Approffitto dell' osservazione di Anonimo :) per ragionare su di un aspetto che percepisco ancora sfuggente.
"[...]100 anni fa c'era un tipo di jujitsu "efficace", almeno in termini di uso in una lotta."
Concordo.
Ricordando che 100 anni fa c' era già stata la prima guerra mondiale in Europa e il Giappone era entrato in contatto con Europei ed Americani già da un pò, giusto per precisare che non stiamo più parlando dell' epoca dei Samurai.
Ma il concetto è chiaro, si presume che in tempi più antichi in cui la gente si sbudellava e si ammazzava davvero senza paura di finire su Studio Aperto, le arti marziali dovevano avere un senso.
"Quel jujitsu comprendeva, oltre alle tecniche di lotta, anche tecniche "sporche" che però, a mio avviso, potrebbero essere molto più efficaci per terminare uno scontro in tempo minore."
Cerco di non decontestualizzare la tua osservazione ma era importante separare questo paragrafo: primo, e torno a ripeterlo, io ho sempre detto che le cosidette tecniche "sporche" sono certamente funzionali, da sempre, però non c'è alcun bisogno di inventarsi arti marziali per conoscerle ed applicarle.
Ma forse quello che intendevi dire è altro (ci arrivo dopo).
Quello che invece non capisco è questa cosa del "terminare uno scontro in tempo minore".
Attenzione, questo è un pericoloso malinteso e voglio spiegarlo meglio: stai forse dicendo che gli stili di combattimento funzionali contemplino tecniche volte a... far durare uno scontro più a lungo???
Non è ironia, giuro.
Ma vorrei chiarire che il fatto che i match S P O R T I V I durino a lungo dipenda da ragioni completamente diverse: giuro su quello che vuoi che un singolo destro possa mandare all' obitorio un sacco di gente, è roba che capita di leggere anche sui giornali italiani, non parlo mica del Colpo del Drago conosciuto solo dai monaci Shaolin.
Giuro che una proiezione di greco romana possa romperti l' osso del collo in un secondo.
Giuro che basti un low kick per mettere KO anche un ciccione di 120 KG.
E giuro anche che ammazzare la gente con un singolo pugno, spaccare il collo con una proiezione o un ginocchio con un low-kick siano cose estremamente rare anche quando la tecnica è perfettamente a segno, alla faccia dei cantastorie marziali...
Non c'è davvero
NIENTE di più che le famigerate arti marziali "antiche" possano mirare ad ottenere di meglio, a meno che non si voglia appunto interpellare tecniche invalidanti o diciamo "anti-sportive".
Il problema è
andare a segno.
Facciamo un esempio molto pratico, così limito il rischio di essere frainteso.
Diciamo che un ragazzo si allena di pugilato, è preparato e tutto il resto.
Una sera gli capita che il solito senegalese immigrato... ah no scusa, il solito svedese autoctono gli si avvicina per vendergli un mobiletto dell' Ikea e inizia una collutazione violenta perchè il pugile non sa pronunciare il nome dell' oggetto.
Il ragazzo, avendo questa preparazione, gli tira un uno-due e manda il vichingo a terra.
Bene, la tecnica allenata nel pugilato ha avuto efficacia.
Stessa cosa avviene ad un Jutsuka, che non ha mai allenato in vita sua un uno-due, ma ha allenato molte volte come liberarsi da una presa al bavero, quindi applica una leva e neutralizza il vichingo.
Bene, la leva del Jujutsu ha funzionato.
Poi arriva il fanatico para-militare o wingchuncoso con la maglietta dei G.I.Joe, che non appena il nordico allunga la mano superando il cerchio di sicurezza la considera un' aggressione mortale a suo danno e quindi gli prende un dito, glielo rompe, gli caccia una ditata nell' occhio cecandolo per finire con un rancoroso calcio alle palle.
Bene, direi che anche questa tecnica abbia funzionato.
In tutti e tre i casi (SdC, AMT, sistema di aggressione personale) quanto studiato ha raggiunto lo scopo, e lo ha fatto in un tempo ragionevolmente breve.
Adesso cambiamo il contesto e facciamo che lo svedese sia un pelo più cattivo, o più accorto, o che banalmente il primo attacco non riesca e non concluda lo scontro "rapidamente": chi pensi che avrebbe più chances di chiudere entro i successivi secondi?
Ecco, io punto su chi si alleni nel combattimento
attivo, e non "per terminarlo al primo scontro". Perchè, provare per credere, le variabili che fanno fallire le tecniche sono davvero tante ed è proprio per questa ragione che anche i match sportivi durano tanto: o credi che un nak muay sia felice di andare sul ring e prendere le botte?
