martedì 1 aprile 2025

Le cose che NON mi piacciono degli Sport da Combattimento

Facendo seguito al precedente post provo ad elencare in punti quelle cose che invece non mi piacciono degli Sport da Combattimento

1) Gli esaltati
Questa è una categoria comune a tutte le pratiche, il problema è che l' esaltato che pratica Pikachun è tipicamente buono a fare il gradasso con i puffi ma l' esaltato che pratica SdC è un cazzo di pericolo sociale, e non sto a ricordare i casi di cronaca.
Il peggio del peggio sono gli istruttori esaltati perché mentre dovrebbero in qualche modo educare gli allievi ed imprimergli capacità di autocontrollo, al contrario li incattiviscono ancora di più facendoli diventare vere merde umane e, soprattutto, pericolose.

2) I professionisti di MMA, soprattutto dell' UFC
Le MMA hanno rappresentato un grandissimo progresso nel mondo degli SdC ma purtroppo gli americani hanno dimostrato una volta di più la loro innata arroganza e burinaggine trasformandole rapidamente in uno show di mentecatti, alla faccia della sportività e presunto "rispetto" negli sport da contatto...
Un paio di palle.
I cosidetti "fighters" dell' UFC sono un mix micidiale tra Dominic Toretto, Hector il messicano incarcerato, Duke Nukem e quel coglione di Suicide Squad con gli scarabocchi dei bambini su tutto il corpo, e non perdono occasione per dimostrare il più possibile il loro sviluppo cerebrale inferiore a quello di un comune paramecio.
Davvero, non è che voglia fare il paladino degli orsetti gommosi ma mi urta molto vedere accettati ed emulati certi atteggiamenti da dodicenni bulletti come se fossero qualcosa di cool.
Starò invecchiando, boh.

3) Rotolarsi con uomini in mutande
La lotta mi ha aperto un mondo nel momento in cui ho iniziato a studiarla scientificamente ma è innegabile che ti costringa ad un approccio pansessuale che alcuni giudicano la cosa più gay dopo l' intro dei giochi di Parigi.
A volte ti tocca mischiare il sudore con ragazzini con il concetto di igiene di un sadhu indiano; A volte ti ritrovi con la palla o il culo di un maschio adulto schiacciati sul naso; In generale realizzi di aver abbracciato per più tempo degli australopitechi pelosi che la tua stessa morosa.
Io mi difendo con l' unico mantra che mi arrechi redenzione e che è: "non è gay se non c'è contatto visivo".

4) Quello che non sa tenere i pao
Già ai tempi delle AMT capitava di "allenarsi" (AHAHAH) a colpire quelle cazzo di perette inutili del Taekwondo e regolarmente ti capitava il moscio che non le stringeva in mano, così tu le colpivi con il tuo super calcio circolare e questa schizzava via a velocità curvatura fino in fondo alla palestra: uno degli episodi più esilaranti della mia carriera avvenne proprio così, con la peretta che si schiantò con un ciocco spaventoso proprio in faccia ad un mio amico che conversava vicino al muro!
Ragazzi, le risate! C' era la gente che si rotolava in terra piangendo dal ridere e le tipe che a momenti si pisciavano addosso mentre lui tutto serio non capiva ancora cosa cazzo fosse successo!

Passando all' allenamento serio capita invece il tipo che tiene i pao, nel senso che li tiene proprio come oggetti passivi invece di accompagnarti il colpo così tu o gli fai male, o ti fai male.

5) Il declino del tuo corpo
C'è un motivo preciso se anche i più grandi campioni della storia presto o tardi si ritirano dalle competizioni e dagli allenamenti intensi mentre solo nelle AMT ti fanno credere che più sei un vecchio maestrone e più c' hai i pugni nelle mani: i primi trattano botte vere, i secondi solo ginnastica posturale.
Lentamente ma inesorabilmente ti accorgi che il tuo corpo non risponde più come prima, ti stanchi prima, ti serve più recupero, colpisci meno forte, lotti per meno tempo e alla fine o diventi l' istruttore, o vai a vedere i cantieri in costruzione.

6) Testosterone ovunque
Dicevo che nel mondo delle AMT per la loro natura più tranquilla e, soprattutto, travisata, è abbastanza normale trovarci le Hot Pants Girls e più in generale ominidi divertenti: dopo la scuola e (a volte) il lavoro, i corsi in palestra sono uno dei luoghi migliori in cui coltivare rapporti sociali e fare amicizia, e naturalmente pasturare.
Ma nei corsi di SdC la percentuale di ragazze scende vertiginosamente e come già detto quelle che restano sono spesso uomini-vagina: simpatiche e tutto eh, però è più come relazionarsi con un tuo amico.

