domenica 18 marzo 2018

Perchè praticare?

Non ricordo di avere già trattato l' argomento in un articolo specifico, e non ho voglia di andare a leggere negli anni passati anche perchè tanto non lo fa nessun altro...
Ma un commento recente mi ha fatto riflettere una volta di più sulle differenti motivazioni che spingono la gente alla pratica di un' arte marziale, che di riflesso identifica anche le relative aspettative a riguardo.
Quindi andrò a parlare di questo argomento sulla base delle mie esperienze.

L' osservazione è che la gente inizi a praticare per saper menare le mani quando serve, e senza dubbio questa è una delle ragioni più diffuse tra i maschietti, se non fosse che a seconda della tipologia di stile scelto sia ben presto evidente quanto questa capacità non venga appresa.
Negli anni ho assistito a innumerevoli iscrizioni di totali ignoranti (in senso buono), quel tipo di utenti che giustamente non aveva la più pallida idea di cosa stesse andando a praticare, nell' errata concezione che sempre di combattimento si trattasse.
Quando praticavo AMT inutile dire che l' utenza media era formata da persone perlopiù equilibrate, brava gente che non aveva realmente intenzione di menare le mani ma solitamente amava l' idea di sentirsi un temibile guerriero da film di serie B. Me compreso, va da sè.
Arrivavano con chissà quale idea in testa, non sempre dopo aver assistito ad un' esibizione, facevano quel patetico riscaldamento che spesso trovavano già troppo sfiancante e poi iniziava il supplizio: intere lezioni passate a ripetere posizioni ridicole e colpi al vento.
E si appassionavano.
Perchè uno dei difetti intrinseci della metodologia di allenamento delle AMT è proprio questo: fare abbastanza ginnastica da sentirsi degli atleti (non avendo idea di cosa voglia dire allenarsi sul serio), instaurare la convinzione che il programma didattico vada seguito alla lettera, vedere ogni tanto qualche tecnica wow! da provare rigorosamente sorridendo e il tutto senza mai farsi un buffetto!
Non c'è alcuna violenza in un metodo del genere, nessun reale ostacolo da superare, nessuno scontro nè fisico nè attitudinale: in questi termini si autentica la pratica per tutti, dai 0 ai 90 anni.
Nessuno è messo nelle condizioni di rendersi conto che forse sia meglio lasciare perdere il combattimento, perchè nessuno combatte.
Praticamente una ginnastica per anziani con il benefit di potersi vantare in giro di studiare il combattimento corpo a corpo, e annessa battuta "wow! allora con te sono al sicuro!" delle signorine dagli occhioni grandi grandi e in hot pants©.

La cosa spiega anche come mai ci siano tante signorine o omini innocui nei corsi di AMT, del resto è possibile praticare per anni senza mai affrontare la realtà del combattimento, una realtà in cui una persona più grossa e forte di te ti tiri un singolo sganassone da muratore che mandi a Fan Culo anni ed anni di pirlate cinesi studiate con convinzione.
Verrebbe da pensare che per le donne la prima ragione di iscrizione sia proprio l' autodifesa da muratori immigrati, ma personalmente non ne ho sentite così tante dare questa motivazione, quantomeno non in termini assoluti.
Se ne deduce che quindi il praticante medio che scelga le AMT lo faccia prima di tutto per altre ragioni che non siano il menare le mani.
Io le riassumerei in questa lista:

- Fare un pò di movimento.
- Fascino per l' Oriente
- Passione cinestetica
- Darsi un tono da guerrieri con gli amici nella speranza che nessuno chieda una dimostrazione o che la signorina con cui stai uscendo non si metta ad attacar briga forte del supporto del suo compagno maestro di Cunfù.

La prima motivazione a mio avviso è la più diffusa, rimanendo nell' ambito delle AMT.
La stragrande maggioranza delle persone che ho incontrato ai tempi non aveva la benchè minima intenzione di menare le mani, era al contrario piuttosto impaurita dai TruzziMinchiaPorcoddue® e voleva fondamentalmente fare attività fisica per smaltire la pancetta.
Siccome ritenevano il body building o l' aerobica troppo noiosi (o faticosi?), spesso aggiungevano il pretesto dell' autodifesa per finire a praticare queste pagliacciate cinesizzate.
Il fatto di "andare ad allenarsi" rispondeva al personale problema di star facendo qualcosa per diminuire la panza; Il vantaggio era quello di non fare poi tutta questa fatica e simulare pure qualche tecnica micidiale per accrescere l' autostima.
Non capiranno mai quanta differenza faccia un' ora di pesi o corsa rispetto ad un' ora di isometria strampalata.

