martedì 17 giugno 2014

Risposta - 5b

Ciao Anonima, ti rispondo nuovamente in un post perchè nei commenti diventerebbe troppo disordinato, oltretutto fai domande intelligenti che ritengo giusto riaffrontare (anche se come ripeto puoi trovare già delle risposte nei vari interventi passati).

"ma quale attività non ne ha una? [di filosofia]"
Parlo della filosofia ostentata con cui vengono divulgate le arti marziali nello specifico, sai, tutte le storie sulla saggezza, le massime di vita, la profondità d' animo, il senso del giusto... ogni attività ha un suo "mindset", uno "spirito" con la quale viene affrontata e se vogliamo un suo luogo comune nell' immaginario.
Nelle arti marziali c' è questa cosa del diventare saggi, riflessivi, calmi, spiritualmente elevati, bla bla bla. Tutte palle.

"ognuno trae dall'esperienza ciò che vuole"
Esatto, infatti ognuno vive la propria pratica (qualsiasi) in modo molto intimo e con convinzioni personali. E' tutto normale e ovvio.
Solo che nelle arti marziali tradizionali vengono ostentati presunti valori aggiunti che in sostanza non trovano conferma.
Non viene detto che queste siano cose personali, viene detto che vengano ottenute proprio grazie alla pratica. Ed è falso.

" forse tu avendolo praticato agli arbori in Italia e per 20 anni fa..si era presa l'idea solo alla bruce lee di questa arte - spero che da allora si sia fatto qualche passo in avanti"
Per più di 20 anni eh, non 20 anni fa...
Certo, e ti dirò di più: i passi in avanti si sono fatti proprio perchè gente come me, prima di me, nel tempo ha iniziato a slegarsi da tutte le falsità oggettive di queste discipline, sia a livello tecnico che a livello morale.
Pian piano è diventato di pubblico dominio cosa funzioni in un combattimento e cosa no, si sono sfatati i racconti dei vari pallonari che si cucivano il mito di invincibilità addosso e sono caduti gli altarini delle varie bugie perpetrate negli anni nei vari stili e associazioni.
Non è ancora finita e io racconto solo la mia parte.

"a livello pratico dici tu in caso di bisogno non serve a nulla, giusto?"
Non dico che non serva proprio a nulla, dico che la cosa è ESTREMAMENTE sopravvalutata.
Il buonsenso della nonna è la forma di autodifesa più efficace esistente, ma quella di cui meno si parla perchè la gente ormai lo ha perso di vista e riduce il tutto ad una questione di schiaffoni.
Senza avere reale congizione di cosa voglia dire fare a schiaffoni.


"il karate o il kung fu insomma sulle donne non ha lo stesso effetto sul corpo che ha il nuoto sulla Pellegrini, giusto?"
No, non ce l' ha, non in quel modo. Con rispetto per le nuotatrici professioniste, capisci che il nuoto a quel livello è un' attività che deforma il fisico adeguandolo al massimo risultato specifico.
Così come nel calcio i muscoli delle gambe diventano particolarmente sviluppati, e così via. Per non parlare del Body Building estremo in cui come saprai le donne perdono completamente il seno (e se lo rifanno per farlo sembrare... "normale").
Le arti marziali in generale contemplano un tipo di allenamento più armonico, che non "deforma" il fisico in maniera così evidente.
Mi riferivo alle arti marziali, ci sono campionesse di varie discipline che pur allenandosi in un modo che farebbe vomitare tanti maschietti sono pure assai carine.
Al momento mi vengono in mente Ronda Rousey o Rika Usami, ma ce ne sono a iosa.

"in base alla tua esperienza la pratica dell’arte marziale ha degli effetti armonici sul corpo di una donna, cioè la sua fisicità femminile rimane la stessa, oppure si sviluppa più una parte rispetto ad un’altra"
La mia esperienza mi dice che ho visto ragazze allenarsi seriamente e ad alta intensità solo nelle discipline funzionali; Altrove, nelle cosidette arti tradizionali, perlopiù si gioca e quindi gli effetti sul fisico sono minori che al corso di Zumba.
Conosco sia ragazze che competono e che fanno sbavare i maschietti per strada, sia quelle che li intimoriscono perchè hanno gli addominali più sviluppati dei loro... insomma, dipende tutto dal tipo di intensità, considerando che parliamo comunque di una preparazione full body di stampo cardio e functional training con pesi vari.
Che NON E' Body Building.
Se decidessi di provare, beh... ti faccio un esempio pratico: vai a vedere una lezione di Wing Chun o di "Cin Ciun Ciao" e guarda che preparazione fisica fanno e che "fisico" ha in media l' utenza; Poi vai a vedere una lezione di Muay Thai o di Brazilian Jiu Jitsu. Trai da sola le tue conclusioni.

