giovedì 26 settembre 2019

Focus on: il Tae Kwon Do

Oggi andrò a raccontare il mio punto di vista riguardo a quella che ai tempi di Fatal Fury 2 diventò l' arte marziale più cool esistente, il Tae Kwon Do.
Lo era perché incredibilmente spettacolare, caratteristica, efficace nel gioco, e Kim Kaphwan faceva anche i versetti "ATAA!" che ai tempi ricordavano Briuuus Liiiiiiii, la conseguenza era l' esaltazione totale per ogni bambinetto appassionato di arti marziali tradizionali.
Ricordo anche il film "Best of best", quello con la solita squadra di americani sboroni che vanno in Korea ad esportare la democrazia vincere il torneo di """"Tae Kwon Do""" (???) con tanto di grida "USA! USA!" e finale propagandistico liberale con il coreano-americano che vince con onore senza ammazzare l' avversario (gli americani sono così nobili d' animo, loro ammazzano solo per giusta causa!), i coreani che si sottomettono alla "giusta, ovvia e palese superiorità" degli ospiti e applaudono perché gli americani sono troppo le persone più-migliori-dell'-Universo, la biondona americana che però insegna i segreti della meditazione Orientale (gli autoctoni si facevano il culo nella neve, lei insegnava "a respirare"), il coglione yankee burino con il cappello da cowboy (il cappello da cowboy dio santo...) la moglie americana che abbraccia il suo eroe americano tutti felici e piangenti perché hanno dimostrato ancora una volta quanto gli statunitensi siano la Razza Nobile, baci abbracci bla bla bla...
Però che ci vuoi fare, se così tanti beoti Europei sono soggiogati dal mito dell' America e considerano gli americani tanto fighi ed esempio per il mondo è anche grazie a questi film, quelli sono maestri assoluti nel fare propaganda.
Vabbè, torno in topic.

Quando iniziai a cercare di capirci di più raccogliendo informazioni su cosa fosse il Tae Kwon Do nel mondo reale, restai piuttosto deluso soprattutto perché la sua declinazione teoricamente più concreta, lo sport olimpico, era qualcosa di completamente diverso dalla mia concezione di efficacia e combattimento in generale: vedevi questi omini tirarsi pedate urlando come ossessi con il solo scopo di toccarsi per primi, bardati come dei Power Rangers.
Un' immagine decisamente molto meno suggestiva del Dae Han di Best of Best.

Fermo restando che un atleta olimpico di Tae Kwon Do col cazzo che lo asfalti come piace pensare ai più bulli, lo stile in sè è qualcosa allo stesso tempo molto lacunoso ed interessante a patto di dimenticarsi completamente di qualsiasi pirlata abbiate mai visto in film, videogiochi o esibizioni.

Ai tempi della mia pratica di AMT proprio la mia esaltazione per le tecniche di Tae Kwon Do, che "studiavo" e un pò allenavo per i fatti miei, mi rese il punto di riferimento in palestra quando si parlava di saper calciare.
Va ricordato che i miei "studi" si basavano sulla mia collezione di videocassette con tutte le scene di combattimento tagliate dai film su Italia 1, più qualche esibizione trovata sui canali locali; Quindi si trattava della fuffa più spudorata possibile, il non plus ultra della pagliacciata cinestetica fine a sè stessa.
Ai tempi mica trovavi mille tutorial online, Internet nemmeno esisteva, al massimo ti compravi il manuale delle Edizioni Mediterranee e lascio immaginare come si possa imparare a muoversi da un libro, una roba tipo Daniel Larusso.
Ma capisci che in una pratica come la mia incentrata sulla scena queste cose facevano fare "ooooh!" a tutti i presenti, quindi anche due calci circolari in successione erano roba da megamaestri.

