sabato 6 luglio 2019

Aneddoti VI - Dell' incapacità di combattere della gente

Riporto un episodio accaduto qualche giorno fa mentre mi trovavo in una nota località turistica.

Stavo passeggiando per i fatti miei in mezzo alla folla di turisti di ogni dove quando un vociare più sostenuto ha attirato la mia attenzione: in mezzo alla strada c' erano un paio di bifolchi intenti a litigare.
Non conosco le ragioni dell' alterco, non che me ne freghi nulla, ma nel momento in cui uno dei due ha sfidato a cazzotti l' altro una lampadina si è accesa nella mia mente malata e mi sono fermato con piacere ad osservare la scena.

Dovete capire che la situazione era piuttosto curiosa, due ragazzi uno più tatuato dell' altro che si prendono a parole camminando davanti ad un ristorante, mentre la coda di turisti continua a camminargli a fianco.
Poi uno allunga un pò le mani e l' altro decide di mettersi in guardia, incitandolo al combattimento.
La scena era talmente inusuale in un tale contesto che penso che la gente abbia creduto si trattasse di una specie di siparietto on the road, una messa in scena per dare spettacolo e raccogliere qualche monetina da un grasso tedesco in ciabatte e calzini bianchi, ma al primo pugno sgangherato si è capito che i due mammiferi volessero darsele sul serio.

Per me è stato un interessante esperimento sociale sugli Homo Sapiens.

Questi due tizi continuano ad agitarsi davanti ai tavoli del ristorante, minacciandosi a parole e sfidandosi a farsi sotto, ma ogni volta che si avvicinano un pò di più l' attacco si limita ad un pugno sgangherato e poco più.
Riprendono le distanze, passeggiando in modo nervoso, poi si riavvicinano, un altro attacco e via di nuovo.
Un terzo amico interviene, ma il suo apporto allo scontro è tipo quello del tizio che saltava sul palco ai tempi degli 883 e di cui nessuno ricorda nemmeno il nome se non "quello che saltava sul palco con gli 883".
La gente intorno si divide tra turisti del tutto ignari che nemmeno li considerano (ci camminano letteralmente di fianco), altri che affrettano il passo per fuggire dalla "situazione di violenza inaudita", e altri come me che si fermano ad assistere tra il divertito e lo stupito.
Io ero soprattutto divertito.
Perchè quando infine lo scontro è arrivato a qualcosina di più concreto, con sedie lanciate e bicchieri rotti, ecco la prima scena isterica con una donna che urla di "farli smettere", di "chiamare qualcuno".

In effetti fin dal principio mi aspettavo l' arrivo di un paio di poliziotti a giro brevissimo, perché non esiste che in un punto turistico di livello mondiale, e con tutti gli Allah Snackbar a piede libero, non ci sia nemmeno un cavolo di vigile urbano a controllare la situazione.
Ma la donna avrebbe potuto gridare tutta la sera senza che un cristo la degnasse di attenzione, infatti tutto l' episodio è durato svariati minuti con i tizi che si spostavano liberamente per la strada.
Sempre in mezzo ai turisti, lo ricordo.

Ti aspetti che tra la moltitudine di ominidi arrivi l' eroe di turno, un macho pronto a fare da paciere e dividere i due monelli, e invece pensa te: dopo vari minuti ad intervenire sono alcune signore che si avvicinano ai due tizi (che erano ancora pronti a darsele) senza però avere successo e rimediando pure qualche contusione.

Poi tutti tornano a fregarsene, questi lanciano le sedie del ristorante, ribaltano i tavoli, rompono i bicchieri... Il povero cameriere sottopagato che più tardi non può fare altro che raccogliere i cocci...
La scena si sposta più avanti, poi tornano indietro, insomma alla fine mi sono rotto pure io e ho proseguito il mio cammino senza più curarmene.

Tuttavia non ho potuto fare a meno di fare alcune considerazioni personali.

