mercoledì 12 agosto 2015

Risposta - 6

Rispondo ad Angelo D' Avanzo che ha avuto la pazienza di scrivere un' interessante punto di vista riguardo al post "Liberarsi di Bruce Lee".
Riporto per intero il suo commento per renderlo più leggibile in quanto era spezzato in più parti (mi spiace per la limitazione di caratteri nei commenti, è davvero noiosa).


Solo adesso mi è capitato di imbattermi in questo post. L'ho letto attentamente, come anche molti dei commenti e l'ho trovato interessante, condivisibile sotto alcuni punti, e meno sotto altri, ed ho pensato di dire la mia.
Innanzitutto chiedo venia per la lunghezza del mio post ma iil tema Li Xiaolong mi ha sempre affascinato proprio per le diatribe che genera.
Li è diventato un mito, ovviamente, per molti (ma compreso), e questo è probabilmente ciò che più l'ha rovinato.
Mi spiego.
Mi ritengo una persona molto critica e dotata, nei miei limiti, di un buon discernimento e quindi, come molti, passata l'epoca adolescenziale del BruceLeeSuperman, anch'io ho cercato di capire, nel mio piccolo, dove finisce l'uomo e dove invece inizia il mito.
Ciò a cui sono giunto è figlio di una serie di ricerche di notizie, somme di informazioni disparate e ragionamenti logici e, a volte, anche fisici e (da psichiatra quale sono) psicologici.
Per essere precisi: video e footage vari lasciano il tempo che trovano, io ho solo cercato di mettere assieme dei pezzi di un puzzle.

Vediamo:
Una delle principali critiche mosse al mito Bruce Lee, critica/osservazione anche dell'autore del post, è che non ha mai dimostrato di saper combattere.
Vero.
Questa è stata probabilmente la più grande furbata di Li Xiaolong. Quella che, forse più di tutte, ha contribuito a creare il suo mito.
Molti pensano che l'unico "incontro", avuto da Li, di cui si abbia testimonianza sia quello con Wong Jack Man.
Non è così.
Ad essere precisi, quello con Jack Man è il meno affidabile possibile dei vari racconti su Bruce.
C'è un'altra testimonianza, a mio parere, molto più affidabile; Wong Shun Leung che fece da giudice al primo Beimo di Li.
Ma ne parlerò dopo.
Per ora vorrei toccare un altro argomento molto discusso: le abilità oggettive di Li nelle arti marziali.
Personalmente, purtroppo, non ho mai praticato nessuna arte marziale quindi non posso parlare per esperienze dirette.
Conosco, però, un po' di fisica. Abbastanza da chiarire un punto toccato nel dibattito scaturito dal post iniziale: la velocità.

Facciamo un piccolo preambolo:
Quando comunemente parliamo della velocità di un colpo stiamo in realtà, secondo la fisica, parlando non di "velocità" (che è una variabile in relazione a spazio e tempo), bensì di "accelerazione". L'impulso, cioè, iniziale o costante, che imprime il moto ad un corpo.
Prendendo per vera, quindi, la teoria di Einsten sulla "relatività ristretta", la forza (F) è in relazione alla massa del corpo in movimento (m) ed all' accelerazione (a), in questa equazione:
m = F/a

