole di cosa stia facendo.

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    2. Capisco quello che intendi, ma alla fine si tratta solo di fare i conti con il proprio passato e di accettarlo. È un’operazione che riesce bene a tempi alterni e, almeno nel mio caso, legata a quanto sono soddisfatto della mia vita nel momento in cui mi ritrovo ad affrontare certi pensieri.
      Non so quanto l’esempio che farò possa essere calzante. Nel periodo universitario stavo con una ragazza. Lei era carina, innamorata e avevamo un bel rapporto, però, dentro di me, intuivo che non fosse la ragazza della mia vita e che non era per me abbastanza. Era una voce interna che cercavo di far tacere perché in fondo le cose andavano bene e non volevo perdere ciò che avevo per osare qualcosa di più. Ho proprio dovuto trovare i giusti stimoli e una bella spinta decidere di prendere strade separate (cosa che tra l’altro ha poi comunque causato strascichi e un momento doloroso per la perdita).
      A distanza di tempo mi son chiesto come potrei essere ora se avessi tratto prima quelle conclusioni e avessi speso quegli anni facendo nuove conoscenze e altre esperienze. Nessuno mi ha costretto, ma sino all’ultimo ho scelto di restare con quella persona e quelle esperienze mi hanno fatto imparare qualcosa.
      Non voglio oggi invidiare un me stesso potenzialmente diverso se avesse intrappreso scelte diverse, sia perché tutto quello che è successo alla fine era inevitabile, sia perché non so se quelle determinate scelte avrebbero fatto di me un capo cantiere, un astronauta o Rocco Siffredi. Ritornando al nostro caso, magari iniziando la Kick Boxing sin da dall’adolescenza mi sarei rotto le palle e mi sarei dato ai balli latini americani (cosa che sono ancora in tempo a fare tra l’altro).
      Ancora un saluto.

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  4. Bel post!
    Ma ci sono differenze tra il paperino e il trucido nelle Sdc e nel krav mga/difesa personale ?

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    1. Della differenza negli SdC ne ho parlato, mentre riguardo ai SdD no ma solo perché in pratica è la stessa che nelle AMT, al limite ci saranno ancora più hot pants girls e allora è come pescare con la dinamite!
      I corsi di difesa femminile sono per l' istruttore e fortunati aiutanti maschi come una specie di luogo della felicità, se hai un minimo di appeal puoi diventare come un silver back sui monti Virunga.

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  5. Ho apprezzato molto questo articolo, e mi ci sono rispecchiato molto, ero un bimbo sfigatello e spaventato che nelle AMT è diventato, negli anni, il ragazzetto trucido finchè non ha deciso di farsi un bagno di umiltà passando agli SDC e a mettersi sotto seriamente...

    "è il fatto di rendersi conto di aver allenato cazzate per anni, supportate da cazzate di teorie e storie inventate da altrettanti maestroni cazzari tutta forma e niente sostanza" : PAROLE SANTE, e ne soffro ancora parecchio a ripensarci perchè, modestia a parte, sono sempre stato portato per le arti marziali, avevo ottenuto anche un certa carica nella gerarchia della mia pratica ed ero ormai il gallo nel pollaio, ora come ora invece sono un "vecchio" che si impegna e si dedica tanto in quello che fa perchè spera di recuperare un tempo perduto che mai più tornerà indietro...

    Comunque questo post mi ha fatto anche riflettere molto, perchè alla fine la colpa non è solo di film e cartoni giappotrash e di maestroni di vita che ti intortano con frasi filosofiche da baci perugina, in un certo senso è stata anche colpa mia, perchè ero io a voler credere a tutti i costi a queste baggianate, come che non serve farsi il fisico, il fiato, che i pugni del cinghialotto ubriaco della papuasia funzionino meglio dei colpi rozzi della "King-Box" ecc... in cuor mio sapevo esser cazzate, non mi confrontavo con amici di SDC perchè sapevo le avrei buscate, purtroppo ci ho messo tanti anni prima di decidermi a passare ad una disciplina seria e di contatto, dopo che son "maturato", mi son confrontato e ho anche scoperto lo sterco che stava dietro a certe persone che si ergono a grandi illuminati della Via e a certe strutture succhiasoldi... Quindi delle volte vorrei davvero sbattere la testa contro il muro! ._." Ma vabhè, ormai è andata così! Scusa il solito testamento, ahahahah, buona serata! :)