La gente, tanta gente, non sa minimamente combattere

Grazie al cavolo che poi qualche cinesino rischia di apparire come "il più forte combattente di tutti i tempi" o coglionare centinaia di allievi a sborsargli pacchetti di Euro per insegnar loro la forma del Piccione di San Marco: sono abbastanza certo che un praticante di AMT (sì, ho scritto AMT) avrebbe potuto fare un figurone in quella situazione, a patto di non cagarsi sotto dalla paura.
Questi tizi tiravano un singolo pugno, schivato regolarmente nel più banale dei modi e poi si azzuffavano per un secondo senza avere più idea di cosa fare.
La regola è la solita: un pugno a segno fa sempre male ed è sbagliato sottovalutarlo anche se tirato da un beone, ma con due nozioni e qualche oretta di sparring ci voleva poco a neutralizzarli.
Per me è stata significativa la loro evidente impreparazione segno che anche se sei giovane, alto, incazzoso e magari ti piace bullarti con le ragazzine di essere un duro, se ti trovi a fare a botte contro Paperino Pitagorico te la giochi, se ti dice male ti ammazzano al primo assalto.

L' abito non fa il monaco, in particolare quello di Shaolin

Al mio arrivo sulla scena non appena ho visto questo ragazzo mettersi in guardia pugilistica ho pensato "Oh cazzo, adesso vedremo un pò di sangue": come dicevo entrambi i tizi (e il terzo incomodo) erano alti, giovani, carichi, incazzosi e... tadah!.. pure tatuati come tanto va di moda oggi per sentirsi tipo guerrieri Maori.

Fatto sta che già mi immaginavo un combattimento tra minotauri testosteronici con KO assicurato e occhi gonfi.
E invece niente, tutta scena, come a voler ribadire che puoi farti gli scarabocchi dei bambini sul corpo ma se poi non hai la sostanza resti comunque un cinesino che smanaccia sui tetti di Hong Kong.

Rispetto a quando praticavo AMT, non avevo la minima paura della violenza in corso

No, non voglio fare il duro, questa è una mia personale considerazione legata al fatto che la mia consapevolezza di come funzioni, per davvero, un combattimento, cosa acquisita solo ed esclusivamente dopo aver provato il full contact e gli stili funzionali, mi ha messo nella condizione psicologica di non avere per niente paura di quella situazione.

Certo, non c' ero mica io in ballo, ma me ne stavo completamente tranquillo ad osservare la scena ad una distanza tale da rischiare il coinvolgimento.
Vedevo in altre persone il me stesso di tanti anni fa, quello che scappava inorridito dalla violenza e dalla situazione "potenzialmente mortale", quello che si preoccupava di "non farsi male", quello che ad un eventuale pugno ricevuto probabilmente sarebbe rimasto paralizzato dal terrore.
E invece me ne stavo lì, una sedia lanciata mi ha pure sfiorato, e se uno di questi individui avesse deciso per assurdo di attaccarmi non avrei avuto l' atteggiamento remissivo di una volta.

Ragazzi, la consapevolezza del combattimento reale ti cambia.

Non aspettatevi che qualcuno intervenga, nemmeno se sei in mezzo a decine di persone

Qualcuno potrebbe obiettare che forse avrei potuto farlo io, visto che conosco le dinamiche del combattimento e della famigerata difesa personale, ma in tutta onestà non è che me ne fregasse un bel niente.
Vedere due coglioni tatuati che litigano probabilmente perché si sono rubati il ragazzo, talmente idioti da mettersi a fare scenate in mezzo ad una delle vie più turistiche del pianeta dove probabilmente entro un minuto arriveranno i poliziotti ad arrestarli con il rischio di dover dare anche io spiegazioni... non è che mi incitasse granchè all' intervento.
E' comunque emblematico che di poliziotto non ne sia arrivato nemmeno uno.

A dirla tutta speravo si ammazzassero di botte, lato mio questa gente dovrebbe solo sparire.
Sarebbe stato tutto un altro paio di maniche se avessi visto un sopruso, violenza su qualcuno palesemente più debole, allora sì che mi sarebbero girati i coxxioni nel vedere l' indifferenza comune.

Ma tant' è che in fondo a nessuno gliene fregava nulla, eccetto che alla donna isterica

La donna isterica

E' stato al tempo stesso fastidioso ed esilarante il suo intervento, mi rendo conto di non essere popolare nella mia osservazione ma non sono qui per fare politica.
Questa tizia si è messa a gridare in maniera snervante incitando qualcuno a fare qualcosa, a fermarli.
La prima cosa che mi è venuta in mente è Dick Dastardly mentre urla a Muttley.
Poi ho provato fastidio nel pensare che magari fosse la tipica signora che vive nel mondo di Iridella e per la quale la violenza non può esistere, e naturalmente ci deve essere qualcun altro a fare "il lavoro sporco".
Una specie di visione Hippie-Liberale per cui le cose brutte, immorali o violente non devono intaccare la propria vita felice ma sono sempre gli altri a doversene occupare.

