martedì 1 aprile 2025

Le cose che NON mi piacciono degli Sport da Combattimento

Facendo seguito al precedente post provo ad elencare in punti quelle cose che invece non mi piacciono degli Sport da Combattimento

1) Gli esaltati
Questa è una categoria comune a tutte le pratiche, il problema è che l' esaltato che pratica Pikachun è tipicamente buono a fare il gradasso con i puffi ma l' esaltato che pratica SdC è un cazzo di pericolo sociale, e non sto a ricordare i casi di cronaca.
Il peggio del peggio sono gli istruttori esaltati perché mentre dovrebbero in qualche modo educare gli allievi ed imprimergli capacità di autocontrollo, al contrario li incattiviscono ancora di più facendoli diventare vere merde umane e, soprattutto, pericolose.

2) I professionisti di MMA, soprattutto dell' UFC
Le MMA hanno rappresentato un grandissimo progresso nel mondo degli SdC ma purtroppo gli americani hanno dimostrato una volta di più la loro innata arroganza e burinaggine trasformandole rapidamente in uno show di mentecatti, alla faccia della sportività e presunto "rispetto" negli sport da contatto...
Un paio di palle.
I cosidetti "fighters" dell' UFC sono un mix micidiale tra Dominic Toretto, Hector il messicano incarcerato, Duke Nukem e quel coglione di Suicide Squad con gli scarabocchi dei bambini su tutto il corpo, e non perdono occasione per dimostrare il più possibile il loro sviluppo cerebrale inferiore a quello di un comune paramecio.
Davvero, non è che voglia fare il paladino degli orsetti gommosi ma mi urta molto vedere accettati ed emulati certi atteggiamenti da dodicenni bulletti come se fossero qualcosa di cool.
Starò invecchiando, boh.

3) Rotolarsi con uomini in mutande
La lotta mi ha aperto un mondo nel momento in cui ho iniziato a studiarla scientificamente ma è innegabile che ti costringa ad un approccio pansessuale che alcuni giudicano la cosa più gay dopo l' intro dei giochi di Parigi.
A volte ti tocca mischiare il sudore con ragazzini con il concetto di igiene di un sadhu indiano; A volte ti ritrovi con la palla o il culo di un maschio adulto schiacciati sul naso; In generale realizzi di aver abbracciato per più tempo degli australopitechi pelosi che la tua stessa morosa.
Io mi difendo con l' unico mantra che mi arrechi redenzione e che è: "non è gay se non c'è contatto visivo".

4) Quello che non sa tenere i pao
Già ai tempi delle AMT capitava di "allenarsi" (AHAHAH) a colpire quelle cazzo di perette inutili del Taekwondo e regolarmente ti capitava il moscio che non le stringeva in mano, così tu le colpivi con il tuo super calcio circolare e questa schizzava via a velocità curvatura fino in fondo alla palestra: uno degli episodi più esilaranti della mia carriera avvenne proprio così, con la peretta che si schiantò con un ciocco spaventoso proprio in faccia ad un mio amico che conversava vicino al muro!
Ragazzi, le risate! C' era la gente che si rotolava in terra piangendo dal ridere e le tipe che a momenti si pisciavano addosso mentre lui tutto serio non capiva ancora cosa cazzo fosse successo!

Passando all' allenamento serio capita invece il tipo che tiene i pao, nel senso che li tiene proprio come oggetti passivi invece di accompagnarti il colpo così tu o gli fai male, o ti fai male.

5) Il declino del tuo corpo
C'è un motivo preciso se anche i più grandi campioni della storia presto o tardi si ritirano dalle competizioni e dagli allenamenti intensi mentre solo nelle AMT ti fanno credere che più sei un vecchio maestrone e più c' hai i pugni nelle mani: i primi trattano botte vere, i secondi solo ginnastica posturale.
Lentamente ma inesorabilmente ti accorgi che il tuo corpo non risponde più come prima, ti stanchi prima, ti serve più recupero, colpisci meno forte, lotti per meno tempo e alla fine o diventi l' istruttore, o vai a vedere i cantieri in costruzione.

6) Testosterone ovunque
Dicevo che nel mondo delle AMT per la loro natura più tranquilla e, soprattutto, travisata, è abbastanza normale trovarci le Hot Pants Girls e più in generale ominidi divertenti: dopo la scuola e (a volte) il lavoro, i corsi in palestra sono uno dei luoghi migliori in cui coltivare rapporti sociali e fare amicizia, e naturalmente pasturare.
Ma nei corsi di SdC la percentuale di ragazze scende vertiginosamente e come già detto quelle che restano sono spesso uomini-vagina: simpatiche e tutto eh, però è più come relazionarsi con un tuo amico.

Le amicizie maschili sono un pò più genuine perché fondate sullo scambio reciproco di dolore fisico, però è innegabile che se nella stanza in parte c'è il corso di Crab Magra o di Cin Cion Lin ti troverai a sbirciare la loro lezione con una certa invidia ed è a quel punto che ti arriverà il diretto che ti spegne.

7) La discriminazione
Nei team un minimo seri ti ritrovi in uno tra due gruppi distinti: quelli ben considerati perché fanno agonismo, partecipano a tutte le gare ed attività, vanno alla cena sociale e macinano esami oppure quelli malvisti perché sono sostanzialmente amatori che non vedono nella pratica la cosa più importante della loro vita.
Personalmente ho vissuto entrambe le fasi, dal periodo in cui le mie giornate erano scandite dagli allenamenti o partecipazione a match, stage e demo varie nei weekend a quello in cui mi allenavo meno regolarmente e mi ero anche un pò scazzato di essere sempre in ballo mentre i nuovi arrivati si defilavano.
In quest' ultimo periodo mi sentivo considerato quasi una seccatura, come se fossi solo un perditempo nonostante tutto l' impegno dimostrato negli anni, e la cosa mi fece abbastanza girare le palle tant é che ora pratico come voglio, cosa voglio, quando voglio, con chi voglio.

8) Renderti conto di non valere un cazzo
Gli SdC ti mettono davanti alla verità vera dello stato delle cose, sono letteralmente la pillola rossa che può trasformarti in quello che picchia o in quello che deve rassegnarsi ad essere picchiato.
Oddio, in realtà la mia visione è che gli SdC ti permettano di essere "la versione da combattimento più efficace di te" ovvero di elevare al massimo le tue personali capacità, ma è chiaro che se sei un picio di quaranta chili da bagnato, senza determinazione e pure Incel (ahahaha! Ho scoperto questa parola e mi fa troppo ridere quello che c'è dietro) non te la puoi proprio giocare, cosa che invece potresti illuderti di fare al corso di Ciuin Ciun.

