lunedì 10 febbraio 2014

Risposta - 1

Utilizzo un post per rispondere in modo più ordinato alle osservazioni di SvartArntor nei commenti.
Purtroppo il sistema di commenti di Blogspot è scomodo, ma bisogna accontentarsi.
Comunque per rispondere utilizzerò il mio consueto metodo, sezionando punto per punto il testo per essere il più chiaro che mi riesca.

- "Per il wing chun invece sì, in quanto la gestione della corta distanza soprattutto in un caso di combattimento reale (ovvero non sportivo) è la prima che viene a verificarsi (se vedi i vari video di aggressioni reali sono anni luce distanti dai combattimenti di boxe o di thai in generale)"
Ni, la corta distanza è una cosa, la distanza studiata nel Wing Chun un' altra.
Nel Wing Chun si spendono tantissime ore a studiare esercizi che prevedono di rimanere vicini senza però chiudere in clinch, aggrapparsi e finire avvinghiati.
Vorrei anche sottolineare che un match di Boxe o di Muay Thai si sviluppa in un certo modo in quanto SPORT, con un regolamento ben preciso.
Non pretendo di rimarcare come un pugile medio possa chiudere uno scontro "da strada" al primo assalto, sarebbe un ulteriore assolutismo; Però voglio sottolineare come in qualsiasi match dall' alba dei tempi, qualsiasi, accade che i pugili, i nak muay e chi per essi finiscano proprio in clinch.
Si combatte a lunga/media distanza in quanto parliamo di atleti consapevoli e alla ricerca del KO con i colpi "lunghi", ma se un assalto non va a segno si finisce in clinch.
Diavolo, non ci si scappa, provare per credere...
Ecco: il Wing Chun studia quella frazione di secondo in cui si passa dalla media distanza al clinch, al corpo a corpo, alla zuffa tirandosi i capelli...
E devo ancora vedere una persona al mondo, dal vivo o in video, che riesca ad applicare sul serio tutti quei precisi movimenti di deviazione senza farne risultare solo un mulinamento scombinato di braccia.
Poi siam sempre lì, contro alcune persone può anche funzionare, ad esempio se prendono paura e diventano passive: ma io prendo a riferimento gente intenzionata a fare a cazzotti, non dimostrazioni o scontri con pincopallini spauriti.

- in quanto appunto il WC è nato per necessità di difendersi in un contesto reale.
non voglio metterlo in dubbio ma io ho una mia teoria a riguardo, che può benissimo essere una cazzata, intendiamoci: secondo me il contesto in cui si è sviluppato il Wing Chun era, come molti altri, decisamente diverso da quello odierno ed occidentale.
Non so, secondo me i cinesi facevano a cazzotti smanacciando alla cazzo... dico davvero, mi sono creato quest' idea per cui per ragioni di varia natura i più noti ed "antichi" stili cinesi fossero buoni nel loro contesto originario fatto prima di tutto di gente molto ignorante riguardo al combattimento.
Non è per offendere nessuno, ma vediamo di capirci...
Ad esempio i giapponesi prima dell' arrivo degli americani e portoghesi erano veramente minuscoli.
Non so se avete mai visto un' armatura originale di un Samurai.
Oppure penso al popolo cinese che fino a poche decine di anni fa era formato soprattutto da contadini sperduti nelle pianure, non da gente formata e istruita; Gente del tutto ignorante riguardo al resto del mondo.
E magari tra di loro persino a livello culturale non erano concepiti certi tipi di scontri, atteggiamenti, etc.
Per farmi capire meglio con esempi pratici: pensiamo all' Italia in cui vivevano i nostri genitori.
Nei paesini di periferia a quei tempi non esisteva nemmeno la concezione che ci fossero sistemi di combattimento evoluti.
Nelle balere, i giovinotti "facevano a pugni" in modo grezzo e del tutto istintivo.
Poi qualcuno nelle grandi città iniziò a conoscere quelle cose strane importate, la "lotta giapponese"... e chi la praticava diventava una specie di mostro da combattimento.
Poi la cosa si diffuse e iniziarono le competizioni, e via così fino ad arrivare alle MMA odierne.
Tutto già visto, verissimo: ma calato in un contesto completamente diverso, a livello culturale, a livello di diffusione, a livello di clima sociale, etc.
Insomma, il "contesto reale" in cui il Wing Chun poteva fare furore potrebbe essere molto diverso da quello di oggi.
E basta riguardare con occhio critico la propaganda e i metodi di insegnamento dei primi anni '90 rispetto ad oggi.
Chissà come mai oggi tutti parlano di lotta a terra, di difesa personale in cui si studia psicologia, di low kicks... guardate i video di quegli anni, queste cose non se le cagava nessuno perchè tanto "non erano inerenti all' argomento"...