Subito dopo ho riflettuto su come, in effetti, nonostante l' incitamento isterico della suddetta nessuno si sia degnato di provarci.
Questo è stato comico ma anche un pò triste.
La mia posizione l' ho già esternata, però c' erano decine e decine di persone a passeggiare in parte ai tizi, possibile che nessuno abbia voluto fare l' eroe?
La "pressione sociale" era stata innescata proprio dalla donna isterica, tutti quelli che l' hanno sentita si sono sentiti presi in causa ma ancora nessuno ha mosso un dito, nemmeno tanti omoni che amano raccontare alle loro donne di essere uomini di mondo dediti alla giustizia e moralità, e soprattutto quei dementi che amano sproloquiare di giustizia sociale e civiltà su Fessbook, al riparo nella loro cameretta...

Abbiamo infine gli eroi, anzi, le eroine... le sciure vecchia maniera

Anche questo è stato abbastanza emblematico, oserei dire grottesco: tra tanti uomini grossi come orsi, infine sono state un paio di donne più sui sessanta che hanno preso l' iniziativa di intromettersi e provare a calmare gli animi.
Solo a quel punto la pressione sociale ha avuto la meglio e anche un individuo è intervenuto, in modo comunque molto blando: entro un paio di minuti tutti sono tornati a fregarsene, anche perché oggettivamente chi te lo fa fare di dividere due emeriti idioti che si lanciano sedie e bicchieri sapendo di star dando spettacolo?

Provo solo pietà per i camerieri del ristorante che hanno dovuto sistemare tutto, incolpevoli, e per il titolare che si è visto danneggiare del materiale per colpa di sta gente.

Se sai un minimo combattere, a questi gli fai il culo a paiolo. Ma attento a non esagerare

Veniamo ora alla questione più tecnica, anche se come ben sapete non amo disquisire di baggianate simili, siamo tutti dei fenomeni a bocce ferme.
La considerazione più importante è che entrambi gli ominidi non abbiano provato una successione di colpi nemmeno una volta, al che per l' attaccato è sempre bastata una schivata di busto all' indietro per evitare di essere colpito.
Nessun calcio, nemmeno abbozzato.
Nessun tentativo di lottare (ci mancherebbe...), sono arrivati alla corta distanza ma a parte una collutazione tipo canguri in calore non è successo nulla di significativo, scappavano subito dopo.
Insomma lo scontro si è prolungato a lungo ma perché in effetti facevano fatica persino a toccarsi...
La situazione ha rischiato di degenerare nel momento in cui si sono armati di sedie e bicchieri: in questo caso però è stata proprio la loro inettitudine a non causare danni veri (a parte al ristorante...), io mi vedevo qualche esperto di Aggressione Personale Ebrea pronto ad infilzare bulbi oculari, sbudellare e spaccare, soprattutto le palle...

Cosa avrei fatto io?
E che ne so, mica siamo sul Forum degli Espertoni...
Ho solo pensato che buttarla sulla lotta lì in mezzo a tutta quella gente non sarebbe proprio stato il caso, però un Suplex sarebbe stato epico e oggi sarei ricordato come il Gannicus dei giorni nostri.
Probabilmente avrei terminato lo scontro molto prima: un vaffanculo e torno a passeggiare senza un graffio nè una querela.
Però la faccenda di Gannicus era una figata, dai.

A me resta soprattutto l' immagine di persone che provano a combattere senza averne preparazione, bravi probabilmente a bullizzare ragazzine o omini ancora più inetti ma totalmente alla mercè di un praticante un pelo navigato.
Continuate ad allenarvi, sapere come combattere vi permette di capire come non doverlo fare.