Fatto sta che in uno dei vari cambi palestra finimmo per capitare in una in cui si praticava Tae Kwon Do, e così per la prima volta potei assistere a vari allenamenti.
Quello che mi viene da dire oggi, al netto di tutte le mie esperienze, è che anche il Tae Kwon Do sia uno di quegli stili di cui puoi discutere sulla validità o meno solo se hai esperienza, altrimenti finisce che nonostante le tue sensazioni un mediocre praticante ti può mettere KO con un high kick che nemmeno ti aspetti (perdonatemi, non ricordo i nomi coreani delle tecniche).
Perché quello che mi colpì già allora fu l' estrema variabilità delle sue combinazioni di calci unite alla grande velocità e inclinazione alle finte.
Certi cambi e giochetti di gambe magari facevano un pò ridere l' inesperto, a volte sembrava di vedere dei ballerini zampettare in modo gaio, ma se non li avevi mai visti era davvero facile finire fregati.
Che poi è un pò quello che mi successe anche con il Wing Chun, entrando in contatto con concetti come la linea centrale, assorbimenti e calci dritti alle ginocchia (no, per carità non mi parlate di sensibilità al contatto che è una grandissima stronzata); E ovviamente in seguito con gli stili funzionali.

Il vero limite del Tae Kwon Do resta appunto la predilizione per un combattimento a lunga distanza in cui le gambe la facciano da padrone, non voglio commentare chi sostenga che sia un' arte marziale completa con pugni, leve e proiezioni perché anche quello che facevo io lo era, anche molto di più, ma alla fine sempre di tanto fumo e niente arrosto stiamo parlando: il Tae Kwon Do resta una disciplina specializzata nell' uso dei calci a lunga distanza.

Una delle domande più classiche già ai tempi era: ma se vado a praticare Tae Kwon Do, diventerò agile, fulmineo e capace di combinazioni alla Kim Kaphwan???
Praticandolo imparerò a fare la spaccata? Sarò agilissimo di gambe?
Queste domande sono meno stupide di quanto suonino ma mettetevi subito una mano sul cuore, la risposta è un categorico NO.
Full stop.

Quando iniziai a -cough cough- "studiare" i calci del Tae Kwon Do, io avevo già una decente estensione ed agilità di gambe, ero abbastanza giovane per avere un margine di miglioramento e abbastanza appassionato di filmetti da voler emulare certe combinazioni.
Tutte le persone che ho mai conosciuto in grado di calciare con agilità (intendo con quel tipo di tecniche e rapidità) avevano iniziato a praticare da ragazzini e comunque avevano una base atletica di stretching di un certo stampo.
Perché è inutile che ci giriamo intorno, il Tae Kwon do è un pò come il Basket e la Pallavolo, discipline assolutamente non democratiche, altro che per tutti.
Molta gente che ho conosciuto e con cui mi sono allenato aveva la scioltezza di gambe di una sedia, primo fra tutti in assoluto il mio maestrone che col culo ciccione mimava high kicks arrivando a malapena ad altezza petto, con una velocità e potenza tali che potevi cagare, seppellirla e ancora farcela ad andartene (vediamo chi è in grado di cogliere la citazione ehehe...).
E non c' era verso di veder migliorare i loro calci perché esistono impedimenti fisici che, ahimè, non si possono realmente eliminare.
Altre volte erano questioni meno tecniche e più attitudinali, cosa che peraltro è generalizzata a qualsiasi attività fisica in generale: un movimento lo devi capire e avere voglia di emularlo, non basta che te lo spieghino.
Ho visto gente praticare per decenni arti marziali e non aver ancora capito il concetto di impatto secco di un colpo, lanciando mani e piedi verso il bersaglio come masse di gomma.
(Io che non sono un maestro l' ho fatto capire in mezz'ora a chi me lo abbia chiesto, boh...)
Figuriamoci cercare di applicare uno stile di combattimento in cui l' agilità, la velocità, la coordinazione, il timing e non ultimo la strategia siano ancora più necessari, essendo focalizzato sull' uso di arti tipicamente impiegati poco più che per deambulare.
Ok magari non per gli oranghi, ma un orango ti attacca dall' alto con le sue feci e fine della storia.
Morte dal cielo.

