martedì 21 agosto 2018

E il caso del campione di MMA ucciso per una rissa...

Un post per raccontare un episodio che ho letto qualche giorno fa e che mi ha suscitato un' altra banale riflessione.

Qui l' articolo: https://www.thesun.co.uk/news/7004027/mma-fighter-beaten-to-death-bouncers-nightclub-knife/


Anche in questo caso mi vedo le frotte di fanatici di AMT esultare (sì, non lo ammetteranno mai a viso aperto ma nel loro rancore esultano) in nome dell' inutilità degli SdC in generale nelle famigerate "situazioni reali", senza arbitro, senza ring confortevole, senza regole.
Perchè diresti, se un campione di MMA è stato ammazzato di botte (poi vediamo nello specifico) fuori da un locale, ed era uno allenato e abituato ad usare tecniche funzionali per riempire di botte gli altri, è perchè tutte quelle cagate vanno bene solo per gli incontri uno vs uno dichiarati, giusto?

Ebbene, a parte il fatto che chi si allena negli SdC sa benissimo di studiare questo tipo di combattimento e non improbabili aggressioni armate nelle favelas, la considerazione che mi è balzata in testa è: e voi, oh super esperti di difesa personale e arti marziali tradizionali allenate per difendere la vita, voi che parlate di strappare occhi, storpiare cuccioli, spezzare gambe, sapervi difendere da attacchi col coltello o dalla padella della nonna: voi pensate veramente che avreste avuto la meglio contro quella squadra di criminali armati di mazze da baseball?

Eh no cari belli, troppo comodo adesso cercare le giustificazioni della mamma: non sono queste le situazioni che dichiarate di studiare nel vostro stile?
Non la menate sempre con la storia degli amici che saltano fuori dalle fottute pareti (e qui è successo)?
Visto che blaterate sempre di studiare come difendervi da più aggressori, ecco qui come funziona per davvero quando più persone aggressive e determinate a farvi la pelle vi assalgono, anche uno alla volta.
Armati di mazze da baseball, sedie e magari coltelli.
Certo, è quello che dite sempre anche voi nei vostri corsi, no?
E con la stessa supponenza raccontate di studiare come gestire, e avere la meglio, in queste situazioni precise.

Credete sul serio che ve la sareste cavata diversamente?
Parlo di tecnica, non vale il jolly dell' andarsene via, quello lo capiva anche mia nonna.

Io sorrido compiaciuto mentre ricordo le lezioni in cui il maestrone di Wing Chun parlava di strategia durante questi scontri, spesso rimarcando con altezzosità di come fosse estremamente più complicato che su di uno stupido ring, mentre sai, a bong sao pugni a catena e stop kick li potevi buttare giù tutti!
Lì studiavi come abbattere il nemico in un secondo!
Mi si gela invece il sangue a ricordare le tecniche di difesa da coltello o bastone che "allenavo" nella mia AMT, che se solo provassi ad applicarle praticamente mi farei ammazzare prima del tempo.
Si materializzano decine e decine di esibizioni di AMT con il prode guerriero al centro del tatami e quattro aggressori in posa plastica che lo attaccano uno alla volta, ma lui li stende tutti insieme...

Parole, parole, parole... bla, bla, bla...
Ma in certe AMT la cosa è talmente palese che anche un cockatiel capirebbe che siano solo scenette non credibili.
Il cockatiel è una specie di pappagallo con le gote rosse, molto intelligente e divertentissimo quando fa il tip-tap. Cercate "cockatiel tip tap", mi fa troppo ridere.
Il problema sono le pirlate raccontate nei corsi di difesa personale, dove gli istruttori dicono esattamente le stesse cose (che la "strada" è un' incognita, che prenderai comunque delle botte o una slamata, che non sai chi/quanti ti possano capitare, che studiare combattimento non ti dà garanzie, etc.) MA poi in sostanza continuano a farti credere che se studi a sufficienza palmate, ginocchiate alle palle e kotegaeshi alla fine l' avrai vinta.

Possiamo star qui a pontificare per giorni su quante cose sbagliate ci siano in quell' episodio, e di quanto le abilità di combattimento del ceffo morto ammazzato contassero ben poco nel contesto; Tra l' altro si legge sia stato fermato proprio perchè era armato di coltello, qualunque fosse la ragione non era di certo andato là con l' intenzione di boxare, poteva anche essere il campione di ciclismo e non avrebbe fatto differenza.
Quello che voglio sottolineare piuttosto sono altre cose:

- l' allenamento di stili funzionali al combattimento NON affronta la cosidetta difesa personale: fornisce piuttosto i migliori strumenti per combattere a mani nude contro UN avversario, cosa che torna molto comodo ANCHE quando un tizio ti aggredisce.
- detto questo, studiare tecniche specifiche per la difesa personale non dà veramente questo enorme vantaggio rispetto a saper tirare un cazzotto giusto.
- colpi agli occhi, calci alle palle, testicoli strappati a morsi... sì sì vabbè. Ci sono situazioni in cui funzionano bene, ma se pensate di cavarvela grazie a questi buona fortuna.
- studiare difese da coltelli, sediate, mazze da baseball ha senso solo fino ad un certo punto, tanto una mazzata vera la prenderete solo quella volta che andrete al creatore. Mi raccomando provate a spostarvi con l' angolo giusto!
- essere campione di qualsiasi cosa non significa un cavolo quando il contesto è quello; Essere "esperti di difesa personale" non significa un cavolo quando la situazione è quella. Prendi botte e dai botte alla come viene.
- per la stessa ragione per cui puoi dire che kotegaeshi sia efficace in un' altra situazione di autodifesa, lo stesso lo puoi dire per un destro.
- spesso non puoi capire se la situazione in cui ti trovi metta a rischio la tua vita. Questo non giustifica i buffoni che parlano di spaccare braccia o cavare occhi in qualsiasi situazione "perchè non si sa mai".
Provateci, preparate anche la cintura di castità per la galera.
- se vai in giro con un coltello (cosa drammaticamente comune, oggi, anche tra pischelli bimbiminchia maledetti) non aspettarti niente di buono a prescindere.
Meriti la morte e ti sta bene.
- la difesa personale è starsene a casa a giocare con il gatto. O a vedere il cockatiel che fa il tip tap.
Qualunque cosa tu faccia non ti garantirà un bel niente. QUALUNQUE.
- ricorda sempre che quelli che blaterano di imparare a difendersi nelle situazioni mortali, contro più avversari, con vestiti civili, senza riscaldamento, terminando gli scontri in un secondo per affrontarne un altro, senza mai finire a terra, usando tecniche "semplici e dirette", neutralizzando attacchi armati, contro avversari più grossi, colpendo punti deboli al volo, sul cemento pieno di detriti appuntiti, improvvisando e sfruttando Novella 2000 come arma... non sono gli sportivi.

Mi sento un pò stupido a dover prendere questo episodio per dover ribadire queste banalità, fermo restando tutto il valore aggiunto che continuo a dare a varie tecniche o strategie proprie di alcune AMT e SdD una volta contestualizzati, ma mi è capitato di leggere le reazioni di bimbi esagitati, soprattutto uinciuncosi, e mi sono letteralmente cadute le palle a terra.
La regola è sempre la stessa: senso critico e obiettività.
Ed occhio alle dichiarazioni!

38 commenti:

  1. Precisando che non era un campione di MMA (che avrebbe potuto senza dubbio fare la sua stessa fine in quel contesto), ma un semplice agonista, sono pienamente d'accordo su tutto

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  2. Arte, ma a sto giro i uinciuncosi ti hanno veramente avvelenato male. Immagino complice anche il rientro delle vacanze che sta incupendo pure me...

    Un saluto,
    Enzo

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    1. Ahahah effettivamente mi sono capitati sottomano alcuni commenti, video e considerazioni e guarda caso sempre da loro, con la loro religione suprema!
      Ancora oggi fatico a comprendere come possano credere così fermamente di poter usare tutti quei perfezionismi in un combattimento... tanto alla fine smanacciano e tirano pestoni a caso peggio di tutti gli altri..

