lunedì 6 giugno 2011

Sarà tutta colpa mia?

Quello che scrivo in questo blog è frutto delle mie personali esperienze, ma se mi permetto di scriverne è anche perchè riscontro le stesse osservazioni nei racconti di molte altre persone.

L' accusa che più spesso mi viene rivolta è quella di essere stato sfortunato io, essendo l' unico ad aver incontrato stili e maestri cazzari; E così il mio sfogo sarebbe comprensibile ma per nulla esemplificativo dell' ambiente.
Allora proverò a farmi un esame di coscienza per capire se le cose stiano effettivamente così.

Potrebbe anche essere vero che io abbia praticato stili falsati ed inutili...
Se non fosse che ho praticato, osservato e partecipato a stage di varie AMT ed essendo appassionato fin da bambino mi sono sempre interessato a tutto quello che mi capitava a tiro.
Ho visto parecchie esibizioni, ho visto parecchi allenamenti nei dojo, ho parlato con innumerevoli praticanti e infine grazie ad Internet ho potuto ampliare questa visione oltre i confini della mia città e conoscenze.

Guarda caso le AMT convergono proprio sui punti focali che cito nel blog:

- Il maestrone da riverire, in cima alla piramide sociale
- Il rispetto ossessionante di convenzioni, formalità e presunti princìpi filosofici senza conoscenze reali
- L' allenamento focalizzato su esercizi simulati e prestabiliti
- La poca importanza data alla preparazione fisica
- La presunzione di essere alla portata di tutti "dai 0 ai 90 anni"
- La presunzione di trattare di difesa personale o di "street fighting" a seconda dell' interlocutore
- L' importanza data ai gradi
- Lo studio di tecniche estremamente elaborate senza che nessuno le sappia dimostrare tali e quali
- La presunzione di rendere persone migliori o sagge, in generale, facendo ginnastica

Naturalmente non dico che tutti i dojo siano uguali, o che non ci siano marzialisti "tradizionali" fortissimi, ma come si dice "una rondine non fa primavera": parlo di una media verificabile da chiunque.

Riguardo ai miei "maestri" che dire... Senza dubbio sono stato sfortunato ad aver incontrato insegnanti appassionati ma incapaci di andare oltre al mero programma tecnico (rigorosamente simulato); Comunque non erano peggiori di molti altri che abbia visto e conosciuto.
Ne deduco di essermi affidato ad insegnanti assolutamente nella norma.

Questa cosa del destino sfortunato è ridicola perchè chi me lo dice sostiene di praticare in modo assolutamente diverso ed efficace, poi vai a vedere cosa faccia e non vedi tutta questa differenza.
Queste persone spesso considerano la propria pratica superiore rispetto al 99% della stessa cosa fatta da altri, oppure sottolineano come il tal stile, in Italia, non sia presente nella sua forma autentica (che naturalmente invece loro praticano, avendo conosciuto lo stimatissimo Gran Maestro Fig.d.Putt unico al mondo e che si è trasferito proprio nel loro paese).

Io dico che basti del semplice buonsenso per arrivare a conclusioni non dico universali, ma almeno obiettive.
Purtroppo è spesso difficile intendersi dal momento che ognuno ha idee, aspettative, esperienze e persino modi di porsi diversi, per cui ad esempio è complicato far capire che la difesa personale non abbia niente a che vedere con gli esercizi stilistici (e nemmeno con il combattimento) se non si ha mai studiato minimamente come avvengano le aggressioni e non si ha mai provato nemmeno una simulazione fatta in un certo modo.
Tutti dicono di fare le cose seriamente e con tutti i crismi, ma finchè non si hanno termini di paragone comuni è impossibile stabilire di cosa si stia parlando.

Io i miei termini di paragone li ho cercati, li ho studiati e li ho provati sul campo.
Sono giunto alla conclusione che quello che facevo, con chi lo facevo, non mi piaceva più e non rispondeva più a ciò che cercavo.
Ma soprattutto non era onesto ed obiettivo.
Si trattava quasi di una presa per il culo, dal momento che nessuno si azzardava ad ammettere che quel modo di allenarsi fosse più che altro ginnastica artistica.

Io continuo ad informarmi e ad osservare con curiosità cosa dimostrino i cultori convinti delle AMT, nei loro allenamenti, nelle esibizioni, nei video, in ciò che dicono o scrivono.

E no, non credo proprio di essere stato l' unico sfortunato...

1 commento:

  1. Non sei l'unico, il tuo percorso e' uguale al mio e a quello di molti,MOLTI altri.


    (lo so che son post vecchi, sto leggendo la roba indietro,avendo scoperto da poco il tuo blog)

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