27 commenti:

  1. Da come scrivi sembra che tu non abbia mai fatto "a botte" in età giovanile o almeno tu non abbia avuto molte occasioni di assistere a risse in generale.
    Quella che descrivi è una scena perfettamente normale.
    Nella vita vera:
    1) Nel 90% dei casi si ha di fronte una persona normale e non un professionista di SDC (e per fortuna!)
    2) Si è guidati dal nervosismo, dalla rabbia, dalla irrazionalità, quindi non si ragiona e si fanno cose stupide
    3) I pugni sono sporchi, i calci di solito falciate basse (i più istintivi) zero combinazioni o posizioni funzionali, si cerca di far male senza pensare (ecco il motivo degli oggetti o degli attacchi stupidi)
    4) Sono intervenute le sessantenni perchè sono le uniche ad avere abbastanza palle ed educazione civica da sapere cosa sia davvero giusto da fare
    5) La violenza non va mai tollerata e non è un discorso da hippie, se passava un bambino, magari tuo figlio e rimaneva ferito per sempre ad un occhio da un bicchiere ti sfido a pensare "strana la gente che si spaventa"
    6) Se fai SDC psicologicamente sei preparato e sai cosa ti aspetta, un paperino contro un altro paperino sono guidati solo dalla paura, qui si potrebbe tirare in ballo il vecchio discorso che le AMT ti possono salvare contro i paperini, sicuramente parti in svantaggio rispetto agli SDC.

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    1. Eccone un altro pronto a farmi il profilo psicologico, mi hai messo proprio in riga oh!
      - percentuali sulle persone normali: cavoli, non lo avevo mai considerato, e io che ero convinto che a fare a botte fossero tutti campioni navigati!
      - status mentale: accidenti, e pensare che sono anni che vado raccontando di come in certe situazioni succeda come nei film, tutti concentrati sulla propria strategia ben ponderata!
      - i colpi: sono stupito, sono anni che racconto di come abbia sempre visto forbici al collo, combinazioni alla Tekken e posizioni tipo Power Rangers!
      Anzi no, perché io sono un povero pulcino e la gente a fare a botte "nella vita vera" mica l' ho mai vista!
      - chi interviene: è scontato che siano le sessantenni a calmare le acque, loro sono da sempre come i City Angels!
      - Oddio gli hippie, vedo che hai colto benissimo il punto! W la violenza, eccerto!
      - grazie per avermi rivelato la differenza tra chi studi combattimento e chi no, non ci ero arrivato in tutti questi anni!

      A volte non capisco se sia io a non spiegarmi bene o la gente a voler capire solo quello che gli va, ma propendo fortemente per la seconda.
      Tra l' altro mi accorgo sempre più spesso che l' ironia sia malamente recepita; No comment invece su chi capita per caso qui e crede di conoscermi e spiegarmi come funzioni la vita.
      Pazienza, hai preso un granchio bello grosso.

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    2. Nessuna analisi psicologica, non credevo di suscitare una reazione così aggressiva (che avrò mai detto?).
      Sono un lettore appassionato del tuo blog, aspettavo da quasi un anno un nuovo post e l'ho commentato di getto secondo quello che penso, molto banalmente (così come banale mi sembra la situazione in esame).
      Non mi interessa dimostrare nulla, meglio se ho interpretato male (ma anche lì, mi descrivi una situazione per punti con ironia pungente, a volte non tutti possono captare da quello che scrivi quello che volevi davvero dire).
      Ad esempio da come hai scritto sembrava stessi prendendo in giro quasi tutti i personaggi, tipo la donna che urlava e che ti fossi sorpreso per la situazione, che, secondo quello che ho trascorso io (che per me son esperienze e non c'è nulla da nascondere) mi sembrava tutto nella norma.

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    3. Ok, sono sicuramente sembrato più aggressivo di quanto volessi, capisci che quando leggo commenti che sottintendono "tu non sai nulla invece io sì", dopo anni e sapendo che tanta gente commenta di impulso senza aver mai letto il blog, non riesco ad essere molto diplomatico...

      Lungi da me riportare l' episodio come una pietra miliare di qualsivoglia considerazione globale, è solo una cosa che mi è capitata recentemente e visto che non scrivo da tempo ho voluto riportarla, sottolineando una volta di più quanto molta gente non sappia combattere.

      Riguardo all' ironia e al mio metodo di esposizione mi rendo conto che non sia sempre colto e compreso ma che posso dire... pazienza.
      Buon lavoro!