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    2. Eh, ma sono guerrieri jedi, gente tosta... ancora più del loro smanacciamento temo il pippone che attaccano quando ti spiegano perché il wing chun è l'arma definitiva. Ricordo quando anni fa il padre di una mia ex ragazza, che avrà praticato sì e no per 4 mesi (10 anni prima) questa invincibile disciplina, mi ha attaccato una pezza durata 90 minuti. Una cosa terribile, con tanto di dimostrazione delle “mosse” su di me. E via con i racconti delle sfide leggendarie con i pugili, con i praticanti di shotokan “veloce” (ma perché, esiste pure quello lento??) e con i dinosauri. Mi voleva convincere che la disciplina che praticavo valeva una sega. Una palla pazzesca, non sapevo come andarmene, mi avvicinavo sempre più alla porta. Mi stava facendo perdere la voglia di frequentare la figlia che nel frattempo si vergognava pure e non sapeva come aiutarmi. Se incontri uno di loro scappa.

      Ciao,
      Enzo

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    3. Bellissima questa del suocero fanatico :-) :-)
      Io, però, nelle mie limitate frequentazioni (qualche anno di judo e di karate, anta anni fa...)
      non ho quasi mai trovato persone esaltate.
      Sempre istruttori seri e ragazzi normali (alcuni, magari, non troppo volenterosi, ma nessun aspirante kamikaze).
      Saluti,
      Cesco

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  3. scommetto che se fosse stato ucciso un '''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''campione'''''''''''''''''''''''' di AMT oppure di difesa personale i loro praticanti avrebbero trovato mille scuse per giustificare questa sconfitta
    per il resto concordo

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  4. Ciao Arte Mortale, innanzitutto complimenti per il blog che mette dolorosamente a nudo alcune mancanze che esistono oggi nel mondo delle arti marziali tradizionali, con le quali è indubbio sia necessario confrontarsi.

    Ti scrivo questo commento per chiederti un consiglio riguardo la mia pratica, perchè, anche se mi rendo conto che tu non abbia aperto questo blog per promuovere questa o quell'altra disciplina, mi sembri una persona molto preparata sul tema e senz'altro obiettiva.

    Ho 24 anni e sono un praticante di wing chun da diverso tempo. Prima di iscrivermi nella mia attuale scuola ero estraneo al mondo delle arti marziali in generale, sia sportive che non, e non avevo alcuna idea ci fosse un dibattito così significativo al suo interno.

    Qualche anno fa mi sono fatto un pò di giri in diverse palestra di wing chun e ne ho scelta una che a pelle mi dava una sensazione di rilassatezza e spensieratezza, molto distante dalle storie di maestroni intoccabili leggendari che spesso descrivi accuratamente tu nei tuoi post.

    In tutta onestà, le tecniche e i "principi" appresi fin'ora mi sono sembrati piuttosto validi e dopo diverso tempo ho in qualche modo cominciato a sentirli "miei" e non come un'impostazione forzata dall'esterno, non so se mi spiego. Nella nostra scuola inoltre si da molta importanza alla "struttura", ovvero sostanzialmente un forte radicamento a terra e la scioltezza degli arti superiori, al fine di rendere più efficaci le tecniche.

    Leggendo però questo blog mi sono sorti dei dubbi sull'effettiva validità di tale pratica, che effettivamente non ho mai testato contro avversari veri e propri. Da noi si fa spesso anche allenamento con protezioni, ma per lo più si tratta comunque del solito schema di attaccante-difensore, pertanto, nonostante a volte si tirino colpi anche al 100% dell'energia, rimane un lavoro molto distante da uno sparring sportivo.

    Sinceramente quello che vorrei chiederti è se, secondo te e basandoti sulle poche informazioni che ho cercato di dare, può valere la pena continuare questo percorso oppure no? Premetto che sono una persona dalla mentalità aperta e sono sempre disposto a mettermi in discussione ricominciando da 0 e non mi frega nulla di praticare lo stile certificato di Leung Ting™, piuttosto che quello di William Cheung™ o quello di Ip Man™ ecc, in quanto il mio unico interesse è imparare a combattere il meglio possibile.

    In generale, stavo già meditando di avvicinarmi a qualche disciplina di lotta, come judo, jujitsu ecc. Da noi si allena un judoka che durante qualche scambio di chi sao un pò più "acceso" fa uscire quasi dal nulla proiezioni davvero interessanti.

    Spero di non averti tediato eccessivamente e mi scuso per la lunghezza, ti sarei grato se avessi la pazienza di leggere e rispondere a questo messaggio. Grazie in anticipo.

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    1. Ciao, nessun disturbo ti rispondo volentieri.
      Posto che come continuo a ripetere da secoli (e molti sembrano non volerlo cogliere) sono un promotore della pratica per pura passione e piacere a patto di essere consapevoli di quanto si faccia, se non ho capito male tu vuoi imparare a combattere.
      Bene, il Wing Chun, qualunque sia la sua interpretazione, ti mette in grado di pestare svariati gigioni incapaci ma non ti mette mai davanti alla realtà di un tizio incazzato e preparato a menare in modi un pò più funzionali.
      E' per questo che ormai da anni tutti gli "esperti" di Wing Chun vanno a prendere altrove tecniche e metodologie per poi reinterpretarli a piacimento e magari inventandosi che ci fosse già tutto nel loro stile...
      Attenzione non sto dicendo che se pratichi Wing Chun AUTOMATICAMENTE diventi un cretino e tutti ti picchieranno a prescindere: sto dicendo che si tratta dell' ennesimo stile tutto teorico che invece di andare al sodo ti fa perdere, letteralmente, anni ed anni (e soldi) a perfezionare DETTAGLI che al dunque non faranno affatto la differenza.
      Non so, è come voler imparare a guidare imparando a memoria il libro di scuola guida e il manuale dell' auto, senza mai mettersi al volante.
      Il combattimento reale NON funziona così, non come si pretenda in questo tipo di arti marziali. E' un fatto.
      Continuando a praticare Wing Chun ti troverai un giorno a dover fare a botte per davvero e sono pronto a scommettere che finirai a smanacciare lanciando pugni rigidi e incazzosi puntando dritto per dritto, aggiungendo qualche calcio agli stinchi e brutte parolacce.
      Magari neutralizzerai l' avversario, perchè un pestone al viso fa male comunque, la domanda piuttosto è: c' era bisogno di allenarsi per anni a intercettazioni millimetriche, pieno-vuoto, deviazioni, mani appiccicose e altre amenità se poi tanto questi dettagli non servivano ed è finito tutto in una rissa aggressiva tra gatti?
      A chi fa Wing Chun consiglio di andare in una palestra di pugilato e chiedere, amichevolmente, di salire sul ring per fare un pò di sparring pesante in cui TU proverai ad applicare tutte le baggianate di bong sao e assorbimenti vari di pugni VERI.
      Dubito che in un qualsiasi allenamento di Wing Chun si sia mai tirato al 100%, perchè al 100% si tira per mandare a tappeto nei match full contact.
      Non importa chi vinca, importa provare ad applicare quello che studi, come lo studi, contro pugni veri.
      Passa la voglia in un nanosecondo, parola.

      Perciò io non ti dico di smettere, se ti piace è giusto che tu lo faccia, ma datti la possibilità di provare almeno uno stile funzionale di striking come la Muay Thai ed uno di lotta come il Judo, poi valuta da te le TUE personali sensazioni di autoconsapevolezza e percezione di cosa sia il combattimento.
      Sono cose che capisci subito da te, quando invece di forzare te stesso a "far riuscire il Wing Chun" ti trovi a combattere in senso assoluto, seguendo ciò che ti dice il tuo corpo e applicando come ti dice il tuo corpo le cose che alleni regolarmente.