In ogni caso c'è sempre, sempre, qualcuno troppo più bravo di te, o semplicemente... più grosso.
Eh sì, puoi anche sentirti un grande combattente cazzuto ma la prima volta che fai sparring con un peso massimo capisci perché tutte le pirlate su Briuus Lii che coi suoi 60 chili avrebbe spaccato il culo a chiunque siano tema di discussione solo tra gli ignoranti in malafede.

mercoledì 26 febbraio 2025

Risposta 15 - Le AMT sono state incomprese?

Riporto il commento di Anonimo 26/2/25 13:38 per poter rispondere in modo più completo, visto che la sua domanda è interessante:

"CiaoArte, approfitto di questo tuo ultimo post per rinnovare i complimenti per come tratti gli argomenti più cari ma anche più ostici per i praticanti di arti marziali tradizionali, conditi di sana e genuina ironia che fa comunque riflettere.

Mi dispiace che negli ultimi anni tu non sia piu così attivo sul blog, immagino che anche gli argomenti più interessanti giungano ad esaurire i contenuti.
Volevo però chiederti un parere su una riflessione che stavo facendo tra me e me, ovvero parto dal presupposto che anche io provengo da un percorso cominciato con le AMT, nella fattispecie Karate Shotokan praticato fino alla cintura nera 1 dan, ho proseguito con AMT diciamo più esotiche, il famigerato Wing Chun, per finire a praticare SDC in età quasi avanzata.
Ora il pensiero che ogni tanto mi frulla per la testa, complici anche i vari maestri di AMT che ora stanno acquisendo un certo seguito sui canali social ( vedi Sempai Luigi, Sifu Fumarola ecc.) e che davvero sembrano ultra competenti, può essere che non siano le AMT ad essere inadeguate per essere efficaci nell'ambito di uno scontro reale ma che non siano magari state incomprese pee oggettivi limiti da parte del praticante (io) o dallo stesso insegnante?

A te, a distanza di anni dall'aver abbandonato le discipline tradizionali, non è mai sorto tale dubbio? Ciao"

 

Innanzitutto grazie per i complimenti che fanno sempre piacere, hai colto ovviamente il fatto che con gli anni gli argomenti da trattare siano meno, però forse questo dipende anche dalla maggiore consapevolezza della gente riguardo alle arti marziali.

Venendo alla domanda vediamo prima di tutto di fare qualche osservazione, come sempre di carattere personale.
Citi un paio di maestri di AMT che "stanno acquisendo seguito sui social", ho capito di cosa parli perché anche io mi ritrovo sempre più spesso video di questi due tra Youtube e Instagram... E regolarmente li skippo.
Ribadisco, è un' opinione strettamente personale, ma io non sono particolarmente attratto dai loro video anche se a dirla tutta non sono proprio attratto dai video di nessuno, più per il meccanismo social che per altro.
Luigi Passamonte è di gran lunga quello che preferirei tra i due, è un esponente "vero" del Kyokushin che, sebbene non apprezzi nella sua forma sportiva, è una delle rare AMT che considero quale stile funzionale al combattimento E anche un vero stile di vita, cioè con tutto quel corollario di valori che fanno di un' attività fisica anche qualcosa di più.
Il punto è che ho detto spesso come gli esponenti "veri" del Kyokushin siano un pò... invasati, insomma un pò burini!
Lo dico con affetto eh, però certe modalità di porsi non sono le mie preferite: sono in un certo senso intrinseche e persino necessarie per capire ed eccellere nell' arte del combattimento, ma allo stesso tempo allontanano dal concetto di "persona rispettabile" che è appunto una delle grandi falsità raccontate nelle AMT.
Fumarola invece, beh... E' l' archetipo del maestrone di Wing Chun che sa tutto, ha una soluzione per tutto, racconta favole leggendarie, intorta tutti con parole e modi da saggio sapiente, etc. etc.

Occhio, non ho mica detto che sia un buffone, un incapace, o che altro, non mi permetto: solo che è proprio il tipo di maestro da cui scapperei a gambe levate, sia per quello che pratica sia per COME lo pratica.
Ne ho visti e conosciuti a bizzeffe di personaggi simili e il punto è proprio quello che osservi: la storia è piena di personaggi che "hanno capito l' arte marziale" e ne sono profondamente convinti, ma una volta arrivati ai fatti sono ben pochi quelli che possono davvero rappresentarne gli aspetti sia tecnici che (ammesso che ce ne siano!), morali.

Passamonte pesterebbe di brutto gran parte dei maestroni di AMT, ma per l' appunto pratica uno stile funzionale, dove tolti Kata e respirazioni fasulle in sostanza si parla di pestare come fabbri: cosa c' entra lì "l' Arte"?
C' entra nel momento in cui te la racconti su, che poi è quello che fanno tutti i praticanti.

Fumarola pratica suo malgrado lo stile che eccelle nel picchiare i paperini, però si pone come tutti quelli dello stesso stile come saggio che in fondo va aldilà del semplice studio di un sistema di combattimento (sarà pure una persona squisita eh, non lo so): ma allora sei un insegnante di filosofia, non uno che fa a botte, cosa c' entra il "Marziale"? 

Se loro stanno ottenendo seguito e visibilità sui social non significa AFFATTO che "finalmente le arti marziali tradizionali vengono capite e mostrate nella loro efficacia!". Zero assoluto, significa solo che stanno facendo un buon lavoro di marketing di sè stessi, un pò come tanti altri.
Guarda Sakara: era "solo" un atleta di MMA che sinceramente in pochi conoscevano fuori dall' ambiente, ma è stato abile nel giocarsi il momento di celebrità extra-sportiva e ora te lo ritrovi in tv nei programmi spazzatura, ma se chiedi ad una nonna chi sia ti dirà solo che è un giudice dei frocioprogrammi di Merd@set...
Guarda Cicalone, è partito con divertenti video dissacranti sui ciccioni scurreggioni, i krav maghi e i mec donnell perché in fondo voleva parlare di pugilato, è finito per diventare lo youtuber che grida pickpocket nella metro di Roma, ora è invitato in tv ma il suo successo mediatico non ha contribuito in alcun modo al pugilato in sè.

