martedì 14 aprile 2020

La fase dei film

In questi giorni di quarantena passo in rassegna ogni giorno le notizie sperando di leggere qualcosa di positivo, oggi è successo di leggere qualcosa di esilarante: il figlio di Muhammad Ali avrebbe dichiarato che suo padre avrebbe fatto il culo a Tyson mentre contro Bruce Lee "sarebbe stata dura".

Naturalmente ho evitato come la Peste Bubbonica di andare a leggere qualsivoglia commento di questo articolo, ripreso su varie testate nazionali, sarebbe stato come spararsi una maratona con dibattito finale sulle puntate dei Teletubbies; Quello che invece mi è subito venuto in mente è quanto sia ancora forte nella gente il rincoglionimento condizionamento mentale dovuto ai film, in particolare riguardo al noto cinesino.
E nell' ilarità generale della cosa ho ricordato di come io un tempo fossi un fanatico assoluto dei film di arti marziali e dei loro interpreti, che per me rappresentavano un punto di riferimento.

Siccome non ho mai approfondito abbastanza l' argomento lo faccio stasera, tanto il gatto è arrotolato sulle gambe e non posso muovermi per qualche ora.
Dunque, partiamo dalla mia storia.
Ricordo con chiarezza di quando ero un bimbo e davano in tv (in prima visione!) i film di Bruce Lee, io mi mettevo davanti al televisore durante le scene di combattimento e imitavo il mio eroe (urletti imbecilli compresi), per l' esasperazione dei miei genitori.
Per anni ho continuato a riguardare quei film al punto di conoscerli letteralmente a memoria, sarei stato in grado di imitare ad occhi chiusi le scene clou; Anche quando iniziai a praticare arti marziali per me le sue coreografie tecniche rappresentavano quello che veramente volevo imparare.
Ricordo di come riguardassi per decine di volte i suoi combattimenti per estrapolarne le tecniche, che poi imitavo durante i miei giochi allenamenti in giardino.
Pensare che oggi ci siano ancora maschi adulti che imitano quelle scene con la faccia seria mi fa sempre scoppiare a ridere.

Diventato ormai adolescente si entrò nell' epoca d' oro dei film action su Italia Uno, con l' appuntamento settimanale dedicato ai film di arti marziali, e per me fu una pacchia assoluta.
Come già dissi in un altro post a quei tempi gran parte delle convinzioni sulle arti marziali derivavano dai film action, spesso venivi a conoscenza di uno stile solo perché ne facevano un film abbastanza appassionante.
Io mi ero persino creato una VHS con un montaggio di tutte le scene di combattimento dei vari film, aldilà di quelli più famosi avevo una predilizione per quelli semi-sconosciuti dai quali però si potesse estrapolare qualche tecnica nuova.
Non ero un grande fan di Van Damme perché "troppo lento e banale", metteva la spaccata senza motivo in ogni film e in generale "era troppo kickboxer e poco kungfu-coso"...
Però adoravo il suo film Senza esclusione di colpi perché c' era quel tipo che faceva Muay Thai (boh, una cosa strana con le braccia alzate, capivi che fosse mui tay dai pantaloncini da spiaggia), il cinesone Bolo Yeung anabolizzato, qualcuno con un karategi che si muoveva bene, tanti cinesi "fluidi e rapidi"...
Andavo pazzo per i film cinesi di Hong Kong, quelli con i Ninja colorati (del resto tipici della tradizione di Hong Kong), mi ricordo un film che riguardai mille volte con un cinese e un tizio nero amici che poi però si picchiavano in una specie di giardino e il cinese finiva per ammazzarlo: le coreografie erano eccezzionali!

Per anni ho adorato i film di arti marziali proprio perché per me erano una fonte di ispirazione di tecniche e atteggiamenti, credo che sotto sotto tutti i praticanti più infervorati si immedesimavano nell' eroe di turno soprattutto se da qualche parte nella biografia del protagonista appariva il nome dello stesso stile praticato.
Ricordo che l' ultimo mio "eroe" fu Tony Jaa, andai a vedere al cinema Ong Bak insieme ad amici (ed alla ragazza di uno di loro, scazzatissima, ci avrebbe ucciso) e fu una vera ventata di novità nel panorama marziale cinematografico!
Figuriamoci quando qualche tempo dopo trovai online il suo secondo film più famoso, Tom Yum Goong: ricordo di come descrissi con grandissimo entusiasmo la scena in cui spaccava le ossa a decine di nemici, dissi che "questo è esattamente la mia concezione di arti marziali!!!".
Ero letteralmente al settimo cielo.
Ma in quel periodo si stava già facendo strada quella serie di dubbi che mi attanagliavano riguardo alla mia pratica e alle arti marziali tutte, iniziai a leggere i forum e a fare ricerche sulle storie di attori, maestri e discipline, il resto è storia.