Personalmente ritengo i calci un' eccellente risorsa di combattimento e averne padronanza non è mica una brutta cosa, ciò non toglie che tolti i four wonders (low kick, middle kick, front kick e side kick) resti davvero poco di ragionevolmente applicabile con sufficiente percentuale di successo per la media degli Homo Erectus quali siamo.
Se poi vogliamo proprio addentrarci nel campo dell' aggressione questo tipo di colpi sono ancora più improbabili, mettici l' adrenalina, la violenza e tutto il resto, col cazzo che ti metti a fare i giochetti di gambe.
Se sei abbastanza lucido da voler azzardare una tecnica da Tae Kwon Do in tale contesto, o hai raggiunto il livello Aggressore di Crab Magra (che poi è il loro vero obiettivo...) e forse hai iniziato tu la cosa, oppure hai ancora il cervello in pappetta da cazzate viste nei giochini.

Solo che mica tutto il mondo gira intorno a sta cazzo di difesa personale e combattimento totale globale, bisognerebbe un pò togliersi dalla testa questa fissa: così come il pugilato è specializzato nell' uso delle braccia, il Tae Kwon Do dovrebbe essere rispettato per la sua specializzazione, se non fosse che come ho detto senza certe abilità in pratica diventa molto meno determinante.

Il fatto che sia uno sport olimpico purtroppo non lo rende uno stile funzionale al pari di altri, perché le stupide esigenze di edulcorazione degli Orsetti del Cuore lo hanno ridotto ad una specie di gioco al toccarsi per primi, con la conseguenza che non ci si allena per fare KO, anzi.
Un pò come la scherma il cui combattimento sportivo è ormai totalmente votato all' esplosività fregandosene se l' altro ti avrebbe infilzato pure lui ma 0,02 secondi dopo...
Vedere gente che "combatte" come la mani distese lungo il corpo è quasi un' offesa al concetto di combattimento stesso.
Ma prima di decretare il Tae Kwon Do quale arte marziale fuffa, provate a fare sparring contro un buon agonista: potreste scoprire nuovi modi di leggere il numero delle scarpe. Il suo!

21 commenti:

  1. Ahahah bellissimo articolo sul TWD, personalmente non l'ho mai praticato ma ho avuto qualche confronto con un mio amico che ha anche gareggiato da dilettante, quando ancora praticavo AMT e mi metteva in serie difficoltà, soprattutto sulla lunga distanza, aveva cmq il suo background tecnico e fisico, e concordo sul fatto che a vederlo da fuori ci si creano certe perplessità mentali, ci stà, però fanno una preparazione mostruosa per quanto riguarda appunto i calci ed è appunto quella la loro specializzazione, sopratutto chi combatte full contact e non all'acchiapparella ai punti ahahah... Secondo me per chi pratica SDC può essere interessante farci qualche esperienza perchè appunto ha il suo perchè, molto di più delle cinesate e altri stili "da noi abbiamo tutte le tecniche di tutte le arti marziali, anche la LOTTAATTERRA® e le tecniche antistupro!!" quello senza ombra di dubbio!! XD

    - RS

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    1. Da quanto ho capito però, se non inizi da piccolo darai sempre calci alla Karatè...
      Ma magari può essere utile sapere cosa potresti aspettarti in certi casi...

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    2. Ma quello sicuramente, il TWD è uno sport che bisogna iniziare a praticare fin da piccoli e tra l'altro dipende anche da tanti fattori il discorso dello stretching o mobilità delle gambe, immagino, ma in realtà era la stessa cosa al karate, si faceva tanto stretching e nei vari kata si tiravano calci alti, girati, in volo ecc... non come nel TWD, ovvio, però tutto quell'allenamento che ho fatto mi è servito in quanto ancora oggi riesco a tirare degli high kick decenti alla kickboxing, certo la differenza stà nell'allenamento serio e nel come portarli in quanto al Karate erano carezze coreografiche a confronto, però noto come chi incomincia a praticare AMT o SDC in tarda età risulta molto più difficile riuscire a portare i calci già ad altezza media!