"Quali sono questi arti funzionali al combattimento?"
Ne ho già parlato, comunque per riassumere sono tutti quegli stili che mirano in modo scientifico e pragmatico all' obiettivo, senza infarcirlo di folclore astruso, esercizi fini a sè stessi, teorie orientali e formalità ostentate.
Per citarne alcune: Muay Thai, MMA, BJJ, Boxe, Lotta, Judo, Sambo, Kick Boxing, Sanda...

"se davvero una donna volesse seguire un corso per avere nozioni di corpo a corpo (come scrivi tu) quali sono in Italia?"
Purtroppo non posso fare da portavoce per nessuno, anche perchè di cazzari cominciano a trovarsene anche tra gli istruttori di arti funzionali.
Ti posso solo dare una linea guida: lo sport è una cosa, l' autodifesa un' altra; Se ti interessa l' allenamento sportivo hai una buona scelta tra gli stili che ti ho riportato sopra, ma se ti interessa difenderti devi rivolgerti ai sistemi di difesa.
E lì purtroppo siamo spesso poco al di sopra delle arti marziali quanto a stronzate... ma almeno non ti mettono per anni a mimare i pappagalli delle pianure del Sichuan.
Vai e vedi, se fanno cose che ti fanno paura e che non pensi di poter fare, se si picchiano e non risolvono tutto a dita negli occhi e calci nelle palle è un buon segnale...
I sistemi di difesa non sono sport e non vengono allenati con le modalità "sportive", sebbene sia importante chiarire una volta per tutte che la preparazione fisica sia imprescindibile per aumentare le proprie chances di autodifesa, e non (solo) per una questione di immagine.
Sono metodi che affrontano l' argomento in modo diretto e, si presume, molto più pratico.
Ci sono buone cose, questo sì, ma purtroppo è arduo per un neofita riconoscere il cazzaro da quello che sa di cosa parla.
Se leggi Krav Maga sei su una strada migliore di "corso di difesa", ma occhio ad essere MOLTO obiettivi anche lì... perchè ti venderanno palmate, ginocchiate e disimpegni senza mai farti "lottare" per davvero...

"se si seguisse questo corso ci si saprebbe difendere...o vale sempre il discorso "buonsenso della nonna"?"
Il buonsenso come ripeto e aldilà delle battute è la cosa più importante tra tutte.
Oggi latita, e parecchio.
Nei corsi di difesa dovrebbero spendere le ORE a parlare di buonsenso invece che di tecniche strappa-intestini...
Vedi, "seguire" il corso non è sufficiente, è quello che fanno in molti e poi finiscono per fare quello che avrebbero comunque fatto anche prima (smanacciare alla cazzo, tirare colpi senza cognizione, graffiare, sputare, gridare...).
Per fare un esempio: se ti iscrivi ad un corso di Tedesco, se "segui" con impegno le lezioni... alla fine ne saprai qualcosa, ma non saprai conversare con un tedesco.
Ecco, se pratichi una di queste cose e ti impegni durante le lezioni alla fine ti troverai con qualche nozione e zero cognizione reale: non è sufficiente.
Devi farlo attivamente e costantemente per molto tempo, e la faccenda non riguarda solo tecniche di difesa, devi capirne anche di psicologia del comportamento, ad esempio.

Quanta voglia hai veramente di allenarti a "fare a botte" (perchè è di questo che parliamo)?
No, le tecnichine di Krav Maga così da sole non bastano affatto, soprattutto quelle che terminano lo scontro dopo un pò di ginocchiate e palmate.
Devi avere un quadro completo dell' argomento e ricordare che anche dopo anni di sangue versato potrebbe arrivare un dodicenne sfigato con un coltello e mandarti al creatore.
Però sì, tra il non sapere nulla e il saper qualcosa c' è una bella differenza.
Bisogna fare le cose nel modo più duro e violento possibile, però... Lo accetti?

"perché tu dici che sai con chi riesci a vedertela in termini di corpo a corpo e con chi no e allora ciò vale anche per le donne…cioè riuscirebbero a contrastare certi uomini sì e certi uomini no…oppure non servirebbe lo stesso a nulla?"
Sì, questo è vero. Anzi, è la parte onesta del discorso, perchè è anche sbagliato presumere che tutti gli uomini siano giganti omicidi con la bava alla bocca.
Dico solo che in media le donne sono fisicamente più "deboli" di un uomo, parlando di scontro fisico, e soprattutto meno avvezze alla lotta e violenza, anche per le ragioni culturali di cui accennavo, e quindi per loro risulta ancora più complicato avere la meglio.
Ma non è una regola ferrea, per fortuna. Soprattutto quando hai in mano un' arma... dai un' arma ad un nano e prova a sopraffarlo, poi discutiamo se sia la stessa cosa, mi spiego?


" Immagino che le donne che seguono tali corsi solo perchè a loro piace però si fanno fisicamente molto male"
Beh, detto fuori dai denti, SI.
Certo non vai in palestra "per farti del male", ma va da sè che se ti alleni sul serio nel combattimento, prima o poi te ne farai, soprattutto se vuoi competere.
Te ne fai però anche giocando a pallavolo, a tennis, a calcio, andando in bici.... etc etc etc.