      Prendi una pausa dal Wing Chun per farti almeno un paio di mesi in una disciplina funzionale, le tue abilità di combattimento avranno un boost verticale che nemmeno ti immagini.

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    2. Wow arte mortale non mi aspettavo un messaggio così esaustivo, ti ringrazio.

      Sicuramente seguirò il tuo consiglio al più presto, anche perchè effettivamente dopo diversi anni di pratica ho anche il desiderio di provare un contesto di combattimento più libero, anche solo per semplice sfogo.

      In tutta onestà comunque c'è da dire che nella mia scuola siamo sempre stati incoraggiati a non "sposarci" a nessuna disciplina e a sperimentare cose nuove (cosa che anche diversi istruttori lì hanno fatto, pur limitandosi ad insegnare wing chun).

      Grazie ancora e di nuovo complimenti

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  5. Ciao AM,
    vorrei sapere che ne pensi di questo video https://www.youtube.com/watch?v=ZFizDnevZfo&feature=em-uploademail

    In particolare ho una perplessità: il pugno con il palmo rovesciato, se è vero che protegge la mano lo trovo un pò innaturale in un combattimento di reale difesa personale, dove la maggior parte delle persone tenderà a smanacciare...
    per chi è più esperto potrebbe essere diverso ?
    anche qui ho qualche dubbio: per quanto fosse diverso il pugilato a palmi in alto del secolo scorso era pur sempre sport e non difesa personale

    tu che ne pensi ?

    Saluti
    Alex

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    1. Ho visto tutto il video perchè ammiro la capacità espositiva di Luciolli, a me interessa molto la comunicazione e d' altra parte lui è un venditore (e non lo nasconde, se non altro).
      Però per quanto le sue osservazioni siano più o meno condivisibili, forse per via della mia repulsione viscerale per le teorie e i dettagli dopo anni sprecati nelle AMT, continuo a pensare che le situazioni reali *già accadute* dimostrino sempre tutto e il contrario di tutto.
      Mi spiego meglio: colpire a mani nude a piena potenza un cranio umano è sicuramente rischioso, e non c'è allenamento che tenga (alla faccia di quei karateka pirla che pensano di allenare le mani colpendo gli alberi).
      Ma c'è una bella differenza tra le mani di Baby K e quelle di un muratore della Val Seriana...
      Così come non puoi ragionevolmente parlare di strategia in situazioni dove notoriamente saltano tutti gli schemi, per non menzionare il fatto che un pugno tirato a palmo alto mette ugualmente a rischio (se non di più) il polso, non è biomeccanicamente ideale etc. etc.
      Sì vabbè, non voglio di certo mettermi a criticare dei dettagli parlando di altri... dettagli.
      Fatto sta che al mio paese tanta gente fa a pugni da tempo immemore e di mani sbriciolate non ne abbia mai sentito parlare.
      Ci fosse una statistica, anche a sensazione, di risse in cui la gente si è spaccata le mani, potremmo parlarne: non mi pare sia così, anzi.
      Per questo io non amo questi dettagli, per quanto siano pertinenti e ragionevoli.
      Francamente, data per assunta la pericolosità di colpire a mani nude un cranio nel punto sbagliato, mi preoccuperei semplicemente di non basare la mia strategia di difesa personale sui pugni alla testa.
      Boh, a me sembra che uno che abbia "solide basi nello striking" non abbia di certo bisogno di cambiare impostazione per non farsi male alle manine...
      Giusto per capirci:
      https://www.youtube.com/watch?v=_8vaoueFeAk

      e questi stanno BOXANDO, consapevolmente, e non sono dei mandingo nigeriani con le mani di Hulk..
      Sicuramente si fanno malissimo alle mani: altrettanto sicuramente continuano a boxare.

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  6. Parlando di statistiche mi viene in mente una curiosità...
    Forse hai già risposto in precedenza, ma non mi pare a quanto ricordi...
    La domanda è questa: va bene che con i se e con i ma la storia non si fa, ma se quel famoso giorno dove hai fatto per la prima volta sparring con un praticante di SDC, avesi avuto il cagotto e rimasto a casa ?
    Oggi faresti ancora AMT ?
    O forse saresti passato cmq agli SDC ma parecchio tempo dopo ? (quanto ?)
    Mi sembra di ricordare che all'epoca già avevi delle perplessità...

    Come ti vedi in questa ipotetica situazione ?

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    1. Ciao, la risposta è no, sicuramente avrei smesso comunque perchè l' evento cruciale che mi ha aperto gli occhi non è stato quello sparring specifico, anche perchè non ne ho fatto uno solo ma vari in momenti diversi.
      Mi viene persino da pensare che se avessi fatto gli stessi sparring quando ancora ero infoiato nelle AMT, avrei continuato a praticarle lo stesso cercando mille scuse nella testa per giustificare la mia incapacità ("non sono allenato abbastanza, non ho capito ancora bene la tecnica, non ho potuto usare i colpi mortali del mio stile, non sono ancora passati 10 anni (in verità erano già di più...), non ho applicato a dovere i principi...".
      Insomma, tutte le solite scuse tipiche dei marzialisti convintoni.
      Le domande me le facevo già da molto tempo, avevo già avuto a che dire col maestro e accoliti vari e in realtà credo che gli sparring non siano nemmeno stati l' evento critico che mi abbia fatto smettere, non avevo bisogno della prova per capire che le AMT fossero fondate su baggianate tecniche e soprattutto falsità storiche, forzature morali etc.
      Ho iniziato a praticare SDC mentre ancora praticavo AMT, solo che man mano diventavano sempre più incompatibili: non puoi imparare come si tiri un low kick nella Thai e poi continuare a tirare pedate ridicole nella AMT "perchè qui si fa così", era una manifesta assurdità logica.
      L' abbandono è stato graduale e determinato soprattutto dalle ricerche che avevo iniziato a fare sulla storia dell' AMT (non solo la mia a dire il vero), dai confornti con gente sui forum e dal vivo, dalla partecipazione più frequente a stage e lezioni di SDC e soprattutto da banalissime riflessioni personali sulla coerenza di quanto andavo facendo e dicendo.
      Insomma, avrei smesso comunque nel giro di poco tempo, forse l' unico rimpianto che ho è di averla presa molto male al tempo e aver tagliato malamente i rapporti con il passato, oggi credo che sarei più diplomatico perchè in fondo delle arti marziali me ne frega molto meno, ma forse proprio per via del mio percorso...

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  7. Ciao Arte! Innanzitutto complimenti per il blog. Come direbbe qualcuno, severo ma giusto. Vorrei chiederti una tua opinione.
    Dal punto di vista del bagaglio tecnico (non metterti a ridere, aspetta un attimo (: ) le AMT sono diverse dallo stile degli sdc (prendiamo la boxe come riferimento): guardia diversa, pugni diversi, calci diversi, "mosse" e "tecniche" diverse. Non c'e' bisogno che mi dica che il 99% e' fuffa, punto che condivido e su cui sono d'accordo, la domanda quindi e': se un praticante di AMT si allenasse con una metodologia piu' pragmatica, tipica da sdc, ovvero tecniche semplici (ma comunque provenienti dal proprio stile), sparring, eliminazione del superfluo, focus su una preparazione fisica di base necessaria, etc, pur conservando cio' che la caratterizza, esisterebbe ancora questo blog? Sappiamo bene che uno stile come il wing chun ha una impostazione totalmente diversa da una boxe, ma cosi' e' anche il loro allenamento. Se domani ci svegliassimo nella casa del mulino bianco, e le palestre di wing chun iniziassero a insegnare tecniche semplici ai nuovi allievi, puntassero molto sullo sparring (di tali tecniche) fino a che effettivamente il praticante riesca a tirarle fuori in contesti non collaborativi, ci fosse un accompagnamento del potenziamento fisico, etc. dici che sarebbe diversa la situazione? Mi rendo conto che ci siano molti se e molte seghe mentali in questa domanda, pero' il mio discorso e' molto semplice: anche la boxe, o la kick, o il bjj sono stili "efficaci" che vanno "imparati" con sparring, sudore e fallimenti, secondo te anche (INSERIRE NOME DI AMT) se allenato come ti ho descritto porterebbe a una sua rivalutazione?