- Che poi il wing chun possa essere utilizzato in un contesto sportivo secondo me anche questo è possibile ma assai poco diffuso [segue video di sparring amichevole]
Certo, non vorrei far passare il messaggio che se fai Wing Chun diventi un incapace persino se non lo eri prima...
Il problema resta sempre quello, un conto è fare uno sparring amichevole, una demo, quello che vuoi; Un altro conto è dimostrare l' applicazione di quelle cose in modo sistematico.
E purtroppo queste cose vanno viste nel Full Contact, non ci piove.
E' solo quando arrivano le castagne che ti possono mettere KO che si può giudicare la percentuale di efficacia di uno studio.
Non mi risulta che nessuno sia mai riuscito a vincere con il solo Wing Chun, facendo le cose del Wing Chun in match full contact di MMA, e dico MMA perchè mi pare giusto confrontare persone che studino combattimento in modi diversi, non burini di paese messi al tappeto alla Locanda del Guascone.
Ciò naturalmente non esclude che anche praticando MMA si possa essere ugualmente delle pippe, intesi.

- io credo che se si voglia utilizzare in un contesto "sportivizzato" bisognerebbe comunque modificare lo stile
Eh no, non sono mica d' accordo...
Fino ai primi anni '90 il Wing Chun era lo stile perfetto, quello che spaccava il culo ai judoka (ssse..), ai karateka, ai vietvocosi, ai taichicosi, etc...
E sottolineo con forza, quello era già un' evoluzione di quello praticato dai cinesi in Cina decenni prima...
Certo, la propaganda prevedeva di andare nelle palestre di cazzari e malmenarli.
Mai andati a farlo in un' accademia di pugilato o di lotta libera. Curioso.

Adesso, dopo le sonore bastonate prese in tutto il globo, tutti se ne vengono fuori con questa cosa delle "modifiche" da apportare al Wing Chun "per farlo funzionare nei match".
Un pugile, un nak muay, un jujitero, un judoka... tirano tali e quali le loro tecniche sul ring quanto "per difesa", anzi possono anche metterci tutti quei gingilli che fanno la differenza (ma che in molti stili cinesi paiono essere l' unica tecnica: dita nel culo, occhi spappolati, capelli tirati, urla assordanti, lame nascoste, dita recise..).
Va bene la specializzazione sportiva, ma possibile che così com' è non sia proprio buono?

- Alla fine anche la muay thai deriva da un'arte marziale (krabi krabong) e solo per il fatto che non veniva utilizzata nei ring non credo che nessuno si sia mai messo a discutere sulla sua efficacia.
In quest' ottica hai ragione, la Muay Thai odierna è in effetti un' evoluzione diciamo scientifica di quella antica (che però non è il Krabi Krabong, attenzione: quella è la parte armata).
E se vedi qualche demo di Mae Mai ci puoi trovare ugualmente tecniche strambe e perlopiù inapplicabili, spesso folcloristiche quanto negli stili cinesi.
Però faccio notare che i thailandesi hanno evoluto la loro arte confrontandosi attivamente con tanta altra gente, e generalmente l' hanno presa a calci nel sedere.
E i thailandesi non sono propriamente dei colossi di uomini.
I cinesi, che hanno la popolazione più grande dell' Universo, per poter competere cosa hanno inventato? Il Sanda sportivo.
Sì, quello che in pratica pare kick boxing mista Muay Thai mista Lotta.
Dove siano finiti in tutto questo i loro mitici stili di draghi, liocorni e maiali no one knows it.
E il Wing Chun resta lo stile di kung fu più diffuso al mondo, quello efficace, quello con cui le donne si difendono... Mah, io dissento.