Poi ci sono i novelli hippies new age, quelli che vanno a fare arti marziali credendosi dei samurai, bonzi, monaci shaolin, etc.
Dell' Oriente conoscono solo la parte che gli fa comodo, quella abilmente manipolata dai media per far sembrare i cinesi un popolo evoluto, solo che i cinesi in Cina loro mica li hanno mai visti, gente che si venderebbe la madre pur di fare soldi, con il senso civico di un ratto e razzisti nell' animo che in confronto il KuKuxKlan è una comunità liberale... No, loro credono davvero che i cinesi siano un popolo civile "dalla cultura millenaria", dimenticandosi magari di come la cultura che inseguono oggi anche i cinesi sia quella occidentale, figlia di altrettanti millenni... ma vabbè non divaghiamo.
Questo tipo di appassionati sono quelli ancora più innocui perchè fondamentalmente lavati nel cervello da anni di film di serie B e sottocultura di massa priva di obiettività, aborrono il combattimento violento nella convinzione di essere moralmente superiori e in sostanza amano un sacco i balletti e le foto in posa ma guai al cielo a chiedergli di fare a botte.

Ci sono poi quelli che amano semplicemente questo tipo di attività, senza farsi troppe domande, e onestamente non vedo cosa ci sia di male.
Cioè ragazzi, c'è gente che va a fare i cosplay senza sentirsi ridicola, mica pensano di essere Mazinga Z per davvero (o no...?), perchè quindi rompere le palle a chi vada a fare o'cunfù perchè gli piace e basta?

Quelli ridicoli sono piuttosto quelli che si vantano di praticare arti marziali, più il nome è esotico e più si sentono fighi, tutto solo per sopperire alla propria inadeguatezza sociale giocando sull' ignoranza della gente che ancora crede che iscriversi ad un corso di AMT significhi automaticamente saper prendere a cazzotti Batista.

Passando agli sport da combattimento la situazione cambia non poco ed ecco che sì, data anche l' età media dell' utenza, chi sceglie di praticare lo fa nella piena consapevolezza di cosa andrà a trattare.
Non è questione di video su YouTube, già trent' anni fa chi sceglieva di fare kick boxing piuttosto che greco-romana sapeva bene di non andare a ballare vestito da ninja.
Questo tipo di utenza vuole imparare a combattere e non di rado si scazza quando scopre che prima di menare le mani ci voglia comunque tempo e preparazione; Ciò non vuol dire che siano tutti burini attaccabrighe, ma di sicuro chi pratica ha modo di capire se sia il caso di proseguire, perchè il combattimento reale non fa sconti: o sei disposto a faticare, fare sacrifici e farti anche male, o vai a casa a guardare la tv.
Oppure passi alle arti marziali tradizionali con la scusa che "mi conosco, se qualcuno mi tocca divento una furia e ho paura di fare troppo male...". Quante volte l'ho sentita, quante volte...

Naturalmente ci sono anche quelli che invece hanno a cuore proprio l' offesa la difesa personale, le cui motivazioni ho elencato più volte in passato.

La domanda è: quanto importa veramente dell' autodifesa alla gente?
Ho discusso in modo approfondito su quanto la gente malinterpreti il concetto di difesa personale, e come sia spesso persino impossibile generalizzare il termine, visti e considerati gli innumerevoli contesti diversi in cui dovrebbe essere applicata.
Nella mia esperienza di AMT la gente difficilmente si iscriveva pensando a questo obiettivo specifico, anche perchè detto onestamente si rompeva le palle dopo due lezioni passate a strisciare sul pavimento muovendo gli arti come RoboCop e giustamente non comprendeva la correlazione tra fare il robottino ballerino e affrontare il noto rumeno abbruttito giù in strada.
Quelli che proseguivano si dimenticavano molto presto di cosa fosse la difesa personale, anche perchè i metodi settari ed autoreferenziali intrinseci nelle AMT plagiano con facilità le menti prive di obiettività.
Finivano per ballare in pigiama convinti di star imparando a difendersi.
Quando sono passato agli stili funzionali men che meno, ho sentito raramente parlare di difesa personale in generale: non gliene fotte a nessuno.
Il concetto è probabilmente assorbito nell' idea che se so prendere a botte un altro Homo Sapiens, dovesse capitarmi una brutta situazione l' importante sia sapergli dare queste botte.
E, pur con tutte le dovute considerazioni di buonsenso, inutile girarci intorno: è così.