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  2. Bellissimo e divertentissimo articolo!! Ahahahah
    Vorrei soffermarmi sul discorso della paura, anch'io mi ritrovai tempo fa davanti ad una lite simile tra due padri di famiglia, abbastanza giovani e anche belli robusti, loro tuttavia probabilmente erano più avvezzi alle botte, nel senso che si tirarono 2/3 cazzottoni ignoranti, hanno rotto persino il finestrino posteriore dell'auto di uno dei due (cosa che alimentò l'incendio della lite), per poi finire a terra a smanacciare isterici finchè non arrivarono per fortuna le forze dell'ordine a separarli (chiamate probabilmente dai familiari dei due)... Io, che ero ancora un praticante da diversi anni di "Cinchunchao" e nonostante da ragazzino avessi fatto spesso a cazzotti coi bulletti coetani, qui era diverso : punto primo iniziai a notare come in quelle dinamiche con gente grossa e incazzata, seppur scarsissimi a livello "tecnico" personalmente non sarei riuscito ad intervenire e a difendermi con il mio stile cinesoide e a cercare di applicare le varie baggianate tecniche da Tigre e il Dragone davanti a veloci schiaffoni ignoranti e scoordinati e secondo, provavo davvero paura e mi chiedevo come mai fossi così fifone, ma era ovvio in quanto non ero abituato al combattimento reale se non a qualche sparring amichevole fuori dalla palestra con amici (perchè come ben sai nel Cinchunchao guai a fare sparring in palestra, potresti rendere tutti invalidi ahahahah). Ed è verissimo quanto dici, invece, che da quando pratico un sport da combattimento, ho una visione ed una consapevolezza diversa rispetto a prima, non è questione di sopravvalutarsi, ma di non avere paura e di saper leggere al meglio determinati fattori e dinamiche che finchè non si è abituati a combattere (attraverso l'allenamento, il condizionamento, la resistenza, lo sparring, il full contact ecc...) non si riescono proprio a percepire, anche dopo 30 anni di pratica che sia kung fu, wing chun, aikido e quant'altro...

    RS

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  3. Lo ammetto: non sarei intervenuto per tre motivi

    1. Sono un paperino
    2. Non me ne frega una cippa di due che si prendono a pugni
    paradossalmente fosse spuntato un bastone ci avrei pensato...
    Lo so che è un pensiero idiota, ma una persona potrebbe ferire seriamente un altra
    Ma se spuntava un coltello me la davo a gambe
    3. Si l'abito non fa il monaco, ma a vedere due tizi tatuati avrei pensato a dei poco di buono che "dopo" te la fanno pagare cara, da soli o in compagnia

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    1. Però al giorno d' oggi a farsi gli scarabocchi dei bambini sul corpo sono un pò tutti, tra poco bisognerà temere di più chi non ne abbia...
      Sono perfettamente d' accordo sulla faccenda della vendetta, con tanti frustrati metrosessuali in giro ormai nessuno è più capace di accettare la sconfitta e starsene buono, vogliono tutti "dimostrare di avere sempre l' ultima parola" e ti vengono a cercare con lo zio pugile...
      Che mondo di merda.

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    2. Colpa di come siamo cresciuti, in generale le generazioni degli ultimi 30 anni del '900 (ancor peggio i 2000 perchè sono i figli sfigati delle generazioni peggiori) non danno valore alle parole umiltà, buon senso e aspetti non materiali.
      Non è un discorso da filosofo cinesoide (loro sono ben peggiori) ma un dato di fatto, lo vedi soprattutto su internet, pure qui sul blog, siamo tutti dei bimbi egoisti viziati che si sentono feriti nell'orgoglio se non hanno "vinto" una discussione. Come darci torto: siamo cresciuti in anni in cui si stava davvero bene.
      Come possiamo pensare di poter infondere buon senso, savoir faire, coerenza?
      Poi ci stupiamo se i guru stanno spopolando...
      PS. Perchè questa avversione verso i tatuaggi? Io ne ho uno e non sono un metrosexual col tirapugni :-D

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    3. @Anonimo: concordo su tutto, se volessi spingermi oltre oserei persino incolpare la sub-cultura di stampo americano (parlo di film, telefilm, cantanti, etc.) che a mio avviso ha favorito non poco il proliferare di certi ideali, magari ne farò un articolo anche se ovviamente è una mia opinione personalissima.

      In realtà non sono avverso ai tatuaggi, sono avverso alle mode e alla marmaglia di pecoroni che si scarabocchiano per Apparire; Naturalmente poi vengono tutti a raccontarti di come per loro sia uno stile di vita, ci siano significati culturali profondissimi nei loro disegnini, etc.
      Sono assolutamente affari loro, sia ben chiaro, solo che personalmente non posso che sorridere davanti a certi obbrobri o segni di narcisismo puro ("ehi tu uomo comune! Guardami! Guardami! Sono figo eh? Se non dici che sono figo è perché sei sfigato, ma io c'ho un sacco di like! Guardami!).
      Insomma, un pò infantile a mio avviso..