    P.s. Bella la citazione a Cicalone! Maledetti scurreggioni! AHAHAHAHAH

    RS

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    1. Non è stata colpa nostra. Dico nostra perchè vedo che siamo in tanti ad aver avuto le stesse esperienze.
      Per chi ha 15-20 anni adesso, non ci sono giustificazioni, ma per noi che abbiamo superato i 30...avercele avute tutte queste informazioni!
      Non c'era la "moda" (è brutto ma la gente si sta svegliando anche perchè è di moda il brazilian jj e la mma), sfido chiunque negli anni novanta ad aver saputo dell'esistenza del jujitsu brasiliano, almeno fuori dalle grandi città.
      C'era il judo ma era un periodo in cui stava scendendo di popolarità, ricordo che venisse visto solo come uno sport e nulla di più, se pensiamo poi che comunque eravamo bambini, judo e molte discipline non andrebbero insegnate ai ragazzini, non si è in grado di capirne l'importanza e si possono avere conseguenze controproducenti.
      E' stata colpa del momento storico, del non aver avuto internet e anche solo un "cicalone qualunque"...

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    2. Si si, ma lo condivido anch'io, assolutamente, anzi alla mia epoca (primi anni'90) la moda erano appunto il karate, il kung fu, stili di animali mitici annessi, i film cinesi, kenshiro e dragonball, tekken e robe varie... Quindi avendo anch'io iniziato a praticare da piccolissimo (a circa 5/6 anni) non solo sono stato indottrinato da queste opere di propaganda di miti e leggende lontane, ma anche dai maestroni fuffaldini che ci marciano sopra tutt'ora, non c'era tutta l'informazione di oggi sui social relativa al combattimento reale, non giravano video in cui kickboxers, thaiboxers, fighters di mma ecc... picchiavano il winchiu-coso di turno ecc... E su questo ti dò più che ragione, però ricordo anche come intorno al 2009/2010 scoppiò la moda del wing chun "grazie" ai film biografici-fake di Ip Man, e nonostante l'informazione c'era, comunque ci si credeva e ci si voleva credere per forza a soluzioni da colpi magici contro i bruti degli SDC, filosofie e tecniche superiori, che non richiedono la forza fisica, lo stile che batte tutte le arti marziali e altre baggianate, il marketing era quello, lo ricordo bene, quindi diciamo che solo negli ultimi anni la gente si stà svegliando, alle AMT/DP ormai ci vanno solo le persone anziane, le casalinghe e compagnia cantante...

      Insomma, per esperienza personale, ti dico che appunto nonostante l'informazione negli ultimi anni c'è stata, io comunque continuavo a voler credere alla mia pratica, quando iniziai a "cacciare la testa fuori dal sacco" (cit. del mio ex-maestrone) confrontandomi e buscandole a destra e manca da amici e conoscenti di SDC, che con qualche mese o annetto smontavano letteralmente i miei circa 15 anni e passa di pratica nel tradizionale, continuavo a ripetere tra me e me che "forse il maestro ha ragione, mi servono altri 10 anni di pratica", "non ho ancora tutto il sistema" ecc... Mi son stati d'aiuto molto i confronti, questo blog e i vari video di Cicalone, Luciolli e compagnia, quello sicuramente! Quindi è stata anche una mia colpa non essere scappato prima, mi è servito tempo, che purtroppo non potrà più tornare indietro e ora mi ritrovo tipo a voler gareggiare che sono un quasi trentenne...


      E continuo a ripetere che non c'è niente di male a praticare AMT se ad uno interessano aspetti diversi dal combattimento umano, ma quest'ultima cosa era tuttavia l'interesse primario che mi ha portato verso le AMT prima e gli SDC ad oggi, quindi io spero che prima o poi queste pratiche millenarie vengano insegnate e vendute per quello che sono, senza "difesa personale" nelle locandine, senza che i maestroni plagino gli allievi per una questione di ego e di business...