dando per scontato che un mio pugno abbia sempre la stessa massa, va da sé che il valore di Forza muterà al mutare dell'accelerazione, nella formula seguente:
F = m x a
formula che, volgarmente ci dice: due corpi di massa uguale avranno un impatto diverso a seconda della propria accelerazione.
Terminata la digressione fisica, torniamo a Li Xialong.
Una delle cose su cui concordavano tutti i marzialisti (Norris e Wall in primis) del suo tempo, e che con lui avevano collaborato o fatto allenamenti, era il fatto che Li fosse probabilmente l'uomo più muscolarmente forte in rapporto pound x pound, e sicuramente il più veloce.
Ricordando, quindi, che per velocità di un colpo in fisica si intende l'accelerazione, vien fuori che i colpi di Li erano i più forti (leggi: con impatto maggiore) tra tutti i pari massa (generalmente "stessa categoria di peso").
Questo lo rende un buon fighter?
Assolutamente no.
Ci dice che avrebbe potuto esserlo?
Probabilmente si:
Avere colpi più potenti di quelli dei tuoi avversari, sicuramente aiuta.
Anche nell'aspetto della difesa, la maggiore velocità d'esecuzione di un movimento aiuta.
Andiamo a vedere come:
è ormai noto che i tempi di risposta dei riflessi ad uno stimolo girano intorno ai 0,5 secondi.
Questo vuol dire che prima che io mi accorga che un pugno sta arrivando verso di me, passeranno 0,5 secondi alla fine dei quali il mio avversario avrà a tutti gli effetti un vantaggio temporale.
A questi 0,5 secondi bisogna sommarci il tempo di elaborazione della risposta motoria (da 0,1 ad infinito; a seconda dell'automatismo raggiunto con l'allenamento), ed il tempo di attuazione (ancora una volta l'accelerazione).
Dando per scontato che, ad alti livelli, tutti siano abbastanza allenati da portare a 0,1 l'automatismo dell'elaborazione della risposta, e che, salvo anomalie nervose, resta valido per tutti lo 0,5 secondi di riflesso, vien fuori che anche qui la velocità d'esecuzione fa la differenza.
Ovvero: più è rapida l'esecuzione di un movimento, meno sarà il vantaggio temporale del tuo avversario, e quindi più facile sarà evitare un colpo diretto.

Ovviamente il discorso vale anche al contrario: più veloce sarà il mio colpo, più difficile sarà per l'avversario evitarlo in quanto accorcerò il tempo a disposizione del mio avversario per compiere riflesso + elaborazione + attuazione

Tornando ancora a Li Xiaolong, e riassumendo quanto espresso fin'ora:
Godendo di una maggiore velocità d'esecuzione, Li poteva contare su:
- maggiore possibilità di portare un colpo a segno
- maggiore forza dei colpi
- maggiori possibilità di evitare i colpi.

Questo fa di lui un buon fighter?
Assolutamente no.
Ci dice che avrebbe potuto esserlo?
Probabilmente si.
Prima ho accennato ad una testimonianza di Wong Shun Leung, bene: il "primo allievo" di Ip Man lasciò una lunga e dettagliata testimonianza su quello che fu il primo Beimo (sfide senza regole, solitamente tra scuole diverse) di un giovanissimo, ed ancora novellino, Li Xiaolong ed uno dei principali allievi di un'altra scuola di Hong Kong.
Evito di riportare tutta la testimonianza, e mi limito a riassumere quello che accadde:
al termine del "primo round", in seguito ad un colpo diretto al viso, Li andò in panico. Tranquillizzato, quindi, dallo stesso Leung, nella seconda ripresa "si liberò facilmente" (cit. da un altro post) del suo avversario.
Pare che, dopo quella volta, Li non prese più parte ai Beimo.
A questo punto, nelle mie elucubrazioni alla ricerca di una "verità" su Li Xiaolong, ho iniziato a cercare di mettere assieme i pezzi con un approccio più psicopatologico (più appartenente alla mia branca di studi, quindi) :
Li si allenava in modo compulsivo (testimonianze di chiunque l'abbia conosciuto). Oggi verrebbe clinicamente definito vigoressico.
La sua continua ricerca ossessiva anche per la nutrizione (ortoressia) e per la "fisiologia umana", denotavano una psicologia ossessiva dedita al controllo. Ed il suo ego narcisistico lo conferma.
È facile pensare, quindi, che una siffatta personalità soffrisse di "ansia da discontrollo". Ed andrei a ricercare proprio in questa, ed alla paura di un crollo narcisistico, il rifiuto della competizione agonistica.

Probabilmente non sapremo mai se Li Xiaolong sarebbe stato un grande fighter.
Se vogliamo guardare ai fatti (dedotti, certo, non "documentati"), i numeri poteva averli ma, per quanto possiamo saperne, poteva anche avere la proverbiale "mascella di vetro" e finire tramortito al primo colpo.
Una cosa è certa: non è dai suoi film che ci si può fare un'idea delle sue abilità (Dan Inosanto, in una intervista della seconda metà dei '70, dichiarò che il kung fu di Lee non era quello che mostrava nei film ma era votato esclusivamente all' effectiveness).