      Il tutto, come sempre, con ironia eh!

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  4. Infatti...
    Ne sono stato testimone diretto tanti anni fa da ragazzo
    Un mio amico che faceva incontri di kickboxing per una banale lite stradale le diede di brutto a un tizio con la ferrari che lo aggredì
    Diversi mesi dopo fu trovato con braccia rotte, gambe rotte e una pallottola in una gamba...
    Il tizio della ferrari era figlio di uno "del mondo di sotto", e tutti pensarono a lui in un modo o nell'altro

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  5. Non ho apprezzato questo articolo. Seguo il tuo blog da piú o meno 3 anni, mi piace come scrivi e in molti casi mi trovo d'accordo con te anche su cose che esulano dal combattimento tra esseri umani. Ma di questo articolo non ho colto né l'ironia (o per meglio dire: l'ho trovata diciamo.. inadeguata, stonata..) , né tanto meno ho capito cosa dovrebbe dimostrare.. Dovrebbe dimostrare che la maggior parte degli esseri umani (soprattutto qui in Italia, piú che in altri paesi) non ha la "minima idea di come fare a botte" ? Che la maggior parte delle persone, a differenza delle storie che girano su di loro "che sanno buttare le mani" o in contrapposizione all'apparenza da "duri"in realtà, oltre a non avere nessuna competenza, non hanno nemmeno tutta quella "cazzimma" nel fare a botte? Poi scusa, ti sorprendi che nessuno si intromette e se ne frega di quei due che facevano a botte e della signora,(prendendola anche un pò per il culo) e tu cosa fai? Ti metti a guardare divertito e in seguito anche un pò annoiato (perché non sapevano neanche darsele) per minuti senza far nulla? Boh.. Non prenderla sul personale (come dici tu: take it easy), alla fine é pur sempre un'opinione personale di una persona che non conosci e che mai avrai modo di conoscere. Ciao ;)

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    1. Scusa ho poco tempo e vado per punti:
      - no, non dovrebbe dimostrare nulla, sul serio.
      Mi è capitato un episodio, non scrivevo da tempo e ho deciso di riportarlo per riportare alcune banali riflessioni, peraltro non troppo interessanti.

      - sì, forse in verità volevo proprio dire quello, "la maggior parte degli esseri umani non sa combattere".
      Non è che la cosa debba essere chissà quale rivelazione, o avere chissà quale significato, nemmeno nel contesto del blog: ho solo visto due coglioni provare a fare a pugni e ho pensato che non ne fossero capaci. Boh, ognuno tragga le proprie conclusioni.

      - sì, sicuramente volevo far notare che farsi gli scarabocchi sul corpo, le pettinature da babbeo e fare i duri a parole non sempre significa essere pericolosi (al netto di chi vai ad affrontare, ovvio).

      - Sì, anzi SI: ho osservato i due pagliacci provare a darsele e me ne sono sbattuto alla stragrande.
      Per me possono anche morire ammazzati, fintanto che se le danno tra di loro, io i ragazzetti che vengono alle mani li vorrei fucilati in fila per tre col resto di due, dico sul serio.
      Non mi ha stupito per niente vedere nessuno intervenire, TRANNE la polizia, che del resto non c'era in un luogo supersensibile: quello è stato lo scandalo.
      Per il resto chiunque aveva capito che fossero due coglioni, non c' era nessuno a rischio a parte loro stessi, e mi piace credere che tutti (a parte la signora scandalizzata) avessero desiderio di vederli morire entrambi. Non me ne sarebbe fregato meno di zero, guarda.

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    2. - molto diversa una situazione in cui avessi visto un sopruso, al che credo che sarei intervenuto, magari finendo male, magari diventando Gannicus: chi lo sa.
      Eppure mi sembra di averlo spiegato.
      Siccome di soprusi non ce ne sono stati, ho assistito DIVERTITO alla scenata ridicola di due wannabe-duri CONSAPEVOLI di star dando spettacolo in mezzo alla folla.