      - RS

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    3. Forse ci dovrebbero essere, in generale, delle regole più rigide per contenere le bufale del marketing. Mi vengono in mente le pseudo società di cura per i capelli. Da come si pubblicizzano sembrano al pari livello delle cure ufficiali sanitarie, invece è solo estetica e marketing.
      L'unica arma a nostra disposizione resta l'informazione, se poi uno vuole sbagliare almeno ne è consapevole.
      Quello che da fastidio un po' a tutti noi è il fatto che ci mancava proprio quella di base. Nessuno ci mostrava combattimenti realistici o il fatto che "ci fosse altro", pochi di noi avevano partecipato a risse e comunque quelle risse almeno nel mio caso erano tutti episodi velocissimi di tre o quattro colpi, una AMT che ti insegna a concludere in due colpi per me poteva pure avere le sue ragioni di esistere.
      Ah comunque sei giovane se non hai ancora trent'anni, il 2010 era solo 10 anni fa, per me 10 anni fa sono ancora gli anni novanta :D

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    4. Ti dirò, negli anni delle medie/superiori, qualche scazzottata c'è stata e come ho già scritto mi confrontavo anche amichevolmente con amici di altre AMT (aikido, twd ecc...) e più avanti presi coraggio anche con chi invece faceva SDC, amatori ovviamente, quindi le dinamiche di un combattimento le riuscivo a comprendere, avevo un'idea, ma allo stesso tempo credevo però alle panzane delle AMT, del tipo come se si potesse, tramite anni di allenamento, riuscire a padroneggiare quella perfezione tecnica/motoria e quindi ad applicarla anche in un combattimento non collaborativo, tipo IppeMen contro i 10 Caratechi AHAHAHAH e io ci credevo, volevo crederlo a tutti i costi, sperimentavo e mi "allenavo" come un pazzo nonostante comunque gli allenamenti e gli sparring degli SDC mi facevano paura oltre che reputarli "rozzi"!! AHAHAHAH XD Diciamo che alla fine è stato anche un discorso di maturare, di prendere coraggio e fare il passo decisivo, e questo mi ha portato anche ad avere dei nemici della mia vecchia sett... "disciplina", soprattutto perchè ero diventato importante nell'ambiente, andandomene e passando agli SDC ho persino, di conseguenza, "svegliato" gente che ha iniziato a farsi qualche domanda, quindi mi danno anche queste colpe ahahahah :')

      Giovane sì dai, per carità, però noto come mi affatico molto di più rispetto ai compagni di corso 18enni, avessi fatto allenamento fisico in passato anzicchè cazzate marziali e forme del petauro da zucchero per ore davanti allo specchio ora non avrei questi problemi e probabilmente avrei iniziato a fare agonismo molto prima! Ma sia... :(

      - RS

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  6. Ciao Arte Mortale, come sempre bel post.
    Seguo il tuo blog da diverso tempo, sono andato indietro a rileggere le cose che hai scritto negli anni passati e mi trovo d'accordo con praticamente ogni cosa che tratti.
    Al merito ho avuto recentemente una discussione con un caro amico in merito alla questione SDC VS difesa personale e sono rimasto sconcertato una volta di più.
    Lui è andato per un breve periodo a seguire un corso di krav maga e mi ha riferito di essere rimasto impressionato in senso positivo per via della presenza dello sparring (ma guarda un po') all'interno delle sessioni di allenamento e del realismo degli allenamenti.
    La caduta c'è stata a quel punto : ha poi dichiarato che gli SDC invece non servono a molto, ed ha sostenuto questa tesi non tanto sulla base di impressioni personali, ma su un esperimento condotto negli anni 90 da una scuola di autodifesa americana, la Rocky Mountain Self-Defense, dove in sostanza un top di esperti di arti marziali non meglio definiti dovevano venire aggrediti da dei collaboratori della scuola, tutti bardati con protezioni, con la sola regola di dover lasciare il primo attacco ai suddetti aggressori.
    I risultati sono stati sconcertati, ma non si trova alcuna traccia dell'esperimento originale, ma solo versioni di esso riportate da persone che insegnano DP in Italia.
    Nel frattempo ogni persona conosce qualche praticante di SDC che ha spaccato facce senza troppi problemi in risse da strade, a volte anche contro avversari multipli, e basta aprire youtube per trovare video di persone con palesi abilita negli SDC che spaccano il culo a persone che non le hanno.
    Non bastasse questo anche qui in Italia ci sono alcuni insegnanti di DP (nnìon faccio nomi) che proclamano l'inutilità degli discipline da combattimento sostenendo che "la strada è un'altra cosa", salvo poi andare a prendere lezioni dai migliori coach di MMA del bel paese - e parlo di nomi veramente grossi -
    gente che ha atleti nelle migliori promozioni professionistiche del mondo, per poi riproporre ciò che ha appreso nei proprio corsi.
    La domanda è questa, secondo loro cosa renderebbe inutili gli SDC?Il fatto che avvengano in un contesto regolamentato?L'assenza di colpi irregolari che cmq non si possono usare nemmeno nei corsi di difesa personale?La questione psicologica che ad oggi non ho ancora capito come si alleni nell'autodifesa?
    Ma allora perchè ne copiano le tecniche e i metodi di allenamento?
    Buona giornata e ancora complimenti per il blog.