Una delle prime cose che feci fu tornare a rivedere le scene che tanto adoravo.
Fu un vero shock.
Avevo già iniziato a mettere il naso negli SdC, quindi cominciavo a rendermi conto di quanto diverso fosse un combattimento reale e quanto assurde fossero le tecniche che studiavo da secoli, ma fu letteralmente come guardare un altro film: riuscivo ad intuire le scene accellerate, a percepire con precisione come le coreografie venissero studiate ed interpretate, come chi subiva il tal colpo fosse bravo a farlo sembrare credibile.
Parliamone un attimo: per anni ed anni sono stato assolutamente convinto, in totale e sincera buonafede, che Bruce Lee fosse un combattente straodinario perché nei suoi film (che coreografava di persona) mostrava tecniche ad una velocità supersonica; Ma quando hai fatto abbastanza esibizioni, soprattutto con dei buoni partner come interpreti, capisci che puoi far sembrare realistica qualsiasi cosa, concentrandoti solo sulla velocità di esecuzione perché tanto sai che l' altro non reagirà.
Le coregrafie di Bruce Lee sono leggendarie, ma solo quando hai combattuto sul serio ti rendi conto di come fare quel genere di cose e farle riuscire con tale precisione sia aldilà della barzelletta.
Oggi fanno tutti i fenomeni dicendo che sia una cosa ovvia ma non lo è affatto se ancora trovi questi bambini imbronciati perché gli si fa notare di come il cinese fosse solo un attore, mai messo alla prova in incontri reali.
Quando rivedo le scene di Tony Jaa poi mi metto le mani nei capelli ma non perché siano accellerate, me le metto perché mi chiedo come facessi a non notarlo.
La famosa scena che adoravo di Tom Yum goong oggi mi sconforta, vedo i poveri attori recitare la loro parte aspettando il proprio turno e agendo da manichini inermi, che poi è quello che fanno tutti i praticanti di AMT durante i loro allenamenti.
Non è questione di accettare il fatto che siano solo film, fin qui ci arriviamo tutti, è un modo di intrattenersi e sta bene così: quello che sto sottolineando è che non riesci a capire quanta differenza passi tra una coreografia e la realtà fino a che la realtà non la vivi davvero.

Prendi Matrix.
E' un film di fantascienza pura, e i suoi combattimenti sono esplicitamente incredibili per la natura stessa della trama: ma vedere Keanu Reeves che si muove con quella ridicola goffaggine anche per eseguire i colpi più semplici e gente che ritenga quella cacofonia cinetica "dei combattimenti grandiosi" è vomitevole.
(Sembra che Reeves fuori dal set sia una bella persona ma se non sbaglio è pure lui rincoglionito dalle arti marziali cinesoidi, e si vede).
Ma gli attori non marzialisti sono più che giustificati, quello che non è giustificabile è credere che un Jet Li, un Tony Jaa, un Van Damme o un dannato Bruce Lee siano automaticamente dei grandi combattenti in virtù dei prodotti di intrattenimento che hanno recitato.

Posso quindi affermare che da grandissimo appassionato che ero dei film di arti marziali, che per inciso non consideravo solo sul piano del divertimento, oggi dire che mi disgustino è un eufemismo.
Lo è perché ogni volta che vedo una coreografia ne vedo tutte le lacune e già immagino le persone che verranno a rompermi i coglioni sostenendo il Wu Shu, il Cazzincù, lo stile "fatto come si deve", il maestro di 90 anni che c' ha ancora il cazzo di Siffredi grazie al Tai Chi e soprattutto (ahimè) scriveranno altri deliranti commenti a sostegno di Briuuus Liiii mentre io sono cacca gnè gnè.