Non so se mi spiego, la notorietà mediatica non porta nulla di più alle pratiche marziali, soprattutto perché sono piuttosto convinto che sia Passamonte che Fumarola non presentino niente di più di quanto praticano da sempre.

Se poi entriamo nello specifico della tua osservazione, almeno per quanto mi riguarda, non è che mancassero maestri esperti e quindi tutti hanno creduto come polli che le AMT non fossero efficaci: io di esperti ne ho conosciuti a bizzeffe, anche di livello superiore ai due citati sia in termini di fama che di presunta validità degli insegnamenti ma questo non cambia di una virgola il mio punto di vista che è molto, molto semplice: se UNA persona aggressiva e abile mette a tappeto un magrebino incattivito può anche usare il colpo della Gru, ma questo non fa del Karate del maestro Miyagi e di TUTTI i suoi praticanti qualcosa di temibile.

Penso che sia piuttosto comprensibile cadere nell' inganno delle persone "ultra competenti" e ti dico perché: perché tu stesso mi hai fatto i complimenti per il blog!
Capito, io sono un signor nessuno, non mi sono mai esposto, non ho mai detto chi sono, cosa ho fatto, quanti anni ho, con chi ho praticato.... Però nel mio piccolo ho guadagnato una certa "fama" di esperto, uno che sa di cosa parla!
Credimi che se aprissi un canale Youtube come tanti altri mostrando video di quello che faccio, spiegando con altrettanta competenza (che SO di avere) tecniche, drill, situazioni, etc. forse potrei diventare io stesso abbastanza famoso.
Sono certo che con un pò di abilità nel montare video, nel fare interviste, nell' argomentare come ho fatto per anni, la mia "fama" aumenterebbe e magari invece di non avere ancora ricevuto nemmeno un pagamento da Google per gli introiti pubblicitari di questo blog, potrei arrivare ad essere anche io uno Youtuber!
Ma non lo faccio, e non lo faccio sia perché non vedo il mio futuro in questo, sia perché uno degli assunti delle mie argomentazioni è proprio quello di avere senso critico e non pendere dalle labbra di NESSUNO solo perché sembra più convincente degli altri.
Che è quello che fanno, appunto, questi personaggi. A ragione o a torto non importa.

Ricordiamoci che qualunque cosa dicano, qualunque stile pratichino, qualunque storia raccontino, alla fine sei TU che devi dimostrare di applicare il calcio della Gru.

 

mercoledì 29 gennaio 2025

Le cose che mi piacevano delle arti marziali "tradizionali"

Oggi voglio provare a fare qualcosa di un pò diverso rispetto al focus del blog, analizzando invece quelle cose delle AMT che preferivo rispetto agli sport da combattimento e/o sistemi di difesa.

1) Il gruppo
C'è una cosa al primo posto di quelle che più apprezzavo in quell' ambiente, e che detto per inciso è sicuramente tra le ragioni principali per cui ci ho messo tanto a lasciarlo: il gruppo, o per meglio dire, il tipo di persone che ci trovi.

Il motivo è abbastanza chiaro, il tipo di utenza che sceglie le AMT rispetto agli SdC è molto vario ma tendenzialmente si tratta di persone tranquille, l' ambiente è poco competitivo e generalmente amichevole.
Nessuno ha paura di "farsi male" e gli esercizi non sono scanditi come se fossi al corso dei Marines, questo facilita l' amicizia e un clima sereno.
In sostanza andare in palestra diventa più un punto di ritrovo tra amici che non una continua sfida sotto pressione.

2) Le Hot Pants Girls®
Inutile negarlo, nelle AMT è molto più probabile che vengano a provare o si iscrivano ragazze, e quando sono carine improvvisamente il corso registra il picco di partecipanti regolari alle lezioni...

Per molti mammiferi hanno rappresentato il primo contatto fisico con esemplari dell' altro sesso, di certo la vicinanza record tra rispettivi genitali.
Poi combinarci qualcosa è un altro paio di maniche e non è detto che sia il maschio Alpha ad assimilarle, però certo è meglio vederle che allenarsi sempre solo tra uomini taurini e pelosi che si scambiano il sudore a vicenda.

Sì perché tendenzialmente negli SdC anche le "persone con la vagina" sono scaricatori di porto mancati con tutti quei cazzo di disegnini sul corpo, i capelli acrilici e più testosterone di tuo papà.

Nei famigerati corsi di Difesa personale femminile invece è come pescare con la dinamite ragazzi...
COME PESCARE CON LA DINAMITE.

3) La sensazione di essere fighi
Nelle AMT se sei bravino a fare le mossette e hai pagato abbastanza esami ti vedono automaticamente come un esperto combattente; Se sei proprio bravo a muoverti, hai carisma innato e soprattutto sai vendere bene la tua immagine, diventi DIO.
E in effetti, ti senti Dio.

Vedi gente che magari nella vita è CEO di una multinazionale venirti a salutare e riverire come se fossi un Illuminato, puoi permetterti di coglionare tutti raccontando storie inventate sui poteri dei saggi cinesi (e nessuno può permettersi di contraddirti) e naturalmente puoi illuderti che le Hot Pants Girls® vogliano accoglierti in sudici amplessi "perché tu sai fare le capriole meglio di tutti".

Poi una sera le vedi allontanarsi in un cespuglio con il più gigione del gruppo e allora ti metti con ancora più furia a fare capriole, facce rabbiose e calci roteanti per sentirti ancora più Alpha, e cazzo ti senti fighissimo!
E mentre loro si rimettono le mutande tu pensi: "sì vabbeh... Ma io sono cintura nera di Khazz' on Kul! Gnè Gnè!".

4) La reputazione di essere pericolosi, senza esserlo
Fa ridere ma purtroppo se dici di praticare Cion Kul Pak Strunz la gente pensa che tu sia tipo quel pirla di Brius Li e sia addestrato a pugnare chiunque, altro che stupidi pugili con le loro regoline limitanti!
Più il nome dello stile è esotico, più aumentano i punti di potenza e si accendono gli stemmi sulla tua maglietta (cit.).
Capisco solo ora che se nessun praticante di SdC ti prende a cazzotti è solo perché hanno pietà dei praticanti di AMT, però è inevitabile che finché frequenti amici che non ne capiscano un cazzo sei considerato quello che li difende dai magrebini.

