Recentemente mi è capitato un episodio che poi ho potuto rielaborare in relazione a quanto racconto in questo blog da anni e anche se è un pò la solita minestra mi va di raccontarlo.
Molto brevemente: un collega di lavoro mi chiede un parere riguardo ad un problema che stava seguendo per altre persone, dopo averci perso del tempo senza trovare una soluzione. Io analizzo il problema e ben presto mi rendo conto che la questione riguarda delle limitazioni intrinseche delle tecnologie in campo, nel senso che il problema non poteva essere "risolto" correggendo qualcosa perché era previsto che ci fossero delle limitazioni (che erano proprio l' obiettivo di un intervento precedente).
Il punto è che queste limitazioni lui doveva conoscerle bene, persino meglio di me, perché a differenza mia è laureato nella materia specifica.... E l' argomento in discussione era qualcosa che sta alla base della base della materia.
La differenza è che io quelle cose le ho apprese leggendo poco e sperimentando tanto sul campo, mentre lui ha letto molto, ha dato esami di alto livello sulla materia ma si trova solo ora a doverla applicare nel pratico. Che è in sostanza la stessa differenza tra i cazzari delle AMT con i loro curriculum altisonanti ed esami di din-don-dan e chi invece le arti marziali le ha apprese con le botte vere.
Ora qualcuno se ne verrà fuori con la manfrina che la cintura nera non è un punto di arrivo ma di inizio!, che le arti marziali ti danno una conoscenza molto più completa!, che è facile tirare cazzotti ma devi conoscere il principio che ci sta dietro! (ahahaha) ed altre cazzate del genere, se non fosse che per ottenere una cintura nera ci metti in media 4/5 anni di allenamento partecipazione costante al corso, e se a quel punto sei solo all' inizio dell' apprendimento siamo messi molto male...
Conosco gente che in 4/5 anni di BJJ partendo dallo zero assoluto, cioè tipo paperino che sa a malapena fare uno sgambetto ad un nano da giardino, è diventata cintura nera e si è piazzata in varie competizioni nazionali, altro che "inizio del percorso". E questo dà una chiara idea della differenza tra lo sperimentare attivamente l' applicazione delle cose e il filosofeggiare su pirlate di dettagli cinestetici, respirazioni mistiche e balletti che "racchiudono in sè il segreto delle tecniche".
E' chiaro che la conoscenza della teoria sia ciò che permetta di comprendere appieno una tecnica, ma nel caso delle AMT non si sta parlando di scienza bensì di cazzate interpretate a piacimento, forzate per dare loro un senso e abilmente confezionate per dare la parvenza di ottenere risultati migliori sul lungo periodo.
Come ben sapete io ho un lungo trascorso fatto di AMT di quelle marce fino al midollo, fatte di esami, pirlate orientali, tecniche "di difesa personale" e tutto il corollario di idiozie completamente folli ed inapplicabili; Durante questo sfortunato percorso ho quindi sperimentato tutto quello che si potrebbe paragonare allo studio scolastico (non oso dire universitario): ripetizione a pappagallo di movimenti senza applicazione pratica, sermoni sul significato della tal tecnica o forma di posizioni da accettare as is, lo stress della preparazione di esami in cui ricordarsi a memoria i movimenti in sequenza fino a vere e proprie interrogazioni sulla storia dell' arte marziale e dei suoi principi e concetti.
Soltanto molti anni dopo sono passato ai sistemi funzionali, verrebbe quindi da chiedersi se la mia presunta "preparazione teorica" fatta di anni ed anni di "studi" mi abbia poi dato quella marcia in più una volta entrato nel mondo dell' applicazione pratica, diciamo "il mondo del lavoro": beh, se da una parte è stato certamente più facile capire ed adattarsi alla nuova modalità di apprendimento posso dire serenamente che quanto appreso in precedenza mi abbia fatto più male che bene. Un pò come se per anni avessi studiato l' arabo per poi andare a vivere in Inghilterra e dover parlare Inglese... (mmm forse tra un pò converrà imparare l' arabo per vivere in Inghilterra...)
Ho raccontato più volte di come i miei colpi fossero ridicoli perché per anni mi ero concentrato solamente a renderli stilisticamente apprezzabili invece che efficaci; Il punto è che il 90% del bagaglio che mi portavo dietro fatto di anni di sudore per apprendere forme, ricordare le sequenze, i cazzo di nomi esotici, la recita per le esibizioni in pubblico e compagnia bella non servivano letteralmente più a niente nel mondo vero. Ho dovuto buttare nel cesso tutte le convinzioni tecniche e strategiche ridisegnando quasi da zero il mio modo di muovermi, colpire e approcciarmi allo scontro. E badate che al momento del mio cambio di pratica ero cintura nera 2° dan di due stili con innumerevoli esperienze di stage, garette e allenamenti interstile, quindi il mio curriculum di arti marziali era già qualcosa da poter sventolare in giro per fare l' espertone...