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    1. Ciao, se hai letto un pò il blog avrai notato che scrivo spesso di come tutte le arti marziali contemplino tra le proprie tecniche anche quelle che io definisco funzionali, pur considerando come le metodologie di allenamento siano spesso sbagliate.
      Il punto è proprio la metodologia di allenamento, e il problema è che se un kunguf-coso dovesse iniziare ad allenarsi al sacco, allo stesso modo di un kickboxer... beh dai, è proprio così che è nata la kick boxing!
      Quindi non starebbe più facendo la mitologica arte marziale "che in antichità i veri sacri maestri sapevano applicare per davvero e molto meglio degli stupidi sportivi odierni".
      Io insisto molto su questo aspetto perchè è proprio ciò che rende incoerenti le argomentazioni dei marzialisti.

      Quello che intendi l'ho capito, perciò proviamo a proseguire con il tuo esempio: diciamo che da domani in una palestra di [AMT a scelta] si cambino le metodologie:
      - tecniche semplici del proprio stile: ce ne sono per carità, ma in un modo o nell' altro finirebbero assimilate a tutte quelle già note e stranote. Alcuni stili non le contemplano in assoluto nel proprio programma tecnico ufficiale, tant' è che nel libero si fanno cose completamente diverse.
      No, la storiella dei "principi" non vale, nello Shotokan fanno vasche di movimenti a robottino inventandosi astruse teorie sul senso dei movimenti, però le stesse posizioni non si sognano di usarle nel libero, non hanno alcun senso logico.
      - sparring: lo sparring libero ti porta inevitabilmente alle MMA. Non ci sono santi che tengano.
      O ci inventiamo stupidi sparring "coi colpi sporchi" e andiamo al pronto soccorso dopo 1 minuto, o proviamo a ingabbiare il nostro corpo nello stile, cercando a tutti i costi di applicare cose contronatura.
      Un pò diverso è lavorare a scenari, magari più utile per chi studia autodifesa e non 1 vs 1, ma questo già si fa e non mi sembra si vedano ancora signorine spuntarla regolarmente dagli stupratori.
      - eliminare il superfluo: ovvero snaturare completamente lo stile e inventarsene uno nuovo. Anche questo lo fanno in molti, e lo dichiarano pomposamente sui loro siti promozionali.
      Ci sono stili che se privati del fardello di tecniche improbabili in pratica diventano... kick boxing.
      Che è nata proprio così, di nuovo.
      - preparazione fisica: sarebbe ingiusto asserire che i praticanti di AMT siano per definizione impreparati e in molti corsi, OGGI, c'è più dedizione ad una preparazione fisica sensata. OGGI.
      Un pò per copiare dagli SdC una volta capito quanto sia importante, un pò per pura moda del CrossFit.
      Anche in questo caso però ci sono stili cinesoidi in cui la cosidetta preparazione viene fatta esplicitamente con metodologie "antiche" (ahahahah!!!) considerate quindi più efficaci e.. cool.
      Eliminarla significherebbe snaturare lo stile stesso, per definizione "tradizionale".

      Ogni volta che leggi dell' ennesimo maestro di 30 anni che si è inventato lo stile troppo-più-milliore perchè lui "ha capito", ogni volta che un fanatico di Briuuus Liii ti fa due palle così con lo "stile non stile" e altre baggianate lette sul suo libro, ogni volta che leggi il volantino del nuovo corso cinesoide che spacca tutto, sotto sotto c'è qualcuno convinto di farle già tutte queste cose.
      E io continuo a pensare che sia proprio il concetto ad essere fallace, se una cosa è "tradizionale" non può essere snaturata e privata di tutto ciò che la rende tale.
      Questa è una fissa di chi pratica AMT, vuole continuare a praticare AMT MA si sente frustrato per la manifesta inefficacia, assurdità, inutilità o inadeguatezza di quello che studia rispetto agli stili funzionali al combattimento. Vuole la botte piena e la moglie ubriaca.
      Per me si tratta di fare pace con sè stessi (alla faccia di chi ha detto a me di farlo) e ammettere di praticare una cosa bella così com'è, senza straparlare di efficacia nel combattimento.

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    2. Ti ringrazio innanzitutto per la tua celere risposta. Capisco perfettamente il tuo punto di vista, e sono d'accordo nella presenza di astrusita' di tecniche di vario genere, pero' ci sono dei punti in cui mi trovo contrario:
      -Il fatto che il sistema di combattimento piu' semplice dal punto di vista delle tecniche (e non dalla preparazione effettiva necessaria, l'atleticismo, etc.) possa essere considerata la Kick, non significa che un qualsivoglia stile che abbia portato il proprio bagaglio tecnico al minimo essenziale sia allora una copia della kick. Secondo me va vista al contrario, mi spiego meglio: dal punto di vista della fisiologia umana, anche in oriente le persone hanno due braccia, due gambe e una testa, ed essendo umani come noi, le risse ci sono sempre state. E' ovvio e palese che per millenni, esattamente come da noi, si davano cazzotti e calciottoni alla cdc. Sicuramente ci saranno stati (e ci sono tutt'ora) stili orientali che prediligono la semplicita' dei colpi, che decidono di tagliare tutto a favore della praticita'. Da noi oggi, uno stile del genere e' chiamato kickboxing, da loro potrebbe essere chiamato (inserisci nome ostrogoto cinese). Quindi il ragionamento va fatto al contrario, uno stile "semplice" orientale (fantastiche terre mistiche da cui vengono le AMT) non e' perforza una copiatura della kick, ma semplicemente le persone che ci stanno dietro hanno fatto un ragionamento simile a chi ha inventato la controparte occidentale da noi. Pochi fronzoli e molta sostanza ben rodata. Ma deve essere cosi', il corpo umano di uno che viveva nella Tokyo antica e' lo stesso del milanese di oggi.
      -Altro punto sulla scia del precedente: e' ovvio che uno stile orientale se portato alla semplicita' dovrebbe risultare simile agli stili semplici occidentali, ma ovvio per il motivo detto prima, il corpo umano e' lo stesso e I meccanismi migliori per "danneggiare" un altro essere vivente sono uguali in italia cosi' come in Vietnam. Per cui ancora una volta (scusa mi sto ripetendo) non e' lo stile orientale che copia, ma e' un metodo oggettivo di guardare alla difesa/combattimento/etc.