C' era questa tipa molto carina con cui avevo iniziato ad uscire che una volta mi disse "tanto ci sei tu a difendermi!" con sguardo da cerbiatta e in quel momento capii cosa volesse dire l' eiaculazione precoce.
(Dentro di me speravo con terrore che non facesse cazzate provocando qualcuno per mettermi alla prova).

5) Gli stage con altra gente
La differenza sostanziale rispetto al mondo degli SdC è che negli stage di AMT si va prima di tutto per ridere: fai due cazzate col maestrone straniero e ti convinci di aver imparato i colpi segreti, fai due piegamenti in più e credi di essere come quelli che fanno i camp in Thailandia, in generale è come un ritrovo di giovani castorine dove il focus però è lo stare insieme e la pratica è solo la scusa.
Ci sono i convintoni che si pippano ore di forme ma di solito tutti aspettavano solo l' ora di mangiare o di intrattenersi con altre pecore.
Se mi spiego.

Quando fai uno stage di SdC invece trovi soprattutto gente che vuole ad ogni costo dimostrare di essere meglio di te, anche se facessimo a rubabandiera cazzo...

6) La leggerezza di credere ad ogni cosa senza farsi domande
E' un pò come quando guardi un film, appena superi la soglia del tatami sei come quei bambini nella fabbrica di Willy Wonka (quello originale con Gene Wilder, mica le stronzate più recenti): qualsiasi idiozia ti venga raccontata va bene così, è Verità e basta, non stai nemmeno a sprecare calorie per elaborare un pensiero di verifica.
Se il maestrone ti dice serio di fare due salti sul posto, fare una giravolta e urlare "Argo, vaffanculo!" perché questa è la Prima Forma del programma tecnico, giuro che tu la fai e basta.
Se ti compare un cazzo di Oompa Loompa nano coi capelli verdi, ti metti a cantare con lui.
Non ti senti stupido o chiedi il perché, al massimo chiedi se stia facendo nel modo corretto.
Ed è bello così, sei nel Mondo di Iridella dove i bruti cativi asasini fassisti sono al di fuori, mentre tu percorri la Via e ti addestri nelle sacre arti marziali tramandate dai Sapienti.
Oggettivamente è un toccasana contro lo stress della realtà.

7) Vincere facile - ponci ponci poropò
Considerando che il livello medio degli altri praticanti era piuttosto basso e calcolando la mia personale innata abilità recitativa, c'è stato un tempo in cui alle gare vincevo tutto io e quando partecipavo la gente era mogia mogia perché sapeva che il primo posto era praticamente già dato.
Solo che erano gare di forme di posizioni (kata), ma all' "uomo della strada" che non capiva nemmeno checcazzo fossero le forme in pratica dicevi che avevi vinto i campionati nazionali di [Fan Kiul Jeez] e nel suo immaginario eri al pari di Mike Tyson "ti spacco il culo" Briuus Lii.

Anche quando raggiungi la cintura nera uguale, assumi automaticamente lo status di Super Esperto Mondiale di "combattimento mortale" agli occhi di metà della popolazione del pianeta e se ti giochi bene le carte per tutto il resto della tua vita ti vedranno come tale.
Ci potrai fare qualche soldino extra, avrai varie persone disagiate che ti vedranno come "grande saggio e maestro di vita vera" (???), probabilmente fotterai in tutti i sensi qualcuno grazie a questo status e tutto senza mai dare nè ricevere nemmeno una spinta brutta.
Basta stare lontano da qualsiasi praticante di SdC come un vampiro con l' aglio e simulare qualche brutto acciacco se mai qualcuno dovesse chiederti uno sparring.

C'è gente che ci ha fondato un impero su questa vigliaccheria.

mercoledì 8 gennaio 2025

Commento il video di Spadaccini ospite in una scuola

Da qualche giorno mi diletto a guardare i video di questo personaggio che qualcuno mi ha segnalato nei commenti e riguardo il quale ho già espresso la mia personalissima opinione.
Tra i video mi è capitato oggi questo suggerimento e non ho potuto fare a meno di pensare che in fondo il buon Manuel non abbia praticamente risposto a nessuno dei ragazzi, per quello che probabilmente intendevano loro.

Trovo infatti che purtroppo quando si parla ad un pubblico e si è soggetti al suo giudizio tutti tendano a rispondere in modo cauto e superficiale, senza sbilanciarsi troppo e soprattutto rischiare di "deludere" l' interlocutore.
Soprattutto se c'è in gioco anche la reputazione.

Capisco la sua difficoltà nel doversi relazionare con dei ragazzini senza poter dire realmente la sua, ma per fortuna io sono un cazzo di nessuno e nel mio blog anonimo ho la possibilità di dire le cose come stanno, almeno per come la vedo io.

Il video è questo: https://www.youtube.com/watch?v=S1TVIs72Uxc

(faccio volentieri pubblicità a Spadaccini perché apprezzo il modo in cui affronta il tema, fermo restando che io lo consideri comunque amichevolmente un bisteccone addestrato che certo non può raccontarla alle ragazzine di imparare a difendersi come lui :) )


Minuto 16.00
Piccola divagazione: divertente parlare della sua esperienza in Israele con i "poveri" israeliani costretti a nascondersi dai missili mentre in platea ci sono futuri Allah Snackbar bombaroli che dubito abbiano a cuore il destino del "popolo eletto", mi fa ridere sta cosa... vabbeh.

Minuto 23.07 - "In un combattimento è più importante la tecnica o la forza bruta?"
Il trabocchetto intrinseco di questa risposta è sempre il solito, è chiaro che la tecnica sopperisca al gap della forza bruta, entro dei limiti come giustamente sottolinea Manuel; Tuttavia continuo a ritenere sconveniente che lui, in T-shirt che mette bene in mostra i bicipiti pompati venga a fare la morale.
Il rischio è far credere alla ragazzina di 45 Kg che fa Cin Ciun che in fondo possa cavarsela contro... lui.

Continuo a desiderare ardentemente dei video di Crab Magra che mostrino sistematicamente delle RAGAZZE che si difendano con le loro "tecniche semplici alla portata di tutti". Vabbeh.