- non credo che per il semplice fatto che qualcosa non sia "da ring" sia inefficace a prescindere...
Giusto, infatti lo sport è una cosa, fare a botte "per strada" è un' altra cosa e infine combattere per la vita un' altra ancora. Vorrei che questo fosse ben chiaro.
In quest' ultimo mese ho avuto numerose conferme di questo, avendo visto varie scorrettezze in match o tecniche proibite eseguite da gente venuta a provare (che ovviamente non conosceva le regole sportive).
Sai cosa? Funziona tutto. In modo disastrosamente evidente.
Ma ho parlato spesso di questo: se cominciamo a parlare di combattimento per la vita, in cui si possa sul serio fare qualsiasi cosa possibile per arrecare il maggior danno possibile al nostro avversario, si scade in quella che io chiamo "modalità scimmia impazzita®", che è qualcosa di ben diverso dallo sport e credo dalle arti marziali in genere.
C' è gente che studia per davvero queste cose, e a me fa una gran pena.
Non mi dilungo di nuovo ma resta il nocciolo della quesione: il Wing Chun (e certe arti marziali) funziona solo grazie ai colpi scorretti?
E che si studiano a fare allora tutte quelle raffinatezze?
Perchè a me quando uno mi parla di colpo efficace perchè entra negli occhi lo mando a cagare seduta stante.

- Per quanto riguarda systema intendevo quantomeno il ramo vasiliev..
Questo? http://www.youtube.com/watch?v=9OouQ0RPs50
Perdonami ma io, con tutto il rispetto, non vedo alcun studio del combattimento in queste cose.
Non capisco cosa debba dimostrare prendere a pacche un manichino inerme.
Tira dei colpi fortissimi usando bene il corpo? Benissimo, chi lo mette in dubbio questo.
Solo che hai idea di quanta gente in tutto il mondo tiri dei colpi fortissimi?
Lasciamo perdere se usi solo i muscoli o non gestisca il corpo allo stesso modo: non fa alcuna differenza se fa finire a terra l' altro.
Sono cose interessanti per carità, solo non ci vedo nulla di speciale da fondarci uno stile.

- molti allievi di bayer comunque hanno recentemente iniziato a combattere in MMA.
Buon per loro. Quindi?
Questo autentica il Wing Chun come "uno stile vincente"?
Potrebbe, sì... solo se questi allievi vincessero regolarmente i loro match utilizzando solo il Wing Chun, allenando solo il Wing Chun, con i metodi divulgati per decenni nel Wing Chun.
Scusa non voglio fare il puntiglioso per aver ragione per forza, ma io è di questo che sto parlando...
Oggi tutti possono competere nelle MMA, ma nessuno si azzarda più ad entrare in gabbia con la sola esperienza del proprio stile cinese.
E' ovvio viene da dire... Già, ma lo è solo perchè ormai è appurato che se ad esempio non sai lottare uno con pochissima esperienza ti può portare a terra e sottomettere in men che non si dica.
E ripeto, una volta lì dentro tutti, indistintamente finiscono per combattere nel modo consueto, disordinato che sia, inconsapevole che sia.
Niente più "scontri terminati in 3 secondi" a suon di pugni a catena dopo deviazioni al volo...

- volevo porti i riflettori anche su questo canale. E' un istruttore di wc di chicago che ha avuto esperienze con boxe e wrestling, nonché lavora nelle forze dell'ordine... descrive un po' la sua visione del wc "serio" a mio parere
Esperienze di boxe e wrestling... Eeeeeeh già.
Non hai messo il canale però! :-)
Ma provo a visualizzare il personaggio: ben messo o addirittura culturista, avvezzo alle botte (boxe e wrestling abbiamo detto?), lavora in ambienti molto concreti e.. forze dell' ordine?
Magari gira con una pistola, un taser, e in squadra...
Ne ho parlato in un post specifico di questa gente che "picchia col Wing Chun"...
A me piacerebbe tanto vedere la "cinesina che ha inventato il Wing Chun, arte suprema di difesa con cui il debole può vincere il forte".
Cristo, non un bisteccone americano con esperienze di boxe e wrestling che lavora nelle forze dell' ordine di Chicago! Non so se mi spiego.

- Ti faccio un esempio: è più forte un pugile, un thai, un lottatore di mma, un "lethwei", un kickboxer, un bjj o un lottatore di savate?
Avevo discusso di questi confronti in un altro post: non stiamo parlando di confrontare diverse arti funzionali dichiaratamente efficaci nel combattimento.
Stiamo parlando dell' uomo del Wing Chun che si confronta con il pugile, il nak muay, l' mma fighter, il jiujitero, il savateur e così via...
Stiamo parlando di vedere una di quelle mirabolanti tecniche applicate contro gente che attacca e si difende usando queste altre tecniche.

Io credo che il Wing Chun abbia la sua dignità e applicazione in un certo tipo di contesto, francamente anche più di altri stili di arti marziali in cui si studiano cose ancora più nebulose.
Ma quando dall' altra parte si materializza qualcuno di un pò più avvezzo alle botte, certi studi si perdono nei meandri dell' inapplicabilità e lo dico senza odio.
Quello che a me infastidisce è la pretesa di essere uno stile di combattimento paragonabile alle arti funzionali, o quella di insegnare alle donnine a difendersi con agili movimenti fatati.
Questo è intollerabile, e ampiamente dimostrabile nella sua falsità.
E naturalmente vale per tutte le arti marziali in cui si studino movimenti contrari ai principi del combattimento reale umano.

