venerdì 5 dicembre 2014

Back again - considerazioni sulla popolarità (o meno) del blog

Era veramente da tempo che non scrivevo nè, per essere sinceri, mi interessavo minimamente al mondo delle arti marziali su Internet.
Pensate che giusto ieri mi sono ricordato di avere questo blog, l' ho riaperto giusto perchè ho ricevuto la notifica di un commento ricevuto.
Questo giusto per chiarire come stiano le cose, visto che per anni ho ricevuto accuse riguardo la mia presunta frustrazione marziale (ahahah!), voglia di mettermi in mostra (?!?) e altre amenità.

E così avendo a disposizione qualche minuto di puro cazzeggio sul web, capito dopo svariati mesi su di un noto forum nel quale nemmeno a farlo apposta trovo riportato un mio articolo, relativo nello specifico al Ninjutsu.
Sapevo perfettamente quali sarebbero state le reazioni, perciò non mi ha stupito nè interessato più di tanto leggerle tali e quali.
Non che questo mi renda in qualche modo più attendibile, maturo o intoccabile: diavolo penso di aver già spiegato abbastanza queste cose, tanto che mi fa solo sorridere l' aria piccata o saccente che al contrario continua a permeare le reazioni dei Veri Espertoni...

In fondo il pattern è sempre quello: io non conosco niente, quello che scrivo sono tutte falsità da ignorante, i miei giudizi non valgono nulla (soprattutto perchè non ho miei video da pubblicare, quindi non sono nessuno!), parlo male degli altri perchè sono un bimbo brufoloso che ha praticato "O' Caratè" a nove anni ma poi i bulletti pugili lo hanno picchiato, bla bla bla.
Nulla di nuovo e cosa più bella nulla che turbi minimamente la mia vita.
Qualche anno fa, e intendo prima ancora di iniziare a scrivere questo blog, sarei stato capace di rovinarmi la giornata per simili accuse: avrei replicato duramente innescando litigi virtuali, probabilmente finendo per fare quello che fanno tutti gli aficionados espertoni da forum: mediare una conclusione che accontenti un pò tutti, salvando la faccia degli "amici che praticano quel genere di cose ma sono amici e non posso sfotterli" e spiegando che "sì è tutto vero, ma io conosco Veri Maestri® che fanno le cose come si deve, sono ottime persone e saprebbero ammazzare a mani nude un Grizzly addestrato da un Seal sanguinario con la propria AMT!".

E invece la sensazione che provo è di indifferenza totale e me ne compiaccio perchè significa che mi sono liberato per davvero dai condizionamenti del fantastico mondo delle arti marziali.
Che bisogno c' è allora di tornare a scrivere qui, partendo proprio da quel post?
Beh, ci tenevo solo a sottolineare una volta di più quanto sia importante fare attenzione quando ci si avvicina a queste pratiche, e intendo le arti marziali tutte.

Ci si interessa di qualcosa di affascinante, non importa di quale stile o metodo si parli, poi ci si appassiona e si cercano informazioni.
E a seconda delle persone con le quali si viene in contatto si possono ricevere risposte più o meno credibili, opinioni più o meno sensate; Ci si rivolge agli "esperti", o quelli che si ritengono tali, e spesso si finisce ugualmente per dar credito e sostenere quelli che hanno più carisma o praticano ciò che ci piacerebbe fare.
Perdendo un pò di vista il punto che da anni cerco, con tono ironico o strafottente a seconda dell' umore, di sottolineare con le mie considerazioni: il senso critico.

Non ho mai preteso di essere io l' esperto di turno (il cielo me ne scampi!), ho sempre riportato le personali impressioni derivate da tutto quello che ho vissuto in questo campo, sottolineando quelle cose che prima mi sfuggivano proprio perchè la mia vista era annebbiata da luoghi comuni, condizionamenti di parte o mancanza di approfondimenti.
Naturalmente nemmeno quello che scrivo qui rappresenta la Verità: sono solo la mia esperienza e le mie osservazioni.
Chi vuole leggerci frustrazioni di un bimbo represso, libero di farlo.
Chi ci vede ignoranza per via di mie esperienze limitate nell' argomento specifico, altrettanto.
C' è persino qualche sprovveduto che più o meno velatamente mi ha eletto a paladino della "verità marziale", e anche a questi dico che non è cercando un altro leader che si trovano le risposte.
Ognuno deve far quadrare i propri conti, io sono ben lieto di aver sistemato i miei, anche se questo ha significato distruggere l' immagine romantica delle arti marziali che avevo fin da bambino e sostanzialmente smettere di praticarle con quello spirito.