Perchè quando ho bazzicato negli ambienti dei sistemi di difesa ciò che più mi ha colpito è l' assunto per cui con qualche tecnica sia possibile destreggiarsi, dimenticandosi che le cose non andranno mai nel modo ideale e a quel punto una competenza di combattimento "tout court" sia l' unica a fare davvero differenza (colpi sporchi compresi).
Ricordo sempre che c'è una ragione ben precisa se gli istruttori di difesa personale in mille salse siano fanatici ben allenati e rigorosamente passati da anni di arti marziali o stili funzionali.
Se permettete, grazie al cazzo che loro possano difendersi, io voglio vedere la signorina di 40 kg avere la meglio con il Crab Magra sullo stupratore.

In sostanza le ragioni che spingono la gente a praticare arti marziali sono molto più del semplice imparare a fare a botte/difendersi, e in fondo va bene così.
Ognuno è libero di stabilire le proprie ragioni e nessuna è sbagliata: l' importante è esserne consapevoli.

30 commenti:

  1. Mah...
    Rispetto il tuo parere ma sono perplesso...

    Mettiamola così:

    le ragioni che spingono la gente a PRATICARE arti marziali sono molto più del semplice imparare a fare a botte/difendersi

    le ragioni che spingono la gente a ISCRIVERSI a un corso arti marziali sono semplicente imparare a fare a
    botte/difendersi nel 90% dei casi (100% nelle arti funzionali, proprio per quella idea "assorbita" che dici tu, ma non eri stato tu una volta a scrivere che eri uno bravo nelle AMT, poi quando hai fatto sparring la prima volta con un SdC sei rimasto colpito dal fatto che ti gonfiavano ? non è difesa personale, ma è buttar giù cmq un avversario, pure se con regole, qualcosa di più funzionale appunto)

    Indipendentemente da come la pensi sulla consistenza numerica di certi elementi, mi piacerebbe sapere la tua opinione sulla regola non scritta che non si debba dire (almeno così mi sembra a me) che se fai arti marziali o SdC per imparare a menare se necessario non devi dirlo, devi essere uno che coltiva principi morali (AMT) o sportivi (SdC), o sei una brutta persona

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    1. Continuo a non essere d' accordo, e sempre parlando di esperienza reale. Boh, avrai ragione tu, io in palestra ho visto soprattutto gente venire lì per fare attività fisica, e il fatto che si trattasse di botte rendeva la cosa solo più cool.
      Guarda che non sono mica tutti ragazzini esagitati ad iscriversi, però sarà..

      Riguardo alla tua domanda ho capito cosa intendi, sul serio, ma continuo a pensare che forse tu abbia esperienze molto diverse, anzi ti chiedo: hai esperienze dirette a riguardo?
      Dove ho bazzicato io, dal corso di AMT filologica al più cazzuto training di KillaPauaMossadCrabMagra, a uno che diceva di voler allenarsi a picchiare la gente gli davano un calcio in culo prima di passare dal via, e non per fare i moralisti: semplicemente personaggi così li inquadri subito e siccome portano solo guai fai in modo che se ne vadano altrettanto subito.
      Discorsi del genere si sentiranno senza ombra di dubbio tra ragazzetti cazzoni, ma la mia esperienza mi dice che si dice senza problemi di voler imparare a menare, ma con un tono molto lontano da quello che (forse) vuoi lasciar intendere.
      Si, ho anche incrociato pezzi di merda con la precisa volontà di imparare a picchiare "per piacere", e infatti frequentavano corsi di altrettanti esagitati, gente da mettere al rogo a prescindere.

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    2. Ciao AM,
      La mia esperienza è molto limitata rispetto alla tua, un paio d'anni di Thai Boxe e in precedenza 2-3 anni di Judo
      Dove stavo io a 25 anni ero uno dei più grandi, posso dire che praticamente il 100% lo faceva per imparare "a menare se serve", erano gli anni d'oro di Van Damme, magari avrà influenzato molti
      Vorrei specificare un paio di cose: "imparare a menare se serve" non significa (necessariamente) essere un piantagrane, semplicemente significa acquisire quella sicurezza che ti dà l'addestrarsi al combattimento...
      Se poi ti addestri veramente e servirà veramente a qualcosa "nel caso di..." è un altra questione

      Secondo punto, andavamo da un maestro di Kung-Fu piuttosto conosciuto, ma poi non ci piaceva come ci insegnava, ci preparavamo per delle esibizioni concordate ma di efficacia reale poca, infatti in tempi diversi ce ne andammo un pò tutti, io compreso...
      Come già sappiamo queste cose sono frequenti, lessi anni fa che però questi corsi-truffa non ci sarebbero se non ci fosse gente che si iscrive apposta per imparare a difendersi, anzi se non ci fossero questi soggetti i maestri di arti marziali non riuscirebbero a campare con quel lavoro

      Poi se è così tu lo saprai meglio di me, che pratichi da 20 anni...