No no, tutti vogliono salire e mandare al tappeto l' altro al primo colpo, altrochè.
Solo che non funziona così quando anche l' altro vuole la stessa cosa...
E poi quali sarebbero queste tecniche più efficaci per terminare uno scontro
prima?
Perchè se ho malinteso il tuo messaggio sono pronto a parlarne.
I fan del Jeet Kune Do, ad esempio, parlano spessissimo del cosidetto
finger jab, che è una via di mezzo tra una rapida ditata agli occhi e una finta.
E' certamente una tecnica pericolosa ed efficace, non dubito della sua potenzialità.
Ora trovami la differenza da un jab pugilistico, e bada che non sono un novellino inesperto nè gioco sui cavilli tecnici (tipo "lo scopo è diverso!" "le dita allungate ti fanno guadagnare 30cm!" "il pugno chiuso rende il movimento molto più lento!"): il punto è che entrambi possano avere lo stesso effetto in uno scontro attivo.
Inoltre ci tengo sempre a sottolineare come i fanatici di sistemi di aggressione personale e arti marziali "micidiali", decantino tutto il tempo di come loro si allenino per combattimenti senza regole, contemplino tecniche che storpiano malamente l' avversario, vengono nelle mutande illudendosi di spaccare braccia, gambe e palle a chiunque se solo alza un dito, ma poi cronaca alla mano non senti MAI parlare di gente che si sia difesa con quelle cose, ci sarebbe l' ospedale pieno di criminali storpi (e denunce).
Pare che alla fine finisca molto più a cazzotti e calci nei denti che non a dita rotte, morsi o palle in poltiglia.
"Parliamoci chiaro, la guerra non è paragonabile al ring, la caccarella è ben diversa. L'obiettivo non è stendere o andare a KO ma terminare uno scontro nel più breve tempo possibile in tutti i modi."
Che poi è la stessa cosa, KO vuol dire che l' altro non possa proseguire il combattimento eh.
Ti sei dimenticato un piccolo dettaglio in questa considerazione: in guerra ci si andava ARMATI, mica a boxare o tirarsi calci nelle palle.
Ahahahaha sarebbe stato epico, immagino una valle piena di cinesi strepitanti che cercano di prendersi a calci nelle palle a vicenda!
Prendendo in considerazione il Jujutsu giapponese, esso è certamente stato usato in battaglia dai Samurai, che erano omini in ARMATURA e brandivano spade particolarmente affilate. Non ci andavano mica in
keikogi a sbudellarsi.
Io cerco di non prendere i film a riferimento perchè una vera battaglia antica andrebbe vista e VISSUTA per essere realmente compresa, ma ho ragione di credere che fosse un gran casino.
E nel casino si perde qualsiasi raffinatezza, qualsiasi posizione del camelopardo, qualsiasi volontà di gigioneggiare su tecniche stilisticamente elaborate.
Hai mai fatto una rissa di gruppo? Tra poco le tifoserie di coglioni "appassionati di calcio" riprenderanno a pestarsi... prova a partecipare e dimmi se una qualche arte marziale antica, qualche finger jab, qualche leva articolare più speciale, qualche cosa diversa dal tirare calci e pugni a cazzo abbia più probabilità di
terminare lo scontro più rapidamente.
O stai davvero dicendo che per te sia questione di storpiare, strappare occhi, sbriciolare ossa perchè siamo in guerra?
Bene, provaci mentre ti sta arrivando una gragnuola di pugni, passa subito la voglia di credere a queste cose.
La guerra all' arma bianca è una cosa e nessuna AMT oggi addestra all' uso di quelle armi per quel contesto.
Una volta senza armi, con un' armatura addosso, con l' adrenalina a mille in mezzo ad un casino ho ragione di credere che non facessero nulla di diverso da una rissa.
Certo, lo scopo in quel caso restava ammazzarsi proprio, ma ancora non riesco a concepire quali debbano essere queste tecniche più efficaci in battaglia.
"[...]come fai a testare l'efficacia di quelle fatte per spezzare gli arti?"
Ecco, questo è un pò il fulcro della discussione, e così a naso, senza offesa, ne deduco che tu non sia un praticante.
Sì, ho già parlato anche di questo ma vabbè aggiorniamo il concetto.
In realtà è semplicissimo, vai in qualsiasi corso di Brazilian Jiu Jitsu, Judo o Grappling, o ovunque si studino quel tipo di tecniche in modo
funzionale.