"se ci sono donne che lo seguono...come sono? maschiacce, rozze ecc oppure no...questo è un altro pregiudizio da sfatare?"
Non voglio farne una regola, ma nella mia modesta esperienza sono le atlete di altri sport ad essere molto più "maschiacce" e.. "rozze".
Nel calcio ad esempio, o nel rugby: personalmente conosco alcune di queste atlete e in squadra una buona percentuale sono lesbiche (spero che questa affermazione non venga fraintesa, anche perchè è un dato di fatto).
Al contrario non ne ho ancora conosciute negli sport da combattimento, anzi.
Sia nel comportamento che nel fisico.
Già il fatto che tu dica queste cose manifesta il tuo carattere, ci sono persone che per indole non potranno mai diventare "tigri".
Non che questo sia un male, intendiamoci, ma trattando dell' argomento è inevitabile arrivare a questa osservazione.
Una tigre diventa tale solo quando vive con altre tigri, non in un gregge di pecore.
Le arti marziali di cui discuto sono fatte per pecorelle che si vogliono mettere la maschera da tigre; E quando poi finiscono in un branco di tigri vengono divorate, perchè la maschera non le rende autentiche.
Praticare certe cose aumenta di molto l' autostima, ma è un risultato spesso fasullo, un contentino per pecorelle, una maschera appunto: ti convinci di essere un grande combattente perchè mimi tecniche mortali, fai la faccia cattiva alle dimostrazioni o durante le forme e man mano che sali di grado, facendo esami ridicoli basati sulla memoria e il "gesto tecnico", gli ultimi arrivati cominciano a vederti come un leader... perchè hai una posizione gerarchica superiore.
E tu te ne convinci, e intimamente te ne bulli.
E' ben diverso se invece i tuoi risultati li raggiungi per davvero e sono tangibili: quando riesci a "vincere" altra gente, quando riesci a correre più a lungo, più velocemente, a sollevare più pesi, a reggere la pressione di uno scontro...

Secondo me una chance te la devi concedere ma vai a ripescare i miei vecchi post sui consigli per i principianti prima di finire nelle mani del solito pallonaro nella solita arte marziale "antica e tradizionalisssssima".
Un saluto

20 commenti:

  1. Ciao, leggo questo blog da poco e volevo dire qualcosa alla ragazza anonima, due parole da ragazza a ragazza. Mi sembra che tu abbia molte curiosità e un po' troppi pregiudizi su sport, palestre, arti marziali. Perché non provi a toglierti qualche dubbio cominciando a fare lezioni di prova? Non esistono palestre o corsi che non ne facciano fare. Sai, avere paura di diventare troppo grosse e mascoline nel fare body building mi fa un po' sorridere: hai idea di quanto tempo, fatica e dieta impieghino persone normali a farsi un fisico decente con i pesi? Non è una cosa che accade dall'oggi al domani, ci vogliono anni di sacrifici, e spesso neanche basta se non si ha una genetica favorevole (= c'è chi si ammazza di pesi e dieta iperproteica, ma più di tanto non ottiene per limiti intrinseci del proprio fisico!). La Pellegrini è una sportiva di professione, vive di nuoto da quando era bambina, si allena tre volte al giorno ed è pagata per fare solo quello: pensi che ti verrà un fisico come il suo per fare un po' di vasche 2 volte a settimana?
    Farti tante domande teoriche non ti aiuterà a chiarire dubbi, uscire di casa e andare a sudare ti offrirà spunti di riflessione più "freschi". Ti faccio una proposta: appena hai tempo, metti delle scarpe da ginnastica comode e fatti una corsetta nel parco più vicino casa tua. Tranquilla, non diventerai ossuta come una maratoneta keniana, ma avrai un assaggio del sudore e della fatica che ci vuole per fare anche solo qualche km (e secondo me la corsa andrebbe a pieno diritto inserita tra le forme di autodifesa: è istintiva, efficace, te la consiglierebbe la nonna, non necessita attrezzature troppo costose per essere praticata, puoi praticarla agli orari più disparati, rilassa, è economica e ti porterà un sacco di benefici accessori).
    Provaci però! Esci di casa, fatti qualche idea più concreta su questo misterioso mondo di sportive mascoline e picchiatori buzzurri. :P
    Con simpatia

