martedì 21 agosto 2018

E il caso del campione di MMA ucciso per una rissa...

Un post per raccontare un episodio che ho letto qualche giorno fa e che mi ha suscitato un' altra banale riflessione.

Qui l' articolo: https://www.thesun.co.uk/news/7004027/mma-fighter-beaten-to-death-bouncers-nightclub-knife/


Anche in questo caso mi vedo le frotte di fanatici di AMT esultare (sì, non lo ammetteranno mai a viso aperto ma nel loro rancore esultano) in nome dell' inutilità degli SdC in generale nelle famigerate "situazioni reali", senza arbitro, senza ring confortevole, senza regole.
Perchè diresti, se un campione di MMA è stato ammazzato di botte (poi vediamo nello specifico) fuori da un locale, ed era uno allenato e abituato ad usare tecniche funzionali per riempire di botte gli altri, è perchè tutte quelle cagate vanno bene solo per gli incontri uno vs uno dichiarati, giusto?

Ebbene, a parte il fatto che chi si allena negli SdC sa benissimo di studiare questo tipo di combattimento e non improbabili aggressioni armate nelle favelas, la considerazione che mi è balzata in testa è: e voi, oh super esperti di difesa personale e arti marziali tradizionali allenate per difendere la vita, voi che parlate di strappare occhi, storpiare cuccioli, spezzare gambe, sapervi difendere da attacchi col coltello o dalla padella della nonna: voi pensate veramente che avreste avuto la meglio contro quella squadra di criminali armati di mazze da baseball?

Eh no cari belli, troppo comodo adesso cercare le giustificazioni della mamma: non sono queste le situazioni che dichiarate di studiare nel vostro stile?
Non la menate sempre con la storia degli amici che saltano fuori dalle fottute pareti (e qui è successo)?
Visto che blaterate sempre di studiare come difendervi da più aggressori, ecco qui come funziona per davvero quando più persone aggressive e determinate a farvi la pelle vi assalgono, anche uno alla volta.
Armati di mazze da baseball, sedie e magari coltelli.
Certo, è quello che dite sempre anche voi nei vostri corsi, no?
E con la stessa supponenza raccontate di studiare come gestire, e avere la meglio, in queste situazioni precise.

Credete sul serio che ve la sareste cavata diversamente?
Parlo di tecnica, non vale il jolly dell' andarsene via, quello lo capiva anche mia nonna.

Io sorrido compiaciuto mentre ricordo le lezioni in cui il maestrone di Wing Chun parlava di strategia durante questi scontri, spesso rimarcando con altezzosità di come fosse estremamente più complicato che su di uno stupido ring, mentre sai, a bong sao pugni a catena e stop kick li potevi buttare giù tutti!
Lì studiavi come abbattere il nemico in un secondo!
Mi si gela invece il sangue a ricordare le tecniche di difesa da coltello o bastone che "allenavo" nella mia AMT, che se solo provassi ad applicarle praticamente mi farei ammazzare prima del tempo.
Si materializzano decine e decine di esibizioni di AMT con il prode guerriero al centro del tatami e quattro aggressori in posa plastica che lo attaccano uno alla volta, ma lui li stende tutti insieme...

Parole, parole, parole... bla, bla, bla...
Ma in certe AMT la cosa è talmente palese che anche un cockatiel capirebbe che siano solo scenette non credibili.
Il cockatiel è una specie di pappagallo con le gote rosse, molto intelligente e divertentissimo quando fa il tip-tap. Cercate "cockatiel tip tap", mi fa troppo ridere.
Il problema sono le pirlate raccontate nei corsi di difesa personale, dove gli istruttori dicono esattamente le stesse cose (che la "strada" è un' incognita, che prenderai comunque delle botte o una slamata, che non sai chi/quanti ti possano capitare, che studiare combattimento non ti dà garanzie, etc.) MA poi in sostanza continuano a farti credere che se studi a sufficienza palmate, ginocchiate alle palle e kotegaeshi alla fine l' avrai vinta.

Possiamo star qui a pontificare per giorni su quante cose sbagliate ci siano in quell' episodio, e di quanto le abilità di combattimento del ceffo morto ammazzato contassero ben poco nel contesto; Tra l' altro si legge sia stato fermato proprio perchè era armato di coltello, qualunque fosse la ragione non era di certo andato là con l' intenzione di boxare, poteva anche essere il campione di ciclismo e non avrebbe fatto differenza.
Quello che voglio sottolineare piuttosto sono altre cose:

- l' allenamento di stili funzionali al combattimento NON affronta la cosidetta difesa personale: fornisce piuttosto i migliori strumenti per combattere a mani nude contro UN avversario, cosa che torna molto comodo ANCHE quando un tizio ti aggredisce.
- detto questo, studiare tecniche specifiche per la difesa personale non dà veramente questo enorme vantaggio rispetto a saper tirare un cazzotto giusto.
- colpi agli occhi, calci alle palle, testicoli strappati a morsi... sì sì vabbè. Ci sono situazioni in cui funzionano bene, ma se pensate di cavarvela grazie a questi buona fortuna.
- studiare difese da coltelli, sediate, mazze da baseball ha senso solo fino ad un certo punto, tanto una mazzata vera la prenderete solo quella volta che andrete al creatore. Mi raccomando provate a spostarvi con l' angolo giusto!
- essere campione di qualsiasi cosa non significa un cavolo quando il contesto è quello; Essere "esperti di difesa personale" non significa un cavolo quando la situazione è quella. Prendi botte e dai botte alla come viene.
- per la stessa ragione per cui puoi dire che kotegaeshi sia efficace in un' altra situazione di autodifesa, lo stesso lo puoi dire per un destro.
- spesso non puoi capire se la situazione in cui ti trovi metta a rischio la tua vita. Questo non giustifica i buffoni che parlano di spaccare braccia o cavare occhi in qualsiasi situazione "perchè non si sa mai".
Provateci, preparate anche la cintura di castità per la galera.
- se vai in giro con un coltello (cosa drammaticamente comune, oggi, anche tra pischelli bimbiminchia maledetti) non aspettarti niente di buono a prescindere.
Meriti la morte e ti sta bene.
- la difesa personale è starsene a casa a giocare con il gatto. O a vedere il cockatiel che fa il tip tap.
Qualunque cosa tu faccia non ti garantirà un bel niente. QUALUNQUE.
- ricorda sempre che quelli che blaterano di imparare a difendersi nelle situazioni mortali, contro più avversari, con vestiti civili, senza riscaldamento, terminando gli scontri in un secondo per affrontarne un altro, senza mai finire a terra, usando tecniche "semplici e dirette", neutralizzando attacchi armati, contro avversari più grossi, colpendo punti deboli al volo, sul cemento pieno di detriti appuntiti, improvvisando e sfruttando Novella 2000 come arma... non sono gli sportivi.