Ancora una volta si tratta di un' evoluzione che non mi abbia fatto poi così piacere, io mi divertivo un mondo a divertirmi guardando i film d' azione, e trovavo pallosissimi i match di Boxe o il mondo degli SdC in generale; Solo che se vuoi guardare in faccia la realtà e in qualche misura diventare un esperto di combattimento non puoi esimere da questo, perché mentre tu fantastichi su come gli faresti così o cosà, l' atleta che si allena normalmente ne saprà trenta volte tanto più di te su come funzioni e ti sta surclassando nel concreto.
E' un principio comune a tutti i campi della vita, per fare un salto di qualità non puoi vivere di fantasie, devi affrontare la cosa in modo pragmatico e sincero.
Spesso deludente rispetto alle aspettative iniziali, a meno che non cambi punto di vista potresti perdere del tutto l' interesse.

Tantissime persone ancora oggi vengono qui e mi raccontano del valore inesplicabile della loro AMT, del loro maestrone, di sto cazzaminchia di Briuus Lii... e io mi rendo conto che per loro la fase dei film non è ancora passata.
Lo capisco benissimo, ci sono passato per primo.
Però prima di cercare di convincere ME di quanto mi stia sbagliando o sia un imbecille incompetente, fatevelo sto cavolo di giro in un' accademia decente di SdC e mettetevi alla prova con le vostre belle tecniche fiorite.
Fatelo per voi, non per dimostrare nulla a me.

15 commenti:

  1. Ci scordavamo che c'è differenza tra lo spettacolo e la vita vera, volevamo credere che le AMT potessero essere spettacolari se allenate adeguatamente (quello che ripetono sempre) e darci un "valore aggiunto".
    In effetti i ballerini ci mettono anni ad imparare a muoversi come dei "cigni", dovevamo solamente capire che era la stessa cosa.
    Per carità i ballerini hanno dei fisici scultorei ma non sono esattamente ecco, dei combattenti.
    Non hai citato Karate Kid & simili, Steven Seagal, il film "Dragon" che ha formato milioni di seguaci di Bruce Lee (che manco avevano mai visto un suo film, come me all'epoca).
    Mettici anche i videogiochi, Street Fighter, Mortal Kombat, Tekken.
    I cartoni animati giapponesi, con mille riferimenti alle arti marziali.
    Su Keanu Reaves ho letto che si è allenato in Judo per gli ultimi John Wick, forse è cambiato pure lui :-)

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    1. Ahahaha esatto, pur riconoscendo il pregio di aver spinto alla pratica tanta gente non si può far finta che questi media non siano alla base delle errate aspettative e, peggio ancora, degli errati insegnamenti, visto che gente ignorante è poi finita per insegnare..
      Sai cosa, ne preparo un post divertente!

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  2. Più che altro io a distanza di anni mi rendo contro di come sia facile prendere per il culo la gente sulla base di un mito come quello di Lee e, più precisamente, della filmografia a lui correlata.
    Ad oggi ci sono migliaia di scuole e tantissime persone che praticano wing e tutte sono convinte che Lee fosse invincibile e lo wing l'arte marziale risolutiva.
    Tempo addietro - te ne avevo anche parlato - ho parlato con una persona che ritiene che Tommy Carruthers sia più forte di qualunque fighter per strada, senza che il suddetto Carruthers abbia mai dimostrato nulla, nè sul ring nè per strada.
    Questa persona aveva perfino cercato un modo per promuovere il suo mentore, alche io le avevo suggerito di andare a Milano in qualche palestra di MMA e confrontarsi con qualche agonista in qualche manifestazione, solo non se ne è fatto nulla alla fine...ovviamente.

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  3. Ahahah bellissimo articolo, ho letto anch'io quella roba sul figlio di Alì, in un gruppo di AMT, i commenti erano il delirio; Verissimo che tutti noi "ex-tradizionaloidi" abbiamo passato la fase dei film (io mi andavo a cercare persino quelli più sconosciuti sugli spadaccini cinesi senza un braccio, dita di violenza e robe simili), ma quando vedo ancora gente adulta sopra i 50 anni, che la mattina imbucano le lettere e la sera si vestono da ninja a fare i katà con le facce imbronciate, credere a queste scemenze sul combattimento e affermare con convinzione che Lee o qualsiasi maestro cinese, anche di 90 anni, "si mangerebbe a colazione", cito testualmente, qualsiasi pugile o fighter di alto livello, non lo sò, la cosa mi mette abbastanza a disagio, come capitare ad un convegno sul Terrapiattismo, stessa cosa... Che per carità, ognuno pratica quello che gli piace, mica tutti son predisposti o hanno la voglia di fare SDC, però bisogna essere onesti e purtroppo questo è quello che nell'ambiente manca!
    Buona serata :D

    - RS

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  4. Penso che per il figlio di All' sia normale trattare la memoria di suo padre alla stregua di una leggenda ria storia, di conseguenza a livello c'è solo quella di Bruce Lee!. Mai capita la figura di Dan inosanto ambigua..ricercatrice e paracula allo stesso tempo, che ne pensi?

