sabato 12 novembre 2011

Andiamo a commentare III

Girando a caso per youtube sono incappato in questo video che voglio commentare perchè racchiude buona parte delle "cose che non vanno" tipiche delle AMT.
Ecco il video:


E con il solito spirito critico analizziamolo con attenzione.

Inizio - Riscaldamento molto sommario. Comprensibile dal momento che la sala è un pò piccola, ragion per cui forse non è nemmeno il caso di far fare giri in tondo a quella velocità per chissà quanti minuti. Anche gli esercizi a corpo libero sono davvero minimali, non dico fare preparazione fisica seria ma non dimentichiamo che la maggior parte delle persone va a fare queste cose come alternativa "interessante" all' aerobica.
Se non suda nemmeno un terzo di quanto farebbe ad aerobica resta solo la parte "interessante", che vediamo a partire dal

Minuto 0:17 - Movimenti propedeutici ripetuti a pappagallo. Di solito ci si annoia talmente tanto a fare queste cose che si elabora un modo per far vedere che le si sta facendo senza stancarsi.

Minuto 0:34 - Ecco i ben noti pugni a catena, che notoriamente si fanno solo nel Wing Chun ma NESSUN praticante di Wing Chun sostiene di fare. Facciamoci un sorriso cattivo guardando l' esecuzione della ragazza con la maglietta fuxia ma soprattutto del tipo inquadrato che non ha la maglietta con lo stemma rotondo.
Qui apro una parentesi.
Il fatto che questi individui non abbiano la maglietta "ufficiale" fa pensare che siano novizi, ok.
A me oggi viene un pò di tristezza a vedere come si muovono persone inesperte se gli si dice di "mulinare i pugni in avanti".
Mi immedesimo un pò in loro mentre pensano "ma che cazzo sto facendo? ma a che cazzo servirà mai fare sti pugnetti? boh però loro mi sembrano così bravi e convinti, diventerò anche io un micidiale esperto di difesa personale! dai, frulliamo un pò ste manine in avanti che sto praticando lo stile di Brius Li!".
E mi viene da pensare che in questo modo si può appunto assuefare la gente a credere tutto ciò che vuole, mentre in una palestra di pugilato novizi del genere magari smettono dopo una settimana perchè capiscono da soli di non essere portati per allenamenti di tale intensità nè soprattutto per tirare e prendere cazzotti...

Minuto 0:51 - Le gnocche. E' innegabile che nei corsi standard di difesa personale e in quelli di favolose arti marziali pubblicizzate come "adatte a tutti", "che permettono a chiunque di difendersi", ci sia una percentuale molto alta di persone che non hanno la più pallida idea di cosa significhi il combattimento, lo scontro fisico, l' idea stessa della violenza aggressiva.
E così ecco tutto un pullulare di notevoli pulzelle che fanno la felicità degli istruttori (vedi primi post), degli altri allievi, e possono divertirsi in armonia praticando una "cosa" che poi possono spacciare come allenamento alle situazioni di autodifesa.
E' già difficile che ragazze così minute riescano a sopportare un colpo dato da un uomo aggressivo, ma vedere cosa stanno allenando è decisamente preoccupante.

Minuto 0:55 - Altri esercizi "di sensibilità". Anzi, sarebbe più corretto parlare di applicazioni, visto che uno tira un pugno e l' altro applica le cose peculiari del tanto decantato Wing Chun (la sensibilità tattile ed intercettazione delle braccia).
Peccato che i pugni non siano "i pugni che tira la gente incazzata" ma delle specie di colpi propri del solo Wing Chun, tirati oltretutto a 20 cm dal compagno.
I fanatici di questo stile sostengono che chi fa sport si illude di boxare o tirare high kick per strada come fa sul ring, io dico che qui invece si stanno esercitando contro colpi che NESSUNO usa, abituandosi a distanze sfalsate e senza contatto.
Ah, detto per inciso devo ancora vedere una singola applicazione con questa "sensibilità", tanto poi smanacciano tutti mulinando le mani in avanti ma guai a farglielo notare...