Mi sento un pò stupido a dover prendere questo episodio per dover ribadire queste banalità, fermo restando tutto il valore aggiunto che continuo a dare a varie tecniche o strategie proprie di alcune AMT e SdD una volta contestualizzati, ma mi è capitato di leggere le reazioni di bimbi esagitati, soprattutto uinciuncosi, e mi sono letteralmente cadute le palle a terra.
La regola è sempre la stessa: senso critico e obiettività.
Ed occhio alle dichiarazioni!

domenica 19 agosto 2018

Il caso del cinese che sfidò i maestroni

Qualche tempo fa mi è capitato di imbattermi nel curioso e divertente caso di Benjamin B.. Xu Xiaodong, un cinese (argh!) praticante di MMA che per ragioni "un pò" di auto-promozione e un pò di balle piene dei sedicenti maestroni cazzari, ha organizzato degli incontri pubblici per verificare il favoloso potere delle antichissime e mortali pratiche tradizionali in combattimento.

I combattimenti di cui parlo sono visibili qui (sempre che non li abbiano rimossi):

1- https://www.youtube.com/watch?v=1Xd2MUJSil4
2- https://www.youtube.com/watch?v=1tjCYa-clXY

e qui un' intervista fatta successivamente all' incontro:

https://www.youtube.com/watch?v=LZ6j0i0LxNo

Le considerazioni da fare a riguardo sono molte, perciò andiamo con ordine.
La prima cosa che viene in mente ai fanatici di AMT è che ora io voglia portare questi episodi come dimostrazione di qualcosa.
La prima cosa che è venuta in mente al sottoscritto quando ha visto il video è stata "mmm... cazzo mangio stasera?".
Un pò dopo ho pensato "Ahaha ecco un altro sedicente maestrone pestato come un polpo su di uno scoglio da un mediocrissimo praticante di botte a caso".

Cominciamo col ribadire che a me del confronto stile vs stile in senso stretto freghi davvero poco, ma capisco che per numerose menti obnubilate dal fanatismo religioso per le cagate marziali questo sia impossibile da credere.
Giurin giuretta, poteva essere "Calcinculo vs ChonChunDao", "Maestro di Rutti vs PigiamaBoy", "TruzzoMinchiaPorcoddue© vs SaiBaba" e il principio sarebbe stato lo stesso: ci sono due tipi che si prendono a pugni, uno aspetta, l' altro prende l' iniziativa e lo riempie di botte. Fine.

Quando vedete questi video provate a rimuovere tutti i condizionamenti mentali derivati dalla confezione: il nome dato al video, la "divisa" utilizzata, persino quanto ufficialmente dichiarato quale scopo della cosa.
Provate ad immaginare che sia un video senza titolo, in cui tutti siano vestiti allo stesso modo.

- immaginate cosa pensereste se voi foste un praticante di [SdC/AMT/SdD], e ve lo avesse inviato sul telefono un altro praticante di SdC; E ora invece se lo avesse inviato un praticante di AMT, e poi di difesa personale.
E che ciascuno lo abbia fatto per un motivo diverso, magari avevate riso delle arti marziali, o degli sport, magari avete parlato dei praticanti non allenati, magari avete parlato della "realtà di strada".
- immaginate cosa pensereste se i tizi fossero tutti vestiti con abiti cinesi, e il video fosse intitolato "wing chun vs tai chi".
- ora invece il titolo è "maestro di MMA punisce suo allievo".
- adesso è "backstage nuovo film su Ip Man", oppure "Bullo sfida gente in un bar".
- giusto, immaginate che sia una telecamera di sorveglianza e la scena sia ambientata in un locale, tutti in abiti civili e il titolo sia "pedofilo molesta ragazza, il padre lo picchia!".

Riuscite a capire quanto questi semplici dettagli possano modificare la vostra percezione del significato dell' episodio?

E' questo che faccio io, giudico dei puri e semplici fatti privati del pacchetto che, purtroppo, spesso serve proprio a veicolare un messaggio voluto.
Spesso decontestualizzato, non di rado diametralmente opposto alla verità.