17 commenti:

  1. oh mamma mia perdonami ma tra tutta la confusione che avevo fatto mi sono scordato di linkare il canale ^___^ http://www.youtube.com/user/izzotacticalcombat

    Comunque grazie di avermi dedicato addirittura un post per rispondermi!
    Appena avrò un po' di energie proverò a risponderti un po' meglio anche se più o meno siamo arrivati ad una fase di stallo dove ognuno ha le sue opinioni.
    Ci tengo a precisare comunque che ho intenzione in futuro di fare altre esperienze soprattutto in altri sport di combattimento, poi magari ti farò sapere se miglioro o no (che poi alla fine è quello che conta, no?)

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  2. Ciao, perdonami se torno una volta tantum con qualche cosa da proporti a 'mo di affronto, la verità è che sono molto appassionato a questa tematica e quando mi viene in mente qualcosa mi va di proportela:

    http://www.attackproof.com/the-myth-of-grappling-as-self-defense.html

    Volevo consigliarti di leggere questo articolo (magari non tutto che è davvero lungo)
    Cosa ne pensi al riguardo?

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  3. Ciao, perdonami ma non ho davvero il tempo per leggere tutto l' articolo perciò rispondo solo per una rapidissima scorsa che ho dato.
    Stavo scorrendo l' articolo quando sono arrivato ai punti di riflessione con i quali, mi pare di aver inteso, si voglia screditare la teoria della lotta come autodifesa.
    Beh, mi sono cascate le braccia...
    Prima di tutto chiariamo subito la cosa: non ho mai conosciuto ne sentito alcun grappler allenarsi per l' autodifesa con lo stesso mindset con cui lo fanno invece i cultori di certe arti marziali.
    Al massimo relegano la questione al classico "mi può tornare utile". Nessuno si aspetta di imparare a "difendersi" con il grappling, non si iscrivono proprio con quello spirito.
    Perciò già l' articolo mi pare una specie di paraculo di chi ha la coda di paglia e deve promuovere un qualche super sistema militare totale.
    Detto per inciso anche quella del BJJ come autodifesa definitiva è chiara propaganda di certi tempi e altrettanto facilona... con la rimarcabile differenza che però con il BJJ schiere di praticanti hanno dimostrato di difendersi più che bene.

    Qui lo dico e qui lo ribadisco: la difesa personale, i militari, tutto ciò che riguarda "il combattimento per la vita" è tematica che NON HA a che vedere con le arti marziali che si studiano in palestra al corso delle sei.
    I cosidetti sistemi di autodifesa nelle intenzioni vogliono occuparsene, peccato che nei metodi risultano disastrosamente poco produttivi, o meglio, non la raccontano per niente giusta sul fatto che NO, NON E' VERO che grazie ad esso "si impari a difendersi".