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    1. Innanzitutto grazie per i complimenti, fanno sempre piacere.
      Riguardo alle affermazioni del tuo amico ricordo di aver sentito quella storia anche io, il punto è che la si smonta con estrema facilità:
      1- prendere UN episodio come pietra miliare per stabilire una verità assoluta è tipico di AMT e SdD: chissà come mai chi allena le botte vere non è solito farlo.
      2- ammesso che la cosa sia successa davvero e in quel modo, a me viene da pensare "grazie al cazzo": manda un sedicente esperto di difesa a fare un match full contact di Sambo; Manda un campione di Muay Thai a fare una competizione di forme di Wushu; Manda un ciccione a fare un test di arrampicata...
      Ma che cazzo vuol dire? Grazie al cavolo che le specializzazioni facciano emergere gli esperti...
      3- ... se non fosse che in questo caso quelli che dovrebbero essere esperti di difesa cosa mai avranno fatto?
      Hanno neutralizzato un aggressore con qualche magica leva articolare, pugno parato al volo, colpo speciale occhi-gola-palle?
      Meglio, pensi che loro non abbiano preso il primo colpo a tradimento "perché studiano l' autodifesa"?
      E' una cazzata talmente abominevole da aver vergogna a riportarla come esempio...
      Il primo lo prendi sempre, la differenza al limite la fa l' abitudine a prendere colpi e soprattutto a fare tutto quello che viene dopo, ovvero COMBATTERE.
      No, studiare tecniche risolutive al primo attacco non rende AFFATTO capaci di combattere.
      4- Ma perché mai dovrei prendere un esempio di un presunto test (???) fatto negli anni '90 (!!!) negli USA?!?
      No no, a me piace parlare della mia realtà che vivo, adesso: chiama 10 maestroni di AMT e SdD della tua città, chiama altrettanti agonisti di stili funzionali a caso, ripeti il test tale e quale, adesso, con la gente che puoi incontrare tu, con le condizioni attuali, poi vediamo quale sia la differenza.
      E bada bene, non è questione di AMT/SdD vs SdC, di cui non ce ne frega nulla dopo i 12 anni di età, è questione di constatare quali siano le soluzioni così vincenti degli espertoni di difesa e stili millenari.
      Se queste soluzioni sono i "colpi proibiti" siamo punto e a capo, tanto vale fare uno stage di calci alle palle per aver sintetizzato decenni di allenamenti paramilitari speciali cinesoidi...

      Come giustamente dici oggi fanno tutti i fenomeni perché c'è più conoscenza e spesso anche i maestroni si allenano parallelamente in altro, mi viene in mente un aneddoto che racconterò appena ho tempo.

