martedì 25 ottobre 2011

Complessità contro semplicità

Stavo visionando l' ennesimo video sul tubo, tra l' altro di un sedicente maestro di wing chun di quelli convinti che il loro sia il vero stile, mentre il 99% delle persone fa una cosa completamente diversa e soprattutto inutile.
Vorrei fare una riflessione per sottolineare ancora una volta perchè questa "ostinazione" nel sostenere la validità degli sport da combattimento rispetto alle AMT (che poi non è nemmeno esatto, si tratta alla fine solo di "una cerchia ristretta di tecniche di combattimento e allenamento") sia così fondata.

Se assistiamo ed ascoltiamo attentamente la spiegazione di una tecnica di AMT, o di certe arti marziali in genere, è molto evidente quanta attenzione ci sia per i dettagli.
Il maestro di turno spiega quello che sta facendo con mille osservazioni ed esegue i suoi movimenti con grande precisione, chiamando in causa tutte le questioni fisiche, biomeccaniche e strategiche del caso.
Francamente spesso tutto torna, tutto è vero e giusto, poco da dire.
Con un però determinante: tutto funziona finchè provato al rallentatore e in modo collaborativo.
La classica parata da pugno diretto del Karate è un esempio banale: il movimento circolare del nostro braccio permette di intercettare il colpo diretto al nostro busto e lo devia verso l' esterno.
Effettivamente è così, i princìpi fisici vengono tutti rispettati.
Se non fosse che applicare un simile movimento contro un diretto tirato a piena velocità e potenza inizia a diventare davvero arduo; se infine diamo la possibilità al nostro compagno di tirare liberamente con finte e combinazioni appare del tutto evidente come una simile difesa debba essere assolutamente contestualizzata e non abbia nessuna applicabilità ragionevolmente significativa.
Vedevo questo pagliaccio che spiegava al suo allievo come parare un calcio basso con... la pianta del piede!
In pratica sollevando il ginocchio davanti a sè e piegando verso l' esterno il piede sosteneva di poter intercettare con precisione il collo del piede con la sua suola per poi contrattaccare con qualche miliardo di pugni o strani colpi.
Ricordo come questa parata molto scenografica sia stata usata da Bruce Lee in uno dei suoi film, una specie di chicca alla Ronaldinho tanto per sottolineare la padronanza tecnica... eh già fa molto figo tutto ciò!
Il problema, e lo dico senza nessuna sbruffoneria, è che tutte questi perfezionismi non funzionano in un combattimento vero contro un avversario vero.

Questo dannato e decantato "combattimento vero"...
Credo che gran parte dei malintesi dipenda proprio da cosa ciascuno intenda per esso: chi pratica AMT si indigna perchè sembra che i detrattori parlino solo di match sportivi o risse in discoteca tra puzzoni ubriachi e ragazzetti testosteronici, ma penso che ci voglia davvero poco a rendersi conto di come funzionano le cose nella famigerata "strada", che poi è proprio il contesto in cui dicono di specializzarsi.

Ma torniamo al discorso di prima.
Più ascolto il video e più mi diventa inconcepibile come si possa farsi abbindolare da tante baggianate e sofismi vari su quello che si sta studiando, che dovrebbe essere uno scontro violento.
Naturalmente lo capisco bene, ci ho perso un sacco di anni pure io: e proprio perchè è un' esperienza diretta mi rendo conto di come tutto nelle AMT funzioni, finchè i propri termini di paragone restano confinati nei limiti del programma tecnico, dello sparring leggero e dei confronti chiusi tra praticanti di livello medio-basso.
Chi si perde in tutti questi perfezionismi porta il suo interlocutore sulla propria lunghezza d' onda, e gli preclude la possibilità di agire liberamente (dopotutto si sta solo ragionando su una tecnica no?).
Ma questo è un grave errore che tutte le persone dotate di buonsenso ed intelligenza dovrebbero abituarsi a notare.
Non si tratta di mettere in discussione una parata, diciamo quella citata prima, semplicemente chiedendo di "provare forte": questo non ha senso, il maestro saprebbe comunque che colpo sta per ricevere.
Ha molto più senso vedere quanto quella parata è fattibile in uno sparring libero, in cui magari tra spostamenti, accellerazioni varie e finte, tra un calcio e una presa arriva anche un diretto al busto.
A piena velocità e potenza.
Ed ecco allora che tutti i miti cadono, e con tutta la buona volontà mi pare davvero ridicolo perdersi di nuovo in sofismi su come, quando e perchè questa volta quella parata non poteva essere eseguita.
E' inverosimile il tempo che i marzialisti tradizionali sono capaci di perdere ragionando su una fottuta parata!