Il problema è che tutti quelli che lo osannano, spesso, lo fanno fermandosi ai suoi film ed ai racconti da leggenda.
E, su questo, Arte Mortale ha tutte le ragioni di questo mondo.

Angelo




Bene, prima di tutto vorrei rispondere alla digressione sulla fisica relazionata alle abilità di velocità e quindi potenza di Bruce Lee.
Abilità presunte, perchè in effetti basate su impressioni raccontate da chi lo ha conosciuto ma anche da alcuni rari video. E naturalmente dai film.
Penso che si possa dire che Lee fosse particolarmente veloce nel tirare i suoi colpi (e nel muoversi in generale).
Il punto però non è quanto fosse veloce, piuttosto quanta di questa velocità avesse effetto sulle sue abilità di combattente, perchè come ho già specificato altrove esistono migliaia di altre persone veloci al mondo.

Qui cadiamo in un banale errore di valutazione: ci stiamo concentrando su di una persona, Lee, prendendola a riferimento per tutto il resto.
In realtà nessuno si è mai premurato di giudicare con la stessa attenzione che ne so, la velocità di un pugile professionista dei suoi tempi, anche perchè nessun pugile (e appassionato di pugilato) si sognerebbe di giudicare la capacità di combattere di qualcuno in base a quanto sia veloce, fosse anche documentato con strumenti di precisione.
Nel mondo degli sport da combattimento, dove le qualità individuali contano eccome, nessuno si sogna di farlo.
Al massimo si osserva che uno sia molto veloce. Fine.
Mentre in questo caso, e in molti altri legati a leggendari personaggi del kung fu, si vuole decretare il valore di qualcuno sottolineando questi parametri di giudizio, come dire che una Ferrari sia l' auto più vincente della storia perchè raggiunge i 360 Km/h.
Ma la velocità, la potenza, la forza... sono tutti soltanto parametri, numeri, che non si traducono automaticamente nella vittoria o meno su di un avversario...

La tua analisi non fa una piega, ma resta una sensazione in quanto non è realmente possibile (nè significativo) stabilire che Lee avesse un vantaggio oggettivo in termini di velocità o riflessi contro altra gente altrettanto preparata.
E lo voglio sottolineare, il mito di Bruce Lee si basa anche sulla sua ossessione per la preparazione fisica insinuando che solo lui la facesse o avesse gli strumenti per farla in un certo modo; In effetti era solo quello sotto i riflettori.
Io stesso ho combattuto contro gente fisicamente più preparata di me, ed ho vinto.

In sostanza parlare di queste cose non ha alcun valore se non quello di alimentare supposizioni e fantasie.
Non so se mi spiego, torno al confronto calcistico perchè penso sia più facile da capire: se uno è velocissimo nella corsa, non vuol dire che sia un fuoriclasse del pallone, magari la palla non sa nemmeno calciarla bene.
Figuriamoci se poi abbia giocato solo all' oratorio contro la squadra di paese.
E in paese si fa presto a sembrare dei fuoriclasse, ma il mondo è grande...

E qui veniamo alla seconda questione: contro chi ha combattuto Bruce Lee?
Citi i famigerati Beimo sui tetti di Hong Kong. Ok, e chi erano i partecipanti di queste... risse tra ragazzini?
Dei perfetti sconosciuti.
Ed è abbastanza inutile menarla col fatto che si ammazzassero di botte o tirassero fuori le lame, come per dare un tono più estremo alla cosa, che tanto ovunque nel mondo accadeva lo stesso, dall' Italia al Brasile alla Malesia...
Queste sfide tra gang cinesi non avevano davvero nulla di più rispetto ad altre in una favela o in un quartiere del Sud Italia.
E' abbastanza tipico dei cultori delle AMT raccontare di combattimenti all' ultimo sangue ove qualcuno fosse un dio del combattimento, ma gira e rigira di scazzottate stiamo parlando.
Quelle che anche oggi puoi vivere in qualsiasi parte del mondo, senza che nessuno ci costruisca una mitologia dietro.