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  7. Entro meglio nell'esperimento in questione, i suddetti combattenti - non è dato capire se si trattasse solo di marzialisti o anche di praticanti di SDC o in che percentuale gli uni e gli altri - venivano fatti entrare singolarmente in una stanza, dove ad accoglierli c'era un tizio mascherato e ricoperto di protezioni il quale iniziava ad insultarli.
    Loro dovevano lasciarlo fare e darli la chance di attaccare per prima, a fronte di questo viene detto - sempre dai siti italiani che ne hanno riportato l'esito e che trattano di DP, che nell'80% dei casi i marzialisti/fighter si sarebbero trovati a soccombere per l'incapacità di gestire la situazione sconosciuta e lo stress delle offese subite dagli aggressori.
    Il punto che mi lascia sconcertato è come ogni volta che si parla di queste cose si parte dal presupposto che una persona abituata a fare a botte in palestra debba paralizzarsi una volta trovatasi in strada contro un aggressore che con ogni probabilità in una palestra non ci è mai entrato.
    Voglio dire, ci sono persone che si sono trovate a fare a botte per stada senza avere una particolare preparazione fisica o tecnica e lo hanno fatto senza problemi, con risultati favorevoli o meno, ma non si sono cagati in mano.
    Se si parla di una persona che si allena in palestra ed è in forma nessuno si sognerebbe mai di dire che per strada queste due cose non servano, specie se l'avversario invece non è in forma...poi se si parla di SDC, disciplina che specificamente insegna a picchiare MEGLIO DI CHI NON LA PRATICA, si arriva al paradosso che sarebbero meglio non praticare nulla e che è meglio picchiare a caso.
    Oppure vengono fatte obiezioni del tipo "Ma se tu pratichi boxe e l'avversario si avvicina e ti afferra che fai?"Se l'avversario si avvicina e mi afferra in primis dubito che questo sia un judoka o un grappler quindi, escludendo sia il doppio di me, compie un azione che non ha le capacità per compiere, cosa che lo mette sullo stesso piano dell'aggredito il quale però sa boxare.
    Semplice no?

    Tornando all'esperimento ti linko un sito che ne parla e assieme anche quello di un aggressione subita da un mma fighter - e riportata, tanto per cambiare, da un sito che parla di DP - della quale avevi parlato anche tu tempo addietro :

    http://herpestes-sd.blogspot.com/2014/06/le-arti-marziali-non-funzionano.html

    https://dojoshinsui.com/blog/difesa-personale/ecco-perche-le-mma-non-sono-utili-per-la-difesa-personale/

    Per concludere ti lascio anche qualche link di gente che ha usato per strada le tecniche apprese in palestra e si è difesa benissimo, in alcuni casi si tratta di gente che si è difesa, in altri di gente che ha aggredito, ma il concetto è uguale :

    https://www.youtube.com/watch?v=EX9lbD38iTY

    https://www.youtube.com/watch?v=MQhCs0JWKy8

    https://www.youtube.com/watch?v=ae8BXrwWLnM

    https://www.youtube.com/watch?time_continue=82&v=npFlFrVe_fE

    https://www.youtube.com/watch?v=DLVWQR5_KjU

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  8. Ciao AM,
    a quando un focus on sul TaeKwonDo ?
    Perchè io non credo che di per sè sia più efficace del Karate
    Tuttavia studiato per chi ha una certa esperienza pregressa di Sdc, il saper calciare "bene" penso possa rivelarsi molto utile, vista la potenza di un calcio
    Perchè a parte le tecniche coreografiche dove fai otto giri su te stesso e poco utili nella realtà, mi sembra che con i piedi quelli di TaeKwonDo facciano di tutto e di più
    Ma l'allenamento del TaeKwonDo è diverso per avere una simile elasticità nelle gambe ?

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    1. Ciao, sì, credo che un focus on sul Taekwondo si possa fare, lo preparo così ti "rispondo" direttamente lì.

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  9. Ciao Arte, ti seguo da tanto e apprezzo molto il tuo lavoro.
    Da bambino ero la vittima perfetta dei bulli : basso, gracile, secchione ed avevo ( ho ancora ) una r moscia terribile. Inutile dire che ho subito bullismo sempre ed ovunque. Quando facevo le medie, nel 2001, mi iscrissi ad un corso di karate tenuto dal solito esaltato fissato con la cina, i draghi ecc ecc Dopo aver preso la cintura gialla, iniziai a sentirmi più sicuro di me stesso e decisi di iniziare a rispondere ai bulli. Dopo una mia risposta parecchio pesante alle loro provocazioni, appena mi si avvicinarono, dissi che facevo karate. Mi picchiarono con una brutalità che non pensavo nemmeno potesse esistere, io non riuscì nemmeno a colpirli. Continuai altri due anni, poi abbandonai il karate perchè non mi ha mai permesso di difendermi.
    Il bullismo mi ha lasciato profonde ferite psicologiche, ad oggi, a 31 anni suonati, ho paura dei gruppi di adolescenti, paura di parlare in pubblico a causa della r moscia e con le ragazze non ho mai concluso nulla causa scarsa autostima. Secondo te potrebbe essermi utile un corso di boxe? Ho chiesto ad un mio amico ma mi ha detto che alla mia età è tardi per imparare a causa della curva di apprendimento che non è più quella di un 20enne.
    Vorrei fare un corso di boxe non per andare in giro a picchiare la gente, vorrei solo aumentare la mia autstima e smetterla di avere paura quando passo davanti un gruppo di ragazzi.