Cosa rende invece altre pratiche più "efficaci"?
Anche questa parola è abusata e molto spesso fonte di malintesi.
In questo caso intendo dire che una cosa è più efficace semplicemente perchè ottiene statisticamente il suo obiettivo in molti più casi, in situazioni molto più libere ed improvvisate, con molte più persone di diverso livello.
Cristo mi sembra di aver scoperto l' acqua calda..
Quello che rende alcune pratiche più efficaci è il fatto che sono semplici, dirette e del tutto dimostrate nel contesto a cui sono rivolte (lo scontro libero ed aggressivo, full contact, tra due umani intenzionati a sopraffarsi l' un l' altro; regolamenti e sport vengono dopo e non inficiano necessariamente sul principio di efficacia).
Torno a sottolineare come senza essersi mai trovati in una situazione di scontro aggressivo, che sia un "semplice" match sportivo o una vera situazione di autodifesa, non si può capire certe dinamiche.
NON LE SI PUO' CAPIRE.

E così quando vedo il maestro del video che sostiene di fermare un middle kick con quella cosa non posso che sorridere ed arrendermi al fatto che la gente non sa di cosa parla.
Io a veder tirare certa gente i middle kick al sacco, mi viene male solo a pensare che li tireranno a qualcuno sul serio.
A veder parare con le mani i calci mi viene male a pensare a che fine faranno le dita o le ossa dei polsi.
A sentir parlare di "ginocchiatone" o "fum! fum! pam!" o colpi che "rompono la gamba" al volo mi viene solo da ridere e pensare che in fondo la sindrome di Peter Pan è una cosa diffusa tra i marzialisti.

4 commenti:

  1. Le solite balle di qualche ragazzotto che fa sport da combattimento e pensa di spaccare il mondo, primo ormai in tutte la arti marziali tradizionali si pratica combattimento o sparring, secondo leggo spesso da qualche fenomeno che fa questi sport da combattimento, che bisogna imparare a prendere le botte in testa per fare,"condizionamento" al cervello, come se al cervello fosse possibile, il cervello non fa condizionamento,anzi tutto il contrario, più botte prende e peggio è perché poi è più facile che subisca danni facilmente, cioè più colpi in testa prendi con relativi traumi e più è facile che con pochi colpi vai ko, infatti ora gli americani con questa moda delle MMA e quei microguadini che usano, si stanno accorgendo quanti traumi al cervello i lottatori riportano; infatti molti combattenti di MMA non fanno sparring in allenamento o fanno sparring leggero, proprio per preservarsi per il machat, non a caso sono tutti molti scarsi tecnicamente.
    Poi paradossalmente negli sport da combattimento ti alleni per un macth sul ring, nelle arti marziali tradizionali in teoria non esistono regole e tutti i colpi sono permessi.
    Per finire vedo spesso ragazzetti che fanno sport da combattimento essere tecnicamente molto scarsi, perché i loro istruttori puntano tutto sulla forza e violenza(tanto poi i traumi mica li subiscono loro), lato negativo delle arti marziali tradionali per la difesa è che chi le pratica spesso non ha nessuna preparazione fisica adeguata ed è vero che fa solo schemi difensivi pre-ordinati.

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    1. Le solite balle di qualche santone che fa arti marziali e pensa di saperla più lunga di tutti gli altri.
      Primo, ormai in tutte le AMT si pratica combattimento e sparring, con le metodologie degli SdC, PERCHE' i loro praticanti ne prendevano talmente tante da rendersi conto che qualcosa andasse cambiato.
      Secondo leggo spesso da qualche fenomeno che fa AMT che non si debba mai combattere se non per salvarsi la vita, o per non rinnegare i sacri insegnamenti del cinesino di turno.

      Visto il tono offensivo con cui hai esordito risponderò per le rime.
      Questa del condizionamento al cervello l' hai sentita solo tu, che si debbano prendere botte in testa per imparare poi mi ricorda molto di più l' atteggiamento dei Veri Autentici Marzialistoidi da kung fu e karate vari, che si spaccano il fisico pensando di essere più machi.
      Dimostri una notevole "competenza" dell' ambiente vedo, quella degli amerrigani che si siano resi conto dei danni e ORA facciano sparring leggero è un' affermazione emblematica, non sto a spiegare perchè.
      Improvvisamente BOOM! arriva il carico: "gli sport con le regoline gne gne mentre noi senza regole a con tutti i colpi"
      Se vabbè...
      Pubblico ancora certi commenti nella speranza che chi stia lurkando abbia modo di giudicare autonomamente se quanto racconto da anni sia vero o meno.