Questa è la stessa meccanica sociale con cui si diffondono le famigerate "fake news" e basta dare un' occhiata ai titoli degli articoli di cronaca per capirlo: una stessa notizia cambia letteralmente di significato modificando l' uso delle parole e dei toni, o sottolineando un aspetto al posto di un altro.
Nessuno fa più quello che dovrebbe fare, riportare dei FATTI e basta, cercando il più possibile di AUTENTICARLI.
Molto più semplice e utile trasmettere un significato desiderato sotto le righe, no? :)

Quindi dimentichiamoci per un attimo del confronto questo contro quello, che tanto oggi c'è ben poco da dimostrare in questi termini.
Osserviamo che il livello di entrambi i praticanti sia davvero scarso, non servono anni di pratica per capirlo: il modo in cui si muovono (o meglio, uno si muove) manifesta una certa approssimazione tecnica e strategica.
Questo Xu è tutto meno che un esperto, ho letto che sia stato un professionista ma probabilmente lo ha fatto nel circolo dell' oratorio, la sua tecnica è da amatore neanche tanto convinto.
Il livello degli sfidanti poi non è nemmeno definibile tale, visto che non fanno letteralmente niente: ma non c'è da stupirsi visto che il praticante medio di AMT avrebbe fatto la stessa cosa.

Queste osservazioni mi fanno catalogare questi episodi come qualcosa di assolutamente poco rilevante, pur nella consapevolezza che abbiano mostrato, ancora una volta, come anche uno scarso praticante di stili funzionali possa avere la meglio su chi creda di saper combattere applicando astruse teorie e tecniche folcloristiche.
Non ho detto di proposito "avere la meglio su maestri di AMT", perchè poi finirei nel torto: ammesso che gli sfidati fossero pure praticanti di alto livello, lo abbiamo visto? No.

Perchè poi sembra che lo stesso Xu sia stato ufficialmente sfidato da (ta daaan!) un famoso istruttore EUROPEO di Wing Chun!!! (Mi rifiuto di scriverne il nome per il disgusto che mi provoca quella persona solo a vederla).
Capito come funziona il favoloso Wing Chun?
Prendi un BESTIONE abituato a risse vere in ambienti aggressivi, cresciuto in una cultura in cui puoi raccontare di cazzate orientali ma poi alla fine hai sperimentato tutt' altro e lo piazzi come esponente del vero e antico stile cinese!
Una sfida tra poveri: prima uno scarsissimo fighter di MMA sfida un paio di marzialisti nemmeno catalogabili, più leggeri per giunta, e ovviamente li prende a cazzotti.
Poi arriva Giggi il Bullo, grosso due volte e aggressivo cento di più, naturalmente non cinese, e scassa di botte uno scarsissimo fighter di MMA.

Giggi il Bullo mica chiede la sfida ad un professionista di MMA eh... però accusa Xu di sfidare solo i marzialisti scarsi!

Dove sono finite le cinesine di 40kg che facevano volare gli stessi bestioni?
Dove sono finiti i cinesini che "si ammazzavano sui tetti di Hong Kong" usando tecniche tramandate dagli antichi?
Dov'è finita la panzana dello stile che non necessita di forza perchè con la tecnica puoi sconfiggere chiunque? E la barzelletta del "più sono grossi e più si fanno male quando cadono"?
Ricorda quanto successo molti anni fa con un certo Boztepe, e tutti i boccaloni a vedere solo quello che faceva comodo vedere: "oh  raga, avete visto? Col Wing Chun spacchi tutto! Lo ha dimostrato un mezzo criminale culturista contro un nonnetto!"

Oppure ho visto un altro patetico video di "rivalsa" (ahahah!!) in cui si vuole ridicolizzare lo scarsissimo Xu durante un allenamento con un nak muay, in cui fa praticamente il sacco e finisce a terra come tale.
E tutti i guerrieri da tastiera ad esultare come se questo dovesse dimostrare qualcosa (oddio, me li immagino a raccontare che la Muay Boran "tradizionale" (ahahaha) abbia avuto la rivincita...no comment).

E' quando vedo queste cose che mi viene voglia di mandare al diavolo tutto e lasciare che la manica di imbecilli che praticano arti marziali si scanni a vicenda, tutti presi a voler dimostrare qualcosa (con il culo degli altri).
E anche chi commenta qui, che ne fa una questione personale e mi accusa di essere un bimbo fanatico di MMA, e interpreta ciò che scrivo da anni come una presa di posizione MMA vs AMT, di cui me ne frega davvero poco.

Beh, senza andare lontano conosco personalmente persone che, praticando AMT, riempirebbero di botte questo Xu senza tanti complimenti.
Devo tornare a specificare che non ho dubbi sul fatto che vincerebbero usando colpi e tecniche funzionali?
F  U  N  Z  I  O  N  A  L  I

Ma perchè questo fatto è tanto difficile da spiegare alla gente?
Se io faccio ChinChunChao, studio per secoli intercettazioni al volo, tecniche che terminano lo scontro in 1 secondo, calci ad arpione, a scorpione e a coglione, punti di pressione da colpire in movimento, difesa di stocazzo, leve articolari in piedi, kotegaeshi cheppalle-sto-kotegaeshi, calci che "spaccano le ginocchia" al primo impatto, deviazioni al millimetro su diretti e tutta questa serie di porcate indimostrabili;
E poi finisco alle mani con qualcuno, che sia pure il campione del secolo di King Boxing©, e lo mando al tappeto usando tecniche FUNZIONALI AL COMBATTIMENTO REALE, pugni, diretti, ganci, calci circolari, testate, quel cazzo che mi pare purchè funzioni, e tutto questo senza nemmeno rendermene conto perchè è il mio stesso corpo che mi fa fare queste cose e non le cagate che ho studiato...

Perchè diavolo devo raccontare che aver praticato le forme, le respirazioni e le scenette prestabilite mi abbia permesso di vincere?
Ma che diavolo avete in testa per non capire questo semplicissimo assunto?

Puoi praticare quel diavolo che ti pare, ma finchè alla fine non riuscirai ad applicare quanto studiato nel tuo corso, nel modo in cui viene studiato, rimarrai soltanto un pagliaccio cantastorie.