      Anche altre persone che conoscevo nelle arti marziali avevano un percorso simile, gli amici ti ammiravano "perchè eri quello che menava se serve" non certo perchè imparavi la saggezza cinese o perchè mostravi forza di volontà a seguire il regime sportivo di dieta e rinunce varie per essere efficente come uno sportivo

      In fondo penso che è proprio per questo che tutti cercano l'arte più completa, come ti chiedono spesso, vogliono saper combattere "quando serve"
      E lo trovo pure normale, dopotutto...
      Fa parte delle dinamiche sociali che si hanno a quella età, almeno credo...

      Io frequentai da ragazzo, poi iniziai un lavoro sfiancante, un pò di problemi come capitano a tutti nella vita e pur seguendo certe cose non ho più praticato...
      Immagino che tra le persone più grandi le motivazioni cambino

      Ma resterei sorpreso se tu mi dicessi che i praticanti di oggi non siano in larga parte ragazzetti come lo erano "ai miei tempi" (che magari si stufano presto e lasciano, qualcun altro continua)

      ciao

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  2. Mettiamoci dentro anche la tantissima ignoranza generale, che spinge questo marketing deviato contro i "non addetti ai lavori".
    Io sarei per istituire una specie di comitato (stile CICAP) per il controllo sulle affermazioni delle AMT e SDC. Anche perchè nel tuo elenco di utenti hai (volutamente?) parlato poco di un'altra categoria di persone che frequentano le AMT e SDC ovvero i fanatici paramilitari.
    Solo io ne ho trovati per la mia strada? Perfino quando facevo cinesate stupide a 15 anni c'erano... di solito son quelli con cui vai meno d'accordo in palestra, non parlano mai, se non per affermare la loro ferrata competenza, sono simpatici quanto un istrice nelle mutande e se potessero si ammirerebbero i capezzoli allo specchio mentre si allenano.

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    1. No beh, forse è stato un rigetto involontario in quanto ho parlato dei guerrafondai poco tempo fa.
      C'è poco da controllare, i controlli sono già in atto da decenni al netto dei fatti reali che accadono ogni giorno, solo che qui in Italia siamo in ritardo e qualcuno crede ancora al CinCiunChao di turno.
      Già non vedi più in tv il tipo di film action che andava di moda negli anni '90, ormai le cinesate con le magie e le posizioni ridicole le vedi solo nei cartoni animati giapponesi, insomma prodotti per dodicenni.

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  3. Io, invece, concordo con l'idea che le motivazioni siano varie e molteplici. Certo è comune l'idea di. Acquisire maggiore sicurezza. Però, soprattutto negli adulti che non ambiscono ad avere problemi legali, non vi è alcun desiderio di fare a botte (veramente e fuori dal tatami)
    Cesco

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  4. Quelli del "mi conosco, se qualcuno mi tocca divento una furia e ho paura di fare troppo male" sono sempre quelli che non anno mai fatto uno sparring vero in vita loro e pensano sempre di saperne di più ma che poi appena fanno un combattimento vero finisco per prenderne tante che in poi dopo si inventato mille scuse per giustificare la loro sconfitta (ne conosco qualcuno)

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  5. Forse non è nelle tue intenzioni, ma a leggere quello che scrivi viene voglia di lasciare perdere tutte le arti marziali e andare a suonare la chitarra in riva al mare coi fiori tra i capelli.peace&love

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    1. Che non sarebbe una brutta idea, però voglio fare attività fisica! :D

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  6. Arte scusa per la domanda stupida e poco inerente al blog ma a te che effetto fa vedere un Ko di un combattente ? Vedo tante persone che si gasano e che provano del vero e proprio piacere nel vedere un combattente andare Ko e la maggior parte di queste persone anzi quasi tutte non sono nemmeno praticanti... Mentre lo scorso anno in vacanza conobbi due ragazzi che praticano boxe a buoni livelli e vedendo diversi match con loro notavo che non provavano tutta quella goia che provano invece le altre persone. Mi scuso ancora se la domanda può risultarti stupida

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    1. Perdona il ritardo nella risposta, sono stato impegnato.
      Non mi fa nessun particolare effetto sinceramente, ma di sicuro non lo trovo niente di "esaltante", niente di "piacevole" non so se mi spiego.
      La gente che si esalta per un KO o è molto giovane e quindi tendenzialmente superficiale/stupida, o è genuinamente ignorante e vede tutta la faccenda come un gioco, come del resto fanno tutti i non praticanti di qualsiasi attività sportiva agonistica.
      Non è che voglia fare il benpensante ma mi sembra abbastanza logico che ad esaltarsi siano soprattutto persone con un livello di empatia e maturità molto basso.
      Però capisci, è come un incidente di formula uno visto da spettatore ciccione con la bandierina o da pilota: uno pensa solo all' "emozione", l' altro pensa alla "paura".