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    3. continua da prima...
      -Facciamo un passo avanti. Spero che tu condivida il punto che uno sport come la boxe, o il bjj, o le mma non sono sport "semplici". Attenzione, un conto e' tirare due pugni ben assestati a scopo difendersi per strada, estremamente efficaci, diretti ed "esaustivi", ci stai facendo un bellissimo blog intorno a questo argomento, mentre un altro conto e' imparare lo "stile" della boxe, del bjj e cosi' via. Non e' assolutamente naturale per nessuno imparare le peculiarita' dei movimenti di gambe della boxe, il suo sistema di schivate e cosi' via, pero' se allenate con fatica, sudore e costanza risultano estremamente efficaci. Stessa cosa per il bjj. nessuno dopo 3 mesi di pratica in una palestra anche dedita a tecniche e roll ha capito bene del tutto come ci si muove in questo sport, ma con un estraneo, se lo buttasse a terra (e questo e' un grosso se) avrebbe sicuramente le meglio, per via delle metodologie di allenamento tipiche (tecniche create dalla pratica e non dalla teoria, molti roll con gente assolutamente non collaborativa, tanto contatto, etc.). Anche numerose AMT hanno tecniche astruse, che un qualsiasi praticamente di pochi mesi riproduce a malapena in un contesto collaborativo. Ti faccio un esempio: le schivate della boxe richiedono anni per essere applicate, nessuno dopo 2 mesi di pratica riesce ad applicarle con facilita' in un contesto non collaborativo. Per il bjj ti propongo l'esempio di un triangolo al collo: ne deve passare di acqua sotto I ponti prima che l'allievo gestisca bene questa tecnica.
      -Arrivo al mio punto finale: quelle che sembrano essere tecniche moooooolto astruse e improponibili delle AMT, e molte lo sono davvero, magari iniziano a diventare efficaci SE (in maiuscolo, sottolineato e a caratteri cubitali) allenate come si farebbe in una palestra di boxe o bjj.
      Ti faccio un ulteriore esempio: facciamo finta che tu non abbia MAI sentito parlare di lotta a terra, tu abbia sempre schifato il fatto di andare al suolo durante un combattimento, ma un giorno di presenta un tizio che, in un contesto COLLABORATIVO, ti faccia vedere il triangolo. Difficilmente pensi che sia una tecnica valida, figuriamoci se non hai esempi concreti di gente che effettivamente lo fa in contesti NON COLLABORATIVI. Sarebbe una tecnica che rimarrebbe li', nel lungo elenco di quelle della lotta a terra che la gente sana di mente schiferebbe, perche' (giustamente) penserebbe che le tecniche per essere valide devono poter essere utilizzate in maniera semplice anche in combattimento, e il triangolo al collo non e' una di queste. I signor Gracie ha dovuto andare a pestare a suoni di forti leve gente tosta per far dare credibilita' al suo stile, ha dovuto dare molti esempi di efficacia in contesti non collaborativi prima di far passare il concetto bjj=stile ok. Ma NESSUNO appena mostratogli questo stile, ai tempi, lo defini' essenziale per essere un lottatore completo. Oggi e' l'esatto opposto. Da qui la mia domanda iniziale. Spero di essermi espresso meglio.

      P.S.: scusa la lunghezza del post (:

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    4. No no, le tue osservazioni sono interessanti e ti rispondo volentieri con le mie.
      - Non ho detto che la Kick sia il sistema più semplice, l' ho presa a riferimento solo perchè, proprio perchè tutti hanno due braccia e due gambe, se vuoi fare a pugni presto o tardi ti ritrovi a fare qualcosa di affine alla Kick.
      attenzione con questa cosa degli uomini che hanno da sempre due braccia e due gambe, la qual cosa è ovvia: la differenza sta nella CULTURA.
      Tutti fanno a cazzotti da tempo immemore, persino a Rapa Nui. Ok.
      Per qualche strana ragione i tanto decantati cinesini con la loro "cultura millenaria", al netto del 2018 sono stati più che surclassati per quanto riguarda l' evoluzione dei metodi di combattimento migliori, e abbiamo dovuto aspettare "gli stupidi occidentali", con la loro scienza e CULTURA scevra dal folclore, per avere questo aggiornamento.
      In Europa la gente faceva cazzotti alla cdc (tuo copyright), vennero a contatto con gli orientali e le loro arti marziali, le impararono (spesso alla cdc) e... le evolvettero in qualcosa di pragmatico.
      Tutte le evoluzioni e miglioramenti, sia a livello applicativo che di metodologia di allenamento e "miglioramento fisico", sono SUCCESSIVI alle conoscenze dei cinesini.
      Non voglio mica dire che in Cina nessuno sapesse far andare le mani, ma la domanda che mi pongo è perchè mai questo fantomatico stile di kung fu volto alla semplicità non abbia preso il sopravvento.
      Per favore non diciamo Wing Chun perchè magari ci si picchia i cinesi, il resto del mondo NO.
      Il punto non è che qui si chiami kick boxing e là CiunCianFok: il punto è che quando si arriva alle botte tutto converge nella stessa direzione, e gli stili funzionali diventano letteralmente qualcosa da "rivelare", non da "inventare". Non so se mi spiego.
      Non è che solo il pugno da pugilato sia funzionale eh, però gli altri colpi non sono altrettanto ottimali.
      Al limite cambiano i contesti, e quello lo accetto.
      Ma ancora c'è gente che mi viene a parlare della cultura cinese o in genere degli orientali che avrebbero una conoscenza delle cose di livello superiore...

      - Venendo alla complessità degli stili funzionali, beh mi viene da dire che sarebbe interessante fare una statistica delle abilità apprese da novizi assoluti praticando 3 mesi di stili funzionali o 3 mesi di AMT.
      Io in 3 mesi ho visto gente partire da zero assoluto e riuscire a finalizzare o tirare già bene, mentre in 3 mesi di AMT ho visto gente ancora incapace di STARE IN PIEDI. Non esagero, non scherzo, parlo proprio della propriocezione e mobilità BASE.
      Ed è per questo che te la raccontano con la storia dei 10 anni necessari per capire...
      Però tu stai parlando di tecniche di AMT semplici e dirette allenate con la stessa metodologia e io ti dico: ok, mi puoi fare un esempio?
      Provo a ragionarci da solo: prendiamo il pugno del Wing Chun, dritto per dritto con il pugno di traverso.
      E' un colpo secondo me sensato in certi contesti, per via di rapidità, posizione, etc.
      Come lo alleno "in modo funzionale"? Al sacco? Bene.
      Questo lo fanno già, ma con quel sacchetto pieno di riso che fa ridere.
      Se lo facciamo al sacco però cosa otteniamo di tanto diverso? Magari una maggior potenza? Ok, e poi? Tutto qui?
      Non mi pare una rivoluzione così significativa, tant' è che sono CERTO che qualcuno già lo faccia.
      E ancora sto Wing Chun non si libera dell' etichetta di stile tutto teoria. [...]

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    5. [...] - L' ultimo esempio che fai secondo me è un pò contraddittorio, ti dico come la penso.
      Se ai tempi delle AMT avessi fatto uno stage di BJJ, mi sarebbe bastato 1 minuto di sparring per capire che un triangolo sia tutto meno che una tecnica astrusa o difficile da portare.
      Anzi, è proprio quello che è successo, più volte, al mio primo sparring di BJJ.
      Quindi o sarei stato tonto, o sarei stato in malafede.
      E la questione non è tanto la tecnica in sè, ripeto, ma il COME CI SI ARRIVA. E' questa la differenza.
      Il triangolo è teoricamente una tecnica astrusa e complicata... fino a che non lotti con uno e ti rendi conto di come ti ci ritrovi a farlo, perchè è una tecnica che piazzi in un secondo dalla guardia ad un inesperto, ma (ta dan!) riesci a fare pure nel non collaborativo contro uno che la conosca altrettanto.
      Se uno mi chiedesse di dimostrargli un triangolo mica gli chiedo di mettersi così e colà, come si fa nelle AMT: partiamo pure in piedi e fa quel cavolo che vuole, me lo porto in guardia, ci gioco un attimo per allestire la mia posizione e poi all' improvviso glielo piazzo.
      Le tecniche di AMT non hanno questa flessibilità, è questo il problema.
      E non hanno flessibilità perchè nascono da assunti illogici ed irrealistici per quello che è il (presunto) contesto finale ovvero il combattimento libero ed aggressivo.
      Oppure spesso non è che siano tecniche inefficaci in assoluto, ma semplicemente non sfruttano nel modo ottimale la biomeccanica umana, e questo fa molto ridere quando poi senti decantare sti fottuti "monaci Shaolin" che dovrebbero conoscere meglio di chiunque altro l' uso del corpo umano.
      Per anni ho allenato i calci circolari in un modo, volto più che altro a creare un impatto secco in un range estremamente limitato, che poi è quello tipico per rompere le tavolette di legno e fare figo.
      Poi vedi come tirano i Thai e capisci perchè un low kick ti possa mandare per davvero KO.
      Io mi sono allenato MOLTI anni prima di vedere per la prima volta come tirassero i Thai, e nessun super maestrone cinesoide aveva mai e poi mai nemmeno accennato all' idea di colpire di tibia e con quel tipo di escursione e tecnica.
      Oggi tutti si riempiono la bocca di low kick tirati à la Thai, sai "si fa da sempre anche nel nostro stile, solo che lo tenevamo nascosto"...
      E' solo un esempio ma ne avrei a bizzeffe, e per pietà non voglio citare quali fossero le tecniche di "lotta tradizionale" che ci venivano propinate perchè non ho voglia di bestemmiare stasera.
      Bene, se mi sforzo di rimanere oggettivo e immaginare di eliminare tutte le tecniche-cazzata di quello stile, in pratica vado a giocare a bocce che è la stessa cosa