Per quanto mi riguarda questo episodio è solo uno delle migliaia in cui si dimostri come l' aggressività e l' iniziativa in un combattimento a mani nude forniscano un vantaggio considerevole, alla faccia dei cinesini illuminati che combattono "controllando le emozioni".
Dimostra come il combattimento a mani nude sia qualcosa di tecnicamente molto sporco, in cui tutti i perfezionismi tipici delle AMT se ne vanno al diavolo;
Dimostra una volta di più quanto sia inutile e controproducente studiare "difesa da pugno x" con conseguenti evoluzioni, leve articolari e tecniche risolutive, quando normalmente un avversario di pugni te ne tira una manciata alla volta, e se entra il primo ne entrano pure altri;
Dimostra che volare basso sia un must, che se fai lo spaccone perchè hai battuto Paperino attiri l' antipatia di qualcuno più grosso ed incazzato di te, che poco ma sicuro ti picchierà a sua volta;
Dimostra che se non sei abituato a confrontarti perchè vivi l' arte marziale come uno studio preciso per quella volta che sarai a rischio della vita (leggi: ti hanno rubato il parcheggio), persino un cinese goffo potrà gonfiarti di botte e poi ridere di te;

Ma dimostra anche che prendere questi video a dimostrazione di qualcosa sia molto rischioso, perchè l' occhio vede quello che vuole vedere a seconda dell' esperienza, preferenza, intelligenza di chi guarda.
Il mio consiglio è ancora lo stesso: invece di fantasticare su quello che vedete nei video e pontificare sulla vostra interpretazione degli stessi, andate ad allenarvi e confrontatevi per provare sulla vostra pelle cosa sia vero o no.
E mi raccomando: provate a bloccare i pugni al volo, a fare le leve articolari in piedi, a calciare alle palle, a spaccare ginocchia con uno stop-kick, a neutralizzare un double leg senza fare sprawl, a deviare una carica di pugni col bong sao, a proiettare l' avversario con una forbice al collo, a colpire i punti segreti mentre vi muovete, a terminare lo scontro in un secondo prima che arrivino frotte di amici dell' avversario, etc. etc. etc...
Buona fortuna!

sabato 11 agosto 2018

Risposta - 10: le tecniche che non si possono provare



Approffitto dell' osservazione di Anonimo :) per ragionare su di un aspetto che percepisco ancora sfuggente.

"[...]100 anni fa c'era un tipo di jujitsu "efficace", almeno in termini di uso in una lotta."
Concordo.
Ricordando che 100 anni fa c' era già stata la prima guerra mondiale in Europa e il Giappone era entrato in contatto con Europei ed Americani già da un pò, giusto per precisare che non stiamo più parlando dell' epoca dei Samurai.
Ma il concetto è chiaro, si presume che in tempi più antichi in cui la gente si sbudellava e si ammazzava davvero senza paura di finire su Studio Aperto, le arti marziali dovevano avere un senso.

"Quel jujitsu comprendeva, oltre alle tecniche di lotta, anche tecniche "sporche" che però, a mio avviso, potrebbero essere molto più efficaci per terminare uno scontro in tempo minore."
Cerco di non decontestualizzare la tua osservazione ma era importante separare questo paragrafo: primo, e torno a ripeterlo, io ho sempre detto che le cosidette tecniche "sporche" sono certamente funzionali, da sempre, però non c'è alcun bisogno di inventarsi arti marziali per conoscerle ed applicarle.
Ma forse quello che intendevi dire è altro (ci arrivo dopo).
Quello che invece non capisco è questa cosa del "terminare uno scontro in tempo minore".
Attenzione, questo è un pericoloso malinteso e voglio spiegarlo meglio: stai forse dicendo che gli stili di combattimento funzionali contemplino tecniche volte a... far durare uno scontro più a lungo???
Non è ironia, giuro.
Ma vorrei chiarire che il fatto che i match S P O R T I V I durino a lungo dipenda da ragioni completamente diverse: giuro su quello che vuoi che un singolo destro possa mandare all' obitorio un sacco di gente, è roba che capita di leggere anche sui giornali italiani, non parlo mica del Colpo del Drago conosciuto solo dai monaci Shaolin.
Giuro che una proiezione di greco romana possa romperti l' osso del collo in un secondo.
Giuro che basti un low kick per mettere KO anche un ciccione di 120 KG.

E giuro anche che ammazzare la gente con un singolo pugno, spaccare il collo con una proiezione o un ginocchio con un low-kick siano cose estremamente rare anche quando la tecnica è perfettamente a segno, alla faccia dei cantastorie marziali...
Non c'è davvero NIENTE di più che le famigerate arti marziali "antiche" possano mirare ad ottenere di meglio, a meno che non si voglia appunto interpellare tecniche invalidanti o diciamo "anti-sportive".
Il problema è andare a segno.

Facciamo un esempio molto pratico, così limito il rischio di essere frainteso.
Diciamo che un ragazzo si allena di pugilato, è preparato e tutto il resto.
Una sera gli capita che il solito senegalese immigrato... ah no scusa, il solito svedese autoctono gli si avvicina per vendergli un mobiletto dell' Ikea e inizia una collutazione violenta perchè il pugile non sa pronunciare il nome dell' oggetto.
Il ragazzo, avendo questa preparazione, gli tira un uno-due e manda il vichingo a terra.
Bene, la tecnica allenata nel pugilato ha avuto efficacia.

Stessa cosa avviene ad un Jutsuka, che non ha mai allenato in vita sua un uno-due, ma ha allenato molte volte come liberarsi da una presa al bavero, quindi applica una leva e neutralizza il vichingo.
Bene, la leva del Jujutsu ha funzionato.

Poi arriva il fanatico para-militare o wingchuncoso con la maglietta dei G.I.Joe, che non appena il nordico allunga la mano superando il cerchio di sicurezza la considera un' aggressione mortale a suo danno e quindi gli prende un dito, glielo rompe, gli caccia una ditata nell' occhio cecandolo per finire con un rancoroso calcio alle palle.
Bene, direi che anche questa tecnica abbia funzionato.