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    1. Ciao, grazie per la tua testimonianza.
      Credimi capisco questo tipo di bassa autostima e difficoltà in pubblico e nelle relazioni, però non sono certo che il mio, personale, miglioramento sia dipeso *in particolare* dalla pratica di una disciplina piuttosto di un' altra, quanto da una serie di accorgimenti, modifiche ed anche episodi intervenuti in tempi diversi.
      Certamente uno sport, nello specifico da combattimento, aiuta non poco.
      Permettimi di dire che lo faccia anche per la più *stupida* delle ragioni ovvero "adesso so di poter menare" - con la differenza rispetto alle AMT che lo sai fare per davvero.
      E no, non perché ci hai menato qualcuno, ma perché l' allenamento costante ti mette nelle condizioni di capire le botte, non esserne spaventato, farne in un certo senso la tua nuova comfort zone, qualcosa che per te non è più territorio oscuro.
      Non c' entra niente diventare bravo, c' entra allenarsi fisicamente facendo sacrifici, fare una dieta per raggiungere un obiettivo e conseguirlo (non necessariamente per salire sul ring), prendere un impegno e mantenerlo, stare in mezzo a gente tosta e imitarla.
      Questo è il percorso.
      Magari invece non è la boxe, basta che sia un' attività che ti faccia sentire... "figo".
      Non fraintendere, non ne faccio una questione da bimbiminchia, ma capisci che un conto è giocare a freccette, un altro è fare arrampicata, downhill, etc.
      Se devo dirla tutta credo che la botta di autostima maggiore io l' abbia conseguita quando da ranocchietto rachitico "ma bravo a fare le forme" ho iniziato ad allenarmi in modo funzionale e ho avuto i risultati TANGIBILI: ti vedi allo specchio e vedi un corpo più attraente, e ti senti BENE, SICURO.
      La gente, TUTTA la gente senza conoscerti ti incrocia e vede un corpo in forma, spesso cambia atteggiamento già solo per questo.
      E sì, garantito al limone che pure le hot pants girls cambiano opinione e vorranno riprodursi.
      Anche vari uomini pelosi e muscolosi e barbuti lo vorranno, ma questo lo lascio alle personali preferenze ahahahaha.
      Allenati GIORNALMENTE, io lo faccio a casa così non spendo un euro, correggi la dieta e poi vai a provare la boxe, o il Brazilian JiuJitsu che è anche più divertente e meno "traumatico" e ti prometto che da qui ad un anno aprirai il tuo blog su come la volontà di cambiare passi da sacrifici e risultati oggettivi, non da scorciatoie come lo sono le AMT e SdD "per tutti senza sforzi".
      Buona fortuna!

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    2. Avendo incominciato col bjj a quasi 50 anni, senza la minima esperienza precedente, confermo quanto sopra.

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  10. Grazie per la risposta, mi hai incoraggiato tantissimo!

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  11. Ciao arte! son off topic,ma volevo consigliarti l'ultimo film di tarantino! l'ho visto ieri alla prima in sala e c'è una scena che vede bruce lee protagonista...risate assicurate!
    A dirla tutta era esilarante tutto il film,mi è piaciuto tantissimo poi non so se è il tuo genere.
    Sempre un piacere leggerti!

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    1. Ciao, in effetti ho letto della "polemica" dei ridicoli fan di Briuuus Liii all' uscita del film, stavo pensando di farne un articolo ma poi mi sono reso conto che avrei solo attirato altri bimbi privi di cervello...
      Che fosse un arrogante pieno di sè è una cosa arcinota ma no, loro lo vogliono immortalato solo come difensore del bene e eroe mondiale!
      Per carità...
      Lo vedrò di sicuro e mi farò grasse risate non appena il cinesino verrà preso a calci nel culo!