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    2. Per quanto sia generalmente d'accordo sull'età, da me ad MMA non si superano i 30 anni per dirti, mi risulta difficile pensare che in un contesto competitivo non ci si esalti più facilmente che nelle AMT.
      A partire anche solo dal dimostrare di essere "figo" perchè si riesce a resistere durante un determinato allenamento o si vince spesso (magari proprio contro gente poco allenata, novellini o più anziani), per me è fisiologico che l'uomo che vede di essere "superiore" si esalti facilmente.
      A volte da come scrivi traspare l'immagine che nelle AMT ci siano solo co.....ni mentre negli SDC persone intelligenti, colte, coscenziose...

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    3. L' osservazione è giusta, ma purtroppo manifesta ancora di più quanto siano ridicoli i guru delle AMT che si esaltano pur non avendo nemmeno un contesto giustificabile per farlo.
      Forse non hai bazzicato negli ambienti delle AMT, da quelle parti gli esaltati sono di tutt' altro genere tranne (e soprattutto) per il fatto che amano dimostrare di essere forti contro i novellini, e del resto il tipo di pratica li facilita ancor di più.
      No, nelle AMT ci sono tantissime brave persone, oserei persino dire che siano la maggioranza visto che il grosso del bacino di utenza è formato da gente comune che non beve testosterone a colazione. Io parlo sempre di onestà d' intenti e coerenza, per cui se vado a praticare uno sport da combattimento mi posso aspettare che ci bazzichino gorilla ignoranti (ma che sanno picchiare=fanno quello che dicono di fare), mentre nelle AMT trovi ogni genere di bugiardo.
      I coglioni sono ovunque, io mi soffermo di più su quanto si dichiari di fare e di essere.
      Nessun buzzurro che pratichi MMA va a raccontare in giro di essere per la pace nel mondo e coltivare lo spirito per un mondo migliore. Mai detto che vi si trovino persone intelligenti, colte e coscienziose. MAI.

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    4. Infatti quello che ho notato io, passando da AMT a SDC è proprio questo. Ci starebbe un post sui "difetti" dei SDC perchè comunque ce ne sono, almeno a mio parere.
      Ad esempio io ho notato una totale mancanza di valori che in fondo mi piacevano delle AMT, ad esempio il rispetto generale, umiltà (qui non sarai d'accordo con me, perchè è vero che i guru delle AMT hanno totale egocentrismo) però negli SDC c'è davvero poca umiltà e zero valori "orientali". Un'altra cosa che mi manca infatti è la parte mentale e riflessiva che negli SDC non puoi avere. Quegli aspetti erano interessanti per quanto distanti dai nostri valori. Mi risponderai che se ricerco questo posso benissimo aggiungere yoga o simili all'allenamento ma boh.. non so se sia la stessa cosa.

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    5. Ovviamente ce ne sono, ci mancherebbe, come in qualsiasi attività e gruppo.
      Però a me non sembra che il punto cruciale sia una presunta mancanza di "valori", soprattutto quando questi "valori" siano quelli decantati e pomposamente sbandierati nelle AMT, solo per darsi un tono.
      Non sto giocando con le parole, ma tu hai citato il rispetto generale (cosa intendi più precisamente?) e l' umiltà, quando la mia esperienza dice che entrambi siano ben presenti negli ambienti che ho frequentato.
      La differenza, e credo che questo sia la chiave d' interpretazione, è che rispetto ed umiltà sono concetti assai diversi nei due ambienti, e lasciami dire che nelle AMT questi siano perlopiù intesi nella loro accezione "new age pro-liberale perbenista" e spesso ostentati a parole per contratto.
      Non mi pronuncio su quelli che chiami valori orientali perchè nel mondo che conosco questi sono quanto di più falso, malinteso e abilmente mercificato esista.
      Mi piacerebbe parlare anche di questa parte mentale e riflessiva presente nelle AMT, e non ti sto per niente prendendo in giro, solo che penso di poter smontare ogni convinzione a riguardo (senza offesa eh, parlo di mie esperienze).
      Sì, lo capisco che non sia la stessa cosa e capisco che non tutto debba necessariamente essere coerente se alla fine ci piace e basta, per me va benissimo così: basta sapere che tutto questo non abbia nulla a che vedere nè con il combattimento, nè con presunta superiorità morale.