Minuto 23.58 - "C' è qualcosa che cambiereste nelle Forze dell' Ordine?"
E vergognosa risposta del magrebino di turno "l' atteggiamento perché sono scontrosi, pensano di essere superiori a chiunque e non portano rispetto"

Cioè dai lo devo riscrivere...

Un magrebino che dice agli altri che non portano rispetto!!!

Se è una battuta non fa ridere per un cazzo.
Però vorrei soffermarmi un pò su questa cosa, perché altrimenti sembra che tutti ce l' abbiano coi poveri gggiovani, poveri incompresi cuccioli che vivono nel disagio (ahahahahah!!!)...

I miei genitori, e le istituzioni, e la società che c' era una volta da queste parti a me hanno insegnato cosa sia il rispetto, quello vero però.
Il rispetto si guadagna, e non è cosa facile: il rispetto non va confuso con la paura.
Il rispetto si perde facilmente e soprattutto chi pretende rispetto DEVE dare a sua volta rispetto.
A me hanno insegnato che se la Polizia mi chiede di fermarmi, tu ti devi fermare, cazzo.
E garantito che se non hai fatto nulla di male, non succederà un bel niente.

Eppure guarda caso anche senza chiamare in causa i poveri ggiovani di oggi, tutte le persone che abbia mai sentito lamentarsi delle Forze dell' Ordine in vita mia, avevano sistematicamente qualcosa da nascondere, o facevano qualcosa di illegale.
Tutte, nessuna esclusa.
E quindi il mantra di questi personaggi era comune a tutti loro, gli "sbirri" sono a prescindere gli antagonisti, i nemici, i "cattivi" del gioco di merda che è la (loro) vita.

Posto che la domanda non c' entrava un bel niente nel contesto e Spadaccini ha dovuto dribblarla alla volemose bene, sarebbe interessante capire per quale motivo quel ragazzino pensi che la Polizia gli manchi di rispetto... Vabbeh.

Minuto 27.02 - [Ragazza che chiede consigli da dare ad un principiante che prova stili funzionali in quanto si sente insicura]
Ecco, questa era una bella domanda e mi spiace che Spadaccini abbia un pò divagato buttandola sul fatto di crederci e non mollare, perché secondo me non era questo che chiedeva.

Io avrei prima di tutto definito meglio quel sentirsi insicura, e le motivazioni che l' abbiano spinta a credere che praticare sport da combattimento (Jiujitsu e Boxe dice lei) potesse risolvere il problema: perché nel blog ho spiegato a molti di come la difesa personale NON si impari affatto facendo SdC.
Si impara a picchiare, a prenderle, a non mollare, a guadagnare autostima ma NON a difendersi.

Dai Manuel, questa era servita su un piatto d' argento per farti pubblicità...

Io ad una ragazza che mi chiedesse questa cosa direi di comprarsi uno spray al barboncino e ripassare da pagina 1 il manuale dei Consigli di Buonsenso della Nonna™, che tanto anche se diventasse la campionessa mondiale di Muay-Jizzu al primo branco di magrebini la squarterebbero comunque come un kebab, sti fetenti codardi.

Le spiegherei che purtroppo oggi fare a cazzotti non è più una garanzia di cavarsela, e pensare di studiare come difendersi dai coltelli è roba da burloni (vedi quelli che si allenano col karambit pensando che sia lecito girare armati e squartare un aggressore "ma io mi sono solo difeso eh!").

Spadaccini dice poi una cosa sbagliata, di credere sempre nel proprio maestro: eh no, NO, NO!!!
A credere nel maestro sono tutti i poveri idioti come me che hanno buttato nel cesso gli anni migliori nella convinzione che le baggianate tecniche insegnate avessero un senso!!!
NON devi credere al tuo maestro, devi metterti in gioco, guardare cosa fanno anche gli altri e poi stabilire se TU stia ottenendo risultati tangibili oppure no!
Eccheccazzo, cosa tiri due pugnetti al sacco se poi continui ad avere paura di uscire la sera? Cazzo serve?

Dai, oggettivamente la risposta giusta, a mio avviso, era proprio quella di consigliare i suoi corsi che almeno trattano l' argomento in modo diretto... vabbeh.

Minuto 28.50 - "Come consiglieresti di gestire la paura?"
La risposta di Spadaccini non è certo sbagliata, ma purtroppo non risolve il problema e non risponde alla domanda: suona tipo "per gestire la paura... non devi avere paura!".
Grazie Graziella...

Personalmente penso che per imparare a gestire la paura l' unico modo sia... avere paura, e far diventare questa cosa così normale che ad un certo punto sparisce, perché la paura è per definizione timore di quello che non si conosce.
Solo che significa fare cose brutte, e questo non piace sentirlo.
Se hai paura che ti pestino, devi farti pestare (in quel senso appunto gli SdC fanno il loro, ma solo quando vai sul ring a tirare di full contact con uno che ti vuole sdraiare).
Se hai paura dei cani, devi farti mangiare da un cazzo di Pissbul (se sopravvivi).
Se hai paura dei magrebini, devi andare al loro paese e gridare "Fanculo Marocco! Allah merda!" nel souk di Marrakesh (tanto non ti fanno nulla, siamo tutti uguali al mondo!).
Se hai paura di fare cilecca con le donne, devi... "fare esperienza prima" (ahhaha).

Io ad esempio sono ormai immune ai film horror, li adoro ma a parte che ormai usano tutti la CGI del cazzo e devono finire sempre bene con il mostro che si scusa, il fantasma che piange e va in paradiso o il killer che viene ucciso dalla ragazzina, quando ero bambino c' erano film che non riuscivo letteralmente a vedere: oggi giuro che se Pennywise in persona mi fa un agguato mentre vado a pisciare alle 3.50 di notte gli tiro uno sganassone che lo faccio volare come una mongolfiera, altro che palloncini!


Penso che a volte sia necessario essere più diretti e dire le cose come stanno senza giri di parole, considerato l' argomento di cui si trattava.
Faccio comunque i complimenti a Manuel Spadaccini che almeno ci prova, e detto tra noi, l' unico modo di cambiare la deriva violenta che sta prendendo la società parte dalla rieducazione a scuola sul senso civico.

Eh, solo che ci stanno solo i magrebini ormai...
Vabbeh.

domenica 10 novembre 2024

Aneddoto sul valore dei curriculum

Recentemente mi è capitato un episodio che poi ho potuto rielaborare in relazione a quanto racconto in questo blog da anni e anche se è un pò la solita minestra mi va di raccontarlo.