In tutti e tre i casi (SdC, AMT, sistema di aggressione personale) quanto studiato ha raggiunto lo scopo, e lo ha fatto in un tempo ragionevolmente breve.

Adesso cambiamo il contesto e facciamo che lo svedese sia un pelo più cattivo, o più accorto, o che banalmente il primo attacco non riesca e non concluda lo scontro "rapidamente": chi pensi che avrebbe più chances di chiudere entro i successivi secondi?
Ecco, io punto su chi si alleni nel combattimento attivo, e non "per terminarlo al primo scontro". Perchè, provare per credere, le variabili che fanno fallire le tecniche sono davvero tante ed è proprio per questa ragione che anche i match sportivi durano tanto: o credi che un nak muay sia felice di andare sul ring e prendere le botte?
No no, tutti vogliono salire e mandare al tappeto l' altro al primo colpo, altrochè.
Solo che non funziona così quando anche l' altro vuole la stessa cosa...

E poi quali sarebbero queste tecniche più efficaci per terminare uno scontro prima?
Perchè se ho malinteso il tuo messaggio sono pronto a parlarne.
I fan del Jeet Kune Do, ad esempio, parlano spessissimo del cosidetto finger jab, che è una via di mezzo tra una rapida ditata agli occhi e una finta.
E' certamente una tecnica pericolosa ed efficace, non dubito della sua potenzialità.
Ora trovami la differenza da un jab pugilistico, e bada che non sono un novellino inesperto nè gioco sui cavilli tecnici (tipo "lo scopo è diverso!" "le dita allungate ti fanno guadagnare 30cm!" "il pugno chiuso rende il movimento molto più lento!"): il punto è che entrambi possano avere lo stesso effetto in uno scontro attivo.


Inoltre ci tengo sempre a sottolineare come i fanatici di sistemi di aggressione personale e arti marziali "micidiali", decantino tutto il tempo di come loro si allenino per combattimenti senza regole, contemplino tecniche che storpiano malamente l' avversario, vengono nelle mutande illudendosi di spaccare braccia, gambe e palle a chiunque se solo alza un dito, ma poi cronaca alla mano non senti MAI parlare di gente che si sia difesa con quelle cose, ci sarebbe l' ospedale pieno di criminali storpi (e denunce).
Pare che alla fine finisca molto più a cazzotti e calci nei denti che non a dita rotte, morsi o palle in poltiglia.

"Parliamoci chiaro, la guerra non è paragonabile al ring, la caccarella è ben diversa. L'obiettivo non è stendere o andare a KO ma terminare uno scontro nel più breve tempo possibile in tutti i modi."
Che poi è la stessa cosa, KO vuol dire che l' altro non possa proseguire il combattimento eh.
Ti sei dimenticato un piccolo dettaglio in questa considerazione: in guerra ci si andava ARMATI, mica a boxare o tirarsi calci nelle palle.
Ahahahaha sarebbe stato epico, immagino una valle piena di cinesi strepitanti che cercano di prendersi a calci nelle palle a vicenda!
Prendendo in considerazione il Jujutsu giapponese, esso è certamente stato usato in battaglia dai Samurai, che erano omini in ARMATURA e brandivano spade particolarmente affilate. Non ci andavano mica in keikogi a sbudellarsi.
Io cerco di non prendere i film a riferimento perchè una vera battaglia antica andrebbe vista e VISSUTA per essere realmente compresa, ma ho ragione di credere che fosse un gran casino.
E nel casino si perde qualsiasi raffinatezza, qualsiasi posizione del camelopardo, qualsiasi volontà di gigioneggiare su tecniche stilisticamente elaborate.
Hai mai fatto una rissa di gruppo? Tra poco le tifoserie di coglioni "appassionati di calcio" riprenderanno a pestarsi... prova a partecipare e dimmi se una qualche arte marziale antica, qualche finger jab, qualche leva articolare più speciale, qualche cosa diversa dal tirare calci e pugni a cazzo abbia più probabilità di terminare lo scontro più rapidamente.
O stai davvero dicendo che per te sia questione di storpiare, strappare occhi, sbriciolare ossa perchè siamo in guerra?
Bene, provaci mentre ti sta arrivando una gragnuola di pugni, passa subito la voglia di credere a queste cose.
La guerra all' arma bianca è una cosa e nessuna AMT oggi addestra all' uso di quelle armi per quel contesto.
Una volta senza armi, con un' armatura addosso, con l' adrenalina a mille in mezzo ad un casino ho ragione di credere che non facessero nulla di diverso da una rissa.
Certo, lo scopo in quel caso restava ammazzarsi proprio, ma ancora non riesco a concepire quali debbano essere queste tecniche più efficaci in battaglia.

"[...]come fai a testare l'efficacia di quelle fatte per spezzare gli arti?"
Ecco, questo è un pò il fulcro della discussione, e così a naso, senza offesa, ne deduco che tu non sia un praticante.
Sì, ho già parlato anche di questo ma vabbè aggiorniamo il concetto.