      - Sì, ho un pò preso per il culo la signora urlante ma per ragioni che probabilmente non sono stato in grado di spiegare per bene.
      Probabilmente è stato tutto un mio film in testa, ma provando a ragionarci torno sul fatto che se due imbecilli vengono alle mani, e nessuno a parte loro stessi è in pericolo, e stanno facendo una scena patetica, e ci manca solo che qualche turista si metta in posa per farci un selfie, sentire questa unica signora dar fuori di matto e urlare di "fermarli", a me personalmente ha fatto un pò ridere, perché me la sono immaginata al circolo del té a parlare di cagnetti pelosi, quel tipo di persone che vanno alle parate per la pace o mandano gli sms per salvare i bambini africani ma di come giri il mondo vero non vogliono saperne niente, basta che gli altri facciano qualcosa per tutelare il proprio stile di vita naif...
      OK, è proprio un gran film lo riconosco.. :)
      Diciamo che la scena è stata grottesca e bon.

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  6. Mi farebbe piacere vedere questo blog, che seguo da anni, aggiornato più spesso. Grazie.

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  7. In fondo quello che descrivi è solo e semplicemente uguale ai combattimenti rituali tra scimmie o altri animali: si gonfiano, simulano dei brevi attacchi, il contatto è minimo e veloce, molto rumore e molta scena e poi ad un certo punto uno molla e va via.
    Si tratta solo di una manifestazione primitiva e scimmiesca, interessente per un antropologo.

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  8. Appunto. Che ti aspettavi,un match di boxe sulla pubblica via?

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    1. Certo che ne avete di fantasia... di certo non mi aspettavo tutti questi fraintesi, scrivo un episodio senza pretese e quello che VOLETE capire è che mi aspettassi questo o quello, e magari sotto sotto pensate che io sia un imbecille con aspettative strane nella vita.
      Relax, siete tutti talmente fuori strada che nemmeno ho più voglia di spiegarmi, buone ferie va.

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    2. Beh in effetti sarebbe interessante che spiegassi cosa ti aspettavi di vedere.
      Come vedi il blog è molto seguito e di gente che ha voglia di discutere di arti marziali ce n'è sempre di più e tu a tuo malgrado sei diventato una delle migliori risorse in italiano.
      Se praticamente tutti dici che ti abbiano frainteso o siamo tutti celebrolesi oppure c'è veramente bisogno di approfondire.

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    3. Ok, accetto l' osservazione visto che sembra davvero io avessi aspettative strane.
      NO, ragazzi dico davvero: lo scopo dell' articolo era raccontare un episodio reale accaduto e in cui volessi sottolineare (senza ALCUNA pretesa) la modalità di combattimento di chi non abbia alcuna competenza in merito;
      Magari rimarcando il fatto che i protagonisti apparissero pericolosi, ma ai fatti non mostrassero una particolare abilità.

      Per favore non costruiteci sopra strane interpretazioni, non scrivevo da tempo, volevo aggiornare il blog e mi è andato di raccontare questo episodio.
      Quando la gente fa a botte io non mi aspetto un bel niente, nè le mie riflessioni devono per forza essere illuminanti o profonde: c' erano due coglioni che hanno litigato, siccome sono finiti a botte e questo blog tratta in fondo di "fare a botte", ho riportato l' accaduto e le mie considerazioni.

      La prossima volta cercherò di spiegare meglio il nocciolo dell' osservazione, credevo fosse chiaro ma non sembra esserlo.

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  9. Concordo con anonimo, questo blog è una gran bella risorsa...
    Ma sono d'accordo con chi dice che sei troppo aggressivo verso chi commenta, contrariamente a quanto dici nei commenti io penso che non sia la gente a capire solo quello che gli fa comodo, ma tu a spiegarti male
    Ma più che spiegarti male, ci sono verità che tu conosci da così tanti anni che per te sono talmente scontate da non richiedere spiegazioni, ma spesso per i paperini non lo sono
    Inoltre, esperienze negative avute in passato con alcuni commentatori (ma capita spesso in rete) ti hanno messo sulla difensiva verso chiunque con, a volte, una forte aggressività

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    1. Ne prendo atto, proverò a contare fino a 100 prima di rispondere.
      Però hai detto bene, è piuttosto fastidioso ricevere commenti di persone che spesso non fanno altrettanto.
      Io avevo già provato a spiegare meglio il mio punto di vista, ma regolarmente arriva qualcuno che capisce tito per tato.
      Io farò la mia parte, se non vedrò altrettanta volontà finirò per chiudere i commenti e bon.

