lunedì 23 maggio 2011

le Vie del signore sono infinite, quella del Do pure

Ieri sera mi è capitato di vedere un bel film, "Mongol", che narra la storia di Temujin, il futuro Genghis Khan.
Mentre guardavo il film mi facevo qualche domanda sul fatto che, data l' ambientazione, il popolo e il contesto storico trattati, quegli uomini dovevano essere veri praticanti di arti marziali tradizionali, nel senso di antiche, originali, autentiche.
Certo, se vogliamo dirla tutta qualunque essere umano dai tempi dei Neanderthal (compresi) praticavano in qualche modo una loro arte marziale "tradizionale", perchè guerreggiavano dalla mattina alla sera e in genere risolvevano i loro casini ammazzandosi!
Insomma, è chiaro che se vogliamo metterla sul piano delle botte, questi nostri antenati non avevano nulla da dimostrare, anzi.
Loro imparavano a menarsi perchè altrimenti venivano menati.
Quello che imparavano doveva funzionare perchè della posizione delle stambecco fatta come dio comanda non gliene fregava un benemerito accidenti.
Poi arrivò la VIA....

Oggi si fa un gran parlare di questa Via, il Do, il Tao o come cazzo vogliate chiamarla: resta il fatto che i mistici praticanti di AMT siano completamente assuefatti all' idea che praticare AMT sia soprattutto il percorso di questa Via.
Ora, visto che spesso risulta difficile proprio il capirsi, l' intendersi sul "di cosa si stia parlando", vorrei ripetere un' osservazione banale.

Se chiedo ad una persona qualunque "cosa siano le arti marziali", la risposta probabilmente sarà, in sintesi, "un sistema di combattimento".Se voglio imparare a giocare a calcio vado alla scuola di calcio;
Se voglio studiare psicologia vado all' università o ad un corso dedicato, etc.
Se voglio imparare a difendermi a mani nude o a combattere, la gente normale mette in conto di andare a praticare arti marziali.
Il malinteso disastroso è che, come già sottolineato più volte, ormai lo scopo originario e imprescindibile per cui queste pratiche sono state create è stato ampiamente abbandonato: lo studio di tecniche di combattimento.
Giratela come volete, che si parli di armi bianche, di lotta nella neve, di tecniche di spionaggio Ninja... Giratela come diavolo volete ma se parliamo di arti marziali, è ragionevole far riferimento ad arti del combattimento.

Non ho mai conosciuto nessuno che chiedesse di fare arti marziali aspettandosi di sedere ad un banco per ascoltare lezioni di filosofia, o la messa, o il sarcazzo.
La pratica avviene, chi più chi meno, attraverso l' allenamento di tecniche di combattimento (o presunte tali...).

Per qualche ragione però si è diffusa l' idea balorda che le AMT debbano essere anche una pratica di vita per il raggiungimento di una Via, che nessuno sa spiegare cosa sia esattamente ma per semplificare diremo che sia una cosa buona e giusta; Non dico l' "illuminazione" ma almeno un percorso positivo ed utile per sè stessi e gli altri: saggezza di vita insomma.
Bene, mi sembra giusto e ragionevole e più che rispettabile.
Ma qualcuno mi vuole spiegare perchè questa "Via", che ha connotati in effetti piuttosto filosofici, dovrebbe essere raggiunta studiando tecniche di combattimento?
Cioè io imparo ad ammazzare la gente e di conseguenza diventerei saggio e buono per la società?
Sarebbe bello chiederlo a Temujin, o agli imperatori romani, o cinesi o conquistatori e guerrieri di qualunque epoca e luogo... davvero, mi piacerebbe un sacco chiedere a loro quanto lo studio delle arti del combattimento, quelle in cui ci si ammazzava per davvero, abbia influito positivamente nella loro utilità "per il popolo".
Il loro di popolo, magari :)

Invece oggi leggo schiere di praticanti assuefatti all' idea che l' AMT sia quasi una religione, un qualcosa che miri alla formazione dell' individuo in maniera esclusiva, rendendo quindi poco importante l' applicabilità delle tecniche di combattimento.
Oggi questa gente da importanza solo all' impegno (o presunto tale), al fatto di muovere il culo per andare in palestra quelle due o tre sere, al fatto di fare propaganda e prodigarsi per l' insegnamento o la diffusione del tale stile.... non importa se poi si muova come una medusa al sole, mimi colpi senza averli mai messi in pratica (e magari insegnandoli!) e abbia una preparazione fisica degna di Homer Simpson: insomma c'è poco da stupirsi che questi divengano esponenti e rappresentanti di un' AMT ma poi nel concreto dimostrino solo una gran incoerenza di fondo.

Se io andassi sull' Isola di Pasqua a propormi come mastro pizzaiolo, immagino che dovrei saper fare le pizze.
Se andassi in Brasile ad insegnare in una scuola calcio, penso che i miei allievi presto o tardi dovrebbero saper giocare a calcio.
O ancora, se andassi ad insegnare filosofia ad Harvard, credo sia abbastanza importante che io abbia studiato a mia volta seriamente.

No, probabilmente mi sbaglio: dovrei essere accettato così come sono perchè in fondo sono una brava persona, leggo libri colti e quando ho tempo porto i bambini al parco giochi... Insomma dai fate fare le pizze, il mister o l' insegnante anche a me!
Prometto che poi imparerò, ma nel frattempo voglio insegnare ed essere considerato uno che ci sa fare!

Se le AMT di oggi si sono trasformate in circoli ricreativi volti alla ricerca del benessere psico-fisico attraverso una ginnastica, sta bene.
Ma che nessuno si azzardi a raccontare che gli antichi fossero grandi guerriei e uomini saggi perchè praticavano nello stesso modo, ricercando una qualche illuminazione celeste.
Perchè non è vero.

1 commento:

  1. Ciao, leggo con grande interesse il tuo blog, mi ci rivedo in pieno. Sul significato della Via ho postato su Ar.Ma. (Saburo Sakai) una mia interpretazione un po'di tempo fa, proprio su una discussione relativa al tuo blog.

    http://forum.artistimarziali.net/index.php?topic=16093.msg446864#msg446864

    In quel post non fui completamente d'accordo con la tua analisi e provai a adrne un'interpretazione diversa. Sullo stesso forum trovi anche il mio percorso di cambiamento, molto simile al tuo. Mi piacerebbe anche poterti contattare in MP per scambi di pareri, ma non trovo il modo dal tuo blog. Ciao a presto e complimenti.

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