Non date retta a nessuno se non al confronto, ai dati, all' obiettività.
Se una persona esperta e in buona fede vi dice una tal cosa, fate sì con la testa e poi ascoltate anche il parere di altre dieci.
Le persone amano raccontare fatti o esprimere giudizi spacciandoli per verità, siamo tutti fatti così: ma sono solo episodi ed ognuno vive e giudica le cose con parametri ed esperienze diversi.
Imparate a mettere i puntini sulle i, a costo di essere petulanti, avendo come unico e solo punto di riferimento l' obbiettività: è quello l' unico parametro di cui fidarsi veramente... a patto di saperlo valutare!
Ci dice che migliaia di persone si difendono ogni giorno grazie alla propria pratica, anche della più improbabile delle arti, ma che quella pratica spesso rappresenta una minima parte del successo.
Ci dice che milioni di persone praticano arti marziali convinte di essere spiritualmente e moralmente arricchite, ma poi nei fatti compiono nefandezze o gesti del tutto incoerenti nella vita di tutti i giorni.
E ancora ci dice che le tecniche, i metodi, i presupposti con cui si praticano gran parte delle arti marziali non hanno fondamenti scientifici; e quand' anche questo non sia importante, vengano vendute senza parlare chiaro riguardo a nessuno dei loro aspetti.
Perchè è di questo che parlo qui, e trovo sconfortante che dopo anni debba tornare a ribadirlo.

L' unica ragione per cui tengo aperto il blog, dopo averlo chiuso già una volta proprio per il disgusto provocato da certe reazioni, è sempre quello: ci ho scritto quello che avrei voluto farmi leggere quando ho iniziato la mia avventura in questo campo, e a qualcun' altro è tornato utile per fare le proprie riflessioni.
Se un bambino vuole fare l' astronauta perchè sogna di camminare sulla Luna, io penso che sia giusto spiegargli che non funziona come nei cartoni.
Dovrà studiare per anni cose pallose o che non c' entrino nulla, diventare prima un pilota dell' esercito, forse andare contro ad ideologie personali o morali, diventare una specie di robot con migliaia di procedure in testa, e chissà che altro.
E magari scoprendo che alla fine camminare sulla Luna non voglia dire un cazzo...
A me non interessa nulla se ciò che ho scritto sia popolare o meno: mi basta raccontare del mio viaggio verso la Luna.

9 commenti:

  1. Ciao, io sto partecipando alla discussione, e ho criticato il tuo post. Là l'ho detto, qua lo ribadisco.
    conosco il tuo blog, quindi non necessito chiarimenti di sorta su finalità e quant'altro, sebbene, alcune posizioni le trovi condivisibili
    a onor del vero, nessuno ad oggi nessuno si è eretto a Vero Esperto, come nessuno ha detto che scrivi falsità da ignorante, che sei frustrato o quant'altro...non metto in dubbio che nel corso della tua esperienza possa esserti capitato, ma nella presente discussione, non è una situazione di cui ti puoi lamentare.
    se avessi avuto qualche minuto di cazzeggio in più per leggere anche gli altri post, lo avresti notato.

    io non ho criticato te personalmente, nè la tua opinione: io ho criticato il contenuto di ciò che hai scritto: descrivere un'intera categoria di praticanti come bambinoni allampanati e troppo cresciuti, cosa che, neanche troppo velatamente si trova spesso riferita all'intero panorama tradizionale, è una cosa che va abbastanza contro il senso critico che vorresti sviluppare nel lettore...qualità il cui sviluppo non può certo venire favorito dalla "strafottenza" (sic)...al limite l'ironia può aiutare, ma nella circostanza mi pare che si sia andati un po' oltre.
    un post dove venivano analizzate un po' più oggettivamente le varie strategie di marketing e mcdojo dell'organizzazione creati dal suddetto maestro, o sul perchè le doti dello stesso vengano messe in sordina per dare adito a manifestazioni di un certo tipo, avrebbe riscontrato, da parte del sottoscritto una maggiore approvazione. così com'è, il post si presta anche a critiche consistenti, e non certo per difendere il sistemone.

    ps: non citi mai direttamente l'organizzazione, nè il suo fondatore, ma per chi conosce è facile farsi due conti. posso chiederti come mai?