In realtà è semplicissimo, vai in qualsiasi corso di Brazilian Jiu Jitsu, Judo o Grappling, o ovunque si studino quel tipo di tecniche in modo funzionale.
Mano sul cuore che puoi sentire come romperesti un gomito, un ginocchio, un polso, una caviglia, etc. semplicemente portando la tecnica oltre il limite del dolore, che è proprio la ragione per cui ci si arrende, prima di rimanere malamente danneggiati.
Queste tecniche funzionali hanno una bella differenza rispetto a tante idiozie insegnate nei corsi di cinesate marziali, dove si presume che tecniche biomeccanicamente sbagliate rompano le ossa.
So di cosa parlo, io ho "allenato" per anni ed anni tutta una serie di cosidette leve articolari che avevano del ridicolo, come sempre buone nella teoria ma inconsistenti nella pratica, ed ero sinceramente convinto che fossero applicabili per spezzare braccia e gambe.
Le tecniche funzionali sono invece contestualizzate al combattimento attivo, in cui l' avversario farà l' impossibile per non subirle.
Ci sono tecniche e soprattutto strategie per arrivare a far entrare queste tecniche: le tecniche che funzionano sono sempre più o meno le stesse, ma le varianti per arrivarci in situazioni diverse o i dettagli per farle funzionare quando non ci si riesce in modo standard sono il valore aggiunto.
E' una bella differenza rispetto a certi giochini che vedi nei corsi di Aikido o difesa personale, con leve fatte in piedi o con l' avversario che non possa realmente provare ad uscirne.

Non c'è nessun  bisogno di testarle fino alla rottura, è davvero palese che funzionino.
La differenza forse è che se studi Juji Gatame facendo BJJ, ogni singolo allenamento hai la possibilità di testarlo, capire come applicarlo al meglio, sentire se l' avversario riesca a liberarsi e garantito che ci proverà, perchè devi riuscire ad applicarlo attivamente.
Se lo studi nel Jujutsu ripeterai la coreografia una ventina di volte col maestro che ti dice, a parole, cosa fare; Poi cominci a scazzarti e aspetti di passare alla prossima mirabolante tecnica "antica ed efficacissima".
Non hai idea di quanti siano i dettagli fondamentali di un Juji Gatame che puoi apprendere in uno stile funzionale rispetto ad un' AMT.
Io ero sconvolto per quante cose non conoscessi di un semplice armbar la prima volta che lo allenai in modo funzionale al combattimento attivo, e la stessa tecnica era patrimonio anche dell' AMT che allenavo da decenni. Solo che la mimavo e basta, mi dicevano "ti assicuro che se la fai davvero gli spezzi il braccio!". Sì, come no.

"Ok che con gli SDC arrivi facilmente al punto in cui potresti applicarle, Ok che con gli SDC capisci anche COME arrivarci, però ti fermi, per ovvie ragioni."
Eh, ma cosa vuoi esattamente, rompere un braccio a qualcuno per capire se ci riusciresti? :)
Sai quanta gente si rompe in una competizione di lotta? Non serve nemmeno parlare di eventi professionistici, basta andare alla gara di paese.
Quello che davvero non riesco a intendere è perchè tu creda che le leve studiate nel Jujutsu debbano avere un qualcosa in più.
Anche in questo caso so di cosa parlo, avendo praticato ANCHE Jujutsu giapponese, e la mia esperienza mi dice che la differenza sta proprio nel arrivarci ad applicarle, consolidare una posizione fino a che l' avversario non possa fare altro che soccombere.
Nel Jujutsu mimi l' attacco X, fai la tecnica elaborata Y, l' altro segue la recita fino a quando comincia a sentire male e quindi ci si ferma.
Ho ragione di credere che i Samurai non studiassero questo, ma qualcosa di molto più affine al metodo "sportivo", proprio perchè ci si giocavano la pelle per davvero e non per passare l' esame.

Inizio a sospettare che tu voglia dire che mentre negli SdC ci si ferma, nelle AMT si prosegue fino alla rottura.
Prego di aver capito male.
Spero sia chiaro che in un match non si miri ad ammazzare o storpiare l' avversario...
Se venissi aggredito e fossi davvero a rischio della vita, tiro a massima velocità e forza e concludo una leva portandomi a casa l' arto del tizio, lo appendo al muro e lo osservo mentre gusto un piatto di fave con un buon Chianti.
Lo so fare da quando pratico SdC.
Presumevo di saperlo fare quando praticavo AMT.
L' allenamento e la conoscenza dei dettagli fa la differenza.

"Tutto questo per dire che se nel jujitsu ad es. studio come fermare una persona nel più breve tempo possibile, anche spezzandogli il collo [...]"
Nonononono, io non accetto da tempo questo ridicolo assunto di ammazzare la gente per autodifesa o per lo scontro mortale, come ho detto prima oltre ad essere MOLTO più complicato di quanto sembri, sto ancora aspettando di leggere sul giornale di come schiere di Jutsuka o Krav Magri si siano difesi ammazzando, storpiando, spaccando le braccia ai poveri delinquenti...
Sono anni che vado parlando di queste famigerate arti marziali "antiche", o sistemi di aggressione moderni in cui IN TEORIA impari ad ammazzare chiunque ma poi in pratica i praticanti le prendono dai muratori incazzati o alla meglio finiscono comunque a cazzotti.

Tutti a dire che siano metodi micidiali per concludere in due secondi uno scontro, spesso insinuando che gli sportivi allenino buffetti per fare spettacolo più a lungo (ahahaha!); Poi vedi questa gente difendersi e sembrano canguri goffi.

Tutti a dire che le loro tecniche non possano essere portate del tutto altrimenti potrebbero uccidere; E così eccoli subire un pentolone di botte, senza essere nemmeno riusciti a centrargli le palle con un calcio "alla portata di tutti"!

Tutti ad allenarsi con lo sguardo truce, la maglietta con le sette stelle di Hokuto disegnate, i pantaloni mimetici, il dragone d' oro sulla parete, nella convinzione di fare chissà quale sforzo ed essere prodigiosi guerrieri; Poi li inviti a fare uno sparring amichevole e crollano inermi dopo cinque minuti CINQUE.