Ero un pò come un "laureato in arti marziali" che però non aveva ancora iniziato a lavorare. Purtroppo la cosa triste è che mentre un laureato quando inizia a lavorare poi beneficia davvero dei suoi studi, nel caso delle AMT tocca buttare tutto nel cesso, tanto valeva fare ginnastica artistica se vogliamo buttarla sulla coordinazione e agilità. O Yoga. Almeno ci sono le hot pants girls!!!!
Instagram si rivela spesso una fonte interessante di video sulle arti marziali, soprattutto quando si parla di esporre l' imbecillità dei maestroni di AMT e delle loro tecniche fantasiose, ma oggi sono incappato in uno dei combattimenti di fantasia più quotati di sempre ovvero Bruce Lee contro Mike Tyson, con tanto di spiegazione di come dovrebbe finire. E così sfruttando il celebre videogioco UFC (inspiegabilmente mai portato su pc) ecco l' ennesima celebrazione dei superpoteri del cinesino più forte della storia "in teoria", che a furia di ipotesi ed esagerazioni tra un pò si scoprirà che ha sconfitto pure il Daitarn 3, il Covid e il potere temporale della Chiesa a suon di UATAA!!!
Ovviamente non garantisco che resterà visibile nel tempo e non vado a salvarlo altrove, comunque non è altro che un match di UFC 4 (mi pare) giocato da un incapace giusto per celebrare il fastidiosissimo cinese. Ma siccome i commenti sono troppo disarmanti e ho un pò di tempo da perdere, ne riporto qualcuno per il pubblico ludibrio.
1- Rip to those who think that brush lee is just an actor
Già, forse Brush Lee non era soltanto un attore, ma Bruce Lee in sostanza lo era. Ci sono vari atleti marziali che si sono cimentati nei film e si sono poi costruiti una carriera nel campo specifico, allontanadosi intrinsecamente dal mondo delle arti marziali applicate, figuriamoci da eventuali competizioni sportive. Visto che Bruce Lee ha "combattuto" con dei gattini sui tetti di Hong Kong, ha fatto esibizioni da circo che persino io ero più bravo, ha rincorso Wong Jack Man pugnandolo al coppino come farebbe tua mamma con una ciabatta e gli atleti più pericolosi che ha incontrato andavano da lui ad allenarsi e basta (mica su un ring a combatterci), si può dire che sì, Bruce Lee in pratica era più attore che marzialista, di certo non era un professionista del ring come i pugili dell' epoca. Quindi R.i.p. si può dire solo di lui, che se fosse andato su un ring lo avrebbero ridotto talmente male che la sua leggenda non sarebbe nemmeno nata.
2- For the people that complain about Bruce Lee wasn't a fighter, I propose a reasoning. Mcgregor is a famous MMA champion and has acted in the movie "Road House." So, think that: if MG trained all his life the same way but never competed and decided to act, what you think that people would have said about him? "He is only an actor, not a fighter". But that would mean that MG with top level fighting skills could not fight on a ring? Is a fighter only who has a rank in a league or who has skills to fight? Think about it
Occhio a questa osservazione, perché è uno dei migliori esempi di quanto chi idolatri Bruce Lee non sia letteralmente in grado di capire la differenza tra un fighter professionista e un maestrino costruito a suon di leggende. Di certo sono persone che non hanno mai messo il piede su di un ring per combattere full contact e non sono capaci di intendere cosa voglia dire farlo ad alto livello.
Eh no caro il mio utente, McGregor a parte essere una persona di merda (come nove decimi dei fighter UFC del resto) è comunque uno che si è spaccato e ha spaccato facce nell' ottagono, contro atleti top di gamma dove poteva vincere e poteva perdere (e infatti naturalmente ha pure perso, come succede a tutti i fighters reali): non è mica uno che tirava pugni all' aria spacciandosi per più forte del mondo. Le cose le devi dimostrare, e c'è gente oggi e al tempo di Bruce Lee che non vede l' ora di dimostrarti il contrario. Sapete quanta gente cazzuta esiste al mondo che si allena costantemente, ha un fisico della madonna, velocità supersonica, forza e potenza impressionanti, cazzimma a mille ma il culo su di un ring contro atleti di livello mondiale non ce lo porta? Sono tutti macchine di morte a parole, tutti micidiali sterminatori di mondi con i propri allievi o contro Geppone il picchiatore del paese ma chissà come mai si guardano bene dal competere di full contact contro i professionisti. E che paura dovrebbero avere contro dei "poveri pugili lobotomizzati dalle loro regoline da ring"? Potrebbero pure farci dei soldi buoni se dimostrassero la loro superiorità!