    Kagemusha

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  2. Arte Mortale vai avanti e non ti pentire, sappi che c'è gente in giro che è molto vicina alle tue idee e che è più critica e oltranzista di te (tipo io). Quindi, anzi, tu sei una voce moderata e serena. Saluti e continua ad allenarti.

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  3. Rispondo a Kagemusha: non nascondo affatto che l' articolo relativo al Ninjutsu fosse sopra le righe, tra l' altro mi sembra che lo avessi pure corretto per ammorbidirlo un pò.
    E non nascondo nemmeno il fatto di aver scritto articoli volutamente strafottenti, visto che questo è un blog personale e non un libro ufficiale che descriva il mondo delle arti marziali.
    A volte scrivo in maniera più diplomatica, altre no, soprattutto nei primi articoli, perchè mi andava così.
    Non credo che questo rappresenti un problema dal momento che non sono ancora stato invitato in qualche trasmissione Mediaset in qualità di "esperto tuttologo del mondo marziale"... Perciò pensate pure che i miei articoli siano stronzate prive di obbiettività, tanto lo scopo non era quello.
    Però permettimi un' osservazione, così tanto per parlare.
    Navigo sul web da anni, pratico da molti di più, ho partecipato a seminari, demo, competizioni, letto libri, parlato con praticanti e maestri, parlato con persone del tutto estranee all' argomento... e tirando un pò le somme mi sembra che le stronzate, le esagerazioni, i punti di vista poco obiettivi (soprattutto), le storie pompate, i termini coloriti o i singoli episodi presi a dimostrazione di intere categorie, siano molto più evidenti da parte dei sostenitori delle arti marziali di cui discuto, rispetto ai detrattori.

    Insomma, non mi sembra sia corretto fare i puntigliosi sulle mie argomentazioni in quanto non siano credibili o possano offendere qualcuno, se poi dall' altra parte ci sono centinaia e centinaia di maestri o praticanti che dicono cose altrettanto false offendendo il buongusto e l' onestà tutta.
    Non so se mi spiego.
    Per ogni termine esagerato o strafottente che abbia usato io, trovi decine di articoli, riviste o sostenitori che facciano lo stesso al contrario, per osannare, mitizzare e in sostanza fornire un punto di vista per niente obiettivo.

    Poi sia chiaro, non è mia intenzione spararle grosse per "bilanciare" questa situazione, ma mi arrogo il diritto di concedermi queste licenze nell' esposizione, chi avrà orecchie per intendere intenderà.

    Preferisco non citare le organizzazioni, quando possibile, principalmente perchè ciò di cui discuto si riscontra in generale in certi stili, a prescindere dalla scuol.. ehm, marchio specifici.
    Si cade subito nel malinteso per cui "siccome io non pratico nella scuola di cui si parla, sfottiamola tutti insieme noi che al contrario facciamo le cose... come si deve!"
    Questo è ciò che avviene nei forum, lo saprai benissimo anche tu.
    Nel post incriminato era chiaro che mi riferissi ad Hatsumi ed alla Bujinkan, tra l' altro potrei fare un' osservazione velenosa riguardo a certi sostenitori ma evito per decenza e perchè in fondo non me ne importa davvero nulla.
    Questo perchè è l' associazione più diffusa che pratica quel genere marziale, ma so bene che il discorso è riconducibile a qualunque altra presunta scuola di Ninjutsu.