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  4. Ciao! Ho scoperto il tuo blog ieri notte..e mi hai tolto tre ore di sonno! XD
    Mi sono messa a cercare sul web qualcosa di concreto e soprattutto supportato da esperienze personali per "supportare" l'idea che mi sono fatta riguardo l'argomento ART/difesa personale. Bene, una volta incappata nel tuo blog non ho potuto fare a meno di perdermici saltando da un tuo post all'altro..fino a che non ho guardato l'orologio e ho visto che s'erano fatte le 3.00!
    Ti faccio davvero i miei complimenti, è un piacere "leggerti", mi sono trovata d'accordo col 90% almeno delle cose che ho letto e, in certi passaggi, mi hai fatto morire dal ridere (in senso buono ovviamente).
    Non so se è il posto adatto per scriverti, nel senso che il mio commento risulterà poco collegato a questo tuo ultimo post, ma mi piacerebbe che lo leggessi e mi dessi un'opinione. Quindi, se mi permetti, ti annoio un po' con la mia "storia" e poi ti pongo qualche domanda.
    Anche io sono sempre stata fin da piccola affascinata dalle ART e ho sempre sognato di praticarle, purtroppo per molti anni non avendone la possibilità, dato che vivo in un piccolo e sperduto paesino in cui gli unici "svaghi" per i ragazzi sono UNA palestra e DUE pub!
    Crescendo sono andata fuori per motivi di studio e mi sono imbattuta in una palestra vicino casa in cui facevano Aikido. Ho voluto provare, anche supportata dal fatto che fosse una disciplina che si poteva iniziare a qualsiasi età. Premetto che non volevo fare arti marziali solo per imparare a difendermi, ma cercavo qualcosa che in realtà non ho ancora focalizzato cos'è. Inizialmente, comunque, l'aikido mi è piaciuto. Credo mi abbia attirato più la "filosofia" che c'è dietro, poi a poco a poco ho anche avuto qualche soddisfazione nell'iniziare a uscire da prese di compagni di pratica che (per mia fortuna) non mi trattavano coi guanti di velluto solo perché sono una ragazza. Tante e tante volte sono tornata a casa piena di lividi sulle braccia, che quasi non riuscivo più a muovere, ma con la consapevolezza di essere riuscita a liberarmi dalla presa seria di un uomo che era il doppio, se non il triplo di me..
    MA: fortunatamente ho una mia testa.
    Il mio ex maestro è il classico "maestro fanatico" che tu hai ben descritto in diversi post. Per un certo periodo ho solo pensato "va bene, lo lascio parlare tanto non cambia idea nemmeno se viene chi e cerco di imparare comunque qualcosa che potrebbe tornarmi utile". Però il tempo passava e questo qualcosa era sempre meno. Mi sono scocciata e ho deciso di cercare un'arte marziale più completa, che magari stimolasse molto di più la mia reattività (e non ci vuole tanto considerando quello che stavo praticando!) e che prevedesse anche tecniche di attacco oltre che di difesa.

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  5. Cercando un po' in giro e parlando con un po' di gente alla fine ho trovato un corso di wing chun e mi sono iscritta. Un altro mondo! Allenamento mooolto più duro, istruttore mooolto più serio e soprattutto ONESTO. Non uno di quelli che si crede e che ti convince di farti diventare un super uomo (o una super donna) in grado di difenderti da qualsiasi aggressione. Non uno che si proclama seguace dell'unico maestro e dell'unica associazione che insegna l'arte definitiva o autentica. Piuttosto uno che pratica e insegna perchè ama ogni aspetto della sua disciplina. Uno che ci insegna che tutto PUO' funzionare (che non è lo stesso di "funziona e basta") ed è da rispettare, che la differenza la fa il soggetto ma anche come questo viene allenato, uno a cui piace confrontarsi con persone diverse e soprattutto con tanta umiltà. Uno che se una ragazza ci va chiedendogli di insegnarle a difendersi da un aggressore grande e grosso il doppio di lei le risponde di mettersi su un tapisroulant e di imparare a correre più veloce che può! Ok..credo si sia capito che ha subito avuto la mia stima. Credo (e spero) di essere capitata nelle mani di una delle poche mosche bianche che hai altrove nominato. Mi hanno detto che faremo anche tanto sparring, con protezioni e tutto, ma siccome ho iniziato ancora da pochissimo non ho potuto vedere e valutare questo aspetto con i miei occhi. Aspetto di vedere come andrà, anche perché ora ho anche più chiaro che "voglio (per quanto possibile per una ragazza) imparare a difendermi"!
    Qui sorgono le mie domande. (se la storia del wing chun non dovesse convincermi) Secondo te gli SDC potrebbero essere adatti anche a una ragazza? E, se si, quali pensi potrebbero essere più adatti? E soprattutto, quante possibilità ci sono che una ragazza venga allenata seriamente a prenderle oltre che darle? Io mi arrabbio da morire se qualcuno allenandosi con me si limita eccessivamente perché non vuole farmi male! IO VOGLIO FARMI MALE! Non dico che devono ammazzarmi di botte, ma devo o no imparare a sopportare e gestire il dolore, che potrebbe essermi inflitto in una ipotetica aggressione cercando di rimanere il più possibile lucida per reagire? Meglio abituarsi poco a poco in palestra piuttosto che rimanere spiazzata e inerme alla prima sberla che possono tirarmi fuori dei reali malintenzionati!
    Ovviamente tutto ciò consapevole che comunque (speriamo non accada mai) sarei sempre una ragazza di 1,70 m per 60 kg il cui unico obiettivo deve essere quello di trovare una via di fuga e correre il più velocemente possibile.
    Scusa se ti ho scritto un poema tra l’altro in due commenti spezzati..ma l'argomento mi ha preso molto e mi sembra che tu sia una persona abbastanza seria, che parla con cognizione di causa e che ha una lunga esperienza in merito, quindi mi farebbe davvero piacere un tuo parere/consiglio. Ciao

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    1. ma che posti frequenti ? perchè hai cosi il terrore di essere maltrattata di sorpresa?