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  12. Vorrei dire che quanto dici sulle scuole di sdc per bambini (diciamo judo che è l'unica che ha una didattica "storicizzata") non è propriamente giusto. Li sta alla capacità del maestro di riuscire a gestire velocità differenziate ed è quello che insegnano a tutti i maestri di judo federali. Coltivando i fenomeni senza rallentarli ma tutelando anche quelli che sai che una gara non la faranno mai. Anzi gli sdc insegnano ai trucidi il rispetto di tutti perchè imparano che c'è sempre un trucido più trucido di te dato che prima o poi uno che gliele suona lo incontrano sicuro. E insegna a tutti che non ci sono scorciatoie nè se sei paperino nè se sei trucido. Solo il lavoro e l'impegno premiano. Il bravo maestro premia chi da il massimo indipendentemente da qual'è il tuo massimo. premia paperino se viene buttato fuori al primo incontro ma vede che ha dato tutto e sfotte tyson se vince i regionali perchè con le sue potenzialità doveva vincere i mondiali. Se poi vai in una palestra tipo kobra kai è giusto che te ne vai subito che tu sia paperino o trucido. e la palestra che ci ha dato l'ultima medaglia d'oro olimpica di judo ne è un esempio

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    1. intendevo che è un esempio in positivo. rileggendo poteva sembrare equivoco

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    2. Forse da bambini è più giusto insegnare uno sport, poi quando si cresce si è in grado di capire anche quando e come questo sport può diventare utile per la difesa personale.
      Per quante dinamiche utilissime si imparino con uno sdc, esse non potranno mai definirsi esaustive per la difesa personale perchè comunque impari ad agire in un range di movimenti definito.
      Faccio un esempio stupido, ora che pratico Judo il mio maestro si è sorpreso quando gli ho detto che esiste la possibilità di combinare un ippon seoi nage con un harai goshi (si fa spesso nel ju-jitsu). Occorre anche avere una certa cultura di fondo e mai chiudersi nel proprio mondo.

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    3. Mi chiedo che cosa mai si dovrebbe insegnare di "difesa personale" ad un bambino nell' ottica di combattimento.
      In questo senso forse sono meglio le AMT, li fai divertire facendo attività fisica con bambinate di colpi del dragone e forme di parmigiano, con una morale posticcia che tuttavia oggidì i genitori non sembrano proprio in grado di elargire.

      Gli SPORT da combattimento sono SPORT e non affrontano AFFATTO l' argomento autodifesa, il cielo ce ne scampi: è naturale che non siano esaustivi nel contesto; Il punto è che se sei allenato a "fare a botte per mettere un altro umano fuori combattimento", garantito al limone che in caso di collutazione FISICA A MANI NUDE danno MOLTA, MOLTA più preparazione di un marzialista ChanChon o dopolavorista wannabe-Commando del Mossad...
      Non sto dicendo che questi siano totali inetti, ripeto solo che un destro giusto a segno conclude molto spesso un' aggressione, kotegaeshi, palmate & colpo del Drago Nascente molto più difficilmente, allora tanto vale allenarsi 10000 volte a far entrare il destro. Mio personale parere eh.

      Sono un pò perplesso che il tuo maestro di Judo fosse sorpreso per quella combinazione, poi non so... Di certo più conoscenze hai meglio è, il problema è avere conoscenze applicabili e non collezioni di mosse da esibizione.

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    4. Sì sono d'accordo, per questo dicevo che il top sarebbe iniziare da piccoli con una cultura sportiva che tempra carattere, fisico e pure l'abitudine al combattimento per poi avere più avanti una sana voglia di espandere le proprie competenze.
      Il difetto che vedo io di chi si ferma solamente al praticare sdc (ecco l'esempio Judo che ho messo) è che si resti a pensare, senza volerlo, solo dentro quel contesto convincendosi che vada bene così. Perchè al maestro risultava strano? Perchè essendo stato abituato a finalizzare in una certa maniera seguendo determinate regole non gli sarebbe venuta in mente subito quella combo, tra le infinite che in realtà si possono fare.
      Questo non vuole dire che il Judo e gli sdc non vadano bene, vuol solamente dire che più cose sai meglio è... le AM sarebbero quindi una ottima integrazione per gli SDC e forse così facendo il confine tra le due non sarebbe più così distante.

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  13. Quello che lascia perplesso me è il fatto che, in buona sostanza, quando si parla di difendersi da un aggressione a mani nude, si affermi che allenarsi in palestra non serva.
    È come dire che se mi alleno nella corsa e faccio i 100 metri in 11 secondi perderò contro uno che non si allena nella corsa.
    Le tecniche per portare i pugni tipiche della boxe, quelle per portare i calci del muay thai, le leve del bjj, le proiezioni della lotta libera non sono le migliori in un contesto regolamentato, sono le migliori in generale se il tuo fine è fare male a qualcuno, che poi a queste tu possa integrare altre cose "scorrette" è un altro discorso, come è un altro discorso che pur conoscendo queste tecniche si possa soccombere ad avversari armati/multipli.