Mano sul cuore che puoi sentire come romperesti un gomito, un ginocchio, un polso, una caviglia, etc. semplicemente portando la tecnica oltre il limite del dolore, che è proprio la ragione per cui ci si arrende, prima di rimanere malamente danneggiati.
Queste tecniche funzionali hanno una bella differenza rispetto a tante idiozie insegnate nei corsi di cinesate marziali, dove si presume che tecniche biomeccanicamente sbagliate
rompano le ossa.
So di cosa parlo, io ho "allenato" per anni ed anni tutta una serie di cosidette leve articolari che avevano del ridicolo, come sempre buone nella teoria ma inconsistenti nella pratica, ed ero sinceramente convinto che fossero applicabili per spezzare braccia e gambe.
Le tecniche funzionali sono invece contestualizzate al combattimento
attivo, in cui l' avversario farà l' impossibile per non subirle.
Ci sono tecniche e soprattutto
strategie per arrivare a far entrare queste tecniche: le tecniche che funzionano sono sempre più o meno le stesse, ma le varianti per arrivarci in situazioni diverse o i dettagli per farle funzionare quando non ci si riesce in modo standard sono il valore aggiunto.
E' una bella differenza rispetto a certi giochini che vedi nei corsi di Aikido o difesa personale, con leve fatte in piedi o con l' avversario che non possa realmente provare ad uscirne.
Non c'è nessun bisogno di testarle fino alla rottura, è davvero palese che funzionino.
La differenza forse è che se studi Juji Gatame facendo BJJ, ogni singolo allenamento hai la possibilità di testarlo, capire come applicarlo al meglio, sentire se l' avversario riesca a liberarsi e garantito che ci proverà, perchè devi riuscire ad applicarlo attivamente.
Se lo studi nel Jujutsu ripeterai la coreografia una ventina di volte col maestro che ti dice, a parole, cosa fare; Poi cominci a scazzarti e aspetti di passare alla prossima mirabolante tecnica "antica ed efficacissima".
Non hai idea di quanti siano i dettagli
fondamentali di un Juji Gatame che puoi apprendere in uno stile funzionale rispetto ad un' AMT.
Io ero sconvolto per quante cose non conoscessi di un semplice armbar la prima volta che lo allenai in modo funzionale al combattimento attivo, e la stessa tecnica era patrimonio anche dell' AMT che allenavo da decenni. Solo che la mimavo e basta, mi dicevano "
ti assicuro che se la fai davvero gli spezzi il braccio!". Sì, come no.
"Ok che con gli SDC arrivi facilmente al punto in cui potresti applicarle, Ok che con gli SDC capisci anche COME arrivarci, però ti fermi, per ovvie ragioni."
Eh, ma cosa vuoi esattamente, rompere un braccio a qualcuno per capire se ci riusciresti? :)
Sai quanta gente si rompe in una competizione di lotta? Non serve nemmeno parlare di eventi professionistici, basta andare alla gara di paese.
Quello che davvero non riesco a intendere è perchè tu creda che le leve studiate nel Jujutsu debbano avere un qualcosa in più.
Anche in questo caso so di cosa parlo, avendo praticato ANCHE Jujutsu giapponese, e la mia esperienza mi dice che la differenza sta proprio nel arrivarci ad applicarle, consolidare una posizione fino a che l' avversario non possa fare altro che soccombere.
Nel Jujutsu mimi l' attacco X, fai la tecnica elaborata Y, l' altro segue la
recita fino a quando comincia a sentire male e quindi ci si ferma.
Ho ragione di credere che i Samurai non studiassero questo, ma qualcosa di molto più affine al metodo "sportivo", proprio perchè ci si giocavano la pelle per davvero e non per passare l' esame.
Inizio a sospettare che tu voglia dire che mentre negli SdC ci si ferma, nelle AMT si prosegue fino alla rottura.
Prego di aver capito male.
Spero sia chiaro che in un match non si miri ad ammazzare o storpiare l' avversario...
Se venissi aggredito e fossi
davvero a rischio della vita, tiro a massima velocità e forza e concludo una leva portandomi a casa l' arto del tizio, lo appendo al muro e lo osservo mentre gusto un piatto di fave con un buon Chianti.
Lo so fare da quando pratico SdC.
Presumevo di saperlo fare quando praticavo AMT.
L' allenamento e la conoscenza dei dettagli fa la differenza.
"Tutto questo per dire che se nel jujitsu ad es. studio come fermare una persona nel più breve tempo possibile, anche spezzandogli il collo [...]"