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  6. http://m.youtube.com/?#/watch?v=jU8B6eNm2zs trovato!

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  7. http://m.youtube.com/?#/watch?v=hc0Gt_M16lM win-chi vs mma

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  8. A combattere si impara combattendo, questo può essere fatto in allenamento ma una serie di condizioni esistenti ne bloccano l'azione.
    Non vuol dire farsi male o sviluppare un ego ipertrofico, quanto praticare bene ciò che si dice di praticare.
    Negli SDC quello che poi si fa negli incontri, viene fatto negli allenamenti.
    Nelle arti marziali quello che poi accade realmente, non viene minimamente allenato. Al massimo vieni illuso con frasi e modalità troppo dolci per una dura realtà che poi si potrebbe presentare.
    E questo c'é per ragioni di marketing, soldi e belle figure unito alla indisposizione di troppo praticanti che vogliono praticare arti marziali come l'equivalente di una attività di palestra con contorno marziale.
    Si stanno snaturando le arti marziali e il processo é giunto a un ottimo punto di degenerazione.
    Per mia esperienza diretta e personale, in qualsiasi arte marziale vi é una percentuale intorno al 3% ove si pratica veramente, il restante é quello che in questo blog viene perfettamente, lucidamente e chiaramente esposto.
    Vi é molta e troppa ignoranza, deformazioni di nozioni e principi, una serie continua di esagerazioni che portano solo alle delusioni marziali miste!!!
    Continuo a seguire articoli e commenti con piacere,
    a presto, Fabio.

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  9. Ciao, ho guardato i video e nel primo vedo ciò che ho descritto mille volte: il wing Chun si differenzia da molte altre arti marziali, e deve una parte del suo successo mediatico, per la grande aggressività.
    Poi viene da chiedersi che fine facciano tutti gli anni spesi ad allenare deviazioni perfette o controlli prodigiosi, che tanto alla fine partono tutti con decine di pugni a catena in cerca di uno sbilanciamento che spesso nemmeno sanno fare...
    Certamente quel modo di allenarsi è molto più produttivo di altri, per come la vedo io è persino più utile del perdere tempo con pak Sao e bong Sao vari che tanto non sono utili a niente a quella velocità, che è quella reale.
    La velocità, perché ovviamente la forza non lo è, che se si tirassero dei veri sganassoni per mandarsi a tappeto scommetto che cambierebbero strategia.
    Ripeto, quello non è un allenamento malvagio (almeno per l' obiettivo affrontato), solo che dimostra ancora una volta tutto quello che dico ormai da anni.
    Il secondo video invece è una cosa offensiva, ancora sto antisuolo!
    Guarda caso fatto al rallentatore... addirittura ho visto un passaggio tipico da lottatori, ma non era il wing Chun l' arte suprema e completa?
    A pescare dalle altre cose si fa presto, e non è nemmeno sbagliato, solo poi andrebbe dato a Cesare il suo senza infangare di mera cinese.
    Le tecniche mostrate inoltre sono ridicole, solita roba che funziona con gli allievi buoni e magari una volta su un milione (ma poi guai a parlare di ushiromawashigeri, double leg o suplex in strada, quelli 'sono suicidi'...).

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  10. Allora, se devo parlare delle cazzate che circolano sul web, non è più finita. Il Wing Chun, purtroppo, è stato nel tempo sommerso da una miriade di seguaci che, solo per aver stretto la mano a un cugino di secondo grado del nipote della domestica di Ip Man, hanno pensato bene di aprire una scuola per tramandare il vero spirito marziale del wc. Grazie, ne sentivamo la mancanza.

    Se provo invece a dimenticarmi tutto questo ciarpame e mi concentro sull'allenamento e l'efficacia del wing chun, allora posso finora dare un giudizio positivo (per quanto riguarda la mia esperienza, of course!).

    E' uno stile tradizionale che spinge però sull'acceleratore dell'efficacia. Non offre, probabilmente, tutte le risposte per "vincere" uno scontro o liberarsi da un'aggressione. Ma chi se ne frega. Ti dà un sacco di input sulla giusta distanza da tenere durante uno scontro, sul corretto equilibrio del corpo, su dove ha senso colpire e dove no. Il resto lo fa (e lo deve fare!) la propria esperienza personale, il proprio carattere, la propria disposizione emotiva durante situazioni di pericolo.