La risposta è ovvia, come lo era per Bruce Lee: hanno paura di perdere la faccia, visto che la facciata da Kiai Master ti porta soldi, carriera cinematrografica e probabilmente amplessi lumacosi con le fan dagli occhioni grandi grandi, cosa del resto pure comprensibile.
Bellissima però la domanda finale: è un combattente solo chi abbia un rank o chi abbia le capacità di combattere? Eh beh sai, il mondo è popolato da gente che presume di sapere combattere ma solo chi va a farlo per davvero, contro gente forte per davvero, e vince, può ritenersi capace senza che gli ridano dietro...
3- This new generation don't know shit bout Bruce
Eh no, questa generazione secondo me è già epurata dalle stronzate sui combattenti micidiali a parole perché ha come riferimento pugili e soprattutto atleti di MMA che vincono e perdono, si massacrano di botte ma stanno ancora in piedi, e non gliela racconti così facilmente con le boiate tipo one inch punch e compagnia bella. Nelle palestre di AMT con le leggende sui colpi segreti ci vanno ormai solo i bambini, i totali ingenui o quelli socialmente disturbati e anche le persone normali fanno presto a capire la differenza.
I maestroni di AMT e cinesate circensi varie fanno molta fatica a trovare nuovi boccaloni come me che gli davano retta pensando di apprendere qualcosa di livello superiore alla "grezza Kick Boxing"...
E' una fortuna che la gente cominci a dimenticarsi del cinese e delle sue fantomatiche capacità buone solo nelle storielle e nei film cinesi, uno che già solo per l' arroganza (sulla quale tutti sembrano invece essere d' accordo, detrattori o meno) non dovrebbe nemmeno essere citato come esempio di alcunché.
4- Bruce Lee can easily win Mike Tyson because Bruce Lee is not only speed but also very strong
Dunque, mettiamo qualche numero:
Bruce Lee:1.72cm per 61 Kg circa Mike Tyson: 1.78cm per 100 Kg circa
Ora, se la mera differenza di altezza non è esagerata, quello che non entra nella testa dei fanboy è quella mostruosa, incolmabile differenza di peso tra i due. E stiamo parlando di 100 e più chili di muscoli, mica di caramelle scartate col culo®... Non capire il gap fisico che significhino QUARANTA CHILI di muscoli di Bronx incattivito è aldilà della malafede, significa non avere la più pallida idea di cosa si stia parlando, ma questo non stupisce visto che a riempirsi la bocca di leggende su Bruce Lee sono totali inesperti o fanboy ancora in cerca di una figura paterna o mitologica a cui aggrapparsi tanto per chiaccherare. Nel mondo reale praticamente il cinesino sarebbe stato poco più che una ragazzina che fa fit boxe, hai voglia ad essere veloce...
Perché nei famigerati interventi su Bruce Lee ho spiegato per bene come tutti questi parametri presunti (velocità, forza, potenza), che nel nostro caso non sono nemmeno numeri comprovati ma solo supposizioni, non fanno di lui qualcosa di diverso da millemila altri pugili o marzialisti nel mondo, stupefacenti nelle esibizioni e niente più. E' evidente che chi parla non ha mai fatto sparring con un peso massimo, che solo col peso delle mani ti fa rimbombare il cervello con un colpo "lento"... E qui stiamo parlando di MIKE - TYSON... Gliene sarebbe bastato letteralmente uno per rimandare in Cina l' arrogante scheletrino, planando in volo attraverso tutto il circolo polare artico...
5- Those who said bruce lee was just actor, please dont forget about his 1 inch punch, six inch punch and his lightning punches and kicks...mike tyson cant stand a chance to block his kicks or punches
No, Tyson non avrebbe dovuto nemmeno preoccuparsi di bloccare i colpi di un omino di 60 Kg, abituato com' era a confrontarsi con pesi massimi pari peso e alle loro bordate a piena potenza. Andate nella solita accademia di Pugilato e chiedete ad una ragazzina di 60Kg di colpire con il massimo della potenza un peso super massimo di 100+Kg. Boh, datele pure un bastone, non cambia poi molto: uno che è abituato a dover sostenere minuti di colpi full contact da un altro peso super massimo credete davvero che crolli al tappeto per i colpi di un peso leggero? Che poi sta lì apposta fermo come sacco a prenderle, vero? Proprio Iron Mike che era noto per il suo stile di schivate ed entrate... maddai..
6- Bruce Lee was too smart to get hit by Tyson.