Le amicizie maschili sono un pò più genuine perché fondate sullo scambio reciproco di dolore fisico, però è innegabile che se nella stanza in parte c'è il corso di Crab Magra o di Cin Cion Lin ti troverai a sbirciare la loro lezione con una certa invidia ed è a quel punto che ti arriverà il diretto che ti spegne.

7) La discriminazione
Nei team un minimo seri ti ritrovi in uno tra due gruppi distinti: quelli ben considerati perché fanno agonismo, partecipano a tutte le gare ed attività, vanno alla cena sociale e macinano esami oppure quelli malvisti perché sono sostanzialmente amatori che non vedono nella pratica la cosa più importante della loro vita.
Personalmente ho vissuto entrambe le fasi, dal periodo in cui le mie giornate erano scandite dagli allenamenti o partecipazione a match, stage e demo varie nei weekend a quello in cui mi allenavo meno regolarmente e mi ero anche un pò scazzato di essere sempre in ballo mentre i nuovi arrivati si defilavano.
In quest' ultimo periodo mi sentivo considerato quasi una seccatura, come se fossi solo un perditempo nonostante tutto l' impegno dimostrato negli anni, e la cosa mi fece abbastanza girare le palle tant é che ora pratico come voglio, cosa voglio, quando voglio, con chi voglio.

8) Renderti conto di non valere un cazzo
Gli SdC ti mettono davanti alla verità vera dello stato delle cose, sono letteralmente la pillola rossa che può trasformarti in quello che picchia o in quello che deve rassegnarsi ad essere picchiato.
Oddio, in realtà la mia visione è che gli SdC ti permettano di essere "la versione da combattimento più efficace di te" ovvero di elevare al massimo le tue personali capacità, ma è chiaro che se sei un picio di quaranta chili da bagnato, senza determinazione e pure Incel (ahahaha! Ho scoperto questa parola e mi fa troppo ridere quello che c'è dietro) non te la puoi proprio giocare, cosa che invece potresti illuderti di fare al corso di Ciuin Ciun.In ogni caso c'è sempre, sempre, qualcuno troppo più bravo di te, o semplicemente... più grosso.
Eh sì, puoi anche sentirti un grande combattente cazzuto ma la prima volta che fai sparring con un peso massimo capisci perché tutte le pirlate su Briuus Lii che coi suoi 60 chili avrebbe spaccato il culo a chiunque siano tema di discussione solo tra gli ignoranti in malafede.

9) I regolamenti sportivi
Sebbene un regolamento sia necessario per dare un contesto sportivo ai vari metodi di combattimento, è innegabile che moltissimi regolamenti siano quantomeno strani, e per quanto mi riguarda diventano persino controproducenti.
Vedi quanto successo con il BJJ, che da sistema di difesa (indubbiamente efficace) si è ipersportivizzato e ti trovi sul serio gente che ti salta addosso tipo ninfomane infoiata e non puoi nemmeno slammarla al suolo come un sacco di merda; Tutti i metodi di punto-stop che fermano l' azione anche se l' avversario non è veramente messo KO, facendola sembrare un gioco e così via.
Io persi una competizione al primo turno perché mi era stato detto che i punteggi premiavano la varietà e precisione delle tecniche, così mi misi a tirare calci roteanti che neanche Hwoarang ma il tizio mi colpiva con un cazzo di jab moscio, SOLO QUELLO, e alla fine vinse lui...

18 commenti:

  1. Il video più bello delle wwe forse è questo: www.youtube.com/watch?v=XvEITQpOnr4

    RispondiElimina
  2. A dire il vero alcuni punti mi rendono perplesso...
    Solo i punti 3 e 4 entrerebbero strettamente nelle cose che non piacciono...
    In realtà anche i punti 1,2 e 7 ci entrano, nel senso che andrebbero in una categoria a parte "le cose che fanno schifo delle palestre di SdC"..
    Però i punti 5, 6 e 8 sono scontati e sottintesi se vai in una palestra di SdC...
    In realtà chiunque faccia un qualsiasi sport a livello competitivo a un certo punto deve dare i con l'età che avanza e col fatto di incontrare "quello bravo" che ti straccia, e poi chi davvero spera di incontrare le hotpants girls li ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. intendevo scrivere "fare i conti con l'età che avanza ", maledetta tastiera del tablet...

