mercoledì 13 luglio 2011

La liberazione

Che cosa amo del fatto di aver smesso di praticare AMT?
Che cosa amo invece degli sport da combattimento e dei sistemi di difesa?
Vediamo:

- Non devo più raccontare agli amici di essere una potenziale macchina assassina.
Uno sportivo a volte vince, a volte perde, e anche quando succede nessuno lo ritiene un incapace (piuttosto ne apprezza il coraggio di essersi messo in gioco).

- Gli amici non pensano più che io sia una "potenziale macchina assassina".
Al massimo uno che sa fare a cazzotti.

- Non devo più credere che un allenamento duro e faticoso sia fatto di ripetizioni per due ore di movimenti a marionetta e posizioni dannose per la salute.
Ora un allenamento faticoso è quello in cui il mio fisico è provato, non la mia pazienza.

- Nessuno pretende più di farmi la morale della vita prendendo spunto da presunti valori etici di una ginnastica.
La morale me la fanno i miei genitori o persino il vecchietto ignorante giù al bar che nella vita ne ha passate di cotte e di crude, senza conoscere nessun colpo mortale nè filosofia astratta.

- Io non pretendo più di fare la morale agli altri in nome della mia pratica di "ginnastica filosofica".

- Non mi vengono più presentati colpi micidiali ed infallibili, da provare rigorosamente al rallentatore per non intaccarne la forma.
Mi mostrano una tecnica e si da per scontato che la debba provare via via più realisticamente.
E se non dovesse convincermi posso sempre chiederne una dimostrazione, che mi viene data.
Ogni sera, non solo allo stage annuale col supermaestro, che però non può mostrartela davvero se no muori.

- Non devo più allenarmi in preparazione di improbabili aggressioni letali in vicoli oscuri, in cui dovrò sfoderare per l' unica volta nella vita la mia tecnica sopraffina.
Devo allenarmi e basta, con la possibilità di confrontarmi anche tutte le sere in sparring senza per questo rischiare la pelle.

- Non devo più vivere nel terrore di praticare uno stile che forse non è quello "originale", o quello "fatto come si deve", o quello "autentico".
Faccio cose che funzionano qui e adesso, rintracciabili e dimostrabili; E se dovessi inventarne una nuova mi direbbero pure bravo.

- La mia abilità non è più data dalla mera conoscenza della tal tecnica o esercizio più complicati, "di livello superiore".
E' data dalla mia capacità di applicare anche la prima cosa che abbia imparato contro altre persone, in un contesto realistico.

- Non devo più aspettare degli anni per avere il diritto di apprendere una tecnica, magari perchè allenabile solo da un certo grado in poi.
Posso arricchire il mio bagaglio liberamente ed utilizzarlo come mi pare, anche per i fatti miei.

- Non devo più partecipare ad esibizioni idiote in cui il bambino/ragazza/sfigato di turno mima colpi che devo fingere di subire e che mi sconfiggano.
La scuola di recitazione sta nell' altra stanza.

- Non devo più riverire a prescindere maestroni come se fossero dei capibranco, o assistere alle azioni dei loro docili leccaculo.
Un maestro dimostra di esserlo con i fatti, poi si può andare a bere una birra tutti insieme raccontandosi barzellette, ultimo arrivato compreso.

- Non devo più accampare scuse sul perchè sia quindicesimo Dan di tecniche Ninja (!?) ma abbia la forma fisica pari ad una pera molle, dicendo che nella mia arte si alleni la velocità, i colpi mortali o non abbia bisogno di fiato "perchè mi alleno a terminare lo scontro in un secondo".
Se sono fuori forma so che non mi prenderanno sul serio e basta, e magari non me ne frega nulla perchè sono solo un amatore.
Oppure sarò stimolato a curare la mia preparazione atletica.

- Non devo più preoccuparmi se torno in palestra dopo un anno e non mi ricordo più come si faceva la forma 'X' o l' esercizio 'Y'.
Quello che ho imparato mi resta in testa e basta, al massimo devo solo rimettermi in forma e recuperare le abilità.

- Non devo più sentirmi inadeguato se non ricordo come si pronuncia il nome della tecnica dello stambecco in cinese mandarino.
Posso anche parlare in italiano.

- Non devo più partecipare a stage all' estero per scoprire solo sul posto che verrà proposta una nuova forma, o esercizi dal livello tecnico infimo, alla modica cifra di 80€ + vitto, alloggio e viaggio.
E alla fine di tutto questo ringraziare pure i maestri in nome della "grande famiglia" e della loro "esperienza".