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    6. Usando un esempio specifico, da Jujitsu AMT a Judo sdc, secondo me avete un po' ragione entrambi.
      Se è pur vero che il Judo è nato proprio per rendere funzionale l'allenamento del Jujitsu senza ammazzarsi, è anche vero che se si studiasse la prima mezzora Jujitsu e la restante Judo, secondo me alla lunga vedremmo l'applicazione in scontro libero di tecniche diverse dal classico Judo, ovviamente fregandocene delle regole sportive.
      Ad esempio una armlock o una waki gatame in piedi insomma forse avremmo un Judo più grezzo, più rischioso ma anche da un altro punto di vista una AMT funzionale.
      Però questo appartiene alle arti marziali che hanno avuto anche una naturale derivazione sportiva, in casi diversi, ad esempio Aikido, la vedo impensabile.
      Lo stesso metodo Tomiki che alla fine è lo stile agonistico dell'Aikido sebbene sia a mio parere il modo migliore per impararlo, visto da fuori fa morire dal ridere, perchè irreale!
      Ma non è irreale per colpa dell'Aikido, è irreale perchè le poche tecniche efficaci e "semplici" dell'Aikido, quello che a mio parere salverei, non sono applicabili nell'agonismo.

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    7. ciao a tutti.
      un tentativo di rendere funzionale il kung fu esiste già: il sanda.
      Infatti assomiglia molto alla Kick, stante il set di regole diverso.
      Le tecniche "inutili" non lo sono in base alla loro astrusità, ma alla loro applicabilità in contesto non collaborativo.
      I triangoli funzionano in gara e sul ring, magari non tutti riescono a portarli, ma il fatto che ci si riesca significa che tecnica e metodi in linea teorica te lo permettono.
      Altre tecniche invece non si vedono mai, e nessuno riesce ad applicarle.
      In questo caso nessuno ha la sicurezza che tecnica e metodi anche solo in teoria possano essere efficaci.

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  8. Vedi, io penso che TUTTE le AMT abbiano nel loro bagaglio tecnico tecniche funzionali ed interessanti, perchè la collutazione non è solo prendersi a pugni o spaccarsi un braccio.
    Più ampio è il mio bagaglio di conoscenze, più potrò attingere a tecniche funzionali nel CONTESTO che mi si presenta, e allora anche kotegaeshi acquista la sua diginità.
    Ma io mi chiedo perchè dovrei praticare una cosa in pigiama per settant'anni, seguendo formalità forzate e immaginando di capire chissà quale filosofia superiore, per fare kotegaeshi...
    I sistemi di difesa in teoria prendono solo le tecniche, ma purtroppo peccano di faciloneria nell' illudere tanta gente che bastino quelle.
    Senza contare il problema intrinseco di allenare tecniche che o sono troppo rischiose, o sono troppo improbabili.
    E ricordando che alla fine stiamo parlando di uno scontro fisico che sarà violento, emotivamente difficile da gestire, etc.
    C'è una ragione se anche i più esperti campioni di SdC quando sono fuori dal ring finiscono per pestare alla CdC©: alla fine con due pugni, due calci e un vaffanculo hai già tutto quello che possa fare la differenza.

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    1. Gestire lo stress è una delle cose più importanti che si imparano solo nei sdc. E' proprio il motivo che nel mio caso mi ha fatto smettere di praticare Aikido. Mimare in pigiama per 70 anni una tecnica nell'illusione che una volta nella vita ti capiterà di usarla per portare la pace nel mondo per me è il modo più sbagliato di concepire una disciplina (e tutti i corsi di difesa pesonale come dici tu). Senza quei pipponi filosofici il tutto avrebbe un senso: ginnastica e qualche movimento interessante di aiki jujitsu da applicare se si sa veramente lottare.
      Tutti i pipponi non fanno altro che illudere i praticanti e deluderli, pensando di imparare un qualcosa che oltre a prometterti di difenderti (improbabile) possa permetterti perfino di gestire situazioni di estremo stress come uno scontro vero. I filosofi aikidoistici diranno "eh ma il senso è evitare uno scontro", allora perchè continuate ad insegnare tutte quelle bellissime e terrificanti tecniche? E' un po' come se uno dicesse di essere contro le armi e poi insegnasse a smontare un AK47 (senza insegnare a sparare)... è totalmente non sense!

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    2. L'equilibrio sta sempre nel mezzo. Ad esempio io farei almeno 1 ora alla settimana di tecniche di difesa, bada bene: tecniche applicabili facilmente, non quelle in stile "metti il piede lì e non a 57 gradi più in là"...
      Sono contento di aver praticato AMT in passato (Wing Chun, Aikido, Jujitsu) perchè da esse ho appreso cose spendibili in contesti funzionali:
      - leve articolari (polsi, braccia, gambe)
      - cadute, automatismi nei movimenti e parate

      Viste in questa ottica e non prese fine a se stesse sarebbe un peccato (e pure una grossa lacuna) non insegnare questa parte anche in contesti funzionali.

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  9. Ciao, Arte Mortale. Chiarisco subito che sono una persona totalmente ignorante in materia, ma debbo dire che ho trovato il tuo blog molto interessante. Vorrei avere, se possibile, la tua opinione su quell'atleta donna che è stata aggredita a Capri e che a quanto si dice si è difesa dall'assalto di otto OTTO nordafricani. Ecco, per quanto ripeto io sia ignorante in materia trovo davvero incredibile la cosa. Tu cosa ne pensi?

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    1. Ciao,
      credo che il riferimento sia questo (https://bologna.repubblica.it/cronaca/2019/04/23/news/campionessa_arti_marziali_reagisce_all_aggressore_e_salva_anche_il_fidanzato-224686164/)

      Partendo dal presupposto che qualsiasi notizia riportata debba essere analizzata da più fonti per arrivare ad una parvenza di realtà dei fatti, a me non sembra che sia andata così bene.
      Anzi, mi pare che li abbiano poco meno che ammazzati di botte, stando a questa versione (certamente più credibile che non "atleta di cinciunciao neutralizza otto aggressori").
      Tra l' altro lei era agonista di Muay Thai, mica cinciuncazzata... E per inciso l' hanno DEMOLITA DI BOTTE lo stesso.
      Grazie graziella grazie al Ca...

      Quindi la mia opinione, credendo a questa riconstruzione, è che sia un normale episodio di aggressione andata esattamente come doveva andare, con otto pezzi di merda nordafricani (brava gente) che NON aveva voglia di ammazzare questi due sventurati, li hanno massacrati quanto basta e se ne sono andati per scelta.
      Lei si è tutt' altro che difesa, ci ha provato ovviamente e le è andata bene perché non volevano ammazzarla.
      In questo racconto se avessero omesso totalmente il fatto che sia stata campionessa di Muay Thai, non sarebbe cambiato un bel nulla: non è servito, non si è potuta difendere da otto risorse sociali (ma dai?), non c'è nulla di strano.
      Non credo nemmeno a quanto riportato:

      “se ci fosse stato qualcun altro al mio posto non so come sarebbe finita. Anche un palestrato, ad esempio, non so come se la sarebbe cavata: perché quello che ti danno in più le arti marziali è l’allenamento mentale per stare in mezzo a tutti quei colpi”.

      che è una sboronata ridicola, mica ne ha steso nemmeno uno, l' hanno lasciata in vita PER SCELTA...