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  14. Leggete questo!

    https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2745548008803471&id=2182147621810182

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    1. Se vabbè, l' ultimo capo delle guardie della Città Proibita dio santo...
      Qui c'è il sunto di tutte le cazzate marziali nel giro di pochi paragrafi.
      Anche i commenti sono quanto di più scontato abbia già visto negli anni, francamente non ho più nessuna attrazione a leggere questi deliri, sia da una parte che dall' altra.
      Ognuno faccia quello che gli piace che è cosa buona e giusta, tanto scopriranno da soli la differenza tra le botte vere e i balletti folcloristici, se mai capiterà.

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  15. Qui si parla di didattica e non di Arti Marziali.
    Sarò schamatico:
    - Ti alleni nelle strade di Detroit? Devi esser duro.
    - Ti sei allenato in oriente fino al decennio scorso? Dovevi essere un duro.
    Poi è subrentato il TENNIS!
    Il tennis è sempre più o meno stato collegato alle "alte sfere". Alte sfere: cultura. Quindi i coach di tennis si scopavano le mogli dei manager e, in cambio, i manager li riempivano di soldi e li introducevano nel mondo dell'industria.
    Il passo è breve e lo sport si lega alla management, la cultura dei benestanti arricchisce la didattica del tennista ed il tennista oltre ad entrare nelle mogli, entra anche nella formazione aziendale.
    Così Aristotele e la Montessori entrano nel lessico di Velasco e Velasco è più nelle sale congresso delle grandi industrie che nel campo da volley. E' nato il coaching!
    Ed ecco che torniamo alla arti marziali: la didattica occidentale di moda nella formazione dei notri colossi industriali arriva subito alle aziende Giapponesi (che mai e poi mai possono essere un passo indietro). Ed in breve tempo il sol levante scredita i propri metodi e sposa le metodologie occidentali. Tanto da, rullo di tamburi, citare Rousseau nelle linee guida dello "Zen Nihon Sogo-Budo Renmei".
    In conclusione, se per il tuo maestro devi essere un duro per avvicinarsi al suo dojo, allora questo vale quanto un teppista di Detroit. Se invece è una persona che si forma, si informa, studia la didattica, allora sarà lui a farti diventare un duro.
    Eh si, ce ne sono pochi.

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    1. Ho cercato di seguire il tuo ragionamento ma non ho veramente capito cosa intendevi oltre al fatto che forse hai avuto un trauma con gli insegnanti di tennis, con i manager, con tua moglie o con tutti quanti.

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    2. Si forse sono stato un po' confuso (e forse non ho mandato giù quella storia di mia moglie con l'istruttore di tennis...).
      Volevo dire che se "essere un duro" è un requisito al corso/dojo/scuola che frequentate, allora girate i tacchi. Non può e non deve più essere così da almeno quindici anni. Si tratta, appunto, di didattica.
      Per legge i vostro corso deve essere iscritto ad un ente di promozione sportiva (CSEN, UISP, ASI, etc. etc.) e per legge il vostro istruttore/maestro/guru deve essersi formato in uno di questi enti. Non è un'opzione, è la legge. Quella "cintura nera" non vale assolutamente nulla, ci vuole un ente di promozione sportiva (o il CONI stesso) che garantisca la formazione e la preparazione dell'istrutture. Non tanto la preparazione tecnica (figuarati se allo CSEN conoscono lo hung gar) ma la preparazione "medica" e "didattica".
      Quindi, il vostro maestro se si è formato, informato e se si aggiorna si è sparato dei pipponi sulla nuova didattica occidentale che escludono al 100% che "essere un duro" sia un prerequisito per qualsivoglia disciplina.
      Se il vostro maestro non si è formato, informato e non si aggiorna, allora è un impostore; voi siete tonti a dargli i vostri soldi e lui fa bene a riempirvi di legnate.
      Concludendo, questa didattica che (genericamente) è riconducibile alle idee di Steiner/Montessori/Rousseau è stata adottata in tutte le nazioni "moderne".

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