Le tecniche migliori per terminare uno scontro all' istante sono giò patrimonio di tutti gli stili funzionali, non serve davvero inventarsi o immaginarsi altro.
E considerato il contesto di autodifesa sottolineo di nuovo che prima di intercettazioni al volo, leve elaborate o tecniche fiorite volino sganassoni da paura, e finchè non hai subìto un destro in pieno volto non puoi capire quanto siano cazzate le cose insegnate "per autodifesa".
Per questo a me fa tanta tristezza vedere le ragazze ai corsi di difesa, nessuno spiega loro che uno stupratore LE PRENDE A CAZZOTTI prima di abusarle e i cazzotti non impari di certo a gestirli lì.

"[...]seguendo la tua logica come faccio a dire che è inefficace perchè non è possibile testarlo? Per alcune tecniche non occorre portare l'avversario a terra o fare chissà che sparring."
Torno a pensare che tu non sia un praticante, o forse è una questione di esperienza specifica, perchè altrimenti avresti inteso che il punto invece stia tutto lì: ad immaginare che una tecnica funzioni ci vuole poco, a dimostrarla nel contesto finale invece no.
Di nuovo, di quali tecniche parli?
Fammi un esempio di una tecnica che, a tuo parere, sia efficace senza doverla testare.
Ti prego non tirarmi fuori il calcio nelle palle, il dito nell' occhio a tradimento, lo sputo catarroso e altre amenità.
Colpire di sorpresa l' avversario non è un patrimonio esclusivo delle AMT, anzi.
Dichiarare la maggior efficacia delle AMT in virtù di queste astuzie è onestamente ridicolo, da un lato si dice che devi allenarle dieci anni prima di iniziare a capirle, poi salta fuori che tutto si riduce ai colpi infami dei bambini dietro scuola.
E ancora non danno alcuna reale garanzia di successo, o credi che tutte le ragazze stuprate dagli svedesi autoctoni non abbiano provato a graffiare, storpiare, strappare, mordere, etc.?

Questi tuoi assunti sono basati su sensazioni tue personali e questo è un must nei praticanti di AMT: immaginare che le cose vadano come vorremmo noi senza averle mai statisticamente messe in pratica.
Senza contare che trovo alquanto ridicolo vaneggiare costantemente di scontri in cui IO possa storpiarti, spaccarti, cecarti, strapparti le palle mentre TU sia un lobotomizzato che sa solo tirare cazzotti e fare un double leg, e siccome le MIE tecniche sono mortali o invalidanti mentre le TUE sono studiate per fare stupidi match, io vincerò DI SICURO!
Non so se mi spiego, ma questo è il mantra tipico dei marzialisti, quelli che poi vengono a provare uno sparring, tronfi con le loro belle cinture nere in Cin Ciun Cion e vengono letteralmente disassemblati dalle botte o finalizzati in pochi secondi, dimostrando una totale e completa impreparazione al combattimento attivo.

Resto in attesa di qualche esempio delle tecniche di cui parli.
Buona giornata!

lunedì 6 agosto 2018

Parlare con i muri

Oggi vorrei raccontare di un episodio accaduto poco tempo fa e che si riallaccia ad una riflessione che ho fatto anche in questi giorni leggendo alcuni commenti.

Fatto sta che ho conosciuto una ragazza, parlando del più e del meno, cosa fai cosa non fai... salta fuori che lei pratica ed insegna arti marziali.

Attimo di sconforto e gelo interno.
Io ODIO parlare di arti marziali con persone che praticano arti marziali...

Sai, una persona che non pratica è ancora libera da condizionamenti e puoi ragionarci. Ma i praticanti...


Ormai l' argomento non è più aggirabile perchè lei inizia a farmi domande, io cerco come mio solito di generalizzare e tornare a parlare di altro ma niente, lei insiste.
E così si manifesta lo scenario peggiore possibile: pratica Wushu!!!
Cristo santo... il peggio del peggio delle stronzate cinesoidi!!!

Dentro di me la voce della coscienza mi dice di stare calmo, di lasciar perdere, di restare vago e non farmi trascinare in un confronto che tanto non porterà a niente di buono.
Così le racconto in modo superficiale di come io sia passato dalle AMT agli sport da combattimento, o meglio agli "stili funzionali al combattimento", sperando che la cosa si chiuda lì come una semplice ammissione della mia ricerca di altro.

Ma la tizia ha un caratterino ed ecco che comincia a metterla sul personale, sciorinando una dopo l' altra tutta la serie di baggianate tristemente tipiche di chi bazzica in questi ambienti e discusse per anni ed anni su questo blog.
La discussione affronta man mano i gironi dell' Inferno del Marzialista Ottuso©:

- Ha praticato anche Ninjutsu (AARGH!!!), ora fa Wushu e si sente così piena di energia vitale!
- "Sì, ovviamente è pieno di istruttori incapaci che insegnano tecniche fasulle: gli altri!"
- "Le federazioni sportive sono il cancro, lo so anche io: per fortuna da me si fanno le cose come si deve!"
- "Oh sì, ovviamente facevi AMT, ti sei scontrato con uno (stupido) atleta di SdC e le hai prese... le tecniche antiche le conoscono solo poche persone al mondo!"
"E così la maggior parte della gente, senza le giuste e antiche informazioni, prende un pò qui e un pò lì e poi inventa altre tecniche! Ma no, non sono mica come quelle degli antichi cinesi! Loro si che spaccavano il culo ai passeri!"
- "Ah già lo sparring... ma quando facevo Ninjutsu non si poteva fare sparring, perchè (cito testualmente) ogni tecnica deve essere portata all' estremo, finiresti per rompere qualcosa o uccidere!"
- "Forse la tua tecnica non ha funzionato perchè usavi regole (sportive) diverse!"
- "Dici che non funziona? Una mia amica è stata attaccata da TRE UOMINI... e li ha presi a calci nel culo! Te lo giuro!"
- "No no, non è colpa dello stile! Sono i maestri o gli allievi a non aver capito!"
- "E' vero, alcune arti marziali sono basate su leggende! ALCUNE! (non il Ninjutsu o il mio Wushu!)"
- "Se ho combattuto? NO, io non ho mai combattuto..."
-  "Sai che esistono dei punti di pressione che se premuti anche un body builder non può resistere? Gli si spegne il muscolo!"