    Non credo che l'obiettivo del wing chun, almeno per come lo sto praticando io, sia quello di vincere un incontro di MMA. Se vuoi andare in una gabbia a smazzolarti di botte devi, ovviamente, allenarti a smazzolarti di botte. Altrimenti non hai alcuna possibilità. Ma non ci vuole una laurea per capirlo.

    Una pratica seria nel wing chun può invece aiutarti (aiutarti eh, non risolvere la questione solo con l'imposizione delle mani...), secondo me, a difenderti da un malintenzionato, senza per questo sventolarlo di inutili calcetti al viso (taekwondo style) o, al contrario, ammazzarsi di botte (col rischio, paradossale ma nemmeno poi tanto, di farsi prendere la mano e incorrere nell'eccesso di legittima difesa).

    Non è un'arte marziale micidiale, non è la più figa di tutte. Ma va diretta al sodo, lascia perdere salti/giravoltole/tecniche animalesche, e ti insegna a mantenere una concentrazione, una consapevolezza e uno spirito di osservazione che molti altri stili se le sognano.

    Non mi sembra poco, al giorno d'oggi.

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    1. Gian mi piace il tuo modo di affrontare l' argomento e lo condivido, solo faccio un appunto.
      Non mi pare proprio che il Wing Chun "vada diretto al sodo", almeno per la concezione che ho io.
      Si passano mesi, anni ad allenare la "sensibilità", ad una distanza di combattimento in cui quando si fa sul serio ci si prende a cazzotti come dei cinghiali.
      Si studiano controlli affascinanti che poi fatti con addosso l' adrenalina, la paura, la rabbia, la foga e tutto il corollario di quando ci si mena cattivi, semplicemente non funzionano.
      Ma soprattutto si studiano movimenti di offesa e difesa che quando l' avversario invece boxa con un minimo di cognizione, passa subito la voglia persino di provare ad applicarli.
      Questo l' ho visto per esperienza in svariate occasioni, e penso si possa replicare ovunque anche da voi.
      Il punto è sempre quello: questa presunta efficacia va testata sul campo, più volte, mettendo in gioco qualcosa di più dello sparring amichevole contro l' amico pugile.
      Bisogna combattere full contact contro gente che fa altro e dimostrare che CON LE TECNICHE DEL WING CHUN (quindi niente colpi da pugilato, da thai o che altro) si riesca a vincere.
      Ah già, a quel punto i furboni se ne vengono fuori con il jolly: "ma guarda che il Wing Chun non è limitato e puoi fare quello che vuoi! Ma guarda che nel MIO Wing Chun esistono eccome ganci, low kicks, mata leao e Rhino! Ma guarda che non devi mica aspettarti il passo a pinocchietto e i pugni a catena, quella è preistoria!".
      Eh no belli, quello è proprio il Wing Chun per come è stato divulgato fin dall' inizio, dai maestroni "puri" che sputtanavano tutto il resto.
      Salvo poi essere letteralmente smontati pezzo per pezzo dalla gente che invece era abituata a picchiarsi a sangue per davvero, e non contro teppistelli sprovveduti.

      Questo cambia qualcosa nella dignità del Wing Chun? Per come la vedo io no, è di nuovo solo una questione di onestà intellettuale e obiettività.
      Io ci ho trovato spunti interessanti e sono certo che tante persone possano farci a botte con gran successo: ma il punto è che esistono altri metodi di allenamento ed altri stili che rendono molto ma molto di più.
      Nel frattempo continuo ad aspettare di vedere dal vivo o in video qualcuno che riesca ad applicare per davvero uno di quei mirabolanti bong sao, deviazioni con le gambe, controlli astrusi etc. contro uno che parte con una gragnuola di ganci.

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  11. Sono d'accordo. E' che forse partiamo da due presupposti diversi.

    Io non considero il wing chun un'arte marziale che per essere efficace deve confrontarsi su un ring con un praticante di kickboxing o di bjj.
    Quello che vedo (e che mi piace) nel wing chun che pratico (l'unico che un po' conosco) è la sua efficacia in uno scontro per strada, nella difesa personale (ma intesa non come sequenza di decine di tecniche complicate: tipo, se ti arriva un pugno di qua, tu lo prendi, fai una giravolta e poi lo metti in leva, blablabla... quanto un approccio mentale e tecnico/fisico che ti permette di gestire bene il tuo corpo e il corpo di chi hai di fronte).

    Per come la vedo io, il wing chun in un corpo a corpo (inteso come difesa personale) si deve esprime nel giro di 2-3 tecniche. Perché la difesa personale stessa si deve esprimere in 2-3 tecniche. Altrimenti hai già perso.