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    6. Sarò più preciso. Prima di passare ad MMA ho avuto un'esperienza AMT facendo per un po' Aikido. Per me è stato come passare dal golf al rugby ma ne ero consapevole e pensa che mi avevano consigliato di provare mma i miei stessi ex compagni di cintura più alta, forse perchè in media avrò avuto 20 anni meno di tutti loro.
      Quello che un po' mi manca è:
      - la "disciplina" che era vista come una cosa del tutto normale, esempio stupido: smontavamo e rimontavamo tutta la palestra ad ogni lezione, avevamo profondo rispetto per i maestri e per l'arte stessa, non mi piaceva la cerimonialità (qui hai ragione davvero) ma il senso del dovere era insegnato bene, credo che ci sia tanto di giapponese in questo (che può non piacere, ovvio). Dove sono adesso non esiste proprio, l'unico obiettivo è allenarsi, sudare, per dare il massimo e raggiungere obiettivi, punto. Il resto non conta, se uno si adopera per sistemare la palestra buon per lui ma se lasciamo le cose come le troviamo va bene lo stesso, quello che conta è altro! Come vedi è diverso...
      - La parte mentale che intendo io è quella della meditazione che faceva parte dell'allenamento. Sia prima della lezione che alla fine c'era un momento di stop (praticamente erano esercizi di respirazione e distensione muscolare), mi piacevano e trovo che lo stretching che faccio adesso (che non si fa sempre) a fine allenamento non regga assolutamente il confronto.
      - la simpatia dei compagni. Qui hai ragione, è dovuto al tipo di disciplina e anche a sfortuna però mi manca l'atmosfera di amicizia che finora non ho trovato dove sono ora, diciamo che da me se la tirano un po'.
      Come vedi non c'è nulla di campato per aria, sono contento della mia scelta perchè voglio sudare tanto, finchè posso voglio dare il massimo! Però a me quella AMT ha lasciato un buon ricordo, anche se tante cose erano ridicole e ti do ragione per quello che scrivi.

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    7. Non per fare il rompiscatole, però mi soffermo su alcuni punti, sottolineando come si tratti soprattutto di esperienze semplicemente diverse:
      - smontare, montare, pulire: tutto bello, tutto giusto. La domanda è: pensi che questa cosa sia patrimonio intrinseco delle AMT? O si tratti semplicemente di... educazione e senso civico?
      Perchè anche in una gangbang di frociosessuali nazisti potrebbero fare lo stesso, e questo non sarebbe in alcun modo una forma speciale ed elitaria di rispetto. E' puro e semplice senso civico, che detto per inciso NON appartiene ai soli "orientali" nè tantomeno alle loro specialità.
      - rispetto per i maestri: e perchè? Questo è uno dei più malintesi e forzati aspetti delle arti marziali. Leggi i primi post del blog, ho parlato ampiamente di questa manfrina di rispettare i maestri "perchè sono i maestri", e non perchè siano persone genuinamente meritevoli di rispetto.
      - senso del dovere. Giapponese (ugh!): quale sarebbe il senso del dovere nel praticare ginnastica? Scusa ma non lo capisco.
      Anche nelle giovani marmotte ti insegnano il senso del dovere, forse pure più che in Giappone.
      - parliamone di questa meditazione, visto che conosco bene gli ambienti e come questa sia banalizzata e abilmente iniettata negli allenamenti del tipo "corri, salta, ridi, scorreggia STOP! ora "meditiamo" due minuti facendo la faccia seria e immaginando di essere dei samurai (dei cartoni animati giapponesi, preferibilmente), poi di nuovo a scurreggiare e parlare di cazzo,fica,porcoddue!".
      Scusa ma quella delle arti marziali è tutto fuorchè meditazione, parola.
      Non sanno nemmeno di cosa parlino e finiscono tutti per imitare qualche coglione visto nei film anni 80, perchè "fa figo".
      - la simpatia: se leggi i primi post ti renderai conto di come io abbia sempre supportato ed esaltato l' importanza del gruppo, e sì, nelle AMT è molto più facile trovare brava gente scevra da pirlate testosteroniche.
      Ribadisco, io parlo di onestà e coerenza con gli obiettivi.
      Se voglio imparare a combattere, accetterò di stare in mezzo a dei coglioni (che però mi insegnano a combattere).
      Se no vado a fare i cosplay al circolo degli Amici, mi rilasso e socializzo certo di più.