      Elimina
    2. Beh, provo ad argomentare meglio:
      5) Oggettivamente se fai AMT o SdC questa cosa si evidenzia molto: nelle prime puoi continuare ad "andare in palestra" fino alla vecchiaia facendo formine, fondamentali ed esercizi a bassa intensità; Guarda quanti 40-50enni trovi invece al camp di Muay Thai. Ad una certa molli, non puoi confrontarti sempre al 110% con ventenni nerboruti.
      6) L' osservazione riguarda il fatto che negli SdC l' equilibrio uomini-donne è molto sfavorevole, non vorrei essere frainteso ma la presenza di estrogeni nell' aria aiuta in generale ad un clima più socievole e divertente, almeno per quanto mi riguarda.
      8) Sì ma nelle AMT in realtà nessun grado inferiore si permetterebbe di prenderti a calci, del resto il confronto è solo sociale... Negli SdC sai che anche se prendi a calci tutti i tuoi compagni e magari sei pure un campioncino, non hai da alzare troppo la cresta perché arriva sempre quello che ti sfonda.

      Elimina
  3. Sì, concordo pienamente su tutto.

    RispondiElimina
  4. Aggiungerei un'altro punto, i cambi di regolamento che può avere una disciplina nel corso del tempo, che non necessariamente apportano migliorie, anzi...

    -Andrea

    RispondiElimina
  5. Concordo su tutto, purtroppo in tutti gli ambienti ci sono pro e contro e sia nelle AMT che negli SDC ho vissuto esattamente le stesse dinamiche e sensazioni, ma penso sia abbastanza "normale" in tutti gli ambienti sociali, l'importante e maturare, prendere consapevolezza e praticare per passione, prima di tutto, per viversi al meglio la pratica. Quando facevo AMT guardavo con invidia i praticanti di SDC per la loro preparazione fisica, costanza, il saper effettivamente menare e applicare quanto studiavano, il confronto agonistico ecc... Nel mio periodo agonistico mi sentivo al top in palestra (anche se poi vincevo la coppa del nonno regionale), quello considerato dal coach, quello che chiama sempre per spiegare le tecniche ai novizi... Ad oggi, invece, superati i 30, tra lavoro, famiglia, casa ecc... non gareggiando più, mi alleno molto meno e con molta meno enfasi (maledetti acciacchi), se ripenso ai tempi della AMT mi sale la nostalgia, tra gli amici nerdacci che parlavano di monaci cinesi imbattibili e le HPG con cui potevi fare il fighetto mostrando loro le mosse segreti orientali antistupro! Ahahah

    - RS

    RispondiElimina
  6. Ma vorrei farti una domanda (forse un pò strana) riguardo il punto 1...
    Stando alla tua esperienza, quanti diventano merde umane a causa degli istruttori e quanti lo sono già dall'inizio, delinquenti abituali che vogliono imparare a menare di più per delinquere meglio ?
    È un pò difficile da spiegare, ma non parlo dei violenti di carattere che adorano il fascismo o picchiano le mogli, ma di quelli che scelgono volontariamente di vivere nel mondo della criminalità...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nella mia esperienza istruttori e atleti di merda vanno a braccetto automaticamente, ma di base è l' istruttore che nel suo corso accetta gli esaltati e ne alimenta l' indole cazzona, oppure incentiva la gente influenzabile ad avere atteggiamenti antisportivi e violenti.
      Poi che siano addirittura criminali è un altro discorso, però la gente parla e se un tizio che viene in palestra racconta di aver fatto qualcosa di criminale e l' istruttore per primo non lo esclude va da sè che quell' ambiente alimenti sè stesso.
      Tra l' altro non è mica appannaggio dei militanti di destra, anzi... per quanto ne so io quelli che andavano a fare casino e pestare la gente erano soprattutto sedicenti "anti razzisti" sinistroidi della peggior specie, quindi penso che il pericolo di insegnare le arti marziali a persone dall' indole violenta sia un problema generale e non limitato a fazioni specifiche.

      Elimina
    2. Ma infatti io non facevo distinzione tra persone di dx e di sx (eh, me lo aspettavo che la parola fascismo avrebbe creato fraintendimenti, mannaggia!), ma tra violenti perché scelgono il mondo della malavita (violento di suo) e quindi debbono sopraffare il prossimo e quelli che magari ti menano perché hai guardato negli occhi lui o ti sei appoggiato un attimo sulla sua auto per allacciarti le scarpe...

      Elimina
  7. ciao Arte mortale volevo il tuo parere sul Nippon kempo di cui ti allego il link di un video. https://www.youtube.com/watch?v=9paSKOGs5GQ

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, purtroppo la qualità dei praticanti del video è piuttosto bassa, però quelli del Nippon Kempo hanno cercato di elaborare uno sbocco "pratico" dello stile prima di tanti altri (e il risultato è ovviamente simile alle MMA con protezioni extra).
      Per quello che conosco io dello stile è sempre un pò la solita storia, puoi venderti come AMT da difesa etc. ma quando arrivi alle botte vere fanno tutti simil-kick...
      A quel punto meglio stili come il Kudo o l' Ashihara che già derivano dal Kyokushin ma si "liberano" del fardello tipico delle AMT, soprattutto in termini di cazzate da proporre come one shot one kill, difese da colpo così e compagnia bella.