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  4. Concludo con una riflessione ovvia ma che mi pare giusto rimettere in evidenza.
    Io parlo di onestà intellettuale, di buonsenso, di obiettività, di dati e fatti. Chiaramente sulla base dei miei parametri ed esperienze.
    Per me il fatto stesso di andare in una palestra, o in un garage, ad imparare il Ninjutsu dal signor Pincopallo è A PRESCINDERE qualcosa per cui fermarsi un attimo a riflettere.
    E NON perchè sia stupido, ridicolo od infantile: diavolo c'è gente che si crede un commando sparando pallini di plastica, gente che va nei boschi a fare le magie, gente che si veste da Memole, gente che apprezza i film di Micheal Bay...
    Non c'è niente di stupido nel divertirsi.
    La questione riguarda la consapevolezza, il modo in cui tutto questo venga inteso e soprattutto spacciato agli altri.
    C'è una questione di presentazione, e riguarda il modo in cui pubblicizzi e racconti ciò che fai.
    C'è una questione di tecnica, e riguarda quello che alleni e quali riscontri abbia nei fatti (e cristo santo non parliamo sempre di gabbie o ring...)
    C'è una questione morale, e riguarda i valori umani che dici di perseguire, condividere e sostenere e quanto questi siano effettivamente riscontrabili nella tua persona.

    Detto questo, il Ninjutsu è venduto come l' arte dei Ninja, mica dei guerrieri vichinghi.
    Viene spacciato come l' insieme del sapere tramandato dai Ninja, ci si veste e si rispettano presunte etichette e formalità riconducibili in qualche maniera ai Ninja.
    Ci si allena in esercizi, tecniche o armi riconducibili a quanto facessero i Ninja.
    Sbaglio?
    Eh già, devo proprio sbagliare... in realtà ad ogni persona che si presenti in un corso di Ninjutsu viene spiegato per filo e per segno quello che trovi nei forum quando qualcuno solleva delle perplessità a riguardo, viene spiegato che dei Ninja non si sa praticamente nulla, viene spiegato che un impiegato italiano che ha fatto Karate, Kick Boxing e Pallacanestro poi un giorno si è appassionato al Ninjutsu ed ora è un maestro Ninja, magari alla Bujinkan spiegano pure che il loro capo fondatore in realtà ha unito delle scuole a caso di cui non si sa nulla, non fornisce prove, ha creato un bel franchising mondiale e da bravo successore Ninja ci ha guadagnato tanti soldini, etc, etc etc.

    Ecco, io è quello che vorrei mi venisse raccontato, e siccome nel mio caso non è stato fatto (non era Ninjutsu ma tanto le modalità sono tali e quali) non mi faccio troppi problemi ad alzare un pò i toni per far passare il concetto.
    Niente di personale eh, buona serata.

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    1. il Ninjutsu è un insieme di tecniche messe a punto negli anni '80,sull'onda dei film di serie B sui Ninjà che allora andavano per la maggiore. Non ha niente a che fare con quello che praticavano nel Giappone del xvii secolo i veri Ninja, i quali erano tutt'altro che tradizionalisti e se esistessero a tutt'oggi,userebbero anche armi come un mitra compatto. Detto questo ( non sapevo neanche se era il caso di commentare) ma davvero quelli che praticano il cosiddetto Ninjutsu al giorno d'oggi credono di diventare ninja? A parte qualche regazzino e qualche adulto da reparto neurologico.. Da quel che ho letto sull'argomento (i video non si possono guardare) mi sembrano più che altro tecniche raffazzonate,utili per uno che sbarca il lunario con il guadagno illecito o per un guerrigliero-terrorista. Il dottor Hatsumi è un furbo, di certo un esperto in varie cose marziali,ma uno che vende aria fritta ai creduloni americani. C'è poi un certo Stephen Hayes che a me me pare proprio un esaltato, e comunque un vecchio (per i parametri sportivi) che campa spacciando un'arte marziale inventata di sana pianta,per una tradizione addirittura millenaria (uuuh). Ho conosciuto uno che "faceva" il Ninjutsu, un demente con tanto di costume de 300 euri, minimo.