Oltretutto parlare di sfide senza regole è capzioso, dal momento che i veri combattimenti senza regole sono quelli che avvengono ogni singolo giorno durante stupri, omicidi et similia, dove una persona cerca con ogni mezzo possibile di liberarsi/sopraffare l' altro, usando soprattutto i ben noti colpi scorretti, se così li vogliamo chiamare.
Non certo sfide a suon di kung fu tra esponenti di scuole diverse.
Tra ragazzini che smanacciano.

Video dei micidiali Beimo di Bruce Lee
Se questo è il livello dei mortali combattimenti di cui parliamo, qualsiasi ragazzino odierno tra 30 anni sarà osannato quale abilissimo combattente.

Io sono d' accordo col fatto che FORSE Bruce Lee, con una testa diversa e una storia diversa, avrebbe potuto diventare un grande combattente ma resta il fatto che con i "se" non si va da nessuna parte e la realtà è questa: Bruce Lee non ha dimostrato proprio un bel nulla in questo campo, non più di milioni di altri pincopallini.

Ho trovato interessante la tua analisi sulla sua psicologia, credo anche io che fosse prima di tutto un narcisista pieno di sè che grazie al suo indubbio carisma fece carriera nello spettacolo.
La cosa che fa sorridere è che se conosci i veri cultori delle arti marziali, intese come combattimento, ti rendi conto immediatamente di cosa abbiano in comune: il desiderio, la precisa volontà spesso anche deleteria di COMBATTERE CONTRO ALTRA GENTE.
Eh già, è questo che accomuna i campioni delle varie specialità, e non parlo solo dei fuoriclasse mondiali; C'è gente che passa la propria vita ad allenarsi per combattere il più possibile, non per insegnare o girare la scena del film.
Gente che racconta con orgoglio di come si sia spaccata i denti o rotta le ossa per aver COMBATTUTO contro il tale.
Ossessione indirizzata da tutt' altra parte, nè verso la cultura del fisico (culturisti), nè dell' ego (istruttori), nè della fama (attori).
Sono portato a considerare combattenti questo tipo di persone, non certo Bruce Lee.
E chi invece non sale sui ring, magari anche per disinteresse, un modo di combattere lo trova comunque ma a quel punto scadiamo nei 300 combattimenti "senza regole" di Boztepe (non documentabili e sicuramente contro tizi qualsiasi) o in storie di autentica delinquenza.

Grazie per il tuo intervento.

10 commenti:

  1. Ciao Arte Mortale, intanto complimenti per il blog. Voglio farti una domanda, dato che siamo in argomento Bruce Lee e di conseguenza Jeet Kune Do: cosa ne pensi di Tommy Carruthers? A me personalmente fa una buona impressione, almeno dal punto di vista atletico.

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    1. Mi sembra di aver accennato a Carruthers in un commento, e sottolineo che lo conosco solo da qualche video che ho intravisto nel web.
      Autostima esagerata (tipica del resto di questi personaggi).
      Esibizioni al solito estremamente aggressive in cui mostra miliardi di colpi contro manichini che DEVONO rimanere immobili.
      Atteggiamento arrogante durante le spiegazioni e alla fine di una sequenza (altra tipicità).
      Preparazione fisica seria (e questo è molto buono).
      Ma questo è tutto ciò che possa dedurre; Di sicuro mi sembra molto più credibile di mille altri e sarebbe interessante assistere ad una sua lezione.
      Sperando che non sia quanto vedo nei video, perchè la gente che ti spiega combinazioni o tecniche ne ho fin sopra i capelli dopo decenni di stage vari, sono capaci tutti: dovrebbe spiegare come si è allenato LUI per essere così veloce e coordinato, e tutta una serie di altre cose non correlate a calci e pugni.
      Io tendo a detestare gli sbruffoni, ma non ho dubbi sul fatto che sia un cattivo cliente; Lascio comunque stare paragoni con professionisti del combattimento, dove tuttavia sarebbe interessante valutare le sue effettive abilità (sai, gente che sostiene di stendere vari aggressori per strada con due o tre colpi "micidiali e istantanei" dovrebbe finire un match di MMA tipo nei primi uno o due secondi... o parliamo sempre di aggressori incapaci?).