Su questo probabilmente concordo: se Bruce Lee fosse ancora vivo, sarebbe stato troppo intelligente per farsi colpire da Tyson: se ne sarebbe rimasto buono buono nella sua villetta ad insegnare ai boccaloni leccaculo e filosofeggiare su come evitare uno scontro con Tyson. Aldilà delle battute, penso che anche lui pur nella sua arroganza avrebbe convenuto che c'è un bel limite tra l' essere osannato come micidiale combattente e sfidare davvero un peso massimo qualsiasi di qualsiasi sport full contact. A me sarebbe tanto piaciuto vederlo contro gente come Buakaw, Rodtang e altri Nak Muay top, più che contro pugili, probabilmente sarebbe anche stato più realistico da un punto di vista di pesi. Inutile dire su chi avrei puntato a mani basse...
Contro dei JiuJiteri invece non ci sarebbe nemmeno stata storia, Bruce Lee viveva in un' epoca in cui la schiacciante superiorità della lotta a terra non era ancora stata sperimentata e il suo Jeet Kune Do (figuriamoci il Wing Chun...) non era per nulla specializzato, vedasi i primi UFC. Visto che i suoi cultori spesso citano le sue coreografie, che preparava di persona, come esplicative del suo stile e modo di intendere il combattimento, allora è evidente che per lui la lotta non era contemplata nè probabilmente ne intuiva il potenziale devastante rispetto allo striking puro.
Nei suoi film ci sono giusto un paio di scene in cui tratta di tecniche di lotta: una è quella esilarante del combattimento contro il "russo" nel giardino giapponese, che dimostra come non capisse letteralmente un cazzo di come funzioni un armbar: un JiuJitero alla seconda lezione avrebbe preso due sberle dal coach per un setup talmente sbagliato (che roba è, un wristbar?!), e se subisse una presa simile ne uscirebbe praticamente senza ricevere spiegazioni...
La seconda è nel suo Game of Death, che ricordiamolo è letteralmente coreografato da lui con il preciso intento di mostrare la sua filosofia del combattimento, dove il caro Bruce dimostra solo di non aver studiato nè Judo, né Jujutsu, nè Lotta, nè un bel cazzo di niente ma al massimo aver fatto una scazzottata tra bambini nel dopo scuola tirandosi i capelli... La presa con cui finisce Abdul Jabbar è roba da corso di difesa personale metodo MGA (e ho detto tutto...), roba da cui un JiuJitero si libererebbe piuttosto facilmente:
Eh caro Bruce, a fare il bulletto contro paperini attori in giardino eri bravo, ma hai sottovalutato le centinaia di ore di sparring di un lottatore navigato.
7- Bruce lee is smart. He’s like water. I bet he’ll destroy mike’s leg with series of lower kicks
No bello, questo è quanto successo molti anni dopo quando iniziarono a vedersi match ufficiali "stile vs stile", dai freak fights giapponesi ai vale tudo brasiliani, dove tipicamente i pugili puri venivano messi KO a suon di low kick dai Thai boxers: troppo facile speculare adesso su cosa avrebbe fatto il cinese. Detto per inciso questa fu la strategia usata anche da Antonio Inoki nel famoso freak fight contro Muhammad Alì, ricordando che comunque Inoki era un wrestler e pure un bestione di 1,90 per 100 e passa chili, altro che fuscello. E nessuno dei due tra l' altro aveva conoscenza della tecnica specifica della Muay Thai, lo dico perché oggi danno tutti per scontato che i low kick siano un patrimonio comune a tutte le arti marziali, cosa assolutamente falsa. I primi match interstile tra Nak Muay e resto del mondo finivano in figure di merda colossali per gli esponenti di qualsiasi cosa, a meno che non venissero usati regolamenti appositi per limitare completamente i thailandesi.
Bruce Lee in Thailandia ci andò per girare un film e come già raccontato si vocifera che si confrontò anche con dei pugili locali finendo male; Imparò di certo qualcosa sulle tecniche di calcio della Muay Thai, ma visto che nei suoi film non ce n'è traccia allora diciamo che non li considerò più di tanto, non ne capì il potenziale e di certo non li incluse nelle sue strategie fondamentali. Perché a sentire i fanboy odierni sembra che Lee conoscesse tutto di tutto, una specie di maestrone cazzaro dei giorni nostri cintura nera di Judo, BJJ, Boxe, Scherma, Cin Ciun & C. ma quanto potesse saperne di arti marziali negli anni '60 è tutto da dimostrare.
Bruce Lee poteva battere Tyson giusto sul Playstation. Almeno Rocky Balboa nell' ultimo film dopo la simulazione al computer ci è andato davvero sul ring contro il campione del mondo, ed ha pure vinto! Rocky Balboa li stende tutti, a Tyson, a Brus Li e pure a stocazzo di Avengers!