Molto brevemente: un collega di lavoro mi chiede un parere riguardo ad un problema che stava seguendo per altre persone, dopo averci perso del tempo senza trovare una soluzione.
Io analizzo il problema e ben presto mi rendo conto che la questione riguarda delle limitazioni intrinseche delle tecnologie in campo, nel senso che il problema non poteva essere "risolto" correggendo qualcosa perché era previsto che ci fossero delle limitazioni (che erano proprio l' obiettivo di un intervento precedente).

Il punto è che queste limitazioni lui doveva conoscerle bene, persino meglio di me, perché a differenza mia è laureato nella materia specifica....
E l' argomento in discussione era qualcosa che sta alla base della base della materia.

La differenza è che io quelle cose le ho apprese leggendo poco e sperimentando tanto sul campo, mentre lui ha letto molto, ha dato esami di alto livello sulla materia ma si trova solo ora a doverla applicare nel pratico.
Che è in sostanza la stessa differenza tra i cazzari delle AMT con i loro curriculum altisonanti ed esami di din-don-dan e chi invece le arti marziali le ha apprese con le botte vere.

Ora qualcuno se ne verrà fuori con la manfrina che la cintura nera non è un punto di arrivo ma di inizio!, che le arti marziali ti danno una conoscenza molto più completa!, che è facile tirare cazzotti ma devi conoscere il principio che ci sta dietro! (ahahaha) ed altre cazzate del genere, se non fosse che per ottenere una cintura nera ci metti in media 4/5 anni di allenamento partecipazione costante al corso, e se a quel punto sei solo all' inizio dell' apprendimento siamo messi molto male...

Conosco gente che in 4/5 anni di BJJ partendo dallo zero assoluto, cioè tipo paperino che sa a malapena fare uno sgambetto ad un nano da giardino, è diventata cintura nera e si è piazzata in varie competizioni nazionali, altro che "inizio del percorso".
E questo dà una chiara idea della differenza tra lo sperimentare attivamente l' applicazione delle cose e il filosofeggiare su pirlate di dettagli cinestetici, respirazioni mistiche e balletti che "racchiudono in sè il segreto delle tecniche".

E' chiaro che la conoscenza della teoria sia ciò che permetta di comprendere appieno una tecnica, ma nel caso delle AMT non si sta parlando di scienza bensì di cazzate interpretate a piacimento, forzate per dare loro un senso e abilmente confezionate per dare la parvenza di ottenere risultati migliori sul lungo periodo.

Come ben sapete io ho un lungo trascorso fatto di AMT di quelle marce fino al midollo, fatte di esami, pirlate orientali, tecniche "di difesa personale" e tutto il corollario di idiozie completamente folli ed inapplicabili; Durante questo sfortunato percorso ho quindi sperimentato tutto quello che si potrebbe paragonare allo studio scolastico (non oso dire universitario): ripetizione a pappagallo di movimenti senza applicazione pratica, sermoni sul significato della tal tecnica o forma di posizioni da accettare as is, lo stress della preparazione di esami in cui ricordarsi a memoria i movimenti in sequenza fino a vere e proprie interrogazioni sulla storia dell' arte marziale e dei suoi principi e concetti.

Soltanto molti anni dopo sono passato ai sistemi funzionali, verrebbe quindi da chiedersi se la mia presunta "preparazione teorica" fatta di anni ed anni di "studi" mi abbia poi dato quella marcia in più una volta entrato nel mondo dell' applicazione pratica, diciamo "il mondo del lavoro": beh, se da una parte è stato certamente più facile capire ed adattarsi alla nuova modalità di apprendimento posso dire serenamente che quanto appreso in precedenza mi abbia fatto più male che bene.
Un pò come se per anni avessi studiato l' arabo per poi andare a vivere in Inghilterra e dover parlare Inglese...
(mmm forse tra un pò converrà imparare l' arabo per vivere in Inghilterra...)

Ho raccontato più volte di come i miei colpi fossero ridicoli perché per anni mi ero concentrato solamente a renderli stilisticamente apprezzabili invece che efficaci; Il punto è che il 90% del bagaglio che mi portavo dietro fatto di anni di sudore per apprendere forme, ricordare le sequenze, i cazzo di nomi esotici, la recita per le esibizioni in pubblico e compagnia bella non servivano letteralmente più a niente nel mondo vero.
Ho dovuto buttare nel cesso tutte le convinzioni tecniche e strategiche ridisegnando quasi da zero il mio modo di muovermi, colpire e approcciarmi allo scontro.
E badate che al momento del mio cambio di pratica ero cintura nera 2° dan di due stili con innumerevoli esperienze di stage, garette e allenamenti interstile, quindi il mio curriculum di arti marziali era già qualcosa da poter sventolare in giro per fare l' espertone...

Ero un pò come un "laureato in arti marziali" che però non aveva ancora iniziato a lavorare.
Purtroppo la cosa triste è che mentre un laureato quando inizia a lavorare poi beneficia davvero dei suoi studi, nel caso delle AMT tocca buttare tutto nel cesso, tanto valeva fare ginnastica artistica se vogliamo buttarla sulla coordinazione e agilità.
O Yoga.
Almeno ci sono le hot pants girls!!!!

 


domenica 16 giugno 2024

Commenti divertenti alla simulazione Bruce Lee vs Mike Tyson

Instagram si rivela spesso una fonte interessante di video sulle arti marziali, soprattutto quando si parla di esporre l' imbecillità dei maestroni di AMT e delle loro tecniche fantasiose, ma oggi sono incappato in uno dei combattimenti di fantasia più quotati di sempre ovvero Bruce Lee contro Mike Tyson, con tanto di spiegazione di come dovrebbe finire.
E così sfruttando il celebre videogioco UFC (inspiegabilmente mai portato su pc) ecco l' ennesima celebrazione dei superpoteri del cinesino più forte della storia "in teoria", che a furia di ipotesi ed esagerazioni tra un pò si scoprirà che ha sconfitto pure il Daitarn 3, il Covid e il potere temporale della Chiesa a suon di UATAA!!!