Nonononono, io non accetto da tempo questo ridicolo assunto di ammazzare la gente per autodifesa o per lo scontro mortale, come ho detto prima oltre ad essere MOLTO più complicato di quanto sembri, sto ancora aspettando di leggere sul giornale di come schiere di Jutsuka o Krav Magri si siano difesi ammazzando, storpiando, spaccando le braccia ai poveri delinquenti...
Sono anni che vado parlando di queste famigerate arti marziali "antiche", o sistemi di aggressione moderni in cui IN TEORIA impari ad ammazzare chiunque ma poi in pratica i praticanti le prendono dai muratori incazzati o alla meglio finiscono comunque a cazzotti.
Tutti a dire che siano metodi micidiali per concludere in due secondi uno scontro, spesso insinuando che gli sportivi allenino buffetti per fare spettacolo più a lungo (ahahaha!); Poi vedi questa gente difendersi e sembrano canguri goffi.
Tutti a dire che le loro tecniche non possano essere portate del tutto altrimenti potrebbero uccidere; E così eccoli subire un pentolone di botte, senza essere nemmeno riusciti a centrargli le palle con un calcio "alla portata di tutti"!
Tutti ad allenarsi con lo sguardo truce, la maglietta con le sette stelle di Hokuto disegnate, i pantaloni mimetici, il dragone d' oro sulla parete, nella convinzione di fare chissà quale sforzo ed essere prodigiosi guerrieri; Poi li inviti a fare uno sparring amichevole e crollano inermi dopo cinque minuti CINQUE.
Le tecniche migliori per terminare uno scontro all' istante sono giò patrimonio di tutti gli stili funzionali, non serve davvero inventarsi o immaginarsi altro.
E considerato il contesto di autodifesa sottolineo di nuovo che prima di intercettazioni al volo, leve elaborate o tecniche fiorite volino
sganassoni da paura, e finchè non hai subìto un destro in pieno volto non puoi capire quanto siano cazzate le cose insegnate "per autodifesa".
Per questo a me fa tanta tristezza vedere le ragazze ai corsi di difesa, nessuno spiega loro che uno stupratore LE PRENDE A CAZZOTTI prima di abusarle e i cazzotti non impari di certo a gestirli lì.
"[...]seguendo la tua logica come faccio a dire che è inefficace perchè non è possibile testarlo? Per alcune tecniche non occorre portare l'avversario a terra o fare chissà che sparring."
Torno a pensare che tu non sia un praticante, o forse è una questione di esperienza specifica, perchè altrimenti avresti inteso che il punto invece stia tutto lì: ad immaginare che una tecnica funzioni ci vuole poco, a dimostrarla nel contesto finale invece no.
Di nuovo, di quali tecniche parli?
Fammi un esempio di una tecnica che, a tuo parere, sia efficace senza doverla testare.
Ti prego non tirarmi fuori il calcio nelle palle, il dito nell' occhio a tradimento, lo sputo catarroso e altre amenità.
Colpire di sorpresa l' avversario non è un patrimonio esclusivo delle AMT, anzi.
Dichiarare la maggior efficacia delle AMT in virtù di queste astuzie è onestamente ridicolo, da un lato si dice che devi allenarle dieci anni prima di iniziare a capirle, poi salta fuori che tutto si riduce ai colpi infami dei bambini dietro scuola.
E ancora non danno alcuna reale garanzia di successo, o credi che tutte le ragazze stuprate dagli svedesi autoctoni non abbiano provato a graffiare, storpiare, strappare, mordere, etc.?
Questi tuoi assunti sono basati su sensazioni tue personali e questo è un must nei praticanti di AMT:
immaginare che le cose vadano come vorremmo noi senza averle mai statisticamente messe in pratica.
Senza contare che trovo alquanto ridicolo vaneggiare costantemente di scontri in cui IO possa storpiarti, spaccarti, cecarti, strapparti le palle mentre TU sia un lobotomizzato che sa solo tirare cazzotti e fare un double leg, e siccome le MIE tecniche sono mortali o invalidanti mentre le TUE sono studiate per fare stupidi match, io vincerò DI SICURO!
Non so se mi spiego, ma questo è il mantra tipico dei marzialisti, quelli che poi vengono a provare uno sparring, tronfi con le loro belle cinture nere in Cin Ciun Cion e vengono letteralmente disassemblati dalle botte o finalizzati in pochi secondi, dimostrando una totale e completa impreparazione al combattimento attivo.
Resto in attesa di qualche esempio delle tecniche di cui parli.
Buona giornata!