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    2. https://youtu.be/HlRdn3xWhbc
      questo è il ninjutsu? oltre la prima proiezione non sono riuscita a guardare. Due considerazioni: #1 le cinture colorate in stile Judo sono ridicole; #2 al confronto le dimostrazioni di Wushu sono magistrali.
      (pps: che cazzo gridano? di certo i veri Ninjà una cosa è certa,che NON gridavano!) (BUFFONI)

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  5. il fatto, è che nessuno ha detto che "hai scritto cazzate prive di obbiettività" o "i soliti pattern". il senso del mio intervento è proprio lì: a leggere, sembra che sia stato ripescato il tuo articolo in cui si dice in maniera schietta come funzionano le cose, e arrivano i bambini a cui è stato rotto il giocattolo, che cominciano a inveire infantilmente. questa è misitificazione. il tuo articolo è stato anche criticato, ma partendo da concetti espressi, e arrivando a critica motivata, il che è sensibilmente diverso dalla descrizione da te fornita: mi sono firmato apposta, cosicchè fosse tutto rintracciabile, e se è il caso, posso pure linkare la diretta discussione per farsi un'idea più concreta. che poi, se mi si legge, è evidente che non stendo il tappeto rosso ad Hatsumi, quindi per certe cose sono pure d'accordo (ribadisco che la sua "ambiguità" in merito a certe pratiche non mi piace), ma è proprio la modalità che ritengo sbagliata.

    il punto è proprio quest'esposizione tipo "sparo nel mucchio" non passa il concetto, passa una cosa in parte simile, però con proporzioni sballate: se io voglio scrivere un articolo in cui consiglio di diffidare di quei maestri che hanno fatto un po' di cose raffazzonate insieme, e ti dicono che fanno MMA, perchè adesso quello tira, quindi c'è chi vorra sfruttare l'onda, poi invece scrivo un articolo in cui passa l'idea che l'MMA tutta è una truffa perchè gli insegnanti sono tutti un manipolo di pagliacci improvvisati, che, con allievi al seguito, costituiscono una cricca di scimmioni incapaci che vanno lì solo per menar cazzotti senza arte nè parte, è ovvio che mi arriverà uno sciame di critiche (giustificabilissime) nel quale mi si fanno notare le incongruenze. il paragone rende l'idea?

    è corretto criticare criticare una tua argomentazione, nel momento in cui lo si può fare fornendo un minimo di riscontro effettivo: per fare qualche esempio, praticante di ninjutsu=ninja...falso...tra l'altro spesso il ninja storico, da pro o contro viene dipinto come un individuo al di fuori della tecnica marziale dell'epoca, cosa che non è.
    altro adagio spasmodicamente ripetuto è che gli insegnanti non sanno mai nulla della figura storica del ninja...falso...la ricerca storica può dirsi tutt'altro che esaurita, ma non si può nemmeno dire che nessuno sappia niente.
    poi é VERO che ci sono i ciarlatani (che poi, con i dovuti accorgimenti di stile trovi dappertutto), e se te ne esci col volantino in cui ti presenti con foto di ninja da b-movie, e programmi improbabili, ti meriti il peggio, e tutti gli sfottò del mondo, ma il prezzo non andrebbe pagato da chi invece vuole lavorare in maniera seria e con tutti gli accorgimenti del caso.
    se volessi dare un parere equidistante sulla bujinkan ad un neo-praticante non direi di evitarla come la peste, di stare attento a certe cose, magari sì: poi deciderà lui se intende proseguire con quell'insegnante, con un altro, o cambiare direttamente aria

    Kagemusha

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  6. ps: mi secca passare come il difensore a spada di tratta di Hatsumi, e come detto, molte sue cose non mi piacciono, ma che abbia messo insieme nove scuole senza saperne nulla, proprio no: dei gradi ufficiali ne ha, e si sa pure...ad esempio Kukishin e Takagi Yoshin esistono anche al di fuori della sua organizzazione, quindi di sicuro non se le è inventate. casomai la questione di dare prova di storicità riguarda ALCUNE di esse, e il suo essere "erede ninja"

    Kagemusha

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  7. Arte Mortale, apprezzo sempre la tua maniera di argomentare.
    Come dici giustamente non c'è nulla di stupido nel divertirsi.
    Io stesso per divertirmi faccio cose secondo cui molti mi considererebbero un cretino.
    Il problema è quando certe "zone grige" vengono sfruttate in maniera poco onesta.
    E mi sembra che in quel forum il tuo articolo sia stato usato in manirea sostanzialmente scontestualizzata per supportare un discorso diverso da quello che volevi fare.
    O almeno a me è parso così.

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