Minuto 1:08 - Un attimo di pausa per ammirare la notevole pulzella in blu :) per poi riflettere su che diavolo stia mai facendo quella in rosa.
Questa è vera illusione, vero plagio. Ma io dico, davvero è così difficile arrivare a capire che quel modo di allenarsi è totalmente sviante?
Il Wing Chun sarà anche uno stile complesso ed evoluto, sinceramente io ci ho trovato vari spunti notevoli, e credo che ogni marzialista dovrebbe prima o poi provarlo.
Però ritengo un errore far allenare dei principianti in certe cose quando ancora non saprebbero colpire con vera forza nemmeno nel modo più... naturale.
C'è da dire che le ragazze sembrano divertite, e questo è un bene. Vanno in palestra per divertirsi, è il clima che traspare dal filmato. E' solo un pò triste pensare che se proseguiranno in quel modo, acquisendo magari qualche grado e qualche riconoscimento, un giorno si ergeranno a difesa del Wing Chun illudendosi di essere capaci di fare male a qualcuno o di "difendersi".

Minuto 1:20 - Controllo delle braccia. Tutto giusto, tutto interessante, tutto fisicamente possibile... al rallentatore. Controllare in quel modo le braccia durante uno scambio non è semplicemente possibile. Non funziona proprio così, l' altro non sta lì ad aspettare immobile e stupito. Perchè perderci così tanto tempo?

Minuto 1:30 - La sudditanza psicologica, il maestrone esaltato. Ne ho parlato nei primi post, eccone un esempio molto chiaro.
L' istruttore che prova un esercizio con un allievo e si permette di accellerare improvvisamente (cosa che all' altro non è permessa), sciorinando una valanga di colpi "micidiali" mentre l' altro... sta fermo e si lascia colpire!
Guardate poi con che faccia seriosa si permette di interpretare questa comune sceneggiata, tipica di chi vuole sentirsi un guerriero letale senza farsi un graffio.
Senza contare poi il solito discorso, applica attacchi che contro chi combatte in modo diverso non andrebbero a segno in modo significativo, finchè non parliamo di Topolino ubriaco.
E così quando poi questa gente si ritrova davvero in situazioni di scontro smanaccia cose, un calcio di qui, un pugno di là, con aggressività e foga esagerati (con buona pace della "sensibilità", degli "angoli" e compagnia bella), in cui tutto il loro allenamento di perfezionismi incide in modo insignificante ma poi sostengono a gran voce di aver usato il Wing Chun.
Una delle frasi più quotate di queste persone suona tipo "... e poi sono uscito di lato: sai, c'è nel Wing Chun!".
Aggiungo che ultimamente poi sembra che qualsiasi arte marziale di quelle "più invincibili di tutte", per qualche ragione si sia appropriata di quelle cose diffuse al gran pubblico solo dopo l' avvento delle MMA, per cui basta raccontare che seguendo i principi del tal stile ecco che ne vengono fuori takedown vari, armbar, ganci, bob & wave, low kick, etc.

Chiudiamo al minuto 1:58 con il bel sorriso della ragazzina che almeno risolleva un pò il morale dopo tutte queste fandonie..

1 commento:

  1. Che dire... Almeno loro fanno il riscaldamento! Io non l'ho mai fatto perché, per il mio ex sifu, "ci riscaldiamo con le forme, la corsa non serve a niente". In più mi rivedo nella parte del chi sao in cui il maestro può fare quello che vuole mentre tu, allievo, non puoi fare niente. Una volta mentre stavamo facendo un esercizio tirai un pugno in faccia al maestro che subito mi disse "in faccia no, è pericoloso" e poi cosa fa lui? Rompe il naso ad un ragazzo e lo racconta in giro compiaciuto perché è la dimostrazione che il uin ciù funziona.

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