      - RS

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    3. In generale praticare SDC a tarda età è difficile... per un semplice motivo: il fisico cambia anche se il cervello non vuole ammetterlo.
      I ventenni se non si allenano ogni giorno riescono ad avere un metabolismo tale che permette loro di bruciare e non stancarsi pure se si allenano solo 2 orette alla settimana.
      La stessa cosa a 30 anni è impossibile, lo sto constatando sulla mia pelle.
      Volessi stare al passo coi ventenni dovrei fare corse ogni mattina, sperare di non arrivare troppo stanco agli allenamenti e sperare che lo spritz del venerdì non faccia andare in fumo tutta la settimana... è un incubo.
      L'età ideale per praticare SDC è dai 18 ai 27 anni secondo me.
      Prima no perchè si è troppo piccoli e stupidi per capire (si rischia di farsi male compromettendo il fisico), poi è tardi per recuperare.

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  2. P.s. stessa identica esperienza con il Wing Chun, ahahahah ci incappano tutti prima o poi, arriva quello che ti convince quanto sia mortale e figo perchè mentre tu tiri di quà, lui entra sulla centrale e controlla tutti gli arti e i movimenti una volta ottenuto il contatto e grazie alla sensibilità tattile (ahahahahah) dio mio quanti anni ci ho speso in ste caxxate... XD

    - RS

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  3. Ciao arte, il commento "cagare, seppellirla e ancora farcela ad andartene" arriva dal libro First blood dal quale è stato tratto il primo film di Rambo

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  4. Lo sto leggendo in questi giorni, ieri ho letto l'articolo, oggi ho letto la frase.
    Ah dimenticavo, complimenti per il blog, mi faccio sempre un sacco di risate

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  5. Carissimo! Leggo sempre con piacere le tue analisi e racconti di vita (onesto e spassoso allo stesso tempo). Mi sembra di capire che hai avuto anche un passato da praticante di Karatè. Te la sentiresti di esprimere,in un post, il tuo pensiero sul Kyokushinkai? A detta di alcuni è l'unico stile di Karatè ad essere funzionale al combattimento (oltre che l'unico a fare sparring e incontri full contact). E' vero o è solo un mito? Mas Oyama (dal poco che so) era decisamente più onesto rispetto ad altre figure. Ti saluto e ti auguro buona giornata! :)

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    1. Ciao, ho parlato del Kyokushin e di Oyama in alcuni commenti sparsi, certamente uno stile funzionale anche se personalmente non è un ambiente che mi interessi, un pò troppi esaltati macho da fotografia sotto le cascate come nei cartoni...
      Non è l' unico stile di karate full contact, sicuramente il più popolare; Il sistema sportivo non mi piace affatto.
      Oyama, che ricordiamo NON era giapponese, era un altro fanatico esaltato, ma massimo rispetto su ciò che ha definito come pietra miliare di riferimento nel Karate, che è QUESTO, mica i kata olimpici (argh!).
      Sì lo so, il Kyokushin mantiene vari aspetti """tradizionali""" compresi i kata, ma visto che i praticanti medi si allenano di più al full contact reale glielo si può perdonare.
      Oyama non è che fosse onesto, era un Big Jim palestrato e infoiato per il combattimento, bullo e arrogante come Briuuus Liiii, solo che qualcosa di concreto lo ha dimostrato sul campo, non nei film :)
      In sostanza il Kyokushin è uno stile funzionale, quindi rispettabile nel campo del combattimento reale.

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    2. Io volevo chiederti proprio se avevi mai sentito parlare del Kudo. Sembra interessante, sulla carta, non so se fidarmi dei video che girano in rete perchè ogni volta che vedo competizioni di questo tipo trovi davanti sempre più o meno gli stessi movimenti, stile torneo di kick (sarà che il combattimento in fondo è molto più semplice e semplificabile di quanto dicono?). La componente "jujitsuistica" potrebbe rendere più interessante l'esito degli incontri, questo si...speriamo prenda piede anche da noi, la considererei una sorta di evoluzione...