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    2. Ciao arte, beh l'idea per valutare Carruthers contro un Michele Verginelli o un Sakara(permettimi di essere nazionalista),dovrebbe partire da un confronto/sfida tecnica contro tecnica, quindi jkd vs mma,poiché non avrebbe senso far partecipare ad una gara di mma Tommy Carruther,in quanto se vincesse vincerebbe come atleta di mma,se perdesse perderebbe come atleta di mma. Sia nel primo che nel secondo caso non dimostrerebbe nulla in relazione al jkd e a ciò che fa vedere nei video. Ciao da Mario.

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    3. Ciao Mario, non ho capito molto bene la tua supposizione: parli di regole?
      Penso che Carruthers potrebbe benissimo partecipare a match di MMA sfruttando le sue conoscenze ed allenamenti "nelle arti marziali", in genere intendo, rinunciando all' utilizzo di dita negli occhi, calci alle palle e così via, che si è già detto per bene di come uno stile vincente grazie a ste cose non ha senso di essere chiamato tale.
      Se vincesse usando i colpi e le strategie del suo JKD, non avrei alcuna remora ad affermarne la FUNZIONALITA'.
      Direi "ecco, questo tizio ha DIMOSTRATO che le cose che allena, come le allena, risultano funzionali al combattimento libero".
      Non importa se non sappia lottare, importa solo che faccia striking, footwork e tecniche proprie di quello che studia in modo credibile e tangibile.
      Per fare a cazzotti per strada va benissimo quello che allena, certo: ma va altrettanto bene anche quello che studiano professionisti di MMA (nel senso di gente che se ne frega di approfondire strategie o contesti extra-sportivi). E quindi siamo sempre lì.

      Non so se mi spiego, se al tuo corso spieghi come bloccare un low kick con uno "stop kick", mi aspetto che applichi quella cosa contro chi glielo tiri davvero per spaccargli la gamba, non contro Giggi er Bullo su di giri alla sagra della polenta.
      Se insegni trapping tipo wing chun per ingarbugliare le braccia di chi parta con un jab-diretto, mi aspetto che poi riesca a dimostrarlo contro un pugile mediocre intento ad andare a bersaglio per davvero. E così via.
      Se dimostrasse tutto questo, contro gente altrettanto preparata e in combattimenti full contact il suo JKD diverrebbe un' arte funzionale al combattimento, semplice.

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    4. Ciao arte, capisco benissimo il tuo punto di vista e concordo sul fatto che Carruthers potrebbe partecipare ad un match di mma, ma dubito seriamente che egli potrebbe farlo da purista del jkd e non per la mera questione di( genitali, occhi gola ), ma bensì per una filosofia diversa delle due discipline. Quindi o creiamo un regolamento per metterle a confronto o procediamo con le sfide,come quelle dei Gracie nei primi anni 90 per far apprezzare il bjj. Questa è la mia modesta ed umile opinione. Ciao e grazie per la tua attenzione.