      L' unica cosa che mi lascia perplesso è che tu abbia riportato l' episodio come se fosse qualcosa di incredibile, il che mi porta a pensare che qualche altro giornalista di merda abbia raccontato una storia diversa in cui lei si sia difesa perfettamente... E' questo che mi indigna di più.

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    2. Secondo me a volte ti fai prendere dallo sconforto delle esperienze passate. La tua stessa "storia" insegna che se uno fa SDC impara molto di più (e più in fretta) del fare AM. La tipa faceva SDC ed ha detto una cosa giustissima che peraltro anche tu dici sempre, che quello che ti da un SDC è come prima cosa lo stato mentale che nelle AM non riesci ad allenare e nemmeno ad arrivarci.
      Lo stato mentale di uno scontro a lungo andare aiuta ad affrontare pure situazioni di pericolo con un certo tipo di freddezza che 8 africani infoiati sicuramente non si aspettano di trovare importunando una ragazza. Solo questo potrebbe salvarti la vita (a mente lucida magari capisci che puoi scappare in un certo modo, non è detto che ti aiuti solo a picchiare). Quindi non capisco la negatività della tua risposta, in fondo hai avuto un esempio che fare SDC può effettivamente portarti a quello che le AM decantano di fare e... ti lamenti o cerchi il pelo dell'uovo? dicendo che "l'hanno risparmiata"... forse è come dici tu ma i fatti dicono che sia ancora viva e a raccontare con una certa spavalderia che se l'è cavata... non è da sottovalutare!

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    3. Ognuno naturalmente è libero di interpretare il racconto come preferisce (che, lo ricordo, è tutto da dimostrare in quanto riportato da un giornalista).
      Io in questa storia non ci vedo assolutamente niente di entusiasmante, anzi, a me suona persino come una sottintesa propaganda politically correct di come la ragazza "si sia difesa grazie alle arti marziali".
      No, scusa tanto, ma non ci credo proprio per un cavolo: primo perché OGGETTIVAMENTE NON SI E' DIFESA, per intenderci non siamo qui a raccontare di come abbia sventato uno stupro, abbia steso a terra due o tre aggressori, abbia fatto alcunchè per poter stabilire con certezza che la sua pratica abbia fatto una qualsiasi differenza.
      Perché a quel punto vale anche la storiella patetica che raccontai anni fa, il maestrone di AMT che mi raccontò tutto eccitato di come l' allieva cintura nera di stocazzo si difese da un marocchino a BORSETTATE.
      Minchia oh, che campioni! Che grande valore aggiunto studiare arti marziali!

      Ti aggrediscono, scassano di botte il tuo ragazzo, scassano di botte te, scappano in quanto evidentemente non intenzionati a farti la pelle (questo spero sia chiaro) e dovremmo star qui ad esaltarci perché "ha retto le botte più del suo ragazzo"? Perché "si è aggrappata ad uno (???)"?
      Ma di cosa stiamo parlando?
      Per carità, io quelli li fucilerei all' istante tipo nazisti, sono contento per lei e compagno che non sia finita davvero male, ma vediamo di tenere la testa sulle spalle: anche in questo caso gli aggressori cazzoni senza alcuna esperienza l' hanno avuta vinta, fine della storia.
      E grazie al cavolo, erano in OTTO... ma vorrei fosse ben chiaro a chi ancora crede di difendersi con i colpi cinesi OPPURE anche con l' arte marziale a mani nude più temuta della storia: se ti vogliono scassare, ti scassano.

      Se lo stesso racconto avesse avuto per protagonista che ne so, una pallavolista, di cosa staremmo parlando?
      Della STESSA IDENTICA STORIA: dei coglioni li hanno aggrediti, li hanno scassati di botte, sono scappati.
      Se fosse stata una signorotta con marito pancione? STESSA STORIA.
      Se fosse stato il campione mondiale di tuffi? STESSA STORIA.
      Se fosse stato un imperialista bianco di Candyland picchiato da un plotone di schiavi neri? STESSA STORIA.
      A cambiare sarebbe stata solo la deriva emozionale preparata ad hoc per veicolare un messaggio di qualche tipo, che è quello che fa la gente quando racconta gli episodi e soprattutto quello che fanno i giornalisti.

      Io voglio leggere che grazie alla pratica di [combattimento in qualche forma] una ragazza abbia steso otto risorse intenzionate a farle la pelle, non che "va beh dai, in fondo ha incassato bene!".

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    4. Sarà che, come andiamo via via sospettando, tale arte marziale/sport da combattimento così letale in ambito da dopolavoristi non esiste?
      Cosa praticano i Navy Seal/militari con background di allenamenti psicofisici che Dio solo sa...?
      Stiamo arrivando alla semplice deduzione che se uno non fa il "guerriero" per lavoro non se la può cavare contro 8 mandingo, credo che questo sia chiaro a tutti.
      In ambito difesa personale cosa ti può realmente salvare? La tecnica, la forza o la fortuna? L'unico fattore che può influenzare la fortuna è lo stato mentale.
      Poi come dici tu probabilmente era solo un articolo sensazionalistico volto alla propaganda elettorale ma il messaggio che ci ho letto io era comunque positivo.
      Da qui potrebbero pure nascere dibattiti, triti e ritriti come la differenza tra SDC 1 contro 1 e la difesa personale 1 contro "BOH".
      Chiaro che se riesci ad allenarti a vincere contro uno forse hai più chance per cavartela nella situazione BOH ma la certezza di cavartela semplicemente non esiste.



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    5. Ho parlato di come sia drammaticamente sbagliato e irrilevante prendere a riferimento bistecconi guerrafondai con il testosterone a duemila infarciti di ideologie macho confrontandoli con l' omino esaltato dal fitcross dopo-lavoro...
      E ricorda che i militari sono ARMATI, di combattere a mani nude gliene frega molto meno di quanto si creda, a che cazzo gli serve???

      Alla fine il principio resta quello che cerco di raccontare da anni: le arti marziali aiutano ad AUMENTARE le tue chance di cavartela, data una situazione non definibile a priori, con risultati più o meno validi a seconda dell' intensità, della validità dell' allenamento e delle tecniche studiate.
      La certezza non esiste in niente, l' Universo non funziona così; Quel che è certo è che le arti marziali tutte siano largamente sopravvalutate.

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    6. Sono sopravvalutate per colpa dell'alone mistico e settarismo per quanto riguarda le AM tradizionali e per colpa della visione sport fine a se stesso per quanto riguarda gli SDC.
      Paradossalmente entrambe convergono nel restare deluso da quello che fai, o meglio che credi di saper fare.
      Credo che in fondo anche tu saresti contento nel riuscire a praticare una disciplina che effettivamente ti faccia arrivare dove volevi, non intendo il concetto markettaro di "tecniche letali che vinci tutto e diventi superman", una pratica che contempli sia la difesa personale che la componente agonistica, magari anche non integrandole ma dando le necessarie informazioni agli studenti (sì, io la vedrei come una scuola, perchè no? In fondo si tratta di corsi). Ce ne sono eh, purtroppo non sono la maggioranza e nemmeno si fanno tanta pubblicità perchè manca la cultura di fondo.
      Altrimenti le palestre di SDC guarderanno solo premi e classifiche e si perderanno conoscenze indispensabili nella difesa personale, in pratica saresti in grado di arrivare ad applicare delle tecniche ma non sapresti cosa fare, paradossale, e le AM continueranno ad illudere la gente.

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  10. Anonimo se fosse uno scontro uno contro uno (o contro due) potrei capire il tuo discorso, ma contro otto...
    Che poi non sono esattamente brava gente, non penso fossero così incapaci
    Certo,lei sa picchiare e ha resistito abbastanza da far arrivare la polizia, ma se la polizia non arrivava avrebbero avuto ragione di lei e finiva male

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    1. Lei ("lei = donna") se l'è cavata meglio del fidanzato, scusate basterebbe solo questo o no?
      Cosa volete di più? Che fosse finita come nel film di ip man vs 10 karatechi?
      Lei, ripeto, lei, se l'è cavata bene, ha pure difeso il fidanzato, ha avuto pure la lucidità per fermarne uno mentre scappava, ha capito la situazione, ha reagito, ripeto: LEI. Su questo blog Arte Mortale dice sempre che una donna per difendersi dovrebbe solo armarsi altrimenti non ha speranze, a LEI non è andata così... vi pare poco?
      A volte mi sembrate veramente poco obiettivi...