Il video è questo

https://www.instagram.com/p/C6cTnIJyHgX/

Ovviamente non garantisco che resterà visibile nel tempo e non vado a salvarlo altrove, comunque non è altro che un match di UFC 4 (mi pare) giocato da un incapace giusto per celebrare il fastidiosissimo cinese.
Ma siccome i commenti sono troppo disarmanti e ho un pò di tempo da perdere, ne riporto qualcuno per il pubblico ludibrio.

1- Rip to those who think that brush lee is just an actor

Già, forse Brush Lee non era soltanto un attore, ma Bruce Lee in sostanza lo era.
Ci sono vari atleti marziali che si sono cimentati nei film e si sono poi costruiti una carriera nel campo specifico, allontanadosi intrinsecamente dal mondo delle arti marziali applicate, figuriamoci da eventuali competizioni sportive.
Visto che Bruce Lee ha "combattuto" con dei gattini sui tetti di Hong Kong, ha fatto esibizioni da circo che persino io ero più bravo, ha rincorso Wong Jack Man pugnandolo al coppino come farebbe tua mamma con una ciabatta e gli atleti più pericolosi che ha incontrato andavano da lui ad allenarsi e basta (mica su un ring a combatterci), si può dire che sì, Bruce Lee in pratica era più attore che marzialista, di certo non era un professionista del ring come i pugili dell' epoca.
Quindi R.i.p. si può dire solo di lui, che se fosse andato su un ring lo avrebbero ridotto talmente male che la sua leggenda non sarebbe nemmeno nata.

2- For the people that complain about Bruce Lee wasn't a fighter, I propose a reasoning. Mcgregor is a famous MMA champion and has acted in the movie "Road House." So, think that: if MG trained all his life the same way but never competed and decided to act, what you think that people would have said about him? "He is only an actor, not a fighter". But that would mean that MG with top level fighting skills could not fight on a ring? Is a fighter only who has a rank in a league or who has skills to fight? Think about it

Occhio a questa osservazione, perché è uno dei migliori esempi di quanto chi idolatri Bruce Lee non sia letteralmente in grado di capire la differenza tra un fighter professionista e un maestrino costruito a suon di leggende.
Di certo sono persone che non hanno mai messo il piede su di un ring per combattere full contact e non sono capaci di intendere cosa voglia dire farlo ad alto livello.

Eh no caro il mio utente, McGregor a parte essere una persona di merda (come nove decimi dei fighter UFC del resto) è comunque uno che si è spaccato e ha spaccato facce nell' ottagono, contro atleti top di gamma dove poteva vincere e poteva perdere (e infatti naturalmente ha pure perso, come succede a tutti i fighters reali): non è mica uno che tirava pugni all' aria spacciandosi per più forte del mondo.
Le cose le devi dimostrare, e c'è gente oggi e al tempo di Bruce Lee che non vede l' ora di dimostrarti il contrario.
Sapete quanta gente cazzuta esiste al mondo che si allena costantemente, ha un fisico della madonna, velocità supersonica, forza e potenza impressionanti, cazzimma a mille ma il culo su di un ring contro atleti di livello mondiale non ce lo porta?
Sono tutti macchine di morte a parole, tutti micidiali sterminatori di mondi con i propri allievi o contro Geppone il picchiatore del paese ma chissà come mai si guardano bene dal competere di full contact contro i professionisti.
E che paura dovrebbero avere contro dei "poveri pugili lobotomizzati dalle loro regoline da ring"?
Potrebbero pure farci dei soldi buoni se dimostrassero la loro superiorità!

La risposta è ovvia, come lo era per Bruce Lee: hanno paura di perdere la faccia, visto che la facciata da Kiai Master ti porta soldi, carriera cinematrografica e probabilmente amplessi lumacosi con le fan dagli occhioni grandi grandi, cosa del resto pure comprensibile.

Bellissima però la domanda finale: è un combattente solo chi abbia un rank o chi abbia le capacità di combattere?
Eh beh sai, il mondo è popolato da gente che presume di sapere combattere ma solo chi va a farlo per davvero, contro gente forte per davvero, e vince, può ritenersi capace senza che gli ridano dietro...

3- This new generation don't know shit bout Bruce

Eh no, questa generazione secondo me è già epurata dalle stronzate sui combattenti micidiali a parole perché ha come riferimento pugili e soprattutto atleti di MMA che vincono e perdono, si massacrano di botte ma stanno ancora in piedi, e non gliela racconti così facilmente con le boiate tipo one inch punch e compagnia bella.
Nelle palestre di AMT con le leggende sui colpi segreti ci vanno ormai solo i bambini, i totali ingenui o quelli socialmente disturbati e anche le persone normali fanno presto a capire la differenza.

I maestroni di AMT e cinesate circensi varie fanno molta fatica a trovare nuovi boccaloni come me che gli davano retta pensando di apprendere qualcosa di livello superiore alla "grezza Kick Boxing"...

E' una fortuna che la gente cominci a dimenticarsi del cinese e delle sue fantomatiche capacità buone solo nelle storielle e nei film cinesi, uno che già solo per l' arroganza (sulla quale tutti sembrano invece essere d' accordo, detrattori o meno) non dovrebbe nemmeno essere citato come esempio di alcunché.

4- Bruce Lee can easily win Mike Tyson because Bruce Lee is not only speed but also very strong

Dunque, mettiamo qualche numero:

Bruce Lee:    1.72cm per 61 Kg circa
Mike Tyson:  1.78cm per 100 Kg circa

Ora, se la mera differenza di altezza non è esagerata, quello che non entra nella testa dei fanboy è quella mostruosa, incolmabile differenza di peso tra i due.
E stiamo parlando di 100 e più chili di muscoli, mica di caramelle scartate col culo
®...
Non capire il gap fisico che significhino QUARANTA CHILI di muscoli di Bronx incattivito è aldilà della malafede, significa non avere la più pallida idea di cosa si stia parlando, ma questo non stupisce visto che a riempirsi la bocca di leggende su Bruce Lee sono totali inesperti o fanboy ancora in cerca di una figura paterna o mitologica a cui aggrapparsi tanto per chiaccherare.
Nel mondo reale praticamente il cinesino sarebbe stato poco più che una ragazzina che fa fit boxe, hai voglia ad essere veloce...