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  2. No! Ancora con la storia del pugno più veloce! Ma è una maledizione! Stavo per cadere a terra dalle risate quando Angelo ha citato Einstein come se da lì a due righe usciva la velocità della luce, raggiunta dal pugno di Lee, e quindi il tempo che si fermava. Tyson quando ha dovuto citare uno più piccolo di lui dal pugno micidiale fece il nome di Hearns (ovviamente). Si cita sempre la massa grassa di bruce come se questa sia la patente dei poteri di bruce ma nessuno parla mai che il famoso creativo giocava coi bilanciere e doveva avere un bel pò di acciacchi (oltre alla famosa lesione alla colonna) parliamo di un attore dai piedi d'argilla. Quello che è agghiacciante nell'Occidente si nota nel fatto che in Calabria non esiste una scuola di lotta tramandata nel tempo e dedicata a Milo da Crotone che, per quanto romanzato come Bruce, combatteva davvero ed era mostruoso e le cronache parlano di un
    Vincitore di 6 Olimpiadi
    Vincitore di 7 giochi pitici
    Vincitore di 9 giochi nemei
    Vincitore di 10 Giochi Istmici.
    E all'epoca non si giocava al pugno più veloce ma al sangue che skizza più veloce.
    Imbattuto, Milone, a partire dall'età di 15 a 43 anni (540-512 aC) e "non ha mai messo un ginocchio a terra". L'unica sconfitta arrivò per mano di un altro abitante di Crotone (a dimostrazione che la scuola era davvero ottima) ovvero da Timasithéos di Crotone.
    Questo per dire che siamo molto, molto bravi a umiliare le conoscenze dei nostri padri per il primo straniero che arriva e gli diamo credito mentre è necessario essere critici con tutti (compatrioti e non). Quante volte ho visto asiatici e simili venire in Italia e dettare legge senza dover dimostrare nulla e intascando soldoni con le scuole basate sui sifu (che vuol dire anche padre) e loro, gli asiatici, ci tengono così tanto alle loro genealogie nelle scuole da far delle mini-guerre ed è profondamente patetico vedere gli Italiani che delle loro origini se ne fregano litigare su quale lignaggio della scuole di Kung fu sia più puro. Agghiacciante. Ovviamente il mito del pugno più veloce batte anche il mito di Milone che non vale nulla davanti al cinesino che urlava e che quando lo intervistarono, a Bruce, riguardo il combattimento con Wong Jack Man lo descrisse come un ''figlio di cagna'' (a Jak). Proprio un filosofo sapiente dell'oriente! E poi me lo vogliono vendere come una specie di Buddha. Platone (che era anche un lottatore), Milo da Crotone o il filosofo Cleante da Asso (anch'esso combattente) non sono nulla davanti al Bruce (che copiava la sua filosofia da Jiddu Krishnamurti). Un mito?

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  3. complimenti per i post sia di Arte Mortale che di Angelo.
    Condivisibili o meno sono comunque circostanziati, educati e le posizioni rispettive sono motivate e sostenute.
    Come contenuti sono più per il punto di vista di Arte Mortale, anche se comunque Angelo non mi sembra che dica cose tanto diverse.
    Alla fine infatti sostiene non che Lee fosse un gran combattente, ma che sulla base dei dati disponibili qualche pontenzialità per essere un brutto cliente l'avesse.
    Molto interessante poi l'analisi psicologica, se fosse possibile mi piacerebbe che Angelo la ampliasse un pochino.
    Grazie.

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  4. I migliori combattenti dell'epoca sostenevano che lee avesse caratteristiche fisiche e mentali tali da renderlo un ipotetico avversario di tutto rispetto,la stima di cui godeva,sempre da parte di chi cone lui praticava AM e le praticava a livelli altissimi era infinita,non ci saranno combattimenti reali a dimostrarne le qualità,ma se i migliori marzialisti lo definiva uno dei più forti in assoluto lo facevano subasi concreti,su scambi avuti con lui,su come riuscisse o meno a muoversi,sulla rapidità dei movimenti,sulla potenza degli stessi,nello sparring si assaggiano tutte queste qualità,e i migliori dell'epoca non esitavano a definirlo un artista del combattimento,capisco che possa dar fastidio dover ammettere che un cinesino sia stato uno dei massimi esponenti mai vissuti riguardo la lotta e sul come renderla realmente effice in contesti reali,ma non trovo leale sminuirne le indubbie qualità solo perché non combatteva 1 volta al mese,domandiamoci perché non ci fosse nessuno dispisto a sfidarlo piuttosto...

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    1. Prima di tutto chiarisco una cosa, anche se so che sia solo una perdita di tempo perchè lo vado ripetendo da anni: pubblico il tuo commento solo perchè non hai usato toni offensivi.
      Che sia chiaro a tutti quelli che hanno intenzione di commentare su questo blog: quando arrivano le notifiche e comincio a leggere il messaggio, LO CANCELLO ALL' ISTANTE appena leggo una QUALSIASI parola o frase che ritenga offensiva o ridicola.
      Non aspettatevi che legga tutti i papiri che inviate se ci mettete UNA sola offesa. Me ne sbatto alla grande.
      In particolare i commenti riguardanti Bruce Lee mi disgustano per primi, che è già stato spiegato tutto, e se rispondo a questo è solo per masochismo.
      Le risposte alle tue osservazioni sono state già date TUTTE, dalla prima all' ultima.