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    8. All'inizio hai detto che sono solo esperienze diverse. Forse hai avuto esperienze peggiori con cazzari peggiori dei miei. Ho fatto poco AMT (3 anni) e in un'età in cui ero totalmente inconsapevole di quello che stavo facendo. Ho trovato però persone che mi hanno addirittura spinto a fare altro e se ora sto facendo SDC è proprio perchè non condivido le AMT, in sostanza non mi muovevo, mi annoiavo, non c'era adrenalina. Però non posso dire che ci fossero 2 minuti di silenzio e poi tutti cazzo fica porcoddue, assolutamente no, ecco se c'è un'altra cosa che ho notato era la tipologia di persone, a SDC di adesso è proprio come dici tu, in media istruzione medio-bassa, classici operai cazzo fica porcoddue che tirano porchi anche durante l'allenamento, per carità nulla contro queste persone, però è difficile interagire se non condividi la mentalità che ... "si ferma lì".
      Per il resto è un dato di fatto che la cultura giapponese sia diversa dalla nostra, l'educazione ha molta più importanza. Possiamo pensare che sia inutile e ridurla alla responsabilità di un individuo ma se non c'è una cultura sotto che ti si impregna in testa non funzionerà mai. Il rispetto per il maestro fa parte di questo, gli anziani in Giappone sono trattati come persone di massimo rispetto per ragioni a noi oscure (in realtà è solo consapevolezza che l'altra persona ne ha viste più di te). Qui in Italia gli anziani sono considerati inutili perchè, come dici spesso tu che tutto deve essere finalizzato ad un obiettivo, se non sei agibile sei out, morto, non devi esistere.
      Forse come dici sono le finalità ad essere diverse e me la devo mettere via. Se devo combattere devo abituarmi e pensare solo a fare fatica e fisico. Quando sarò più anziano forse potrò tornare a pensare anche alla mente.

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    9. No no, sono esperienze mie e anche di molte altre persone che ho conosciuto direttamente nel corso degli anni.
      Questo non toglie il fatto che ci siano buoni ambienti e brutti ambienti sia nelle AMT che negli SdC, e sottolineo AMBIENTI, non intenzioni, bugie, idiozie, incoerenze etc.
      Ho volutamente esasperato la faccenda dei 2 minuti, ma visto che tu sei convinto della tua meditazione, hai voglia di descriverla?
      Onestamente continuo ad avere il presentimento che tutto fosse tranne che meditazione, senza offesa.
      Ovviamente negli ambienti degli SdC bazzicano in media più ragazzotti pieni di testosterone, mentre non sarei così sicuro del livello di istruzione: negli ambienti che ho conosciuto la media dei praticanti di SdC erano studenti universitari o professionisti, e ovviamente anche qualche burino pitecantropo.

      La cultura giapponese è PROFONDAMENTE diversa dalla nostra, talmente diversa che cercare di emularla scimmiottando i loro usi e costumi è qualcosa aldilà del ridicolo e tipico delle persone che non hanno capito veramente un cazzo di questa differenza, o che tipicamente associano il Giappone a quei cazzo di cartoni animati frociosessuali, motociclette, "computer", inchini, e in generale tutti gli stereotipi anni 80 che possano mai venirti in mente.
      Forse è tutta colpa mia, mi rendo conto di non sopportare più quei personaggi che stravedono per la "cultura orientale" senza alcun spirito critico e la cui frase più ricorrente è "noi Occidentali..." [segue critica a caso riferita a quanto siano più intelligenti, moralmente elevati, rispettosi, onniscenti, bla bla bla gli "orientali", senza nemmeno considerare che dire "orientali" prenda in causa talmente tanti popoli con culture totalmente diverse da rendere l' esternazione poco più che una cazzata abominevole].
      Tanto per buttarla lì, sì in Giappone c'è molto più rispetto per gli anziani per una questione culturale... la stessa questione culturale per cui invece le donne siano considerate tipo merda; O che dire del livello di disturbo mentale di depravazione sessuale pedofila?
      Ah no, questo non fa testo quando si tratta di esaltare una cultura a tout court...

      Per come la vedo io, se devi combattere, devi COMBATTERE.
      Tutte le pirlate di contorno ce le si racconta per darsi un tono, un pò come fanno i religiosi, ma quando si arriva al punto ecco che sono sempre i fatti a contare.

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    10. Mi hai chiesto di descriverti cosa facevamo di meditazione, facevamo esercizi di respirazione e distensione muscolare. Una sorta di Pilates misto stretching. Non era male l'idea di iniziare e terminare in questo modo. Per il resto, ogni cultura ha i suoi lati oscuri, anche io odio gli estremisti orientofili.