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    3. Sì ne ho sentito e lo ho visto, se vedi gli "stessi movimenti" beh è perché come vado dicendo da un decennio il combattimento reale quello è... puoi chiamarlo Franco, metterci le tute dell' Adidas come divisa o pretendere che i praticanti si colorino i capelli, ma se alleni combattimento funzionale sempre alle stesse cose arrivi.

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    4. Grazie della risposta. Sono l'Anonimo che verso le 15 ti ha chiesto di Oyama XD. Allora NON era giapponese bensì coreano, ma ho studiato un po' la sua storia. Lui era uno di quei pochi coreani che riuscì a nipponinizzarsi, (si arruolò volontario nell'esercito imperiale e fu un accanito sostenitore nella nipponizzazione della Corea e dell'imperialismo giapponese). Quindi potremmo definirlo perfino "più giapponese dei giapponesi". Poi vabbè la storia dell'imperialismo giapponese è complessa e piena di episodi da far rabbrividere. Comunque era solo una piccola nota storica che volevo aggiungere al tuo "NON era giapponese". Il tutto senza sembrare saccente o arrogante. Grazie della tua risposta e buona serata! :)

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    5. Ci mancherebbe, con la mia nota volevo solo sottolineare questo particolare perché spesso, come ad esempio accade per Briuus Liii, gli ignoranti tendono a deizzare questi personaggi idolatrandoli per quello che non sono: pensa che ridere, il Karate Giapponese che spacca il culo ai passeri ideato da un Coreano!
      Un pò come il Wing Chun di Briuus Liiii "il combattente più forte della storia" (ahahahhahah!!!) e poi era il primo che lo aveva scartato prendendone giusto qualcosa ma studiano boxe e lotta occidentali...
      Io ormai irrido quelli che osannano persone per partito preso, perché se vai a fondo trovi sempre molte ragioni per non ritenerli poi così mitici.

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    6. ahahahaha Ti capisco. Beh già il Karatè ha origini difficili da definire. Okinawa per secoli fu sotto il dominio dell'Impero Cinese e a fare da ponte fu proprio la Corea. Coreani e Giapponesi etnicamente e linguisticamente sono quasi cugini. Perfino lo Zen deriva dal Chan cinese passando proprio per la Corea. Comunnque se ti interessano le questioni "etniche" (lo dico in tono scherzoso non fraintendere), ho una chicca per te. Bruce Lee aveva un tedesco tra i suoi avi, tra l'altro una cosa di lui che non si sa è che la sua famiglia era cattolica fin da bambino ebbe un'educazione mista cinese-europea. Una delle ragioni per cui praticò il Wing Chun fu anche per un suo difetto fisico. Aveva una gamba più lunga dell'altra! Buona serata! (sono lo stesso anonimo di prima)

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  6. Ciao AM
    Però non capisco una cosa: se il Kyokushin è un karatè funzionale, insegnano pure come colpire con le dita o la nocca centrale del pugno ? E colpire dove ? non c'è rischio di infortuni seri ? O anche loro mettono guantoni (o guantini) e giù mazzate ? Il Kyokushin usa gomiti, ginocchia, testate o è più simile alla kick boxing ?

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    1. Occhio perché questo è uno dei classici capisaldi di quelli con gli stili millenari e i colpi segreti: appurata l' efficacia di un certo tipo di bersagli e metodi di colpire in un combattimento "termonucleare globale", va da sè che se vuoi fare uno sport certe cose non le possa permettere.
      Tanti interpretano questa cosa a proprio piacere asserendo che, quindi, "se io studio E ALLENO come metterti il pollice nel culo sono molto più efficace in un combattimento VERO".
      Solo che non lo possono allenare nemmeno loro per davvero, o alla prima lezione finirebbero in ospedale; E, cosa più importante, non sono in grado di capire quanto non servano i colpi invalidanti per metterti al tappeto, perché loro uno "stupido combattimento full contact regolamentato" non lo hanno mai sperimentato per davvero, prova a chiedergli di fare un match sul ring, si sporcano le mutande di merda, altro che bong sao-pugno-ti spacco un braccio...
      Nel Kyokushin si studiano più colpi che nella kick classica, del resto resta una delle poche arti marziali rimaste fatte come andrebbero fatte, la risposta è sì.
      Adesso però faccio un' osservazione per non cadere nel solito malinteso: non è che se fai kick= conosci meno colpi= quello che ne sa di più è superiore.
      No no.
      Primo perché con un solo destro ti manda al creatore anche Giggi il Bullo; Secondo perché una gomitata e una ginocchiata non richiedono mica DIECI ANNI (ahaha) di allenamento per essere appresi, se fai a botte anche un kickboxer te li può piazzare se ne ha un minimo di conoscenza...
      Sto preparando un post per ribadire un concetto chiave proprio riguardo alla percezione della pericolosità di un metodo rispetto ad un altro.