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    2. Penso che possa succedere di capire tito per tato se non hai esperienza diretta di combattimento
      Senza malignità dietro

      Buon ferragosto AM

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    3. alla Gannicus... troppo bello...:)

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  10. C'è un punto che non è saltato fuori: la denuncia. Se e quando dai quel benedetto pugno, ti comprometti. Che tu sia un damerino o un vero duro, compromettersi non piace a nessuno. Ti comprometti legalmente (ti denunciano), ti comprometti socialmente (c'è l'amico del cugggino della sorella che mena forte). Questo non piace a nessuno. A gestire questa consapevolezza "Cosa succede dopo il mio pugno?" non te lo insegna nessuno. Da qui esce fuori quella strizza che frena i pugni e che trasforma le risse in una serie di spintoni, offesse, accenni, al massimo una manata.
    La differenza avviene dopo il primo pugno, quindi contesto in parte il "Se sai un minimo combattere, a questi gli fai il culo a paiolo", perchè non è proprio così: se sai un minimo combattere (hai l'incoscenza di farlo) e dai il via alla violenza, allora sdogani i pugni, legalizzi tutto e magari scopri (a tuo discapito) che quel bicipite tatuato porta con se un tot di Newton che fanno male.
    ps. se frequentate un corso che vi dice di mettere le dita negli occhi o frantumare i testicoli, spaccare ginocchia etc. e se pensate veramente di essere in grado di fare una cosa del genere (non ci credo neanche se lo vedo) e se vivete un contesto in cui davvero qualcuno possa mettere a repentaglio la vostra incolumità tanto da dover attingere a tali rimedi... valutate anche le conseguenze. La vita non è un film di due ore dove dopo la scena finale tutto termina con il bacio della gnocca di turno. La vita è un film di una settantina di ann dove, dopo il bacio della gnocca, arriva la denuncia.

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    1. Mi era sfuggito il tuo commento, in realtà condivido il tuo punto di vista e quello che ho voluto intendere è che con le competenze di combattimento FUNZIONALE gente così la puoi gestire senza grossi problemi, non certo che devi iniziare a spaccargli i denti per dimostrarlo.
      Sono consapevole dei risvolti legali e concordo che siano quanto di meno discusso nei famigerati corsi di aggressione personale, dove appunto la gente si preoccupa più di imparare ad "ammazzare di botte" che non ad evitare di finirci.
      Lasciami aggiungere una cosa, non esiste solo lo striking al viso spaccando i denti: un colpo allo stomaco o al fegato ti manda giù come un sacco senza avere spargimenti di sangue ed altro; Meglio ancora la lotta in questo caso è la risorsa migliore, puoi neutralizzare in modo "legalmente e socialmente accettabile" il mammifero, anche se ovviamente non sempre si possono creare le condizioni adatte a farlo.
      Oggi se dovessi finire alle mani per motivi futili (e penso di cavarmela più che bene con le sole parole) il mio obiettivo sarebbe portare in strangolamento l' avversario.
      Lo metti a nanna, nessuno si fa un graffio, un' eventuale denuncia ha una rilevanza molto diversa e non invece che del burino fai pure la parte di quello che sa veramente dosare le abilità.

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  11. Arte Mortale, ma se come in pratica hai sostenuto con questo esempio, la maggior parte della gente non sa fare a botte, allora ecco che le AMT hanno la loro ragione di essere. Se con il Wing Chun posso menare solo ai paperini, e la maggior parte delle persone sono paperini, allora ecco che per la logica aristotelica con il Wing Chun posso menare la maggior parte delle persone. Non trovi?

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    1. Ma infatti nel blog ho sempre sostenuto questo principio, a partire dai primi post e in maniera mi sembra molto chiara: le arti marziali (AMT) ti danno senza dubbio delle capacità di menare la gente comune, ed è per questo che ci hanno ricamato sopra le leggende.
      Il problema nasce quando ti trovi a dover applicare certe porcate anti-biomeccaniche/strategiche/funzionali contro chi abbia una qualche capacità un pochino migliore, e a dirla tutta non sono poi così pochi ad averle.
      Non so se mi spiego, è come fare una gara di corsa con dei bambini di 2 anni, tu puoi anche correre a quattro zampe che vinci, poi ti trovi a gareggiare con degli adulti normodotati, figuriamoci contro dei corridori.

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