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  2. Grazie ancora per aver risposto alle mie domande. Grazie perchè sei stato molto chiaro nell'esprimere i tuoi punti di vista. E forse sì...sono attratta dall'argomento perchè sono una pecorella a cui piacerebbe mettere una maschera da tigre...se è così e sono nata pecorella non potrò certo diventare tigre...meglio rispettare la mia vera natura a questo punto. Grazie per avermi chiarito le idee sul fatto che bisogna distinguere sport da sistemi di autodifesa. Tra le arti che mi ha indicato..nella mia città che è un po' piccolina ci sono corsi di judo, kick boxing, sanda, Krav Maga. Quest'ultima è l'arte che ha praticato la Canalis, vero? ecco cosa volevo intendere (e adesso Coccinella si arrabbierà...ringrazio tra l'altro Coccinella e da donna a donna rispondo che io sono sportiva e di corsette ne ho fatte...non ho nulla contro la Pellegrini o il suo fisico o il fisico di altre, si è presa Lei come riferimento così tanto per dire... sono scelte di vita e certo che ci vogliono anni per modellare un fisico...la mia è solo curiosità e informazione...perchè prima di lanciarsi in qualsiasi impresa secondo me bisogna sapere a cosa si va incontro)
    ma il fisico della Canalis che è comunque invidiabile si è trasformato da quando lo pratica e saranno sì o no 2 anni che ha fatto (credo) non certo da piccolina come la Pellegrini...
    Posso sembrare fissata sulla cosa ma io ho un ottimo rapporto con il mio corpo grazie proprio al fatto vengo da una disciplina che mi ha fatto sentire bene.
    Se volessi provare tra le attività citate sopra? poichè credo che effettivamente forse non mi va di farmi prendere a calci..forse è troppo per me...forse proverei la cosa solo per curiosità...perchè forse mi sento più vicina allo sport e per la difesa penso che il buonsenso vada bene...ad istinto io mi sento più vicina al judo oppure alla krav...di altro brasiliano, thailandese non c'è nulla...dovrei cercare in città vicine alla mia. Ringrazio per tutto. ciao

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  3. Attenzione, non prendere a riferimento la Canalis!
    La Canalis ha fatto pubblicità al Krav Maga (e non voglio indagare per quale tornaconto), ma sicuramente la sua buona forma NON dipende da quella pratica!
    Se intendi praticare un sistema di difesa con in mente la forma fisica sei fuori strada, vai a fare cross-fit e basta.
    In quel tipo di corsi per fortuna è diventato di MODA integrare proprio con il cross-fit, ed è cosa buona e giusta, ma è importante distinguere per bene l' allenamento a scopo fisico e quello a scopo tecnico.
    La Canalis è una persona che per professione si deve tenere in forma in tutti i modi possibili, ha il tempo, le risorse e la volontà; seguirà una dieta corretta, un allenamento ad hoc e IN PIU' ha deciso di PUBBLICIZZARE questa sua pratica.
    Ma se vogliamo parlare di starlette ti potrei citare Juliana Moreira che so per certo sia "praticante" di Muay Thai e BJJ... insomma, non sono quelle le persone da prendere ad esempio...
    PS: io non ho capito se tu sia in forma o meno, ma la buona forma la guadagni in pochi mesi di dieta corretta (NON dieta e basta...) e allenamento mirato; Tra l' altro ho parlato proprio in un post del pensare alle arti marziali con questa idea in testa.

    Il consiglio è sempre quello: devi provare, soprattutto perchè una cosa ti deve piacere a pelle, non la puoi assolutamente fare solo perchè "è quella che ti hanno consigliato".
    Il Judo va benissimo, è un eccellente arte funzionale, con un eccellente sistema di allenamento ed eccellenti istruttori in media.
    Se provi anche il Krav Maga, e ti consiglio di farla una prova per capire, avrai un' idea più diretta della differenza tra arti marziali e sistemi di difesa, ma probabilmente lotterai molto meno, anche per il senso intrinseco della cosa.
    Ti auguro una buona pratica.

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  4. No...non mi sono spiegata bene...io non invidio il fisico della Canalis anzi...volevo dire che la pratica del Krav aveva cambiato il suo fisico in peggio secondo me...cioè troppo magro e senza molte forme femminili..certo di sicuro aveva anche cambiato alimentazione...poi io non so se fa in abbinamento a questa pratica altre discipline...anzi sono una che nè guarda molto la tv...nè segue tali persone..per sentito dire sapevo che aveva praticato krav e poichè sì il fisico è tonico e magro ma a me personalmente non piaceva perchè troppo marcato così...intendo questo...
    Io sono in forma...non ho problemi in tal senso...l'unica mia fissa è che qualsiasi pratica non deve essere portata all'estremo... eccessiva tanto da stravolgere ma permettere uno sviluppo armonico del corpo...per sentirsi bene con se stesse...basta!
    Posso farti una domanda:
    ma se il judo è comunque un'arte marziale perchè la consigli rispetto al karate o al kung fu? cioè è più inteso come lotta corpo a corpo? Nella mia città vi è un corso di judo ma io ho visto come al solito solo uomini...si può iniziare a qualsiasi età anche da adulti? grazie e buona domenica

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    1. Allora ho frainteso o probabilmente non ho in mente un' immagine attuale della Canalis, che comunque per quanto ricordi è una persona in forma, aldilà dei gusti personali.
      Ma dubito fortemente che sia stata la pratica del Krav Maga a cambiarla, nel bene o nel male, pratica oltretutto tutta da dimostrare perchè a me sa tanto di trovata pubblicitaria preparata a tavolino.