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    2. Studia un po' "di scienza" il cervello non fa condizionamento, ma si spappola, la demenza pugilistica è una cosa seria.
      Le arti marziali dagli anni 30, almeno quelle giapponesi si scontrano con i kumite, dove spesso ci scappava il morto, tanto che molti maestri hanno cominciato a togliere i colpi al volto e con la mano chiusa, proprio per limitare queste morti inutili, tanto che esistono discipline come il nippon kempo, il kudo o lo yosekan budo che infatti uniscono studio marziale, ma con vero con combattimento, quando sento questi che fanno questi sport da combattimento puri e prendono in giro i kata e le forme degli stili tradizionali, mi viene sempre da ridere, perché mi chiedo come si allenano loro, visto che il lavoro con i piedi(spostamenti e altro) e il pugilato allo specchio, non sono altro che forme e kata per mettere un po' di forma e tecnica.
      Del resto basta studiare un po' di medicina e leggere un po' di articoli seri.
      Che poi molti che fanno arti marziali per difesa personale perdanno solo tempo è vero.
      Ma per strada a mani nude bastano pochi colpi anche leggeri per uccidere qualcuno, basta che gli fai sbattere la testa per terra, come capita spesso, per strada basta uno spintone per uccidere qualcuno, cade e si apre la testa sull'asfalto.
      I peggiori sono i ragazzetti esaltati che fanno sport da combattimento nelle palestre e che vengono sfruttati e mandati al macello da qualche allenatore, che li carica solo di potenza e velocità, senza curare la tecnica, che non credo che i suoi figli ce li manderebbe, in ogni casi superati i 30 anni la velocità cala e resta solo la tecnica (se ce l'hai).
      http://www.alexdandi.com/2014/03/molti-fighter-pro-di-mma-non-fanno-piu-sparring-ma-nessuno-ve-lo-dira/
      Questo vale per i pugili pensa per chi sua i guantini di MMA.
      http://www.medicinalive.com/il-nostro-corpo/organi-interni/boxe-rischio-cervello/

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    3. Sono davvero stanco di rispondere alla gente testona come te che dimostra la poca competenza ma soprattutto la chiusura mentale del resto tipica di chi ami sparlare senza però mettersi in gioco.
      Però qualche spunto meritevole di risposta me lo hai dato e quindi:
      - tira ancora fuori una volta sola questa cosa del "cervello che si spappola" che ti banno definitivamente.
      Lo sanno anche i sassi che prendere botte alla testa non sia nè una buona idea nè tantomeno "allenante". I SASSI.
      Se i tuoi riferimenti sono persone che abbiano asserito una cosa del genere, il problema è prima loro, poi tuo che ci stai costruendo sopra le tue argomentazioni.
      - scontri mortali, morti che scappano, gente che entra ed esce dalle stanze volando AAAAH non ci posso credere.
      In tutto questo non ho capito una cosa: ma a me, che me ne frega?
      Per me si possono ammazzare tutti in allegria, dove vuoi andare a parare, insomma?
      - Ah già, il nippon kempo, il kudo, lo yoseikan budo.. tutti stili tradizionalissssimi in cui si fanno kata per decenni per poi riportarli pari pari in combattimenti eh?
      - i cattivoni degli SdC ti prendono in giro i kata? Ma cristod'iddio quanti anni hai?
      Se tu fossi adulto te ne banferesti alla grande di certe cose, soprattutto se sapessi del loro valore.
      - lo ripeto per l' ultima volta, poi prosegui da solo la tua crociata: paragonare la shadow boxing ai kata è qualcosa di talmente assurdo da non fare nemmeno ridere, e dimostra di non sapere affatto di quel che si parla, zero proprio.
      E' piuttosto uno dei classici paragoni usati da marzialisti frustrati che pretendono di allenarsi "nelle stesse cose di chi fa arti funzionali", FUN ZIO NA LI.
      Io ho smesso di praticare AMT per dignità personale quando mi sono accorto di atteggiarmi proprio così.
      - e di nuovo, ma che diavolo c'entra il fatto che "in strada" (vedi post) basti il fato ad ucciderti? MA COSA CAZZO C'ENTRA, PER DIO?!
      - "i ragazzetti esaltati", ma dico, non ti senti un pò frustrato a dover etichettare così la gente? Poi però ne fai una questione morale a loro difesa dicendo che vengano "mandati al macello" ahahahah!
      Non dovresti sentirti superiore nella tua pratica e felice di come questi cattivoni vengano macellati come mucche per poi diventare inoffensivi?
      Non è che sotto sotto te la fai addosso a pensare di finirci contro?
      Sei mai salito su un ring per macellarne uno coi tuoi colpi senza regole? Sia mai eh...
      - caricati "di sola potenza e velocità" e ripeto: io non so che razza di gente tu abbia come riferimento ma la tecnica necessaria nelle MMA è qualcosa di cui non hai nemmeno idea da come ne parli, ma non lo potrai capire finchè non ti confronterai con gnomi magrolini che con la sola tecnica ti finalizzano o ti colpiscono in 5 secondi primi. Col cavolo che sia solo questione di forza e velocità.
      - ah già, superati i 30 anni si diventa decrepiti e molli, un pò come quei maestroni pancioni di Karate. E lì allora la tecnica superiore dei marzialisti viene fuori.
      Eehhh già.
      I link sono del tutto superflui. Tra la gente con un pò di sale in zucca, si intende, senza andare a scoprire l' acqua calda.
      Basta non ti rispondo più perchè come tanti dimostri solo supponenza e manifesta incompetenza in materia, e lo dico senza offesa.

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