Perché nei famigerati interventi su Bruce Lee ho spiegato per bene come tutti questi parametri presunti (velocità, forza, potenza), che nel nostro caso non sono nemmeno numeri comprovati ma solo supposizioni, non fanno di lui qualcosa di diverso da millemila altri pugili o marzialisti nel mondo, stupefacenti nelle esibizioni e niente più.
E' evidente che chi parla non ha mai fatto sparring con un peso massimo, che solo col peso delle mani ti fa rimbombare il cervello con un colpo "lento"...
E qui stiamo parlando di MIKE - TYSON...
Gliene sarebbe bastato letteralmente uno per rimandare in Cina l' arrogante scheletrino, planando in volo attraverso tutto il circolo polare artico...

5- Those who said bruce lee was just actor, please dont forget about his 1 inch punch, six inch punch and his lightning punches and kicks...mike tyson cant stand a chance to block his kicks or punches

No, Tyson non avrebbe dovuto nemmeno preoccuparsi di bloccare i colpi di un omino di 60 Kg, abituato com' era a confrontarsi con pesi massimi pari peso e alle loro bordate a piena potenza.
Andate nella solita accademia di Pugilato e chiedete ad una ragazzina di 60Kg di colpire con il massimo della potenza un peso super massimo di 100+Kg.
Boh, datele pure un bastone, non cambia poi molto: uno che è abituato a dover sostenere minuti di colpi full contact da un altro peso super massimo credete davvero che crolli al tappeto per i colpi di un peso leggero?
Che poi sta lì apposta fermo come sacco a prenderle, vero?
Proprio Iron Mike che era noto per il suo stile di schivate ed entrate... maddai..

6- Bruce Lee was too smart to get hit by Tyson.

Su questo probabilmente concordo: se Bruce Lee fosse ancora vivo, sarebbe stato troppo intelligente per farsi colpire da Tyson: se ne sarebbe rimasto buono buono nella sua villetta ad insegnare ai boccaloni leccaculo e filosofeggiare su come evitare uno scontro con Tyson.
Aldilà delle battute, penso che anche lui pur nella sua arroganza avrebbe convenuto che c'è un bel limite tra l' essere osannato come micidiale combattente e sfidare davvero un peso massimo qualsiasi di qualsiasi sport full contact.
A me sarebbe tanto piaciuto vederlo contro gente come Buakaw, Rodtang e altri Nak Muay top, più che contro pugili, probabilmente sarebbe anche stato più realistico da un punto di vista di pesi.
Inutile dire su chi avrei puntato a mani basse...

Contro dei JiuJiteri invece non ci sarebbe nemmeno stata storia, Bruce Lee viveva in un' epoca in cui la schiacciante superiorità della lotta a terra non era ancora stata sperimentata e il suo Jeet Kune Do (figuriamoci il Wing Chun...) non era per nulla specializzato, vedasi i primi UFC.
Visto che i suoi cultori spesso citano le sue coreografie, che preparava di persona, come esplicative del suo stile e modo di intendere il combattimento, allora è evidente che per lui la lotta non era contemplata nè probabilmente ne intuiva il potenziale devastante rispetto allo striking puro.

Nei suoi film ci sono giusto un paio di scene in cui tratta di tecniche di lotta: una è quella esilarante del combattimento contro il "russo" nel giardino giapponese, che dimostra come non capisse letteralmente un cazzo di come funzioni un armbar: un JiuJitero alla seconda lezione avrebbe preso due sberle dal coach per un setup talmente sbagliato (che roba è, un wristbar?!), e se subisse una presa simile ne uscirebbe praticamente senza ricevere spiegazioni...

La seconda è nel suo Game of Death, che ricordiamolo è letteralmente coreografato da lui con il preciso intento di mostrare la sua filosofia del combattimento, dove il caro Bruce dimostra solo di non aver studiato nè Judo, né Jujutsu, nè Lotta, nè un bel cazzo di niente ma al massimo aver fatto una scazzottata tra bambini nel dopo scuola tirandosi i capelli...
La presa con cui finisce Abdul Jabbar è roba da corso di difesa personale metodo MGA (e ho detto tutto...), roba da cui un JiuJitero si libererebbe piuttosto facilmente:



Eh caro Bruce, a fare il bulletto contro paperini attori in giardino eri bravo, ma hai sottovalutato le centinaia di ore di sparring di un lottatore navigato.

7- Bruce lee is smart. He’s like water. I bet he’ll destroy mike’s leg with series of lower kicks

No bello, questo è quanto successo molti anni dopo quando iniziarono a vedersi match ufficiali "stile vs stile", dai freak fights giapponesi ai vale tudo brasiliani, dove tipicamente i pugili puri venivano messi KO a suon di low kick dai Thai boxers: troppo facile speculare adesso su cosa avrebbe fatto il cinese.
Detto per inciso questa fu la strategia usata anche da Antonio Inoki nel famoso freak fight contro Muhammad Alì, ricordando che comunque Inoki era un wrestler e pure un bestione di 1,90 per 100 e passa chili, altro che fuscello.
E nessuno dei due tra l' altro aveva conoscenza della tecnica specifica della Muay Thai, lo dico perché oggi danno tutti per scontato che i low kick siano un patrimonio comune a tutte le arti marziali, cosa assolutamente falsa.
I primi match interstile tra Nak Muay e resto del mondo finivano in figure di merda colossali per gli esponenti di qualsiasi cosa, a meno che non venissero usati regolamenti appositi per limitare completamente i thailandesi.

Bruce Lee in Thailandia ci andò per girare un film e come già raccontato si vocifera che si confrontò anche con dei pugili locali finendo male; Imparò di certo qualcosa sulle tecniche di calcio della Muay Thai, ma visto che nei suoi film non ce n'è traccia allora diciamo che non li considerò più di tanto, non ne capì il potenziale e di certo non li incluse nelle sue strategie fondamentali.
Perché a sentire i fanboy odierni sembra che Lee conoscesse tutto di tutto, una specie di maestrone cazzaro dei giorni nostri cintura nera di Judo, BJJ, Boxe, Scherma, Cin Ciun & C. ma quanto potesse saperne di arti marziali negli anni '60 è tutto da dimostrare.

Bruce Lee poteva battere Tyson giusto sul Playstation.
Almeno Rocky Balboa nell' ultimo film dopo la simulazione al computer ci è andato davvero sul ring contro il campione del mondo, ed ha pure vinto!
Rocky Balboa li stende tutti, a Tyson, a Brus Li e pure a stocazzo di Avengers!

G
M
T
Y
La funzione vocale è limitata a 200 caratteri