      Venendo al Judo, te lo consiglio e lo considero un' arte funzionale al combattimento perchè si tratta di una disciplina che si è sviluppata in una direzione scientifica, anche e soprattutto per la sua deriva sportiva.
      Sport, competizione (in questo caso a livello olimpico), significa confronto e ricerca della prestazione reale; nel Judo pur mantenendo alcune etichette e formalità, ci si allena a FARLE RIUSCIRE le cose, non a mimarle.
      Si fa sparring regolarmente, ovvero si lotta contro altre persone in modo attivo e questo è il modo più veloce e naturale di imparare, e non mimando gesti "tecnici" e fingendo di morire per far venir bene la scenetta predefinita.
      Puoi iniziarlo a qualsiasi età, ma ricorda bene che come detto, se vuoi imparare a "combattere" devi essere pronta a farti anche male; Te lo dico perchè se vai a fare le arti marziali cinesoidi "per tutti" ti daranno sempre la possibilità di limitarti, far piano, saltare gli esercizi che non riesci a fare, mentre ad un corso di Judo sarai tu a doverti adeguare alla pratica fatta di cadute, proiezioni e lotta: non è consentito tirarsi indietro o "fare per gioco", non so se mi spiego.

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  5. Grazie ancora per consigli. Tornando al tema Canalis, Pellegrini o altre dive tv tutto dipende dai gusti personali effettivamente. Io la considero in buona forma fisica ma più tonica che con forme femminili che poi sia dovuto, oltre a ciò che fa, da altri fattori alimentazione o altro non mi interessa ed è per questo motivo che condivido che non bisogna prendere donne del mondo dello spettacolo come riferimento cioè credo che ormai sia chiaro a tutti voi che per me buona forma fisica é:
    sviluppo armonico di tutte le parti del corpo rispettando la propria natura e in questo senso femminile...poi non bisogna per forza avere un fisico da capogiro ma sentirsi bene con se stesse..e lo stesso intendo nei comportamenti che devono rimanere nell'ambito della propria natura non cadendo in atteggiamenti del sesso opposto. Ovviamente poi bisogna considerare da quando si è iniziata l’attività se nel periodo dell’infanzia (e dunque età dello sviluppo) o se da adulti e per quanto tempo alla settimana viene praticata. Effettivamente il Krav forse per me, abituata a discipline sportive, è un po’ troppo se è così duro. Grazie a Coccinella a cui vorrei chiedere quale disciplina pratica di quelle di cui abbiamo discusso in tutti questi post, grazie per avermi fatto conoscere Keiko ma se si rimane come lei piccolina e graziosa ma forte mi va bene…
    Diciamo che tutto questo è partito dall’idea di voler prendere 2 piccioni con una fava…speravo di poter sviluppare un sistema di difesa o comunque essere in grado di sentirmi più sicura di me per difendermi e praticare un sport per mantenermi in forma conducendo uno stile di vita sano ovviamente…ma ho capito la differenza tra sistema di autodifesa e sport e ringrazio; mi sa che devo rivedere il tutto.
    A settembre vedrò di provare judo anche se appunto anche lì devo abituarmi all’idea che non “posso far finta” ma che ci sono cadute vere e non so sono portata per questo. Nella mia città comunque vi è una palestra in cui praticano judo da 25 anni e dunque molto conosciuta perché l’ho già frequentata per altre attività e so bene che è un ambiente molto maschile…non so…vi aggiornerò…altrimenti torno alle mie classiche attività sportive e torno al buonsenso della nonna. grazie ancora e buona estate

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  6. Ciao,
    sono tornata a trovarti sul tuo blog perchè volevo riferirti che impazzano nella mia città i corsi di KRAV. Se ricordi un po' il dibattito dei ns. messaggi riguardava info sulle arti marziali intese per me un po' come sport e alla fine avevamo concluso che come arte funzionale alla lotta non è male il judo. Da allora ho continuato a informarmi. Ho compreso che il krav è un metodo più diretto che mira a neutralizzare l'altro e poi a scappare ma è duro nel senso di difesa un po' più violenta. Ora ho sentito parlare sempre per quanto riguarda il judo di metodo globale di autodifesa MGA per donne. E ancora una volta ho pensato di chiedere a te: cose ne pensi? Sembra sia il metodo usato dalle forze dell'ordine e mira a una difesa però come dire meno violenta anche verso l'altro, dico bene? mi piacerebbe sapere cosa ne pensi. grazie. ciao

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    1. Bentornata anonima, ti rispondo volentieri: il sistema MGA è stato creato dai gruppi italiani di karate e judo per cercare di accaparrarsi una fetta del ghiotto mercato dell' autodifesa popolare.
      Un perfetto mischione che in qualche maniera non manifestasse la completa inadeguatezza delle discipline di provenienza calate in questo contesto specifico.
      Ergo: stanne alla larga, a quel punto molto meglio sperare di capitare in un buon corso di Krav Maga... capisci, non c'è modo di 'dosare' la quantità di violenza con cui potresti doverti difendere, quelle sono le solite pirlate perpetrate da secoli dagli appassionati di samurai.
      Quelli che si allenano per anni a 'non arrecare troppo danno all' aggressore' sono i primi a soccombere, perché le cose non funzionano mica così.
      Mi spiace, se vuoi trattare una cosa violenta (verso di te!) devi essere pronta a farlo in maniera violenta, naturalmente con i giusti tempi.