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    2. A me quello poco obiettivo sembri tu ma non prenderla come un' offesa, ci mancherebbe, solo credo che non si riesca a parlare sulla stessa lunghezza d' onda.
      Molto probabilmente per una diversa esperienza e relativa interpretazione delle cose.

      Mettiamola così: se questi tizi li avessero aggrediti e la sua esperienza e pratica di arti marziali avesse avuto una rilevanza FONDAMENTALE nel terminare l' aggressione, sarei qui ad applaudire.
      Per essere chiari: diciamo che a suon di calci e pugni APPRESI NELLA MUAY THAI fosse riuscita a stenderne un paio, e gli altri avessero capito che forse non era il caso di insistere.
      Ho specificato "appresi nella Muay Thai" perché io so benissimo di come in certe situazioni perlopiù si finisca a smanacciare e colpire alla CazzoDiCane©, cosa che per inciso farebbero comunque TUTTI, senza allenamenti di secoli.
      Questo è uno dei più classici dei malintesi nonchè capisaldi dei bugiardi che raccontano di essersi difesi con il ChonChaoWanFu: no, cazzo, a smanacciare e scalciare ero capace anche prima, per autenticare la validità di uno studio del combattimento devo poi metterlo in pratica in maniera QUANTOMENO RILEVANTE.
      Non si "vince" sempre, sta bene, ma nel racconto non rilevo proprio nulla per cui la sua pratica abbia fatto una qualsiasi differenza, perciò se fosse stato per me non avrei nemmeno accennato lontanamente alle arti marziali: avrei parlato dell' ennesimo episodio di aggressione e basta.
      Tra l' altro mi immagino cosa possa pensare l' uomo della strada ignorante: "Toh, la campionessa mondiale di King Boxing non è riuscita a far male nemmeno ad un tunisino cazzone! Che cavolo vanno ad allenarsi per anni come dei matti? Queste arti marziali non servono a niente!".
      E come dargli torto con un racconto così?

      Tu dici che se l'è cavata bene; Io dico che non mi sembra, tra l' altro se fossi stato io il campione di Muay Thai e le avessi prese da dei coglioni non mi piacerebbe andare a sventolare ai giornalisti alcunchè titolo... Magari mi vergognerei un pò (e poco ma sicuro che chi è nell' ambiente qualche risata maligna se la starà facendo da mò).
      Dici che abbia difeso il fidanzato, io non ho letto questa parte, a me sembra che il fidanzato sia andato giù in brutto modo e non abbiano voluto infierire più di tanto, altro che "difeso": otto persone, OTTO, se vogliono ti riducono come uno scoiattolo in un frullatore.
      Dici che abbia avuto la lucidità di capire la situazione e reagire, boh, sarò un rompipalle ma a me torna in mente mia nonna a casa in visita, un attacco di convulsioni di mio fratello e lei che si fionda a prendergli la lingua come se fosse un maialino: insomma, la lucidità e la determinazione non sono mica appannaggio speciale delle ultrafighe arti dei guerrieri...
      Alla fine l' unica cosa rilevante è questa immobilizzazione del tunisino e questo sì è senza dubbio un fatto notevole: resto interessato al capire come lo abbia bloccato e come fosse il tipo ma mi rendo conto di essere petulante.

      Quello su cui continuerò a non transigere è il senso critico nell' accettare un DATO DI FATTO: otto persone non le fermi col Muay Thai, forse nemmeno con la 44 Magnum... se sono determinate a farti la festa per davvero.
      Stare qui a raccontare di come "si sia difesa" è come dire che i francesi abbiano neutralizzato la Germania nazista perché Hitler è arrivato a Parigi senza raderla al suolo.

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  11. Beh, specifichiamo qualche punto...
    Intanto se la sono presa subito col fidanzato ritenendolo il più pericoloso, se colpivano lei all'inizio come hanno colpito lui senza l'adrenalina del combattimento e della paura magari pure lei restava a terra
    Poi dici che se l'è cavata bene...
    Indubbiamente si, ha resistito abbastanza a lungo perchè arrivasse la polizia, (se non arrivava finiva male pure per lei, ormai l'avevano in pugno)
    Che dirti ?
    Sicuramente lei mena più di me, così come una professionista di atletica corre i 100 metri più velocemente di me, come una sollevatrice di pesi solleva più di me, come la Pellegrini nuota più velocemente di me...

    Però qui si parla di atlete professioniste, la ragazza in questione era stata campionessa italiana di Muay Thai, significa anni ad allenarsi tutti i giorni, diete ferree ecc ecc...
    Cioè un corpo e una mente condizionati da chissà quanti anni di allenamento fisico e mentale, un qualcosa di lontano dalla ragazza comune
    Credo che AM si riferisca a queste quando parla di scappare e basta, non diventi forte a picchiare come questa facendo danza, yoga o Karatè un ora e mezza due o tre volte la settimana

    Anche io consiglio di non attaccare briga con Mayweather fuori dalla discoteca, poi magari lì incontra il pugile peso massimo venticinquenne in piena attività e molto dotato che magari gli mena a lui di 40 che si è ritirato...
    Ma il consiglio lo dò lo stesso

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  12. Salve arte, volevo leggere la tua opinione sull'ormai noto fatto di cronaca avvenuto a Colleferro, e tutto la macchina di disinformazione che è partita sulle MMA da parte dei media.Certo, se non è un argomento che dia fastidio per tutto quello su cui ci hanno ricamato

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    1. A me a dare fastidio in verità sono quei coglioni che spero vengano inculati a sangue per il resto della vita (vana speranza), prototipo del tipo di personaggio che ho sempre detestato in ogni singola sfaccettatura.
      Riguardo alla propaganda pseudo-giornalistica che ne è derivata non credo ci sia molto da dire, il giornalismo mainstream è tipicamente orientato a fare solo scalpore, mica a cercare di arricchire e far pensare le pecore...
      Sarebbe stata tutta da ridere se i bastardi fossero stati praticanti di CinCiun o KrabMagra ma sotto sotto la verità la sappiamo tutti: SI, gli sport da combattimento sono assolutamente terreno fertile per bulli, wannabe picchiatori, gente con l' animo violento recondito.
      Sappiamo che non significhi che siano tutti violenti, ma mi pare un' altra paraculata dire che MMA & C. promuovano la pace, la calma e il rispetto per il prossimo...
      Mettila così: se sei una persona con un mindset violento, aggressivo e portato allo scontro e vai a fare TaiChi, vai via dopo 4 secondi primi; Se capiti nella palestra dove ti insegnano a menare le mani per davvero, è come gettare benzina sul fuoco.
      Essere violenti non ha necessariamente a che fare con una pratica di combattimento ma di sicuro questa pratica non incanala la tua violenza verso gesti pacifici.
      A me ha fatto più ridere leggere di come vengano definiti "campioni di arti marziali", come se fossero titolati di chissachè o comunque noti rappresentanti di una pratica.
      E' quello l' errore, questi sono solo criminali che invece della pistola hanno usato calci e pugni.
      Siamo tutti potenziali assassini alla guida di un' auto ma quando una risorsa arricchisce culturalmente l' Europa investendo decine di persone a caso mica se la prendono con i rilasci delle patenti e le scuole guida...

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  13. Io ho la soluzione, ma naturalmente anche in questo caso se un'individuo non è pronto può avere conseguenze ancora più gravi...il piombo è la soluzione....io ho il porto d'armi ad uso sportivo ma ho comunque con me la mia 44 magnum nel mio borsello ogni volta che esco a fare serata.

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