      Facciamo un refresh giusto perchè ho tempo da perdere, scusa se la metto su questi toni ma non ne posso più di sto cinese e dei suoi fan.
      - I migliori combattenti dell' epoca potevano anche credere che la terra fosse piatta, per quanto mi riguarda. Dal momento che contro Bruce Lee NON ci hanno combattuto, qualsiasi ipotesi (come giustamente dici) non ha ALCUN VALORE. ZERO.
      - Costruite tutti la credibilità di Bruce Lee sulla base di "dimostrazioni", "sparring", "film", "esibizioni", "racconti leggendari". Che detto per inciso è quanto fanno da decenni millemila altri chiaccheroni ultra osannati delle AMT.
      Io non voglio più discutere dei meccanismi sociali e psicologici che stanno dietro a queste cose, tanto vedo che è tutto tempo buttato. Credete quello che vi pare, continuate a basarvi sulle parole e non sui fatti, buon per voi.
      - Ora salta fuori che un cinesino particolarmente bravo a fare a botte debba "dare fastidio". Questa è proprio nuova!
      E perchè mai dovrebbe dare fastidio?
      Se fosse stato davvero "uno dei massimi esponenti MAI VISSUTI riguardo la lotta EFFICACE E IN CONTESTI REALI" (!!!!!!!) io gliene darei semplicemente atto, che mi frega se sia cinese, napoletano o congolese?!
      Ti rendi conto di quanto infantile sia mettere la cosa su questo piano? E poi l' infantile sono io...
      No no, Bruce Lee deve la sua fama ai film e alla propaganda che si è fatto con "dimostrazioni", "esibizioni" e "racconti leggendari".
      Millemila altri marzialisti devono la loro fama a combattimenti leggendari fatti davanti a millemila persone, tutto documentato e aldilà di ogni ragionevole dubbio. Se permetti sono propenso a dare più fiducia a questi ultimi quali buoni combattenti.
      Buoni combattenti eh, mi raccomando: non "massimi esponenti mai vissuti bla bla".
      Chi capisce l 'antifona è bravo.

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  5. - Veniamo al punto che mi ha fatto decidere di pubblicare il tuo commento: parli di slealtà da parte mia nello sminuire Bruce Lee perchè non combatteva una volta al mese.
    Ora, primo a me sembra molto più sleale costruirne un mito sulla base del nulla e convincere milioni di persone che sia "il massimo esponente delle arti marziali mai vissuto", uno che di professione faceva l' attore e quando non lo faceva non combatteva di certo contro gente di pari livello, al che sono tutti bravi a fare i fenomeni.
    COMBATTERE A KO eh, non fare sparring o lezioni private: significa andare sul ring e dimostrare di buttare giù dei campioni che volessero fargli il culo a paiolo per davvero.
    Secondo, se avessi mai letto tutto io non sminuisco ciò che Bruce Lee abbia RAPPRESENTATO, ma RIDIMENSIONO la sua figura in termini di COMBATTIMENTI REALI E DIMOSTRABILI.
    Nessuno è in grado di dimostrare che fosse poi sto gran guerriero, perchè non lo era e non c'è più modo di saperlo.
    Che ne so, magari lo era davvero.
    In verità il più grande combattente di tutti i tempi è stato Spartacus, ma di lui non parla nessuno perchè non è poi così esotico.
    Come lo so? Cavoli, ci sono poemi, racconti di secoli fa, hanno fatto persino i film ed una serie tv!
    Terzo, trovo davvero noiosa questa cosa che nessuno voleva sfidarlo, ma per carità ma in che mondo vivete?
    Come se oggi un Mayweather volesse sfidare che ne so, Jet Li, giusto per dimostrare che il suo kung fu non sia poi così efficace. Ma di cosa diavolo stiamo parlando?!

    Detto questo CHIUDO DEFINITIVAMENTE QUALSIASI ULTERIORE COMMENTO RIGUARDANTE BRUCE LEE.
    Chi vuole ragionarci a mente aperta lo faccia, chi vuole vederci il mito a tutti i costi lo faccia. Insomma fate un pò come cazzo vi pare va...

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I commenti sono moderati, vengono pubblicati se non sono palesemente stupidi, offensivi o parlino di quanto Bruce Lee fosse figo.