      Elimina
  8. ero curioso, perche' l'ho iniziato a ottobre e devo dire che e' molto diverso da quello che avevo praticato fino ad ora, ovvero molta preparazione atletica e sparring a fine lezione con protezioni( effettivamente , oltre ad essermi comodo come vicinanza e' uno dei motivi per cui l'ho scelto). inizialmente avevo pensato allo shorinji e anche al kudo , ma non c'erano palestre nelle vicinanze, tra l'altro lo trovo molto simile a quest'ultima. Devo dire che per ora sono soddisfatto. Grazie per la tua opinione

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se fai sparring attivo va sempre bene, è quello la differenza tra il supporre di saper fare le cose e imparare a farle davvero.
      Se poi ti piace ed è vicino casa è esattamente tutto ciò che serve per praticare arti marziali in modo piacevole E produttivo.
      Buon allenamento!

      Elimina
  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  10. ora per concludere il discorso vorrei includere a completamento del mio allenamento ,una 1/2 volte alla settimana una lezione improntata piu' sulla difesa e non lo sport, tipo il pukulan silat , che dai video su youtube mi sembra piu' interessante di wing chun o krav maga. Secondo la tua esperienza e' tempo buttato o puo' essere utile?

    RispondiElimina
  11. istintivamente avevo gia' escluso wing chun e krav maga(forse perche' condizionato dai video di Cicalone) quindi faro' una lezione di prova nel pukulan silat dove l'insegnante, sempre dai video mi sembra preparato, e poi valutero'. Tolte alcune tecniche un po coreografiche del silat, mi sembra un arte interessante e l'insegnante in questione mi sembra abbia anche un approccio efficace. aggiornero' nei commenti...gracias!

    RispondiElimina
  12. Sabato mi è capitato un episodio che dimostra quanto abbia fatto male il concetto di spettacolo, di social e di tutorial vari in questo ambito.
    E di quanto sia diventato mentalmente vecchio per fare MMA .

    Vado in una palestra dove si allena un mio conoscente, c'è prima un'ora di tecnica e poi sparring.

    Ora di tecnica, dedicata alle proiezioni, mi capita un ragazzetto che inizia a farmi lo spiegone non richiesto della tecnica, cerca di correggermi...va beh...poi cerca di farmi un single leg basico per tre minuti che non gli riesce...io gli faccio "prova a chiamare il coach, così te la spiega ", lui niente, imperterrito. Cerca allora di fargli qualche correzione io, ma nulla, un quarto d'ora buttato per un single leg basico.

    Poi arriva lo sparring...mi capita un altro moccioso...ci viene detto di fare uno sparring tecnico leggero...questo parte a cannone...io dopo un pò gli chiedo di smorzare i colpi e lui "guarda che ho 10 match di pugilato ", al che lo mando prima a fanculo mentalmente e poi gli doppio un gancio sinistro al fegato e alla testa, e va giù...poi lo vedo alzarsi scazzato e lasciare la materassina.


    Arriva un altro, anche questa parte a mille, e fa un boato di calci volanti (ho scoperto dopo che proveniva dal taekwondo e dal k-1), l'ennesimo calcio girato glielo stoppo con un pestone dietro la coscia, quasi va giù, si rialza, io gli parto con una kimura eretta, lo ribalto con una gamba e gliela tiro a più non posso. Almeno questo, mi fa i complimenti, e se non avesse sprecato energie a fare il circense con i calci che gli sono costate il fiato, sarebbe finita in un altro modo, avendo una bella forza e velocità.

    Niente, far diventare gli sport da combattimento uno sport spettacolo sta portando una miriadi di esalti in palestra...da quelli che ti correggono nonostante tu abbia qualche anno di esperienza in più, a quelli che fanno i fenomeni durante la tecnica ma poi le buscano in gara e in sparring, a quelli che si prendono integratori manco fossero un pro, che costano come mezzo stipendio e senza una vera necessità, a quelli che invece di farti fare stretching in santa pace dopo l'allenamento iniziano a cagarti il cazzo per fare foto da mettere sul gruppo o su Instagram. E non solo tra i ragazzi, ma persino fra gente con più di 30 anni.

    Non pretendo e non mi piace il falso moralismo e rispetto da dojo di karate e kung fu, ma ammetto che ora si sta esagerando nella parte opposta, almeno per me.

    -Andrea

    RispondiElimina

I commenti sono moderati, vengono pubblicati se non sono palesemente stupidi, offensivi o parlino di quanto Bruce Lee fosse figo.