Queste alcune delle, chiamiamole, "argomentazioni" a cui sono stato sottoposto...
Ho cercato di essere assertivo, argomentando il mio punto di vista frutto di esperienze dirette, osservazioni, esperienze indirette raccontate da persone attendibili, episodi, riflessioni obiettive sui fatti... niente da fare, era come parlare con un muro.
E questo atteggiamento mi ha ricordato ancora una volta di quei tempi in cui ero io stesso a difendere a spada tratta questo tipo di posizione, trovando di volta in volta una spiegazione, una giustificazione che mantenesse intatto l' alone di incredibilità delle favolose arti marziali "tradizionali" orientali.
Perchè io sostenevo le stesse identiche cose, avevo lo stesso identico atteggiamento stizzito mascherato da volontà di far ragionare uno "stupido sportivo", raccontavo con tono saccente di cose che non avevo assolutamente esperito personalmente, ma in cui credevo.

Eh già, perchè il succo di tutto il discorso resta questo: chi pratica questo tipo di ginnastiche è fondamentalmente un religioso, una pecora che accetta belando le indicazioni del pastore, senza aver mai affrontato il lupo cattivo.
E' stato sconfortante realizzare che tutte le cose che io do ormai per scontate e delle quali non ho più voglia di parlare per quanto ovvie, per quella ragazza non erano nemmeno degli spunti di riflessione: per lei il Wushu e il Ninjutsu sono arti marziali mortali ed efficacissime, mentre tutte quelle cagate con regole sono buone per i buzzurri ma non paragonabili in quanto ad efficacia.
Roba da rimanere interdetti.

Per la cronaca alla fine ho annuito e l' ho lasciata parlare senza più aggiungere altro, sia perchè per fortuna le arti marziali non sono il centro della mia vita, sia perchè tanto ci penserà il tempo (o una vera aggressione...sigh) a dimostrarle la verità.

Questo episodio mi ha ricordato anche l' atteggiamento di tutti i bimbi fanatici di Bruce Lee che negli anni si sono succeduti nella serie di ridicoli insulti e posizioni deliranti nel post a lui dedicato.
Persone che spesso non praticano un cavolo, e anche quando praticano non si sono mai confrontati nel full contact "stupido e regolamentato" contro gente intenzionata a metterla al tappeto (e non gli amichetti consenzienti del forum degli Orsetti); Ma anche quando pure partecipano a qualche scrausa competizione di MMA, ancora sono capaci di dirti che il loro idolo attore avrebbe ammazzato tutti "perchè era troppo veloce", "perchè Chuck Norris ha detto che era forte", "perchè era fisicato", "perchè era cinese e i cinesi spaccano il culo ai passeri quando fanno cunfù come si deve".

E' una condizione mentale di avversione al senso critico, letteralmente un meccanismo di autodifesa delle proprie convinzioni perchè nessuno è intrinsecamente disposto a riconoscere di credere in qualcosa di sbagliato, di fasullo, di non comprovato.
E' argomento da corso di comunicazione base.
E' prerogativa delle persone immature e  succubi, che preferiscono accettare la verità più comoda e confortevole piuttosto di scontrarsi con una realtà che potrebbe distruggere il proprio mondo fatato.

Non faccio l' eroe, so benissimo cosa si provi e ho già raccontato del mio passato a riguardo.
E non è questione di non credere più a niente e a nessuno perchè "tanto è sempre tutta una bugia", ma perlomeno quando si tratta di combattimento e coerenza tutti hanno la possibilità di provare e giudicare da soli i fatti.

Vedo tutta questa gente ancora così legata alle parole, ai racconti, alle leggende.
Gli puoi raccontare qualsiasi idiozia, persino che esista un dio che decida per loro cosa debba succedere nella vita... oops!... che esistano tecniche mortali, allenamenti segreti, energie superiori, donne che prendono a calci TRE UOMINI (ahahahahahahahahahahahahahahahahahahaha!!!!!!!): basta che chi racconti queste pirlate sia abbastanza carismatico.
Poi però non li vedi mai mettere in gioco le proprie credenze, molto più confortevole rimanere nel proprio mondo ovattato in cui le cose vanno nel modo che vogliono loro.

Il mio percorso mi ha portato dal pensarla esattamente come questa ragazza fino all' esatto opposto, e ancora credo di non essere stato assorbito dal puerile giochino del voltagabbana, che ora osanna la cosa più cool giusto per fare il bulletto.
E' stato un percorso difficile, ha cambiato anche i rapporti con varie persone che consideravo amiche e che in fondo mi è dispiaciuto smettere di frequentare;
Mi ha portato in un ambiente popolato perlopiù da gente che non mi piace, che considero arrogante quando non proprio primitiva;
Ha distrutto la fanciullesca ingenuità che mi faceva felice nel credere che le nobili arti marziali orientali intrise di valori morali fossero superiori in toto a qualsiasi altro stupido metodo occidentale.
Scusate il termine "fanciullesco", fa molto saccente universitario pomposo.
A volte credo che avrei fatto bene a rimanere un ingenuo praticante di AMT, che tanto non sono uno  che va in giro con brutta gente a scatenare risse, nè mi è mai capitato di trovarmi in un vicolo oscuro con la banda di punk pronti a pestarmi (succede invece a tutti i wingchuncosi).
Però cavolo.
E' proprio una questione di onestà intellettuale.