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  5. Che poi io vorrei sapere cosa c'è di male nel dire che Bruce Lee è stato un bravo attore di arti marziali, se vogliamo pioneristico (probabilmente il filone dei film occidentali di AM si deve anche a lui) e un attento studioso e appassionato di discipline marziali che ha avuto belle intuizioni. I "combattenti" sono altri, sono quelli che salgono sul ring o entrano nel quadrato ogni mese e vivono di quello. Sono due cose diverse, non c'è niente di male, non capisco dov'è il problema.

    Ma poi, chissenefrega se Bruce Lee avrebbe steso questo o quell'altro, ma che czzo di elucubrazioni mentali inutili, dove porta un ragionamento del genere? Non capisco a che pro.

    Trovo davvero stucchevoli le pippe che ti fanno per questa storia. E te lo dice un ex praticante di JKD molto felice di aver fatto JKD. Forse perché ho quasi 40 anni, sarà l'età... :D

    A presto

    Yv.

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    1. Aggiungo che nel suo libro, anche se scritto malissimo,Bruce Lee stava facendo una introduzione alla mma... del wing chun aveva preso solo i concetti di base che andavano a lui ma in mezzo ci aveva messo studi sul jujitsu, boxe, etc...
      Quello che pensava lui stesso, sebbene la sua vita abbia portato alle palestre mc dojo, era il contrario di quello che vedi nelle palestre di AMT.
      Anzi, una frase mi ha colpito particolarmente del libro: non fermarsi ai dogmi ma considerare le AM come una ricerca continua, personale, di ciò che è utile togliendo quello che non lo è. In sostanza è quello che pensiamo tutti noi, se non sbaglio.

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    2. Beh, dal mio punto di vista però il problema è un altro, Lee aveva studiato Filosofia e questo lo portò appunto a filosofeggiare (sì, ho letto anche io il suo libro), il che significa fare un pò il paraculo: in pratica ognuno può interpretare le sue parole come vuole, con tutti i limiti di una mancanza di cultura e soprattutto SENSO CRITICO.
      La faccio facile: se pratico uno stile funzionale al combattimento devo apprendere ed allenare movimenti ben specifici, un pugno va tirato in un modo, un calcio va tirato in un modo, etc. MA a differenza delle AMT non si fa così "perché è la tradizione tramandata da Nonno ChinChun!", è una questione di biomeccanica umana applicata al contesto.
      Non ci si scappa, e infatti a prescindere dallo stile scelto finirai per fare più o meno la stessa cosa.
      Ecco, c'è poco da filosofeggiare quando si scende nel tecnico, non c'è più nulla da inventarsi, da mettere o togliere, da analizzare o che altro.
      Poi uno può raccontarsela quanto voglia sul senso della vita, sulla propria ricerca personale dell' IO interiore, sul significato filosofico del pugno e cazzabubboli vari, ma alla fine se vuoi applicare il combattimento devi fare cose ben specifiche e codificate in ogni dove, allenate ormai da decenni, già approfondite in migliaia e migliaia di seminari tecnici, etc.

      Non so se mi spiego, per imparare una lingua devi imparare la grammatica, l' avrai imparata quando ti capiranno e ti farai capire bene, non è che se te la modelli come piace a te togliendo e mettendo parole sarà meglio...
      Il combattimento è qualcosa di concretissimo, non di astratto.
      E tanti ci hanno fatto fortuna con il gioco delle interpretazioni...

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    3. Vero ma bisogna riconoscere che ha scritto più cose sensate lui negli anni 60 rispetto a quello che trovi in giro per le palestre oggi.
      Poi se non sbaglio nel libro pone tantissima importanza all'allenamento fisico, credo un paragrafo intero.
      Probabilmente lui giocava tanto (forse tutto) sul fattore novità, non c'era nulla di simile che parlasse di arti marziali, credo, all'epoca e quindi poteva filosofeggiare senza limiti.