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    2. Messaggio ricevuto, grazia ancora.
      Il dubbio nasceva dal fatto che si dice spesso che il sistema MGA sia nel rispetto dell'individuo anche se aggressore e della legge al contrario del KRAV che può addirittura a portarti ad avere conseguenze dal punto di vista della legge...cioè a farti passare dalla parte del torto...cosa mi dici al riguardo?

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    3. La legge tratta l' argomento della protezione personale secondo regole di civiltà che parino un pò il culo a tutti, per dirla alla francese... Chiaramente non si può autorizzare tutti ad ammazzare un presunto aggressore per via della deriva che una simile cosa possa prendere (vedi quello che succede negli USA con le armi...), ma il punto è che quando sei tu ad essere minacciata, aggredita, stuprata e poi ammazzata, passa subito la voglia di preoccuparsi dell' incolumità dell' altro.
      Non è giusto parlare solo di aggressioni limite ma resta il fatto che il saper dosare la propria risposta difensiva a seconda dell' episodio o dell' aggressore è una scelta personale, non una qualità ottenibile studiando certe tecniche invece di altre.
      E' altrettanto vero che i fanatici che parlano di occhi strappati e orecchie mozzate dovrebbero darsi una regolata, perchè per l' appunto non esistono solo le reazioni limite, quella che tutela (!) l' aggressore o quella che lo ammazza a prescindere!
      Di regola qualunque marzialista ti parli di "rispettare l' avversario", dove per avversario si intenda appunto uno che ti voglia fare del MALE, è con ogni probabilità un gigione new age che non ha mai preso uno schiaffo in vita sua.
      L' immaginario comune del samurai nobile e valoroso che rispetta l' onore del suo nemico sconfitto appartiene ai soliti film e cartoni animati.
      Qualunque persona nella storia abbia "portato rispetto" per l' avversario... lo ha comunque ucciso con grande dolore, e in ogni caso è giunto alla propria "nobiltà d' animo", chiamiamola così va, ammazzando della gente.
      Bisogna togliersi di dosso l' immagine dello scontro cavalleresco tipo nobili inglesi dell' 800, qui si parla di gente di merda che vuole abusare di te.

      Comunque è un argomento interessante, mi hai dato lo spunto per un nuovo post.

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    4. Già, se poi consideri che i Samurai erano tutt'altro che rispettosi dell'etica ma erano degli spietati assassini che mozzavano il capo a un contadino perchè glie andava,a volte mi chiedo se non erano più nobili i famigerati Ninjà. Senza contare della pochezza tecnica della scherma giapponese, alzavi una sciabola al cielo,affettavi il nemico e tutto si limitava a questo.

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  7. Ciao,
    scusa se rispondo in ritardo. Il tuo punto di vista mi è chiaro. Grazie per aver risposto in tutta franchezza. Ho capito comunque che bisogna accedere anche qui però ad un buon corso di Krav per non incontrare fanatici come scrivi tu...ma vi è un registro..non so come chiamarlo un albo di questi preparatori?
    E poi posso farti un'altra domanda? ma secondo te in generale accedere a questo tipo di corsi ti fa diventare aggressivo? nascono per autodifesa ma se uno poi si abitua a rispondere all'altro con aggressività fisica sempre? può succedere secondo te? ciao

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    1. Ciao, purtroppo non vi è un' ente o una qualsiasi istituzione che possa certificare la bontà, in senso assoluto, dell' istruttore con il quale verrai in contatto...
      Puoi praticare uno stile quotato, ma alla fine a fare la vera differenza resta sempre il singolo personaggio che ti insegnerà, e come descrivo nei miei post da anni è un attimo capitare con gente che sembra anche convincente e in buona fede ma in realtà ti sta insegnando fregnacce.
      Però ho anche dato indicazioni su come identificare certi segnali d' allarme anche senza avere esperienza; non è una garanzia ma è già qualcosa, molto meglio che andare a praticare solo perchè "è il corso più comodo e vicino".
      Detto per inciso non è nemmeno necessario trovare chissà quale esperto mondiale nel proprio paesino, basta un istruttore che abbia buonsenso, esperienza comprovata e reale interesse per l' argomento, senza essere nè un esaltato nè un riciclato dalle AMT che vuole giusto fare cassa o agguantare le dolci signorine con gli occhioni grandi e in hot pants :-)