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  7. Sarà interessante, anche perché ti confesso che non ho capito del tutto quesra tua risposta...
    È ovvio che se ti entra bene il colpo Gigi il bullo ti mette giù, come potrebbe farlo pure Paolino il paperino se gli dice culo e ti becca con un calcio nelle p...
    Ma, premettendo che c'è uno studio funzionale della cosa, se uno conosce più colpi non è avvantaggiato tecnicamente ?
    O ci sono più modi di fare una cosa e in pratica la maggior conoscenza tecnica è poco rilevante ?

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    1. Mi spiego meglio: per mandarti al tappeto è necessario/sufficiente riuscire a far entrare a bersaglio un semplice destro.
      Se ti alleni sistematicamente a "far andare a segno il tuo destro" e la cosa ti riesce con buona percentuale, l' altro può anche conoscere il segreto dell' Hadoken, sessanta varianti di Kotegaeshi e venti Kata "coi colpi segreti nascosti nei movimenti" (ahahahha!), ma non gli sarà servito a niente.
      Per questo temo di più uno allenato a far andare a segno poche tecniche di percussione piuttosto del collezionista di tecniche.
      Gli stili funzionali ti addestrano ad applicare tecniche dall' efficacia comprovata IN RAPPORTO ALLE MILLE VARIABILI DELLA COLLUTAZIONE.
      E' chiaro che un Nak Muay abbia un bagaglio tecnico più ampio di un pugile, e di tecniche funzionali, ma questo non lo rende AUTOMATICAMENTE più certo di neutralizzare il suo avversario.

      Detto questo, l' altra mia osservazione riguarda il fatto che chi ormai padroneggia la coordinazione e i principi di movimento per portare colpi veri (e non quelle scurregge che vedi nei corsi di difesa) ci mette davvero un attimo a capire come tirare ad esempio una gomitata o una ginocchiata; Di conseguenza un pugile con un paio di stage di Muay Thai mirati qualche buon colpo lo tira già fuori alla bisogna, non so se mi spiego.
      Tutto il contrario dei corsi di difesa/cinciun in cui vengono esposte combinazioni e tecniche talmente complicate o che richiedono talmente tanto allenamento per essere abbozzati che in pratica te ne dimentichi dopo la doccia...

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    2. Ciao Arte, bellissimo Blog!

      Posso farti una domanda? (Anche se credo da qualche parte lo avevi già detto)

      Qual'è stato il primo SdC con cui ti sei confrontato? Quello, che in poche parole, ti ha fatto "aprire gli occhi"

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    3. @Anonimo 2-12-19 (ahahah): tecnicamente sarei portato a dirti la Kick Boxing ma solo perché nei torneini della mia AMT (light contact) c'erano tizi di un' altra palestra che vincevano sempre tutto ma guarda caso loro si allenavano anche di Kick regolarmente.
      Ma ai tempi la mia mente era ancora annebbiata.
      In realtà ho visto la luce quando mi sono spostato in una palestra con due corsi di Muay Thai/K1 ed essendo in buoni rapporti è capitato di fare sparring leggerissimo, e da lì ho iniziato a fare qualche stage al che ho capito definitivamente che quanto avessi allenato per anni andava aldilà della merda. ALDILA'...

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