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  6. Mi dispiace che una leggenda(come attore di cinema action;ovviamente)come jean claude van damme,venga sempre accostato a dei pagliacci come bruce lee, steven seagal,ecc. A differenza loro lui non si è mai creato nessun area di invincibilità,anzi è molto famoso per la giusta modestia sempre dimostrata in pubblico.
    In tutti i suoi film il messaggio che infine ha sempre voluto trasmettere era: allenati duro e riuscirai a diventare forte come quelli che hanno più talento di te.
    Poi ovvio, all'epoca doveva infilare il maestro cinese (bloodsport), l'anima dei vecchi samurai combattenti (kickboxer) perché ovviamente da attore b-movie se non si inserivano questi elementi il botteghino sarebbe stato ancora più magro di quanto già non fosse.
    Poi da giovane ha collezionato una 50ina di incontri di kickboxing full contact,ovviamente niente di eclatante o da carriera da campione.Si parla di un 16enne, in belgio, a 16-17 anni,negli anni 80.
    Ma se uno unisce questo fattore, insieme alle sue doti atletiche indiscutibili (sopratutto se rapportate al peso/altezza di 1.73x86 kg, ai tempi d'oro se non sbaglio,poi sicuramente l' "aiutino" degli steroidi non mancava)ha contribuito a creare un idea di "combattente" molto più realistica di quanto abbiano fatto tutti gli altri attori dell'ambiente marzialista, Sopratutto per quanto riguarda la preparazione fisica.
    Chiedo scusa per questo parere off topic, ma volevo sapere come la pensavi su gianclaudio.
    Parlando del tuo post.. Il figlio di Ali manca di rispetto a tutto il mondo della boxe/sport da combattimento per dire una fesseria da bar come questa. Povero Mike Tyson, campione dei pesi massimi a 19 anni con più ko che incontri.. eppure per tutta la sua vita sarà sempre il pugile-gorilla troppo lento e prevedibile per battere.. . Bruce lee..ahaha

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    1. Buongiorno Andrea, il tuo parere non è affatto off topic e anche se avessi parlato di Bruce Lee lo avrei pubblicato perché a differenza della media hai argomentato il tuo pensiero senza offendere.
      Fatta questa doverosa precisazione, io in realtà non schifo Gianclaudio e sono pressoché d' accordo con il tuo punto di vista, fermo restando la differenza ABISSALE che esiste tra attori professionisti e atleti professionisti, che secondo me in tanti non riescono a capire perché non hanno mai vissuto l' ambiente agonistico di una specialità di combattimento.
      Gianclaudio aveva un pò rotto le scatole con la faccenda della spaccata, ma i suoi film e i suoi personaggi non sono mai stati esageratamente sboroni e non si è mai posto (per quanto ne sappia io) come macchina da combattimento nella vita reale, a differenza di tanti altri, primo su tutti Mister "metto KO chiunque entro 60 secondi"...
      Anzi no, nemmeno Bruce Lee lo ha veramente fatto, lui era un fanatico e tanto, tanto arrogante, ma l' etichetta di uomo più forte della storia gliel' hanno affibbiata i suoi ridicoli fans.
      Perché alla fine di questo si parla, di attori action e seguito di dodicenni non ancora mestruate che pontificano sul niente con la faccia seria.
      Stesso discorso per "il figlio di Alì", che non è un bel cazzo di nessuno se non "il figlio di Alì", non so se mi spiego.
      A immaginare gli scontri epici si fa presto, è tutta benzina per i parolai, a salire su di un ring e combattere contro il pugiletto amatore al torneo del paese però non ci vanno, però fanno i paragoni tra le leggende del combattimento vero e gli attori.
      Mike Tyson intanto se la ride coi suoi denti sgangherati, lui la storia della boxe l' ha fatta, è entrato nella leggenda vera e pur essendo di base una merda di persona non si è messo a sfidare i monaci shitolin dichiarando che li stenderebbe tutti in 5 secondi, cosa che peraltro potrebbe fare pure adesso.

