martedì 4 ottobre 2011

I film di arti mortali

Stavo riflettendo sull' immagine che viene data delle arti marziali nei vari film.
Non nascondo di essere anche io un appassionato di questi film, anzi meglio dire che... lo ero. Infatti se fino a qualche anno fa adoravo il genere e i combattimenti coreografati, ora non posso fare a meno di restare un pò indignato dalla quantità di castronerie che vengono diffuse da queste pellicole.

Attenzione, non voglio affatto sminuire il loro valore di intrattenimento, solo far presente che i film contribuiscono in modo decisivo alle aspettative di un neofita.
Chi non sa nulla di arti marziali resta affascinato dalle coreografie dei combattimenti, e questo mina in modo pesante quello che si aspetta di imparare iscrivendosi ad una palestra.
Oggi poi l' abuso degli effetti speciali ha cambiato il modo stesso di girare le scene, così quelli che si muovono sullo schermo spesso non sono nemmeno veri esperti, o la loro abilità viene ampiamente esagerata grazie a scene accellerate o cavi invisibili.

Ma parliamo di una cosa più semplice: vedo una coreografia in un bel film, mi informo e scopro che il tal attore pratica Wushu (faccio un esempio).
Siccome usa tecniche davvero fantastiche decido di iniziare a praticare il Wushu, voglio imparare anche io quello stile, quelle tecniche, quelle abilità!
Cerco in una delle innumerevoli palestre e infine trovo un maestro vero e riconosciuto che insegna proprio il Vero Wushu! Fantastico!
Il problema nasce dal fatto che per quanto io possa praticare, non mi insegneranno MAI quelle tecniche, quel modo di muoversi... diciamo quel modo di combattere.
Non vorrei sembrare stupido, l' osservazione è più sensata di quanto sembri: le arti marziali tradizionali proprio perchè profondamente incasellate in rigidi schemi e "programmi tecnici" non lasciano affatto la libertà di esprimere un combattimento così libero ed "improvvisato", anche se stiamo parlando di coreografie da film.
Vorremmo dire che imparando a memoria delle figure predefinite o degli esercizietti a coppie poi saremmo in grado di combattere in quel modo?
Francamente già da ragazzino mi chiedevo che diavolo facessero i vari Jackie Chan, Jet Li e compagnia bella anche solo per ideare le loro coreografie: di certo non praticavano nella maniera che qui viene spacciata come "tradizionale" nè passavano tutto il loro tempo a ripetere la forma dell' orangutan ubriaco (ps: entrambi questi attori tra l' altro facevano una preparazione fisica mostruosa, altro che 5 minuti di corsetta in tondo ed esercizi per accumulare l' energia dell' universo..).

Senza contare poi una realtà che a TUTTI i marzialisti convinti non riesce proprio ad andare giù: il combattimento tra essere umani funziona in tutt' altro modo.
Siamo tendenzialmente (e anatomicamente) predisposti per colpirci con le mani aperte con colpi circolari e soprattutto per lottare, aggrapparci, tirare e strappare: persino il fatto di avere mani perfettamente prensili suggerisce la lotta come nostra intima natura.
Il problema quindi non risiede nelle affascinanti movenze tecniche degli stili cinesi, che hanno una loro logica, quanto nel fatto che affrontare in quel modo una persona che combatte enfatizzando le nostre abilità innate è semplicemente uno scontro impari.
Quello che vediamo nelle appassionanti coreografie dei film di kung fu è un modo di combattere assolutamente falsato, non nel senso che è esagerato, ma che non è proprio possibile, non ha nessuna base logica nè si può mai essere verificato nella storia.
Inutile dire che sia solo scena, peccato che anche nelle decantate demo quello è il modo di pubblicizzare l' arte e di affascinare il pubblico (solitamente chi adora queste rappresentazioni si indigna nel vedere incontri di lotta o di pugilato), nonchè ciò che i maestri amano raccontare agli allievi per plagiarli.
Tutto il Wushu di questa terra finisce nel nulla nel momento in cui l' avversario ci si aggrappa addosso, tutti i colpi della scimmia Rhesus, del alca impenne e del pinguino di Magellano perdono di senso quando una "scimmia impazzita" si mette a tempestarci di manate rabbiose!
Se poi scendiamo nel dettaglio è evidente che quei colpetti che vediamo in quei lunghissimi combattimenti non hanno ragione d' essere se non per far scena ed allungare il brodo.

E così le favolose coreografie dei film, che tanti ingenui praticanti hanno attirato nelle palestre, finiscono per restare un sogno inespresso e irraggiungibile.
A volte sento gente che lamenta la presenza di regole degli sport da combattimento, sostenendo che nel kung fu si possa fare tutto senza limiti.
E' vero.
Nelle dimostrazioni si può proprio far funzionare tutto, esattamente come nei film...

1 commento:

  1. a quindi la mossa di prendere le costole con le dita dici che non funzionava?
    Mi hanno detto che i monaci ai tempi ti infilavano le dita sotto la cassa toracica dove finiscono le costole e te ne tiravano fuori un paio...a shaolin ci sono ancora i buchi negli alberi centenari, delle ditate che tiravano per condizionarsi...poi va bé a 30 anni morivano di artrosi magari....
    Yo huanja comunque aveva veramente sconfitto hercules o'brian...che era un lottatore gigante occidentale...credo sia storia o no?

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