    Sul ring è ovviamente diverso. E' tutta un'altra cosa. E' l'approccio stesso all'incontro/scontro che è diverso. Sono due atleti che si allenano da una vita alle arti marziali e agli sport da combattimento e che si vogliono mettere alla prova.

    Non è questione di vita e di morte, non è una situazione di pericolo improvviso, l'adrenalina c'è ma è diversa.

    Se mi dai una spinta per strada e attacchi briga, posso usare il wing chun per distanziarti e farti capire che non conviene continuare su quella strada. Se fai muay thai e mi sfidi su un ring, col wing chun fai poco.

    Ma questo non significa che la muay thai è migliore del wing chun o viceversa. E' semplicemente una cosa diversa.

    Chissà se mi sarò spiegato... :-)

    bye, g.


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    1. Rileggendo il mio commento mi sono accorto di aver lasciato intendere che parlassi solo di incontri da ring, scontri rituali tra due persone intenzionate a picchiarsi e non di situazioni più o meno improvvise di autodifesa.
      In realtà volevo riferirmi proprio alle situazioni extra sportive, e in particolare per via dello stato mentale in cui ci si trova.
      (Nel frattempo mi hai dato lo spunto per un nuovo post, per chiarire quantomeno ciò che intendo io per autodifesa).
      Il punto è che se sei un praticante navigato di qualsiasi arte marziale, abbastanza sicuro di te e abile nel tuo, puoi vedertela contro un sacco di pincopallini.
      I problemi non sorgono quando ad affrontarti c' è il solito pugile campione del mondo che per qualche motivo ti vuole derubare... ma quando ti trovi la brutta gente di quella che senti al telegiornale, quella che ti entra in casa per derubarti E già che c'è picchiarti a sangue nonna compresa, quella che ti si avvicina in branco per toccare il culo alla tua morosa sperando che ti ribelli per slamarti e farsi due risate, quella che non attacca te ma la tua morosa per violentarla...
      Io non so se tu abbia mai vissuto questo tipo di esperienza, e non te lo auguro, ma sono proprio queste le situazioni "reali" dove le presunte arti marziali da difesa dovrebbero trovare il loro campo di applicazione.
      E quelle situazioni (che per carità sono al limite, ma sono quelle che piace prendere in causa dai sostenitori) non si risolvono nè con 2-3 tecniche nè con controlli precisi e pugni a catena.
      Se invece parliamo del bullo in discoteca, il bullo che ti segue appiccicato all' auto, lo scippatore sprovveduto e così via, sono certo che si possa parlare di efficacia.

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  12. Gian il problema non sono i praticanti onesti di Wing Chun come te ma la propaganda aggressiva fatta intorno ad 2000 e che ancora oggi, un pò meno, continua.

    I praticanti senza il contatto pieno e ragazzi insperti(i polli da spennare) pensano che questo sia il WC:

    https://www.youtube.com/watch?v=ZN-oGTSY5Rw

    Poi escono 2 mila video fake su youtube per darsi dignità marziale, finchè non ne esce uno serio:

    https://www.youtube.com/watch?v=5AKFNCIJdvA

    E alla fine il WC finisce, nella media, così:

    http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/NonLibri:Diario_segreto_di_un_WTman

    Basta dire chiaramente cosa si vende, senza fare marketing aggressivo e svilente per altre discipline. Meno soldi ma più dignità.

    Saluti e continuate ad allenarvi.

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    1. A me quello che fa veramente pietà di questo video è il paragone con quello dell' Illustrissimo, il Re del combattimento, quello coi colpi più veloci del suono e dalla potenza di un rinoceronte alla carica...
      Questi due amatori, aldilà di chi abbia vinto o meno, in pratica hanno fatto una figura migliore (e senza moviola!)...
      Aggiungiamoci che chi bazzica da decenni nell' ambiente, di questi incontri ne ha visti a decine, dalla sala in palestra ai palazzetti olimpici.
      E senza considerare assolutamente alcun campione, parlo di altri amatori o agonisti di provincia.
      Ma si sa, i paragoni vanno fatti con i migliori e si scopre che Lewis, dico Lennox Lewis (!!!!!) è "lentissimo" e verrebbe ammazzato da Briuus Lii..
      Cristo Santo, sono sconfortato.

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  13. Spero che questo video chiarisca un minimo i problemi interni al Wing Chun (ma in generale a tutte le AM):


    https://www.youtube.com/watch?v=5zZEO98pD1U

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