      Per quanto riguarda l' altro discorso, personalmente sono dell' idea che prima di diventare tanto aggressivi passi parecchio tempo, ma è innegabile che più uno si immedesima e coltiva questa diciamo... passione... più diventa alta la PARANOIA e conseguente stress riguardo l' argomento.
      Questa cosa è particolarmente evidente con i maschietti già nervosi o "guerrafondai" di proprio, ed è abbastanza ovvia.
      In certi corsi viene esasperato l' aspetto della reazione aggressiva e violenta al punto che poi trovi persone con la paranoia di essere sempre sotto attacco, pronte a scattare per ogni cazzata o che comunque vivono costantemente nell' idea di "doversi difendere da qualche bruto".
      Non voglio esagerare ma al culmine del periodo in cui ho fatto ricerca sull' autodifesa sono sicuro di essere passato anche io per questa fase.
      Purtroppo è una realtà se vogliamo necessaria per certi obiettivi, il fatto è che imparare l' autocontrollo (e il buonsenso..) è una cosa molto più personale e molto più difficile da trasmettere: non basta la paternale dell' istruttore, uno lo deve maturare da sè.
      Insomma, diventare molto aggressivi e determinati è necessario per innalzare le proprie chances in caso di aggressione, ma è uno step molto difficile da ottenere per chi non lo è di natura e molto facile da esasperare per chi al contrario è già nervoso di suo.

      Alla fine credo che per chi è totalmente a digiuno di certe nozioni possa andar bene anche il corso base PER CAPIRE DI COSA SI STIA PARLANDO, ma giusto per avere un termine di paragone.
      Come vado ripetendo, l' autodifesa è una cosa molto ma molto più complessa di come la si voglia vendere, e NON passa solo per una questione tecnica.
      Intendiamoci: se tu facessi un buon pugilato per qualche mese, avresti probabilmente già in mano delle ottime risorse offensive per la maggior parte delle aggressioni decantate; Non è che i pugni che avresti allenato nel Krav Maga siano migliori (anzi...).
      Facendo qualche mese di Muay Thai idem, avresti un' idea molto più onesta di come fare male con gomiti e ginocchia.
      Stessa cosa per tutte le altre TECNICHE PER ARRECARE DANNO.
      A quel punto potresti avvicinarti a qualsiasi corso di autodifesa con uno spirito critico molto più sviluppato e di conseguenza trarne un maggiore insegnamento, soprattutto in quei dettagli che differenziano appunto il combattimento sportivo/rituale da quello aggressivo, violento e confusionario per difesa.

      Se devo dirla tutta continuo a pensare che la più grande lacuna di certe AMT o dei corsetti di difesa per donne, stia nel pochissimo tempo speso per allenare e sviluppare le principali armi a mani nude, in modo che facciano davvero un pò la differenza.
      Troppe tecniche raffinate, leve assurde o divincolamenti e poca incisività nei colpi.

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  8. Ciao,
    è un po' che non ti scrivo, mi scuso perchè non sono riuscita a rispondere alla tua ultima risposta alle mie domande. Mi sono ritrovata a leggere il tuo ultimo articolo sulla popolarità del sito. Beh io non so se sia popolare ma per quanto mi riguarda ha messo in discussione tutto quello che sapevo o pensavo di sapere sulla bellezza delle arti marziali. Sono ancora affascinata dalla cultura orientale e da queste arti...mi domando sempre se, anche se non utili nel senso della difesa, sono almeno utili nella capacità di infondere senso di sicurezza in se stessi o sulla non-violenza. Questa filosofia della non-violenza che è alla base anche di altre discipline orientali come lo yoga, la meditazione ecc. Certo avere maggiore controllo delle emozioni, essere presenti a se stessi, avere capacità di ascolto prima che avere reazioni aggressive sono tutte qualità che noi occidentali non abbiamo e per questo vi è tutto questo interesse nei confronti delle filosofie orientali. Tanto è vero che passano messaggi come yoga contro il bullismo e non ultimo dal personaggio in tv le arti marziali contro il bullismo ecc.. tu sei sempre dell'idea che questo messaggio sia negativo? Io vivo un rapporto conflittuale con questa idea. Da una parte sono sempre stata una che ama la natura conflittuale nei rapporti, nella vita...vedo il conflitto necessario per far emergere la ns. parte primitiva soffocata da questa ns. cultura che ci vuole tutte pecore o omologati e penso anche che il danno, nella ns. società, sia proprio quello di non avere guerrieri e che quei pochi che forse ci sono vengano emarginanti come pazzi... ma dall'altra parte... l'idea che ho io del guerriero non è per forza sinonimo di violenza...la violenza è da inserire solo se necessaria ma il guerriero ha carattere e sicurezza e non per forza reagisce ad attacchi spesso gratuiti.
    Se come mi scrivi nella tua ultima risposta a furia di praticare krav, Kick boxing ecc si passa inevitabilmente per la fase aggressiva nella prima parte della propria esperienza con questi arti..questo comporta anche tutta una serie di emozioni negative ad esse associate è inevitabile che si entra in risonanza con tutti coloro che vibrano alle stesse emozioni di rabbia e aggressività e si finisce per avere certe esperienze. Diversamente chi vibra alle emozioni di pace entra in risonanza con le vibrazioni di pace (credo che tu comprenda i concetti a cui mi riferisco) e probabilmente non si trova in certe situazioni. Lo stesso può dirsi dello yoga. Se per es. si vuole insegnare yoga a scuola per evitare situazioni di bullismo perchè i bambini si trovano spesso a non capire come gestire se stessi e gli altri avendo a che fare con adulti-non adulti che invece che essere da esempio sono più incerti e confusi che mai...creare ambienti rilassati, di meditazione sia con la pratica di arti marziali o di altre discipline potrebbe portare a tenere sotto controllo lo stress e altre tipi di emozioni negative.