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    2. Immaginavo che viaggiassimo sulla stessa linea di pensiero, ho riportato la sua ex carriera di kickboxer amatoriale solo perché effettivamente è l'unico tra tutti gli attori ad avere uno score tangibile.(ci sarebbe chuck norris pure ma non mi va nemmeno di nominarlo)
      Ammetto di essere di parte, per me è un idolo di infanzia e devo ringraziare lui se mi sono avvicinato al bodybuilding,(esatto, bodybuilding :) ) .
      Ha fatto una serie tv biografica di recente su amazon prime, chiamata jean claude van johnson dove interpreta se stesso e prende in giro con un autoironia esilarante tutta la sua carriera.
      Per farti un'idea...Ti dico solo che in una scena, vince una gara di drifting con dei narcos, mettendosi la benda sugli occhi alla bloodsport. (ti allego il trailer: https://youtu.be/6lQ72f-jjx4 ).
      È anche molto profonda su certi aspetti, e questo la dice lunga su che tipo di persona lui sia. Sarei molto curioso di vedere se jason statham, chuck norris, bruce lee (se fosse ancora vivo),quella barzelletta di steven seagal,michael jay white, the rock o qualsiasi ATTORE che si prende pericolosamente troppo sul serio abbassarebbe mai il suo ego per fare una cosa del genere.
      Sul discorso bruce lee vs tyson/ali stendo un velo pietoso.
      Ancora oggi sappiamo che c'è gente che riesce pure ad immaginarsi una sorta di combattimento alla pari,che magari duri più di 5/6 secondi.. Con bruce lee vincitore con qualche mossa orientaleggiante.
      Sul discorso Mike Tyson, ti assicuro che i media e il gossip hanno sempre stravolto la sua immagine trasformando una persona sensibile e profonda come lui in una specie di mostro ignorante.
      Invito chiunque a leggere la sua biografia "truth",oltre ad essere molto interessante dal punto di vista sportivo ti fa capire quanto: nascere nero,povero(povero davvero), in uno dei quartieri più degradati d'America,ti cambi per sempre dentro.

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  7. Povero Tyson....ad onor del vero si è fatto male per davvero contro un wing chun man.
    Si ....durante le riprese di IP Man, l'altro attore gli ha dato una gomitata non prevista ed il povero mike ha preso sul pugno nudo una gomitata in pieno che gli ha rotto la mano.
    Poi dice che il wing chun non e' letale...ahahahaha

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    1. Si è rotto un dito, pare. Ha continuato a recitare e poi è andato all' ospedale dove gli hanno rilevato la frattura.
      Ora possiamo avere due interpretazioni, a seconda del mulino che si vuol far girare:
      1- fanatico del cunfù: hai visto?! persino un attore ha rotto la mano a TYSON con il cinciun! E non stava nemmeno facendo sul serio! (il cinese ovviamente, Tyson invece combatteva per la vita). Figurati cosa può farti il mio maestro che c'ha la cazzimm'!!!
      Seguono ulteriori sei decenni di leggende sui pugili con le mani di cristallo, il cinciun che ammazza anche i megalodonti, i cinesini che "se fanno le cose come si deve" ammazzano l' Africa, Tyson che si è sottomesso al cinciun, bla bla bla

      2- persona normale: in un qualsiasi film di azione, come accade in TUTTI i film di azione, una coreografia è andata storta e uno si è infortunato.
      E ha continuato a recitare, quindi sai che colpo mortale. Il dito era rotto, non la mano, non è collassato a terra esanime.

      Aggiungo la terza interpretazione, la mia e di chi ha vissuto una vita normale: mi sono rotto il polso sulla neve e ho continuato a surfare, e ho guidato fino a casa pensando fosse una brutta botta.
      Ho visto gente finire scassata, letteralmente, dalle botte e continuare a darle e prenderle.
      Io ed altri che hanno continuato ad allenarsi con un braccio rotto.
      Gente che si è accorta dopo un mese di avere subìto una frattura, ormai ricalcificata.
      Boh, così giusto per ricordare che siamo mammiferi più tosti di quanto i cinesi e i supermaestroni di AMT vogliano farci credere.

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  8. No...no...semplice considerazione.....come ho scritto piu' volte posso ammirare per il gesto atletico i balletti delle AMT ma il combattimento vero ' e' un altra cosa.
    Ho visto quello spezzone del film mille volte...ottima coreografia, ma anche una persona che viene da saturno capirebbe che Tyson gli farebbe molto ma molto male.
    Nel film ovviamente trascende l'etica delle arti marziali e del pugilato, niente colpi scorretti e quando la sveglietta da camera suona, STOP fine dell' incontro.
    Penso che nella realta' anche con le regole suddette, al primo gancio andava giu' per iniziare a trovare i denti sul pavimento. :)

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