- Non devo più limitare la mia mente incasellando ciò che pratico in programmi numerati, pugno 1, difesa da calcio 2, esercizio a coppie 13... 
Faccio, poi mi preoccupo di sapere come si chiama ciò che ho imparato.

- Non devo più "allenarmi" in posizioni e movimenti che non hanno nulla a che vedere con lo scopo, illudendomi che mi daranno un vantaggio decisivo tra dieci anni.
Seguo la biomeccanica umana, mi alleno ad applicarla. Stop.

- Nessun amico mi chiede più di "fargli vedere una mossa", e se chiede una dimostrazione gli posso proporre uno sparring libero.
Posso entrargli con qualche colpo vero o finalizzarlo per convincerlo, senza accampare scuse sul perchè questa volta non sia riuscita la mossa del pangolino.

- Non mi si etichetta più come agile, ma come forte.

- Nessuno si aspetta più che faccia piroette o mosse armoniose e stupefacenti.
La pulizia e perfezione tecnica sono un lusso, non l' obiettivo.

- Se incrocio il Techno Vichingo alterato non devo più raccontare (e raccontarmi) che con la mia arte sarei capace di sconfiggerlo (però solo in caso di combattimento per la vita).
So che le prenderò e lo evito!

- Non devo più assumere un tono altezzoso e saggio per onorare gli insegnamenti degli antichi.
Posso fare gare di rutti, seguire il calcio in tv e fare ironia su chi voglio.

- Non devo prendere le difese del mio maestro spacciandolo come uno che spacca le ossa a tutti solo a guardarlo (anche se probabilmente il mio maestro "rompe le ossa" a me).
Per questo vado da lui ad imparare, e posso chiedergli di fare sparring come prova.

- Non devo litigare con nessuno per convincerlo che il mio stile sia "più" del suo, nè sentirmi frustrato se una sera Paperino picchia uno che pratica il mio stile.

- Non devo più propormi come esperto di difesa personale, o raccontare aneddoti in cui mi sia difeso con una tecnica propria della mia AMT (anche se in realtà non ho mai preso nemmeno uno spintone).

- Non devo più idolatrare personaggi del passato per convincermi che, praticando il loro stesso stile, sia forte e micidiale anche io.
Sono consapevole della differenza che passa tra un professionista e un piccolo agonista di provincia come me.

- Non devo più andare in palestra scazzato perchè questo mese ci si deve preparare per l' esame.
L' esame lo faccio solo con me stesso, le prove le verifico ogni volta che mi confronto.

- Non devo più assistere ad esami ridicoli in cui la gente mima tecniche al vento o con il compagno, gongolandosi per essere passata ad un livello "superiore" della pratica.
E non devo nemmeno veder bocciare gente capace solo perchè quel giorno ha sbagliato a rompere una tavoletta di compensato.

- Non devo più fare esami in cui si valuta tutto tranne le abilità di combattimento, relegandolo ad uno sparring "solo tecnico" e senza contatto in cui viene premiato chi tira più calci girati a caso.

- Non devo più raccontare che quello che faccio sia alla portata di tutti, nè contraddirmi dicendo che io coltivi la "pace tra i popoli" quando in fondo alleno tecniche per ammazzare la gente all' istante.

- Nessun pallone gonfiato mi guarda più dall' alto verso il basso non appena viene a sapere che pratico arti marziali dal nome esotico, come a voler farmi intendere che riuscirebbe a picchiarmi lo stesso.
Mi basta dire che 'faccio lotta' o 'faccio pugilato' e sparisce la boria.

- Quando le ragazze vengono a sapere cosa faccio non mi inquadrano più come "uomo saggio" (?!).
Magari come "uomo... maschio".
(Lo so, è una cosa stupida ma è capitata... e non mi è dispiaciuta eheh :-) )

7 commenti:

  1. Bellissimo,posso rubartelo per il mio progetto in corso del "malleus cazzarum?" ovviamente citando la fonte? :)

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  2. sei davvero incavolato .... beh in molte cose hai davvero ragione...

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  3. Madonna...Tutto questo mi sta aprendo gli occhi...

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  4. Bellissima quella del Techno Vikingo...
    ma chissà che ora che fai un allenamento più pragmatico...

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  5. Severo, ma giusto. E te lo dice uno che è profondamente invischiato nelle AMT!

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