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  9. Vorrei capire questo:
    tu non credi che sia necessario integrare l'occidente con l'oriente? è tanto utile saper dare calci e pugni per sapersi difendere nella vita solo se la situazione lo richiede o magari per sfogarsi e scaricare lo stress accumulato (e sono d'accordo con te con il praticare le discipline che spesso incoraggi) ma non credi che l'oriente abbia di buono la capacità di insegnare disciplina, autocontrollo, presenza ecc ecc..per es. lo yoga della risata mira a sdrammatizzare situazioni dove invece di reagire si potrebbe procedere con una risata e una stretta di mano...non credi che questo possa essere utile a tutti dai bimbi agli adulti?
    Mi piacerebbe che tu estendessi il concetto e andassi oltre il pensiero solo delle arti marziali e che mi dicessi cosa pensi davvero in senso generale della filosofia orientale e di tutti i suoi concetti di azione-non azione. E' vero come dici che la fase aggressiva o di esasperazione se si è di natura predisposti perchè guerrafondai si supera con la maturità ma bisogna aspettare di raggiungere la maturità o la pace dei sensi per arrivare alla padronanza di sè? Non pensi che integrando anche le discipline orientali si possa evitare di passare per forza della fase aggressiva e prendere da queste tecniche solo il buono e giusto cioè la difesa di sè? Ti ringrazio. Buona giornata

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  10. Scusa l'off-topic. Ti chiedo umilmente di spendere qualche parola,quando ne avrai voglia, sulla Sublime Arte dei Punti di Pressione. Non mi riferisco ai punti sensibili del corpo umano,no. Quelli li sanno anche i cani. Tutti o quasi conoscono le conseguenze di un colpo all'inguine,un calcio alla rotula o al fegato. No, mi riferisco a quello che credo chiamino kyusho o l'arte degli tsubo, quella roba che ti insegna solo Il Maestro quando raggiungi un certo livello,facendoti GIURARE di non rivelare il segreto a nessuno,quei punti basati sulla conoscenza dell'agopuntura. Se hai speso tempo per una troiata come il Ninjutsu,potresti farlo anche su questa fantomatica ARTE che a me sa tanto di Ken il guerriero (anzi,quella è) Insomma quei colpi precisissimi che dopo 4 giorni muori ma solo se sferrati nell'ora del Drago o se la Luna ha fatto il primo quarto. Mi raccomando,eh.

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  11. Bravo; cmq ho sentito di un9° dan di kyusho. io ho sempre considerato l'arte come una variante di quella che pratica Kenshiro; davvero si può uccidere qualcuno se lo si colpisce sotto l'ascella nell'ora del Drago? o pure colpisci uno in un punto precisissimo della spina dorsale e quello dopo tre giorni ti muore. E se è vero quale è l'utilità di una simile conoscenza a parte l'omicidio premeditato? Perchè a me se uno me colpisce sotto il seno sinistro e dice tra tre giorni muori,gli rispondo: mo te corco,poi tra tre giorni vedemo. Non so se rendo l'idea ma nel kyusho predicano concetti così...

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    1. Ero stato invitato ad uno stage di Kyusho, compagni di pratica ci sono andati.
      Il risultato è sempre il solito: dal vivo le persone diventano tutte molto più caute nelle dichiarazioni e ammettono in pratica l' inapplicabilità di certe tecniche, che detto per inciso non sono nemmeno pagliacciate in senso assoluto.
      Nel senso che anche a scuola conoscono un pò tutti il pugno bastardo alla gamba o cose del genere, così come altri punti particolarmente dolorosi.
      Io mi tengo stretti pugni e gomiti, l' altro faccia quello che gli pare :)

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  12. Punti dolorosi nel corpo umano ce ne sono tantissimi. A me fa solo un pò ridere l'alone di mistero,esoterico in cui questi maestri ammantano la conoscenza dei "punti sensibili". Che cavolo, la lezione teorica sui punti vulnerabili è una delle prime cose che ci insegnarono a Judo, nonostante nella pratica del Judo,gli atemi siano vietati; sono gli stessi punti che si insegnano nel Krav Maga e penso in tutte le arti marziali,tradizionali o moderne. Cioè, chiunque abbia avuto a che fare con delle arti marziali (e spesso anche chi no) li conosce,per la maggior parte. A me fa ridere il maestrone che impartisce questa conoscenza magari dopo anni,e solo se giudica l'allievo "pronto" Ah,già,forse io non consco i "veri" punti vitali del Dim Mak, non ci avevo pensato. :)

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