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    11. Che non lo trovassi male ci sta. Che quella fosse meditazione permettimi di sollevare qualche dubbio.
      E' quello che come ho detto fanno tutti in tutti i corsi di AMT permeate di "sani valori orientali", scimmiottando cose di cui non conoscono molto più di quanto abbiano visto nei film, quando non se le inventano di sana pianta.
      E io non sono di certo un esperto di meditazione... mi basta il buonsenso per capire che quella roba, in quel contesto, fatta a quel modo sia solo uno dei "gettoni" che i sedicenti maestroni si giocano per autenticare in qualche modo la loro pratica.
      In sostanza tutti siamo capaci di fare "meditazione" proprio come i Veri Orientali©, basta che da un giorno all' altro ti metti in silenzio in qualche posa scomoda, respiri profondamente come dal dottore e ti autoconvinci di... fare meditazione.
      L' ho fatto anche io tale e quale decine di volte, col maestrone cinesoide che diceva cosa fare e cento persone plagiate da queste pirlate, tra cui ovviamente i veri convintoni con la faccia seria e le mani in posizione tipo ninja de no altri.
      Poi non valevano un cazzo nè come marzialisti nè come persone, però sai, c' avevano quel tono da saggi orientali...
      Poi vanno a stuprare le bambine del corso eh.

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  7. ciao senti quando puoi lo scriveresti un post in cui prima di tutto ci spieghi chi sono per te le ragazze in hotpenz con gli occhioni grandi grandi, ci fai una descrizione dettagliata ci metti qualche foto esemplificativa (oppure ci dici qualche nome di qualcuna famosa) e poi magari ci racconti pure qualche tuo episodio che hai vissuto con loro?

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  8. insomma detto in poche parole mi piacerebbe leggere un focus on sulle ragazze in otpenz con gli occhioni

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    1. ahahahah! ok ci penso e scrivo qualcosa sulle leggendarie hot pants girls©

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    2. Beh a parte gli scherzi le femmine, siano esse ragazze o "signore", nelle arti marziali sono sempre un po' particolari. Io ho sempre notato due categorie: le cazzute, cioè quelle che vedresti bene sulla Harley accanto ad un barbuto motoraro col quale discute a suon di rutti e quelle "perchè sono qui?", timidissime e che se si fanno un po' male, perchè capita anche solo una presa stretta, smettono di praticare di colpo lanciando invettive ovunque.
      Le donne "normali" purtroppo non fanno arti marziali, per il semplice motivo che questa pratica è vista ancora da fuori come violenta, da maschio, rude e grezza. Diverso il discorso per i corsi di DP.

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    3. ciao sono l'anonimo che t'ha chiesto il focus on sulle ragazze con gli occhioni giusto per cronaca il post qui sopra non l'ho scritto io l'ha scritto un altro anonimo
      poi avrei altre cose di cui parlarti ma preferisco farlo dopo che avrai scritto il focus on sulle ragazze in otpenz dato che riguardano piu o meno quel tema li

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  9. Arte lo si intuisce che odi filosofeggiuare, ma trovi che insieme al sesso (in modo ovviamente diverso) il combattere sia la cosa più, come dire, intensa che esista

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  10. Ciao, nn so se questo e' il posto giusto, ma ti faccio i complimenti per il sito che e' stupendo, non ho mai letto una descrizione piu calzante della cultura cinese in vita mia, e abito in cina da 15 anni!

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    1. Ahaha vedi, Anonimo del 29 Agosto (ahaha!), io sono pienamente consapevole di avere il dente particolarmente avvelenato nei confronti dei cinesi, sono un popolo che proprio non mando giù... e lo dico da uno che quando era bambino al contrario stravedeva per i film cinesi, Bruce Lee, "la millenaria cultura di saggezza e rispetto", in tempi più recenti ero persino inviperito per come Shaolin Soccer fosse stato doppiato da dannati calciatori con accenti regionali, cosa che ritenevo molto offensiva verso i cinesi e un loro prodotto comico ma di valore.
      Poi quando ho iniziato ad essere ipercritico verso qualsiasi cosa credessi, o meglio che mi fosse stata inculcata dai media, ho iniziato a giudicare i cinesi per quello che fanno, dicono e pensano nel mondo reale, avendoci avuto a che fare.
      E pur nella consapevolezza che le generalizzazioni non siano giuste, devo ammettere che esse esistono per delle ragioni inconfutabili.
      Io so di odiarli e non è che me ne vanti però mi fanno molta più pena quelli che straparlano della loro presunta superiorità in mille aspetti solo perchè appunto non si sono mai fermati a giudicarli obiettivamente.
      Grazie per i complimenti!

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  11. " gente che si venderebbe la madre pur di fare soldi, con il senso civico di un ratto e razzisti nell' animo che in confronto il KuKuxKlan è una comunità liberale... "

    Ogni tanto passo a rileggermi questo pezzo e mi faccio una grassa risata. E' un po' come i finti intellettualoidi che pensano che gli arabi siano un popolo tollerante e gay friendly, che ha a cuore i diritti delle donne. Provo pietà per i poveracci che rinnegano la propria cultura per scimmiottare quella altrui, senza nemmeno capirla. Arte ma da dove è nata questa dialettica del cinese illuminato e pacifico fonte di saggezza?

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